L'onomastico della mamma

L'onomastico della mamma L'onomastico della mamma (Tribunale' Penale)' delle vivande con dell'enfatiche esclamazioni di gioia) — Che squisito odore! (soffermandosi come fiutando l'aria dell'ambiente). Ma qui c'è un certo profumo, un profumo delizioso, insolito! La viadre (pTonta e sorridente) — E' la primavera... «ono le vtolacioocho..., sono i fiori che m'avete regalati... i Lutai (che s'è rincantucciato in fondo ella Stanza quasi attendendo, cupo) — No... è un profumo più acuto... da femmina galante... La madre (con un gesto vlvo^sforzandosl a sorridere) — Che t'intendi tu, ragazzo mio. di femmine galanti? Paolo (continuando nella sua festosa rivista vedendo la tavola apparecchiata) — Che lussò: mamma! Quanta grazia di Dio! Tutto per noi? Hai vinto al lotto ? La madre (eoa un tono pieno di bontà, ma trepido) — Zitto, zitto... una bella sorpresa.:. La madre. ' < I «gli: Paolo (d'anni 28). 'Luigi (d'anni 17).. Giselda (d'anni 23). Una linda cucino, elio in parte ù usata come tinello. La favola ò copiosa incito imbandita. Alacre la. madre fcslosaincmo va o viene dal fornelli ni desco, apparecchiando. Sul davanzale della finestra a.ullscono due vasi di violaciocche;' in una gabbia inondata di sole cinguettano due canarini. II ciclo è azzurro, luminoso. La-'primavera i>er la tineetra aliena, onlra a folate giocondo. Milla tovaglia candida scintilla del vasellame forbito; suda credenza insolitamente sono disposto delle Lottigli di vino prezioso. Su di mia sedia 6 nbbandoi.sta una ricca mantiglia di seta. Come è letizia nell'ambiente cosi sul volto della vecchia madre, cho puro è solcato da quelle rughe profondo che non l'età ma il dolore segno, balena la gioia d'ori .«sorriso, che sfavilla anche negli occhi, che pure hanno lungamente pianto. Paolo (il flgilo maggiore entra fmgorosamento .lieto, seguilo da Luigi. Tornano entrambi i giovani dal lavoro. Paolo è gate e sorridente, getta .il cappello su di una sedia; corre dalla madre: l'abbraccia: la bacia quasi con infantila trasporlo) —• Cara, cara là mia vecchietta I quanto sole nell'aria o quanto sole nel nostri cuori contenti, vero? La vecchia madre (baciandolo) — Benedetti 1 miei figliuoli, voi slete, voi, 11 mio sole! (Luigi è meno espansivo: abbraccia la madre ma con contenuto affetto: la bacie sulla fronte: pare che si guardi attorno sospettoso). Paolo (che giocondamente, fanciullescamente ha dato un'occhiata ai fornelli : ha sollevati i coperchi alle pentole, ammusando ti prafumovedrete... una bella sorpresa... Puolo (esaminando le bottiglie sulla credete zìi) — Vino vecchio! vino da signori... di quei ristoranti dove si fa alla notte la vita allegra. La madre (affrettatamente quasi con un po' di sgomento) — Io non so distinguere tra questi vini fini... Io nott lo so... Paolo — E quanti fiorii La madre — I vostri... si<vte stati cosi gentili! Paolo — I nostri, ma altri ed altri ancora... (Scherzoso ma un.po' inquieto) Ma che mistero è dunque questo?... E la tavola cosi disposta... Qui c'è il posto por qualcun altro... La madre — infatti... Lit'wi. (ch'è -rimasto sempre accigliato e sospettoso nel suo cantuccio) — Beh! si mangia? La madre — Un momento ancora... Pazienza figliuolo mio... i Lutai. — Attendiamo dunque l'ospite? La donna .(con intenzione e colla voce tremante) — SI. un ospite che rivuole un posticino nel nostri cuori!... Pàolo pare non aver compreso le parole della madre ed il loro significato. Luigi invece lia un movimento breve di sdegno, subito represso. Si fa sempre più torvo. La vecchietta mentre accosta alla .tavola le seggiole, s'accorge della mantellina ch'è'sullo schienale d'una di esse e con un gesto rapido la ghermisce e cerca di nasconderla. Ma Luigi le è rapido al fianco e prendendo per un lembo il serico indumento. Lutai (concitato) — Che è questo? Mamma... (La veechina resta interdetta esitante, vorrebbe sorridere, ma il cipiglio del figliuolo le fa morire sulle labbra il sorriso, Luigi, mentre Paolo lo guarda attonito, spiega la mantìglia, poi come in un lampo di rivelazione) — Giselda!... Un breve penoso silenzio. Anche Paolo, come percosso da quella rivelazione, aggrotta le ciglia, s'irrigidisce, fugge ilo sguardo della madre. Luigi- ha gettato au di una sedia con mal garbo, concitatamente la mantiglia e s'è andato a rintanai* di nuovo nel suo cantuccio, fremendo e battendo i piedi. La vecchietta guarda ór l'uno or l'altro del figliuoli con una espressione che passa della sorpresa alla trepidazione, dall'angoscia alla supplicazione. Ma i duo giovani rimangono muti. La. veechina (con impeto prendendo la mano di Paolo ebe l'abbandona inerte nelle sue e guardando con sgomento Luigi, che nell'ombra la fissa torva e senza misericordia) — Figliuoli miei... Che è dunque?... Oh Dio! Dio imo, vorreste dare Un i cosi gran dolore alla vostra mamma la vostra povera mamma, oggi, proprio oggi, che slete stati cosi buoni, cosi gentili (con accento più desolato ancora, polche ifigli rimangono impietriti). Paolo! Luigi! ditemi, ditemi qualcosa. Ma non è anch'ella sangue mio? Non è sangue vostro? Sono la sua mamma..La mamma 1, figli miei!.Ed ella è vemjta a trovare la sua povera mamma in questo glomo, dopo tanti anni... Quanti anni! Ed avrei dovuto chiuderle l'uscio sulla faccia?. Inesorabile u cuore d'una madre ? Ma se non è inesorabile Iddio! (Pausa, un silenzio pieno d'angoscia o d'ansia: la vecchia madre guarda attonita i figli muti). No! «on è possibile che voi non mi capiate!... Dovevo cacciarla? Da una mamme pretendevate questo, voLtvoi, figli miei, che la vostra mamma ha adorato? Ma ditemi, ditemi che cosa l'ha guidata qui?... Forse un pensiero di redenzione... Certo un sentimento buono!... Perchè è un sentimento buono amare, ricordare ia mamma.. Ed anche questo pensiero, anche questo senti- mento io volete rimproverare?... Ma al vian- di'nte ignoto che posso, che batte al vostro u- scio non si nega l'ospitalità; se l'Invoca con una parola di dolce umiltà!... Se voi l'aveste modesta, umile... -sem- vista come è venuta. plice come una volta... come la Giselda d'ai- loia dei tempi felici... ricordi, ricordi tu Pao- loT... Noi no, non fate cosi Agli mici... Che V'ha fatio dunque questo povero cuore di madre V... Paolo. Paolo, tu che sei sempre stato generoso, parlo... tu... Che dovevo fare? Paolo (cori dolorosa amarezza) — Ma questi Bori... to ;;iadrc — Oh 1 fiorii Paolo... Anche 11 buon Dio accoglie i fiori che la peccatrice porta al suo sitare... Paolo — Questi dolci, tutto queste coso Inutili... La madre — Un gentile pensiero... Luigi (aspro, violento). — Voi non capite, mudivi K tutto dunque avete dimenticato? La madre — Vn cuore di mamma. Luigi 1 f.jdnt — Noi slamo troppo giovani... noi non dimentichiamo... La madre — E tu dici una parola ch'é trop? Po crudele sulle labbra d'un fanciullo come te... Luigi (ironico) — Uh fanciullo! L'onore è uno solo... Ed lo sento ohe nulla s superiore ad esso... • La madre — Che puoi tu dire. Luigi, se la via per conservare quell'onore h ancora cosi lunga... per le... (smorosamene al Aglio maggiore). Ma tu'! anche tu Paolo mi sei contiro? Contro alta tua mamma, che ha visto in te la sua difesa. II euo sostegno, l'interprete di tutti t suoi sentimenti ?... Ma lo Bono sempre stata fiera di te... Un figliuolo-modello! Ed è per questo... per questo che tu nou puoi-essere cosi severo, cosi ingiusto... tu che'sai... non lui... (Indicando 11 figliuolo minore) non lui ch'è venuto tardi... Ma come puoi avere dimenticato? Te la rammenti quand'era alta cosi, col'bel rioctoloni d'oro. cogU occhi largiti e curiosi... cosi viva, cosi bella e buona, perchè era. buona, tanto buona!... Tu eri orgoglioso della tua sorellina... Ed essa'ti ha amato, l' ha amato sempre tanto... Onesto non lo puoi negare>..: Paolo (con impeto) — Ed io non l'amavo forse? La madre — Oh ti rivedo accanto al suo lettino, sotto la luce blanda e raccolta della lucerna, a. leggerle lo storielle e le fiabe... Ed essa s'addormentava nell'oro del suoi capelli sciolti sul capezzale, lievemente... lo lavoravo in un canto. Tu t'alzavi allora sulla punta del Eledi, ini faoevi un piccolo segno, sorridendo: 'orme l'angelo nostro! dorme cogli angeli del Signore!... La rivedo quella scena... Paolo. Pao- 10 mio!.., Ricordi? E quando s'era fatta.pia grande e piò bella ancora tu l'accompagnavi per via e gioivi dell'ammirazione-che destava al suo passaggio... E quando tu fosti ammalato ed ella ti fu la buona, la pietosa infermiera?... e tu dormivi solo s'ella ti teneva sul fronte la sua piccola mano oh! le sue Piccole mani bianche!... (con un grido di gioia vedendo gli occhi del tìglio maggiore imperlarsi di lacrime). Ah Paolo tu piangi! Ah sei buono! Io lo sapevo che tu non avresti voluto clie iò l'avessi mandata via come una lebbre sa... Tu non bai dimenticate le circostanze, le condizioni che l'hanno travolta... Non è stata del tutto' colpevole... Era buona, anche..? ora è buona... Forse questo ritorno qui .tra noi... può èssere un pentimento, un desiderio di lasciare il passato pei* un avvenire quale lo sogniamo noi... Paolo! Paolo mio) tu non potevi costringermi a strapparmi dal cuore lo mie creature Luigi (dal fondo: fosco) — Tu. madre, l'avresti dovuta considerare come morta... (La madre tace percossa dal dolore. Paolo con un movimento vivo di sorpresa e di sdegno guarda il fratello — Breve silenzio). Paolo — Taci 'Son hai diritto tu di parlare... Tu non l'hai amata e non hai sonerto per lei -altro breve silenzio: alla madre). E dov'è? ' La madre — Ritornerà a momenti... Oh aveva paura di voi... Ma io l'ho rassicurala... Le ho detto: toma, toma... essi sono boom; ti vedranno con gioia... Sono buoni i tuoi fratelli... E' vero Paolo, avevo ragione?... E com'è bella, com'è bella. Paolo!... Oh anch'Io sapete, anch'io voleva essere rigida, severa, inesorabile... Ma vedendola cosi beila, cosi mite, cosi cara.... non ho potuto.... nou ho potuto. Volevo fermare 11 cuore.... ma esso mi saltava in go:a.. fin qui!.... Mi sentivo morire dalla gioia e dalla commozione.... Non ho più. potuto..., e l'ho stretta cosi ai petto piangendo e con un grande respiro.... E poi ella mi ha detto che Spera di presto regolarizzare la sua posizione. Sicuro ! Ed allora eareino tutti 'felici.... Sara uà bel giorno quello per tutti.... Potrò poi chiudere gli occhi contenti, stringendovi al cuore.. Più nessuno mancherà all'appello... Tutti, tutti I Ab, morirò allora contenta.... Paolo (commosso, con trasporto) : •—' Mamma! povera mamma!.... La madre (accarezzandolo) : — Paolo, figliuolo mio dolce! Che paura m'hai' fatto! Ho avuto il cuore stretto in una morsa quando ho vlì'to i tuoi occhi farai cupi.... Se anche Paolo non vuole, pensavo, è unita., per me... e per la povera creatura, che è venuta qui... ! E non la vedrò più mai.... ed io dovrò dùuentìcarmi d'edere una madre! Ma non lo pone... non lopotrò... lo vivevo, vedete, figli miei, vivevonella speranza di questo giamo.... Lo sentivo, ch'ella sarebbe tornata e che tutto quanto èra stato di bruito e -di triste sarebbe stato dimenticato.... lo l'aspettavo lo sentivo. 11 cuored'una mamma sente le cose meno sensibili. Ed è venuta... e se voi ile diceste resta.... io oro-do,... oh, si, lo credo con tuUo il mio fervoredi fede materna, ella resterebbe [Interrom- pendasi improvvisamente) -. zitti, zitti.... ec- cola... (Con uno sguardo supplice): Paolo: Luigi! {Paolo la rassicura con un gesto affettuoso). Luigi balza in piedi scattando dal suo cantuccio nell'ombra: prende il cappello...., fa l'atto d'uscire - Paolo (Aero, mentre la madre segue la scena con angoscia) : — Ebbene, dove voi T Luigi -. — Dove mi porta la mia cosclenaa.... Paolo -. — La tua coscienzaT E che vuol «Href (sbarrandogli il passo energicamente) : Tu non ti muoverai di qui... Tua madre cosi vuole..., Tu non.set giudice..... obbedisci.... Sulla soglia appare, bella, elegante, con un dolce sorrìso, ma trepidante,: Gisti de Esita alquanto guardando la mar dre. 1 fratelli... Luigi s'ò ritratto indietro, con atteggiamento del volto torvo.... Un solo tal nulo di silenzio pavido palpitano 1 cuori, inaierrp, con ^o~to^; Poi Paolo, con uh gesto largo,'umano, bello. ; generoso, si slancia verso colei che ritorna o Ila strìnge al petto. Paolo (con commozione profonda e vtv») — Giselda!... Quanto ■ t'avevamo attesa!.. E set venuta... Io pemo che tu non ti sii mai dipartita... da noh.. Tu tei ancora come la piccola bimba etri raccontavo le nabe antiche... Giselda cosi sei tornata... cosi retta eoa noi... GUelda — Paolo, paolo mtot (fa atto di badargli la mano, ma egli la risolleva e la etrin- Si nuovamente al cuore « la bacia sulla onte). Paolo (si volge al fratello oh'è rimasto rigido e freddo te disparte) — Luigi, ecco la tua sorella, che tu quasi non ricordi..':, ecco la tua sorella ch'è tornata,.. Baciala... Ma 11 fratello minore si calca il cappello sul capo con gesto arrogante e sprezzante e fa atto di muover»! Der uscire. Paolo gli li di fronte e fissandolo negli occhi severo lo fermo. Ponto - l * tuo madre ch'è santo e per lei, la tua sorai' che ò l'ospite nostra cara, tu rtr sterui...,«ad Uidosj perchè l'altro cocciutamente tace e scrolla le spalle con fare altezzoso). Ho cazzacelo! hai capito?.;. .Con che diritto, ti ievl tu, - giudice, contro' la mamma, tui (atterrandolo per il petto). Ma parla dunque... parla.... (io sospingo Incalzandolo contro ia tavola... lo madre'e Giselda seguono la scena con ansia, paralizzate). Questo, tuo mutismo ini irrita... Parlai Grida se l'osi, grida anche un insulto; bestemmia... ma porla..per DioI ...... Luigi — Ebbene, lasciami, miserabile... Io non sono un pari vostro... io non voglio vicere del disonore , ?. Paolo (ruggendo) — Luigi... Luigi... tu d'ol delle cose orribili..,. .... Luigi (divincolandosi accèBO, violento) — Lasciami, lasciami andare... voglio uscire, qui la nausei» mi sale alla gola... soffoco, soffoco... baldoriate, baldoriate con 1 regali dt costei... di questa sgualdrina, lo me ne vado MI fate schifo \ Paolo 6 ripiombato sul fratello o lo scuote furibóndo, gridandogli: Vigliacco! e lo colpifce al viso. Ma Luigi ha afferrato sulla tavola una bottiglia e, levandola in aria, sta Per furia cadere sul capo del fratello. La madre, con un urlo, si getta tra 1 due figli, me lo bottiglia la percuote «Illa fronte.... violentemente. Un gemito... e la vecchia s'arrovescia e cade... On fiotto di sangue le inonda 11 wj cereo.. Luigi e Paolo rimangono Impietriti dal terrore.... Giteida (scrosciando in pianto e gettandosi disperata sul corpo della madre) — Mamma!Mamma ! (per ferimento graie- s mesi di reclusione) Difesa ; avvocato Lattes. Olili,

Persone citate: Benedetti, Bori, Lattes, Lutai, Pausa

Luoghi citati: Uidosj