La Finlandia e la Russia

La Finlandia e la RussiaLETTERE DALLE TERRE BALTICHE La Finlandia e la Russia {Dai nostro inviato speciale) Non esiste più un problema finlandese che ssa intcìcssare direttamente la Svezia. n'ò invece ancora uno che riguarda la ussia. Per In Finlandia esso 6 sopratutto difesa : per la Russia di difesa e di conista. La difesa russa tocca la capitale. comprende l'interesse che la Russia per la Finlandia appena si pensa che i o confino comincia già a quaranta vere aa Pietrogrado. E' stato forse un errore Rieti» il Grande, U fondatore della Rus^ contemporanea, l'aver portato tanto su 1)ord' fuoli eia della vera Russia, sull'or di terre non più russe popolato di finni, svedesi, di tedeschi, di estoni e lettoni, capitale di un Impero, cui egli dava la uova missione di fondere nel crogiuolo di l governo centralizzatore assolutista i va compositi dissociati della vecchia Rusa: l'alee boiari. E da questo errore sono rminati molti problemi nuovi, nazionali politici, per la Russia. Ma piantata la pitalo sul mate e sul margine della Finndia e dell'Estonia, occupate dagli sveesi> c'era i*P- pensare anche alla sua dife- difesa cominciava ad essere assicu(a allontanando lo straniero. Con ciò era reata la premessa, per la serie di guerre HELSINGFÒRS, novembre c'itemofhe seguì con la Svezia. Pietrogrado fu ndata, dicono le cronache, nel 1703. Diotta anni dopo la Russia si annetteva già Livonia e l'Estonia e, un secolo dopo, nche l'altra .sponda del golfo che s'apre u Pietrogrado, la Finlandia. Ricacciato lontano il confine straniero bignava ancora sistemare le nuove provin- g» ^^Cld,onf0^0 ^„f bSIsS1^^ a I1 l-'H omogeneo alia i-iussio. l* pio nc,e' Slà tonuto dagli svedesi, a nord e a ud del golfo di Finlandia, non hanno nul di russo. La difesa della capitale vor- bbe invece ch'esse fossero amalgamate on un conio e uno spirito solo all'Impero. i qui la lotta russa di un secolo per la onquista dei finni e degli svedesi, dopo la 01lqu;Sta del loro paese. Ma in essa ci, sono eramente anche delle altre ragioni: il rassmo, che vorrebbe tutti russi i paesi delimpeio, e la reazione, che vorrebbe da er tutto una unità di légge per poter but re da pei-: tutto con la stessa arma i nwmonti liberali: due elementi che si troano sempre associati nella storia, russa ell'ultimo secolo. ^ , , ,• .. „ Questn lotta, prende una linea pertico ero autonomia: statuto, giurisdizione, amministv.'azion© sue — una forma di Stato uasi indipendente. Il giuramento fu ripe- ,^ ^„ aiL«„.^„„ it Sv,„ „i to mi*lona]e e d,1 «attero moneta. Con ciò ra scemato, sul confine dell'Impero, un nn ente caratteristica appunto in Finlnn ia — un paese che oppone al russismo e ala reazione una compatta massa di popolo on russo, cresciuto alla scuola dell'occiente, e un'abitudine secolare di libertà potica, fra le più avanzate d'Europa. Occupata la Finlandia, Alessandro I giuò solennemente nel duomo ili Borga, di ronte ai personaggi della Dieta finlandese onvenuti in grande parata, di rispettarvi a costituzione e l'ordinamento di Stato che veva avuto dalla Svezia. Questo '.signifiava che la Finlandia poteva possedere una aeso nuovo sotto la sovranità russa, che veva però tutti i mezzi per difendersi e ifferenziarsi dal russissmo. Libertà d'occaione. La conquista della Finlandia e stata risultato non soltanto di una impresa mi tare russa, ma anche di un accordo ira Governo russo e la nobiltà e la borghesia nlandese. Esse cedevano il loro paese alimperatore musso, che a sua volta, con il uo protettorato, gli garantiva anche l'inangibilità. Con questa autonomia, che aattava il sistema politico «Ila mentalità e lle abitudini del paese, la Finlandia in meno di un secolo ha fatto progressi miraolosi. Aveva ereditato una tradizione di li eralità dalla Svezia, che già nel quattoricesimo secolo non conosceva più servitù ella gleba c praticava un regime costituionale, quale si era instaurato solo ancora n Inghilterra, e con un tale istinto di li erta, che ha nutrito per secoli tutto il poolo', ha compiuto un'ascensione collettiva i massa. La scuola e l'istruzione popolare anno oggi alla Finlandia uno dei primi osti fra i paesi d'Europa, nella gerarchia ella cultura popolare :_ragricoltura e 1 ita economica si sono sviluppate nelle for- biagpdecilutuntipliocipvepQmlasprlaatr1 inPattcoinvcaccaspcbdrdcsdcnuspfisasndhsii ltrssilvnmdzmbo più avanzate della modernità: la vita ociale ha generato una vita politica, senza i& pregiudizi, dove il Parlamento è aperto tutti, senza limitazione di classi, e la don a ha' gli ste stessi diritti dell'uomo. Paese ino emissimo, fra i più lontani e isolati d'Euopa. IF-,progresso si è compiuto perchè ha rovato il-, suo"'ambiente. Il popolo, non conirèssQ dà armature politiche estranee, ha viluppato al massimo le suo capacità. C'è na tendenza a un democratismo estremo n tutti questi paesi nordici della Riforma: alla Danimarca, che si avviava a risolere il problema del disarmo e rivede una olta all'anno la costituzione per allargare diritti del popolò, alla Svezia, e annessi, he ha già portato i contadini sulla scena olitica, mescolandoli nelle questioni fonamentali dello Stato. Lo snirito democraico fìnlanlese non è che un riflesso di queta tendenza scandinas'u. Esso è dellu razza della sua storia. Per molti decermi la Russia lo ha rispetato. Ma il suo sviluppo accentuava lo squiibrio, che già esisteva alle origini, fra il piccolo paese, civilizzato dagli svedesi, e la grande massa russa, pigra e conservatrice, he ha traversato un'altra storia ed è composta di un'altra materia. Questo squilibrio stato sentito spesso in Russia come una minaccia. La dil'ferenziaziono di sviluppo della Finlandia porterà ad una differenziaione d'anima. Allora ci saTà una separazione di corpo. Si e creata cosi la teoria del pericolo di una secessione, o almeno di un eccessivo individualismo finlandese. In ealtà il pericolo non esiste, con degli elementi immediati. Con l'ascensione della massa finna, che ha preso il suo posto nel governo politico e anche intellettuale del paese, si soncrcreate le premesse per la definitiva rinuncia della Svezia. I finni non amano i russi, ma non sono neppure amici degli svedesi. Lo sviluppo intemo del paese ha portato ancora spontaneamente un'altra premessa antiseparatista: il socialismo. Il partito socialista, che si è evoluto su una inea ascendente, senza crisi nè variazioni, come un fenomeno naturale di crescenza del popolo, ha ora in Finlandia definitivamente ner sè la maggioranza del paese. Nelle ultime elezioni, pochi mesi or sono, ha mandato alla Dieta di I-Ielsingfons, su 200 deputati, 103 suoi rappresentanti, fra cui 17 donne, mentre i partiti vecchio e gio vane Anno, nntisvedesi ma nuche nettamento nazionalisti, con diversa gradazioni, hanno conservato solo 33 e 22 posti, gli svedesi 21 e gli agrari 19. Questo movimento popolare, che è germogliato g divenuto veramente di massa — pratica istruttiva per la teorica del nazionalismo e dell'interna¬ zionalismo — solo dopo che fu superato l'urto fra finni e svedesi e ciascuna delle due razzo ebbe il suo giusto posto sotto il sole, non fi un episodio occasionalo di crisi: è la conclusione di tutta una evoluzione del po- sldvèsAdh c'è ancora un problema agrario da risolve-j orite. La proprietà terriera non 6 sufficiente-j cumente distribuita. Gli operai agricoli e gli offlttavoli sono, insieme agli operai di fab ù a a e - biica, elettori socialisti. Risolto il problema agrario, con una polverizzazione della proprietà terriera, si avià in Finlandia una democrazia rurale calma, ancora forse socialista per istinto, ma'senza spiriti di rivoluzione, rispettosa d'eH'oi'cline e della cultura, abbastanza indifferonte alle questioni nazionali estreme e ai movimenti irredentisti. Il socialismo sin Finlandia dovrebbe preparare la pacificazione economica, dolio elio i partili borghesi han portato la pacificazione nazionale. Evoluzione verso la paco, non verso la guerra. Non si vede dunque, con occhi liberi] un vero pericolo Anno' per la Russia. Lo si è potuto invece vedere per la reazione russa. Questa Finlandia, con il suo piccolo Parlameuto ordinato, la stampa senza censura, la polizia senza onnipotenza, è stata uno specchietto e una molla per gli agitatori russi. Poi con la sua autonomia, che si allargava lino all'extraterritorialità, rispetto allo Stato lusso, tia anche assicurato m altri tempi l'immunità al liberalismo russo. 1 i>erseguitati dalla polizia si rifugiavano in Finlandia e di là, a un'ora di treno da Pietrogrado, riprendevano lo file della loro agitazione. Pare che dalla Finlandia, duttante le convulsioni rivoluzionarie russe, con i loro attentati terroristi, siano passaci in Russia di contrabbando ai-mi ed esplosivi. Quando la prima Duma russa fu sciolta con la forza, i deputati della maggioranza, allora liberale, si ritirarono n ViboBg, ricomposero Un'assemblea nazionale e i lanciarono il famoso proclama di resistenza alla Russia. E ancor oggi i libri, che non si trovano nei magazzini di Pietrogrado, perchè vietati dalla censura, si vanno a comperare a Helsingfors. Ecco il vero problema finlandese, veduto fuori del cliché di molta stampa europa. Posto lo Stato russo, quale esso è oggi, con il suo sistema di governo, era nuturale la sua politica contro le libertà finlandesi. Politica di classe, per così dive: e di difesa. Il lavoro di erosione dell'autonomia finìandese è cominciato da qualche decennio : ma, come quasi tutte le azioni di governo russe, non ha avuto un metodo, un piano fisso, una' costanza di sforzi ed è stato sui'o'ra assai meno risolutivo e pericoloso di quanto possa sembrare, leggendo le pagine dei libri finlandesi. E' stato irritante, più che distruttivo. Si è guadagnato in Finlandia, una acuta impopolarità, ri-avvicinando finni e svedesi, per la difesa della costituzione minacciata, senza portare alla politica russa dei risultati apprezzabili. La politica russa ha avuto spesso di questi insuccessi: nel suo programma polacco, come dai queUV) finii andese. Trascura l'elemento vivo del popolo, passa sopra la sua. storia e 0» sua mentalità, che si è fatta a traverso una elaborazione di secoli, e, senza neppure scalfire i sistemi che attacca, si riduce in manovre sterilii di polizia, che sono però sentite tra ili popolo come una persecuzione. H popolo vi risponde con dell ostilità e crea così dei nuovi punti di resistenza e di attritonel suo meccanismo di governo già complicato e diseguale. I finlandesi, con la loro tradizione di indipendenza, si son fatta, una mentalità e una sensibilità evoluta, che di Uucea a a è sttisèainspcurifrseqgdtaaurstdcsfre dgQbinnupcmhtimspstanrdaFvmmciprpnAgrrbrSrrb—smtpdo a e , a aa l a e, o a o aa i n ea el el en ci se a Il a i, a ae. o, u ra o ai, eto eer a¬ rue e, a o- stingue i principi costituzionali e Peroepiscallle sottigltizze di diritto: ad ogni polpo date Sdal governo russo ralla forma della loro costituzione hanno potuto parlare di diritti violati, di repressione detta liberta. Il grido è stato vano, ma ha lasciato in Finlandia un residuo acido e disdegnoso di anima che si sente offesa in qualche cosa, che il suo offensore stesso non può comprendere. La prima Università finlandese è sorta ad Abo, per iniziativa di quel governatore svedese Peto Brahe, che, per tutto il bene che ha fatto, vien ricordato come un uomo modello per i governi del paese in un bel monumento che guarda, tra le aiuole, la grande arcata romanica della cattedrale di Abo. Diciatto anni dopo l'occupazione russa, l'Università è stata portata ad Helsingfors. Abo, posata sul mare, in faccia a Stocolma, proiettata verso l'occidente, piena di memorie storiche dei tempii svedesi, dì cui conserva un castello e tante reliquie raccolte in un museo, era città troppo lontana dal cuore russo. Si .voleva un focolaio di cultura finlandese meno estraneo all'Impero. L'Università ba cambialo di residenza, ma nella sua scuola la resistenza antirussa, nei- tempi di battaglia, non s'è temperata. Poi son venute tutte le ritornile note del diciannovesimo secolo: la soppressione della milizia nazionale finlandese, che fu preceduta da una riduzione del diritto di legislazione della Dieta: la trasformazione della burocrazia finlandese: l'abrogazione del diritto di' inamovibilità dei giudici e dei funzionari: la ricomposizione del senato finlamdeso, nel quale è entrata ora una maggioranza di generali, ammiragli, alti impiegati, forse anche di origine finlandese, ma rimpastati con un'anima più russa dalla loro corriera, che li ha portati fuori deBa Finlandia, dalle scuole militavi e dagli istituti russi a degli uffici statali per le provincie russe. Tutto è avvenuto solo per volontà degli uomini di Pietrogrado e perciò, dicono i finlandesi, con una violenta violazione di quella autonomia, che è garantita dalla costituzione. Anclie più sentiti sono stati i colpi vibrati, insieme a quelli della reazione, dal russiamo. Il russismo ha voluto penetrare anche in Finlandia. Una serie di ordinanze ha portato la lingua ruissa nelle scuole medie, e negli uffici' finlandesi, creando così la curiosità di un trilinguismo, che esaurisce però anche in un eccessivo studio obbligato di lingue locali, alquanto inutili per la cultura, le possibilità della scuola e il cervello dei suoi discepoli. Altre riforme han portato in Finlandia nuove colonie, con nuovi diritti, di russi: gente di ufficio e di negozio, che si è creata una vita russa e dà qua e là uno spirito vagamente russo ni paese, che. non è russo. Tutto questo però non ha veramente rovinato la Finlandia. Oggi, in tempo di guerra, la Finlandia è neutrale e fa affari d'oro sul mercato russo. Nelle stazioni ferroviarie, negli uffici postali e telegrafici, nelle banche ci sono anche delle insegne russe, ma non ho trovato sempre, neppure nei grandi centri, degli uomini gaKonatl di servizio, che sapessero anche solo capire e farsi oapire in russo. E tra la gente della strada il russo rimane ancora una lingua straniera. Senza reazioni violente, il paese ha opposto una placida impermeabilità ai tentativi di russificazione di Pietrogrado." Questo prova ancora una volta che il russismo non ò pericoloso. Non ha forza spontanea di assimilazione, come l'ha avuta, per esempio, l'ita'linnita delle provincie adriatiche delJ'Austrin : non ha neppure un poiere duro e soverchi-ante, come ha tentato eli imporlo la Gennania alle sue terre polacche. E' spesso piuttosto un programma di battaglia, senza armi, una teoria1 che non sa e non può prendere espressioni, pratiche, realizzarsi nella vita del popolo. Ciò si spiega con le qualità del russo e della gente non russa ch'esso governa. Il lusso non è un propagandista- nazionale. Anche la sua Chiesa, die l'espressione forse più genuina del suo spirito, non ha mai illustrato, checché so ne dica, lo spirito assorbente di proselitiyuu che hi portato la Chiesa ài » a»cbg la QUt&a da j ortodossa greca. Gli monca per prima 1* j cultura che attrae,, con il suo fascino spirio a , , o i a e a a l i e a o i o e a Uuale o il suo benessere materiale : poi" un cervello organizzatore di sistemi, della co- stanza ostinata, un apparato di forze politiche e sociali : infine, forse, qu«Ma fede in sè stesso che crea, fra i tedeschi, lo spirito aggressivo della conquista. Con tutti i suoi infiniti valori, spesso allo stato grezzo e inesplorato come le ricchezze della sua terra, che lo fanno un tipo di civiltà, gH manca un valore collettivo. Con i russi sNoss:' non riesce sempre a ordinarsi e -amalgamarsi : fra i non russi rimane un demento estraneo, senza attrazione. Sopratutto perchè i non russi, che ha conquistato in Europa, a nord, .a sud, si sono già fatta una cultura supcriore, una indlv:dualità nazionale, una struttura cristallizzata, clic non possono assolutamente più ossero assorbite o scomparire fra le pieghe di' una uniforme straniera. 11 problema nazionale russo non sarà risolto con il russismo. Questa è la garanzia più sicura per la Finlandia: come Ho era per la Russia lo spirito contento e tranquillo dei finlandesi, che, lisciti finalmente dal cozzo fra russi e svedesi, fra Oriente e Occidente, venuti a incontrarsi e battersi proprio sulla loro terra, domandavano solo di vivere in pace, fuori della, grande politica, con le buone regole di casa. Quanti problemi di popolo si risolverebbero pianamente, senza complicazioni, se invece dtSJa politica d'accademia — carta, numeri, teorie — fosse chiamata a deciderne una politica dì vivi, che, insieme ol principio, dà posto al valore dell'uomo com'è, con i suoi bisogni, le sue possibilità e le sue mediocrità. La politica russa e la difesa finlandese hanno, creato un conflitto, sul campo politico, che neppure la guerra ha sopito. Rimane una questione flnliandese. Ma non 'è senza soluzione. Dove non ci son stati fatti politici a compKcare i rapporti fra la Russia e la: Finlandia qualche filo si è congiunto, una vaga fusione si è iniziata. Questo ò avvenuto prima di tutto per deMe leggi economiche naturali. Quando ci son state correnti di interessi comuni-, la Finlandia' ha disarmato, la iBussia ha conquistato. Ogni anno colonie sterminate di russi- passano In Finlandia, a villeggiare qualche mese. Dove essi si impiantano, il paese spontanea, mento si colora un po' di russo. Il piccolo mercante, per avviare bene i suoi affari, incomincia '.id imparare in russo i numeri e il salliuto, un po' di conversazione pratica: poi metto alle sue insegne un sottotitolo russo e diffondo cesi a cerchi lenti e larghi per il paese qualche cosa di russo, coma nessun manifesto ha mai1 potuto imporre. A Terdoki, sul mare, dove d'estate oi raccoglie una mossa di sessantamila bagnanti russi, e per tutta la linea battuta dai turisti russi, dal confine di Bielo Ostrof fino a Viborg e più su verso i laghi, fino a Imara, il russo non fa da padrone, ma è ambientato, Si trovano lingua, insegne, vaghe abitudini russe. I puristi gridano al pericolo, ma 1 russi portano del denaro. Questa è una delle basi del problema finlandese. Un problema — come tutti quelli della solldlftcazloi» rus-, sa — di ferrovie, di sbrade, di scambi dt merci e di idee, di covrenti ai!teroat* di interessi reciproci, di vasi comunicanti, Nella prima metà del secolo Morso ia Rustia mandava il suo grano In Finlandia, Più tardi, all^^^^^^^^^ * te SfigE* A*2±3?\j! i o n si fd ee ooa di a, s. a, orn oa a pi eiaa a a aa el enn he diaframma di una barriera doganale, per salvarsi dalla piccola concorrenza dell'Industria finlandese, e non pensa di aprire nuovi sistemi di strade e dt commerci con la Fin. landia, per salvarvi il suo poste contro la concorrenza germanica. I duo paesi si fanno stranieri. La Finlandia prende il: suo grano dalla Germania e gravita verso l'Occidente, per la sua vita- economica 1013: 11 40,7 per cento dell'esportazione finlandese va In In* ghilterra, il 12,9 per cento in Germania* solo il 42,5 per cento in Russia. Su questo equivoco economico si è poi innestate reerui. yoco politico. Ora è avvenuto che in quo anni la guerra ha spinto avantlt il russo nel paese Anno, più che in trent'anni la politica dei funzionari e del gendarmi. V'è stata un'unione non di cuori, ma tU Interessi La Finlandia si è tenuta) in disparte, Indifferente, nella grande guerra che non la riguardava, ma ha aperto le sue porte al fon» zionarl ru9&i, che uweoe di nuovi regolamenti lo van portando ordinazioni di mette per milioni di marchi. Nei magaziint e stri mercati idi Helsingfors e di Tammertfors si comincia a CBpire il russo: si carcano keUe» rine e signorine per i ristoranti e i banchi che sappiano parlare russo. Insensibilmente in Finlandia si fa posto anche al russo. One-; sto non significa certe ancora che fi russiamo abbia vinto (la sua battaglia in Finlandia e che la Finlandia si prepari a Incipriare dipolvere russa la sua faccia nazionale Anna E solo l'indice di una. corrente. L'Intesa fra la Russia e la Finlandia può passare anche di qui. Ecco ancora un problema scoperto dalla Russia hi guerra. VIRGINIO OAYDA.

Persone citate: Peto Brahe