La rapida marcia degli invasori verso Bucarest

La rapida marcia degli invasori verso Bucarest La rapida marcia degli invasori verso Bucarest Gli austro-tedeschi ammassano l'artiglieria pesante per attaccare i forti L'esodo della popolazione romena dalla zona del campo trincerato • La ferrovia di collegamento coi russi minacciata? oegamnto coi russi mcata? (Servizio «peci«le della STAMPA) Parigi, 1, notte. Sembra impossibile oramai scongiurare più la sorte che minaccia Bucarest. 1 rinforzi russi continuano ad affluire nel territorio tra il Sereth e Bucarest. I loro nuclei ptu importanti sono ammassati tra il Sereth e l'Arges. I russi stessi sono pervenuti nella regione dei Carpazi a migKorare la situazione, ma tra i punti ove i loro ultimi successi sono segnalati e Bucarest corrono oltre duecenti chilometri in linea; retta; troppi per sperare che una ripercussione efficace possa farsi sentire intorno alla capitale. La grande offensiva russa sull'Ungheria attraverso il valico di Bistritza, anche supponendola irresistibile e fulminea, sarebbe un'operazione di troppo lungo termine per costringere gli austro-tedeschi a tornare indietro dalle strade di Romania. Le loro due masse principali avanzano parallelamente da ovest verso est : una segue le falde delle Alpi di Transilvania e si precipita attraverso i loro contrafforti; l'altra irrompe in modo da passare tra Bucarest e il Danubio. La prima, comandata da Kraft von Pellmensingen, è composta di un numero prevalente di truppe bavaresi, mentre la seconda è costituita dal congiungimento dell'ala destra dell'esercito di Falkenhayn con rala destra dell'esercito di Mackensen preceduta da rare avanguardie bulgare. Ai bulgari il Kaiser riserba' l'onore di mettere i primi il piede nel campo trincerato, di elementi della prima massa avanzanti verso Ploesci, dopo occupato Carupolung e pitescì, hanno tagliato la ferrovia che segue la vallata del Prahova, compromettendo la ritirata di certe forze romene che dovevano- utilizzarla. Anche la principale ferrovia, che collega Bucarest" alle truppe russe della Moldavia, era ierd minacciata. Dal loro canto bulgari procedor© tra la capitale romena e il Danubio e circondano la regione paludosa ove di corso dell'Arges e quello del suo affluente Glavaciocu potevano servire a prò teggere il settore sud-est del campo trincerato di Bucarest Si conferma d'altronde che gli invasori tentino di completare la duplice operazione con una terza, consistente in un nuovo passaggio del Danubio nel paese che si stende tra Turtukai e Ceraavoda. Le truppe del maresciallo Mackensen avanzerebbero quindi verso" nord per tagliare l'altra ferrovia che, in linea obliqua, mena da Bucarest a Braila. Le indicazioni ufficiose sugli ultimi combattimenti danno l'idea tangibile della rapidità dell'avanzata. L'altro ieri gli avversari si battevano sul fiume Glavaoiocu, a circa) 35 chilometri a sud-ovest di Bucarest. Le avanguardie tedesco:bulgare erano nello stesso giorno nei tre'villaggi di Chimpatzi, Calugareni e Comana,- distanti 30 chilometri dalla capitale. Ove potranno essere già giunte ora? . ^_ L'artiglieria destinata a ridurre al silenzio i forti di Bucarest sarebbe stata giàt secondo il Matta, riunita a Rutsoiuk ove fu trasportata per via fluviale e per.la ferrovia bulgara. La linea, che sale da Giurgevo verso la cintura dei forti, fu adoperata a con durla nei punti più vicini 0 adatti al tiro demolitore. I romeni difenderanno la loro capitale? Resta dubbio. Si sa solo ohe parte dei contingenti della difesa di Bucarest ha ripiegato sulla salda linea preparata in anticipo tra il Sereth e l'Arges. Gli altri elementi però, quelli che erano a ovest e 6ud sopratutto, ritiratisi con marcie forzute nel campo trincerato, sarebbero numerosi abbastanza da opporre un forte ostacolo agli assalitori. Ma il generalo Verraux nell'Oeuvre spera che l'esempio di Metz preserverà l'esercito romeno dal lasciarsi prender nella trappola del campo trincerato. Il generale spera inoltre che l'esempio di Maubeuge 0 di tutte le piazzeforti russe abbia incitato il Comando romeno a ritirare l'artiglieria disposta a profusione sotto le cupole dei forti. Inoltre vengono annunciate disposizioni prudenti da Bucarest. Da avant'ieri, dopo la caduta di Campolung, le mura di Bucarest sono coperte di un manifesto alla popolazione firmato dal capo della polizia e dal generale francese Berthold, che invita a lasciare la zona del campo trincerato. Marcel Hutin, è vero, osserva che si può, ancora sperare in una controffensiva energica operata dallo truppe, tra cui si cita il Corpo particolarmente agguerrito al comando di un generale romeno, cho dette già prove, di competenza e di spirito di iniziativa. Secondo lui, inoltre, il problema per gli eserciti vittoriosi sarebbe ancora lungi dalia soluzione: «I romeni — osserva — sono tuttora padroni delle regioni di Ploesci, centro dei bacini petroliferi e del nodo delle vie importanti che menano nella Moldavia e al Danubio ». Ma questa timida nota ottimista e la sola. Dall'interno della Romania assicurazioni confortanti mandano i corrispondenti. Quello del Petit Parisien afferma: «La capitale romena conserva una fiducia ammirevole nell'avvenire. Nessuno dispera ». Un telegramma délPAffensfà dei Balcani dice : « I circoli ufficiali romeni e le alte autorità militari continuano a mostrarsi fiduciosi nell'avveuire e credono cha sarà possibile paralizzare felicemente l'avanzata di Falkenhayn. Sostengono che quantunque lo Stato maggiore tedesco abbia indubbiamen- zhcfaplc1mdsnrsavnpntà otWwifeTvantaggi qtfgrtegici notevoli.gra, zie la fulminea rapidità della sua marcia, ha fallito però nel suo compito essenziale consistente nella distruzione delle principali forze romene. Queste, rifiutando di lasciarsi avviluppai*, hanno,indietreggiato da una posiziono ad un'altra trascinandosi dietro la loro artiglieria pesante e da campagna con quasi la totalità delle munizioni e tutto 11 loro treno da campagna e restano attualmente intatte. Dal lo.<o canto gli austro tedeschi, malgrado i loro sforzi e l'immensa superiorità "dell'artiglieria e l'aiuto bulgaro, non sono riusciti ad accerchiare le divisioni romene che ripiegavano da Orsova- e che sono pervenute a ritirarsi con tutta la loro artiglieria pesante composta quasi eselusivamente di pezzi giapponesi e colle loro munizioni». Altri assicurano, contro.: ianiente alle affermazioni dei tedeschi, che le truppe romene nella loro ritirata continuano a non lasciarsi nulla dietro. I depositi di grano sar.ebbero vuoti e tutti quelli di petrolio in fiamme. D. R. Un comunicato ufficiale romeno dice: Azioni violente su tutto il fronte nord e nordovest. Progredimmo nelle valli del Buzeu t del Prahova. Fronte occidentale: Azioni violente sul Glavaciocu, Fronte meridionale: Situazione invariata. Il comunicato russo sulle operazioni aifronte romeno dice-. Sulla strada dal Danubio a Bucarest il nemico attaccò i romeni presso Gimantzi, Kaloungareni e Lomman, e verso sera occupò questa ultima località.Numerosi profughi sono giunti a Kìefl provenienti da Bucarest e dalle città della Romania occidentale. .Essi narrano che gli aeroplani nemici volano al di sopra di tutte le strade, lanciano bombe e mitragliano spietatamente la popolazione.

Persone citate: Berthold, D. R., Kaiser, Kraft, Marcel Hutin, Petit