Un'intervista con Josephin Pedalan circa la sua profezia sulla guerra

Un'intervista con Josephin Pedalan circa la sua profezia sulla guerra Un'intervista con Josephin Pedalan circa la sua profezia sulla guerra (Nostro corrispondenza particolare) PARIGI, dicembre. Tornando a Parigi, dopo qualche mese di assenza, ho potuto riscontrarvi, senza la menoma'sorpresa, che il tango e l'internazionalismo non sono- soli a traversare un periodo d'oblio, ina 'che gli studi psichici pur essi non preoccupano molto, in questo momento, l'opinione pubblica. Un uomo del valore e della notorietà del colonnello Alberto de Rochas aveva potuto spegnersi, ultimamente,,,« Grenoble, pia che settantenne, senza che-" 1 /giornali- parigini trovassero;, niodo di consacrargli una riga' di necrologia- — ^quell'elogio funebre riserbato s ora a coloro che .eroicamente muoiono/per la patria, sul campo di battàglia. E se non lo credessi meno.rispettoso for.se per la memoria dell'eminente magnetológo é palchista, accennerei pure ai famosi ca\ vi^ii « sapienti » d'Elberfeld. La prima fase .dèlia guerra non' si è svolta senza che mi domandassi più e più volte, come molto oltre persone cei tornente,- e- non senza apprensione, che cosa - avessero potuto diven-' tare questi distinti solipedi,, al momento della requisizione degli animali da'tiro, per la mobilitazione dell'esercito tedesco. 11 pen sssiero che forse sarebbero stati addetti con - frutto allo Stato Maggiore, o meglio alla Contabilità, della cavalleria, non bastava a rassicuranti! interamente. | Ed ecco ora anminciarmisi che, quando scoppiò la guerra, le autorità militari prtts-* siane pretesero realmente di requisire Hans, ■Muhamcd, Zarif e.gli altri matematici qua- drupedi della scuderia del buon Karl Krall. Questi protestò, in nome della Kultur ger- manica; l'Accademia Reale delle scienze di|Berlino avrebbe appoggiato tale protesta, riescendo a tenere, per qualche tempo, in iscacco il servizio delle rimonte;" ma ahimè! lu Germania l'elemento militare finisce seni- pre per spuntarla contro l'elemento borghe- ss; verso il 15 novembre, i cavalli d'Elber-1 feld furono incorporati in un'arma dotta, naturalmente, e addetti ad una batteria di artiglieria. Si annuncia la loro morte sul campo d'onore, in non so quale località della Fiandra. ■ '. , , Voglio ancora sperare che questa notizia, data in modo assai vago e circondata di particolari evidentemente inesatti, che ho taciuto per brevità, possa essere per lo mentì esagerata Noto che Hans è troppo vecchio oramai per non essere riformato; il pòney Hansehen dovrà forse la sua salvezza alla sua* minuscola''statura, ecc. Ragguagli di miglior fonte sono in grado di dare sul cane Rolf. La sua buona ed intelligente-padrona, la. signora Moekel, già da tempo malata, ha ' dovuto ultimamente subire l'amputazione d'una gamba. Rolf, astretto cosi ad un periodo di riposo, vide, per contro, migliorare la propria salute; la zampa destra, che lo faceva tanto soffrire, sembra ora bene risanata. Ho qui- Sul tavolo copia d'una lettera recentissima della signora Moekel, datata da Mannheim; vi 6i dice che Rolf s'interessa vivamente alle notizie delia guerra e mostra patriottica gioia all'annuncio delle vittorie alemanne. Ce. sale chien boche!... ■In questa lunga digressione mi sono impegolato per venire a dire che, dunrrue. gli stùdi psichici possono non essere all'ordine del giorno in Parigi; ma le profezie, per lo meno, stanno in cima di tutti i pensieri e godono della più sfrenata attualità. Questi sarebbero tempi d'oro per i Geremia ed i Barocco. Debbo anzi osservare che ho qui sul tavolo opuscoli in cui si vuol Rimostrare come «li.avvenimenti attuali siano stati'fedeliiienle predetti da Daniele, Esdra ed Ezecfiiele;.il pastore Thomas haj testé fatto a questo nronositò, tutta una serié'di conferenze, in Ginevra. Ma la reputazione de' profeti ebraici impallidisce di fi-onte a quella di cui gode, in taluni circoli, la profezia scooerta da Josephin Peladan. Da questo pubblicata dapprima nel Figaro del 10 settembre u s., fece, il giro di tutti i giornali francesi, inglesi e delle nazioni neutrali,' sorprendendo per la'sua precisione;'dirò'cosi, veramente eccessiva, e perciò appunto destando in molti la più invincibile diffidenza. Non si '1 ratta qui d'un'apnlicàziòhe più o .meno fitirucohiata di antichi testi agli avvenimenti attuali: ' impossibile non ricotìoecére questi,e non altri, nelle parole della profezia L'Anticristo, di cui si tratta, vi è detto «un figliò di Lutero», che avrà sempre'Dio p. la Bibbia sullo labbra .e parlerà della prò-, pria divina missione;' che ÌW* disporrà; se noij d'uu solo, braccio, ma d'innumerevoli eserciti: che disseminerà il mondo, delle sue •'pie. Una 'guerra gli porgerà finalmente i'ficcrisiono.di gel taro'là maschera; si fa beh liuto rè che non si'tratta della guerra mossa .(it-ituo ud un : monarca francese, ma di •un'ultra, elio in poche settimane diverrà ittilveisule e porrà alle prese; non i cristiani soltanto, mu gli- stessi .mussulmani;e perfino popoli remotissimi e selvàggi ' E' l'Anticristo commetterà barbarie e distruzioni,, sempre infocando il Cristo. Avph un'aquila nelle sue armi od un'altra sa!«• ili quelle del siiti acolito, l'altro cattivo iiioni»reaÉÌ .il quule morrà della maledizione «lei pupa Benedetto, eletto in principio del leL'ini dell'Anticristo. (Questo, per esempio, jion «• esalto, come non lo è quello '.-he se.pue. cioè che il Pontefice maledirà l'Anticristo e solleverà contro di lui la propria; nutoritàK Per vincere l'Anticristo, occorrerà lo sforzo di tutti i regni: il Gallo, il-Leopardo, l'Aquila nivea. Del resto, à, bene stabilito nella profezia che- queste-cose accadranno venti secoli doliti l'incarnazione del Verbo. L'andoniento 'della prima fase delle ostilità è-nettamente indicato: VAquila nera si getterà sul Gal-i Io, (Hi occulterà la metà del paese di lui ; irta' il Gallo resisterà, grazie all'aiuto dèi Leopardo. L'Aquila bianca assalirà poi quella iieìadali;a.tpi parte, e le battaglie-più terrìbili avranno luogo su terreno luterano.Quando la Bestia si vedrà perduta, diverràfuriosa e lotterà fino agli stremi; pòi domanderà la pace replicataments, ma iniva; no. Fiiialmeiu*- l'ultimo esercito dell', é cristo sarà distrutto nel luogo dove egli fabbrica le sue armi L'Anticristo perderà la corona e morrà nella solitudine e la demenza. Il suo impero sarà diviso in v&itidue Stati, ma nessuno avrà più fortezza, esercito, nè flotte. L'Aquila bianca caccierà la Mezzaluna dall'EuroPa e si stabilirà a Costantinopoli. Allora sul mondo potrà regnare la pace. Credo che nessuno, credente o scettico verso là profezia, abbia- letto questa senza sentirsi compreso ' dall'invincibile impressione di trovarsi dinanzi ad una eopèrchieria sfrontata, ed anche poco abile, per non dire altro. Ma non è questa che un'impressione; non si ha diritto di aosusarè senza prove. E queste furono subito domandate al Peladan da ogni parto. I giornali inglesi, in particolar modo, furono presto inondati di lèttere, notizie, articoli, in proposito. Non è chi non comprenda come il valore di simile profezia derivi unicamente dalle prove che si possono dare a sostegno della sua esistenza, prima della guerra. E per raccogliere, se possibile, queste prove, ho creduto opportuno di chiedere a Josephin Peladan un colloquio che gentilmente, egli m'ha accordato, la vigilia del giorno di Natale, nell'elegante suo alloggio della Rue Alphonse de Neuville, L'interessante autóre d'originali elucu- brazioni mistiche, ma anche di romanzi che rivestono considerevole valore letterario, stette dapprima ad'ascoltare attentamente quanto gli dicevo intorno alle predizióni re- lutive alla guerra. Pòiy scuotendo il capo, cosi caratteristico .per. la lunga e ricciuta Darba brizzolata, mi confessò: - Mi sono occupato d'ogni ramo dell'Oc- Utismo, ma assai poco di profezie, e cfò,cultismo, appunto perchè,'fino dai -primi-anni, ebbi ad uairne panare moito, e non ebbi poi ad esserne soddisfatto. Saprà che mio pa dl.e Adriano Peladan, era un mistico ed occultista militante, che sulle blicò tre volumi, e molte ne raccolse, par-ticolarmente concernenti la restaurazionedella Casa di Francia, per pubblicarle nelle sue *lWtW;t, che diresse du- rantc sei anni. Credente fermissimo in que- ste profezie, regolò sovra di esse la propria esistenza, e dtefqajriafciniente anche la mia: ^n^"àiqnp,«f^l««• " P Jl aUora — si è-de^acheora mena tanto ■ sperati non s' no che è facile' non volli più udir. — Come mai — ciao a pubblicare qi scalpore ?■ - — Dopo 1 primi ara, ricordai d'avene ma, nelle carte lascia) profezia che agli ai va. perfettamente ac: allora ad Angers. To: il documento e non'tè,: sulta da esso come mio vitto, come già ebbi a n nico di Saint-Michel da mio padre, unapenti attuali pare- ìiarsi. Mi trovava ,to a Parigi, cercai ,jl a trovarlo. Rire lo abbia riceare, da un cano- Tarascòna, il quale lo ave volta, -du un dotto sacerd nat, morto a Beaucaire ; L'autore di questa curiosa in latino, ma di cui non traduzione francese, visse un monaco conosciuto da' ranei ' col nome di' -Fra 't-Qi< Johannes). Siccome contene tali da poter incoraggiare i trioti nella terribile lotto tapi lo straniero, cosi mi decisi a Perchè l'effetto morale questa pubblicazione possa ri rale e completo, occorrerebbe — che si potessero presentate .Frigolet, pressoricevuto, a sua per nome D> età avanzata, rofezia, scritta go che una prove dell'autenticità delia profezia: — Lo comprendo benissimo; ma non-ne posseggo" alcuna, — Se solamente si'potesse pre documento, scritto dal defunto su — Disgraziatamente, non fu i lui, ma da uno sconosciuto, di j inibilituente incaricato dal canonica ili Michel de Frlgoiet. — Ma forse i periti calligrafi jjjjiti accertare _daU'esame elio il «documento fu scritto da pièóchi anni. , - Vv — No, signore; fi documento non. è ab* bastanza vecchio, perchè tale constatazione sia possibile. • Alcuno fece notare che, nel «Figaro», _.lft_Jmmenti ueiia guer- ^parecchi annipri-il 1600: era contempo-ni (Frate»- ; predizionilei rampatala cootrr. dori a nota Odetto da ■e genesservai — prove ladan poteva facilmente desumere trovassi proprio. straordinaria • la «mauvai se chance», che si oppone a che almeno un Ella scrisse d'avere « tiaduit et éclairci » il testo di Fra Johannes. — Fu un «lapsus calami». In luogo di «tradotto», avrei voluto scrivere «irascritto ». — Non c'è almeno:'sul' documento lina noto, una parola scritta da suo padre? — Niente. Però la profezia è molto più lunga: concerne tutto il tempo trascorso dachè fu scritta; non ne ho pubblicato che la parte concernente là guèrra attuale, ritoccando soltanto il testo sotto l'aspetto letterario e sfrondandolo delle cose inutili. — La pubblicazione letterale delta profezia-completa potrebbe presentare qualche interesse — insinuai allora. .•. - : — Già troppe noie ho avuto peT -la pubblicazione di una parte di essa. Inoltre, la profezia contiene passi, la cui pubblicazione ritengo inopportuna: quelli sopratutto che si riferiscono ad una restaurazione della Dinastia b or borica. — Si potrebbe almeno — soggiunsi io, che non, mi scoraggio facilmente — rivòlgersi al Capitolo di ,Saint-Michèlièe.Frìgolet, perchè si ricercasse il testo della profezia, che colà esiste. ; — Bisognerebbe i sapere che cosa sia di^ ventata la biblioteca di quell'Istituzione, religiosa, dispersa in seguito allo scioglirnento delle Congregazioni. — Ha scritto in proposito a Saint-Michel? — lì momento mi pare poco opportuno per fai» tali ricerche. ..... Balbettai qualche parola, da cui il Pecunie |ndiz,io venga raccolto in favore Vpaaone deMa- Sraade profezi dell' rfutenofezia di Fra Johannes. Per consolarmi, mi disse allora: — Se l'ultima battàglia avrà luògo veramente,'là dove l'Anticristo fabbrica le sue 15'1'0 « ^•««w-ywMwr» oei*a preoizione. 011 110 voIuto.togliere al distinto esota- nsU *!e sue illusioni in proposito, facendo- £^ = - » *Wgg^^g .^^.^-^^^..f^*™.^ •'^• V*1™. di ff°nte» Proseguissero attraverso la ^^"«[a belga-e poi ^attraverso il Belgio, deM-Anticristo di'sopprimergli la principale Z r pSadanT1- f^i^t^ U1"®* Peladan, ringraziandolo per la sua C0rt68e accoglienza ; ma fermamente con- vinto che, per una stran di quelle che già ho esaminate e di quelle altre, numerosissime, ma meno interessan ^» cne P°ti'ei enumerare ancora, Johannes. Debbo dire però che alcuni giornali inglesi pubblicano, da qualche tempo, numerosissime lettere di "persone le quali- credono d.'ave.re letta già da tempo la profezia di stranissima fatalità, la sua. profezia-manca .di qualunque prova ^ ' ^l^^ ^ l_"tri_ c?_e.f ef li"1'. PÌ,U Un certo Jacquemont, di Fontaine-surSaòne, dice che gliene parlarono fin dal 1870. L'Aldermann Ward, di Haa-rogate. afferma che, durante una sua recente visita a Londra, v'incontrò un giudice belga, il sig. yan Lerins, il quale gli disse di possedere, se la. memoria non lo inganna, un libro che contiene la profezia di Johannes: non può ora, sfortunatamente, rimpatriare peT ,fare ricerche nella sua biblioteca. «., * • . Una signora J'.. V^, Taylor, di West Retford, scrive: «Ricordo nettamente che mia nonna mi lesse passi della profezia di Fra Johannes, trent'otto anni or sono... Mio' zio se ne rammenta egli pure».. Una signora di Liège, M.me Faust, che si trova. ora nei dintorni di Londra, dice di avere inteso to stesso Josephin Peladan recitare la Profezia in una serata che ebbe luogo a Liège nel 1890 ed a cui partecipavano alcuni artisti.del famoso «Cabaret du Chat Noir ». di Parigi. La signora Faust ne fu vivamente impressionata : crede diaver conservato a Liège il programma della serata, in cui è pure fatta allusione alla «Profezia del XX Secolo», e di poterlo rintracciare quando le sarà dato rimpatriare. — Cosa-strana, il sig. Peladan, da me interrogato in proposito, confessò di.non ricordarsi affatto di tale lettura. ' ! li «Daily Cali» pubblica una lettera Armata da certo R. W, di Rodwell, in cui si asserisce che la Profezia circolava a Dublino: fin.dal 1868; si diceva datasse dal 1600; crede sia stata pubblicata nella rassegna; <( Eigns of the Times », del Bey. dott. Nangle. Non voglio affermare «a priori»"la nullità di queste «prove»; ma non voglio nemméno nascondere che, per parte mia, ritengo si' trotti di errori di memòria; confusione fra una profezia c l'altra, o forse anche forme naturalissime di paramnesia, facilitate dal desiderio di provare ciò che ci sta a cuore Io stesso pubblicai su codeste colonne, nello scorso mese d'agosto, una predizione che m'era stata comunicata, dal dott. Tardieu, nel giugno del corrente anno, ed in cui si accennava alla guerra attuale ed ai suoi risultati finali. Ma posseggo tutti i documenti' scritti, tutte le autorevoli testimonianze che possono dimostrarne, a chi la cosa possa interessare, l'autenticità dèi caso. All'infuori di questa predizione, altra non ne conósco di incontestabilmente" autentica, tranne una, fatta dallo stesso Guglielmo II. Proprio cosi! La trascrivo letteralmente da ùu vecchio fascicolo di «Minerva» (Roma;, ove la trovai; l'ho religiosamente conservata dipoi. Eccola: « Il - celebre pittore russo Verestchaghih dipinse una serie di quindici quadri di soggetto napoleonico. L'Imperatore di Germania, quando visitò lo studio dell'artista, ai soffermò a lungo davanti alla famosa: «Ritirata da Mosca». — Con tutto ciò — osservò il. Kaiser r- vi saranno àncora uomini' che aspireranno a soggiogare tutto il-mondo; ma tutti finiranno in questa maniera». . Ed io soggiungo : « Amen ». Ammirando, (comesi diceva un tempo), i decreti imper. scrut abili della Divina Provvidenza. OESARE VE8ME. '|I 'z|. !