Fra il Tigri e l'Eufrate

Fra il Tigri e l'Eufrate Fra il Tigri e l'Eufrate La guerra in Mesopotamia Nemmeno l'autunno, quest'anno, l'autunno che per l'addietro rendeva malagevoli e più aspre le operazioni di guerra, è riuscito ad attenuare la violenza dei combattimenti. Anzitìa un mese a questa parto mai i belligeranti ai sono battuti con tanto furore e con tantoRcoanimento. N6 le pioggie, che tramutano inpantani le pianure, ne !e nebbie, che accecano.né gli improvvisi primi perfidi fidi sono parsun inciampo ed un ostacolo al progresso de. l'azione. "Sulla Somme e sull'Ancre, sul Carso * sui Carpazi, dal Baltico al Danubio giornale di fuoco si succedono a giornate di fuoco|E la lotta, anche, si iriappicca ora più fervo!» tin un lontano .settore. L'autunno, infatti, ù in stagione che più giova alte mosso sovra tiri altro scacchiere della guerra: quello clic Io truppe anglo-indiane e russe e le turco-tedesche scontendono tra il Tigri e l'Eufrate, ai margin'del Golfo Persico, nella .Mesopotamia. Dopo la .pausa dell'estate, .<ri accenna in Mesopotamia, a «ma ripresa d'azì care. Asqutth lo segnalava in un •suo discorso alla Camera del Comuni : « Cessalo ti caldo torrido dei passati mesi, il generale Plaude, assunto il comando delle nostre forzeft sulla buona via di vincere lo diBlcoltiì che s(frapponevano ai nostri progress; in quella regione »; ed un tel'-rframnia di'Edmund Cundlerl'inviato speciale, dei Times, ora aggiunge: « Un ■benvenuto mutamento, coll'abbassarrsi deitérmouietro, si verifica nello stato sanitario dei nostr«omini... si sono ripresi i ralds aerei 0 trincèe nemiche vennero bombardate ». 1 Nessuno degli episodi dell'immensa guerra, è da trascurarsi, ma 3o vicende della lotta < hepropagatasi al di là dell'Europa, infuria in questo angolo d'Asia sono fra le più interessanti ad essere seguile, e non 0 inutile, clic i«ubblico richiami anche su di esse la sua attenzione. Non bisogna dimenticare che uno de■massimi nodi intorno-a cui si svolge il i-on.flitto sta qui. La libera via, grazie la linea dBagdad, dal Bosforo al Golfo Persico, porta affacciata sulle Indie, era od è uno dei cardini di quel pangermanesìmo la cui ambizione ha ìflato incendio al mondo, fi diana nari: ottcnj?a cui traduzione politica è rappresentata dalla ferrovia di Bagdad e dalla colonizzazione dell'Asia Minore e della Mesopotamia, p stalo In .questi ultimi anni si vasto e prepotente sogno tedesco. La signoria od jl predominio tedescocui; vogliono dire per la Germania il congiun.«rlmento del Mar Baltico coll'Oceanó Indiano.Tracciata d» Amburgo fino a KoweTt. senza«oluziòne di continuila, l'immensa strada ferratatedesca salderebbe Berlino all'Estremo OrienteIl possessore di Bagdad e di Koweit. — scriveva nel 1903 il Rottile — =urà il padrone depunto terminvs delle due future vip transcontinentali delle Indie, quella che passerà per la .valle dell'Eufrate e quella che solcherà, !n un tempo più o meno Imitano, il nord ed il centro dell'Arabia ». Ed aggiungeva: « 11 giorno in cui la ferrovia collegherà il porto più settenItrionale del Golfo Persico al Bosforo ed a Porto <5aid, l'importanza del canale di Suez non potrà che risultarne scemata. L'Asia Minore, sarà l'erede della fortuna dell'Egitto, ed il Tigri e J'Eufraito vedranno allora ri fiorire sul!.- loro .'rive gli splendori delle civiltà tramontate »il' chiaro a tutti se agli ingles8., signori delle Indie, debba stare a cuore questa'regione e fie interessi ai tedeschi, per mezzo dei loro alleati turchi, contenderla agii inglesi. Le operazioni diesi svolgono in Mesopotamia. non soloquindi, .sono da considerarsi per la loro importanza strategica, ma anche pei loro effetti politici. « Le conseguenze politiche di questa rampogna — appunto scriveva un critico del Times — sono infinitamente, Incommensurabilmente superiori al loro significato militare ». Ma un successo per le armi, naturalmente, è anzitutto sieoessario ad assicurare il vantaggio poetico«1 è per questo che la battaglia divampa da un <;apo all'altro del massiccio attorno, che le mitragliatrici crepitano nell'Iran, da Theheran a Chiroz, e la lotta ostinala riprendo nella Me■eopotamìa meridionale ed una linea di fuoco corre dal Mar Nero al Coìto Persico, per le scene del mondo che già echeggiarono ilei nomdi Ciro, do Nabucodònosor, di Alessandro e d.tSer.se, e che Napoleone pur sognava, di empire delle sue gesta e della sua gloria. Ma l'impresa è quanto mai ardita, e glj inglesi non se ne nascondono le difficoltà, uè scelano i parecchi errori da essi commessi. Basta leggere il diffuso rapporto- del generale siPerey Lake, testé pubblicato, ed il commento che il Times fa seguire al rapporto. Nonostante 'gli ostacoli enormi, la caduta, di Kut-el-Amarà nvrebbe potuto essere evitala. « :-ono siate, perdute — nota l! Times — ore preziose »... « Anche tenuto conto delle difficoltà straordinarie acui le nostre truppe dovettero far renio, rerto è che la storia <li questa fase della campagna non è di gran lustro' pel Comando britannico »Ed il primo giornate inglese apertami nte conclude: « C'è qualcuno su cui devo ricadere ibiasimo, ed il pubblico ha il diritte, (li aspettarsche questo biasimo sia propriamente proporzionato alla serie di errori e di mancanze che hanno gravemente compromesso il nostro prestigio nel medio Oriente ». I veli rii.;tro cui era trimasta confusa fino: a la spedizione in M°sopotamia cominciano a cadere, ed il momento è propizio ad un esame delia situazione. L'estendersi della guerra fra il Tigri e l'Eufrateintorno a' Gólfo Persico, fu uno degli immediati effelti dell'apparizione della Turchia fra i combattenti. Subito fra turchi e forze anglobritanniche, all'estremità del golfo, scoppiaronle ostilità. Le prime operazióni furono rapided agli inglesi fortunate. Un Corpo di spedizione, fornito dar/India, sbarcava a Koweit Bassorah (Basza) tosto si arrendeva. Presa ila panico, la guarnigione turca aveva sgombratla città. Ciò accadeva nel novembre del 1914Tra parentesi, Bassorah, detta la Venez'a del'Oriente, è ia chiave del delta dèi Tigri dell'Eufrate ed riorni di ijrari fama. 1califfo Ornar vi creava un porno, ed al tempdel califfato di Bagdad Tu un emporio commerciale di prim'ordine. Sinbad, il marinalo chnon fu solo il mitico e leggendario personaggidelle Mille e vini notte, ma un vivo mussulmano in i-axne ed ossa, salpava da Bussorapei suoi pittoreschi e fortunosi viaggi, e Bassorah ppi pensiero tedesco, doveva diventarima specie di Amburgo orientale: Alia caduta di Bassorah seguiva, nel dCeemhro, quella di Kurna. <ii; arabi collocano Kurna i giardini dal! Eden. Ormai, la via dBagdad pareva aperta agi: inglesi Ne! giugn'del 1915 si affermavano ad Aueorà "sul°TÌgrtnei luglio a Nasi i-i voli. ueil'Eufrate. Vn passpiù in la. e Bagdad fra rielle Uno rnati*- mlicito il generala .Maleterre.) .. la forza * terse la volontà mancarono loro a compiere l'opera »fi dopo essersi avvicinato tino a Ctesifoiite, aliJine dello scorso arino, la Divisione Town.lwnPi faceva bloccare a Kuf-el-Arm:ra. La sua dsgraziata sorto è nota. I turchi, sotto la .i 1 r/ione personale ili von ilsr i.ioitz. che dovevmorire sotto la tenda prima ni assistere all«•adula di Townshehd, avevano attestilo .1 e-avoliere del Tigri un formidabile sistema dtrinceramenti, costruiti eoa tecnica perfettalargamente presidiati, e spalleggiati da nume rosa artiglieria. Priva di soccorsi (vani riuscirono j tentativi prima di Aylnier. poi di Gornnge), Townshend capitolava, e da quel momento nessuna azione notevole è stata segnalata. Tra deserti, s'cpnc o paludi, la soia via che aprii inglesi rimane, verro Bagdad, ó (inolia dyl Ti- [ gri, e perciò le loro mosse sono costrette sulla linea dei fiume, da cui mai si -costano pu'i di ! venti chilometri. Ogni possibilità di manovra cesia cosi escluso. Un distaccamento. vero viene mantenuto a. Nasiriyeh, sul basso Eufrate, ma non è molto forte, ed il solo suo coni pilo, a quanto sembra, 6 di sorvegliare le tribù nomadi e di proteggere Bassorah, base delle truppe iiiKlosi. Difficilissimo inoltre è il suo vettovagliamento. Nel frattempo, agli eserciti anglo-indiani un'unica tattica è concessa : passare in forze sufficienti da una riva all'altra del. Tigri e sorprendete l'avversario prima die esso posa ture un'uguale mossa. Ma nella regioni" nuda e scopèrta dove artuolménte si svolge la lolla, lp imprese sono presto sveniate. La campagna ;-■ per gì! inglesi irta di pericoli e di .insilili?, 1 nomadi minacciano le comunicazioni, il paese brulica di traditori. E poi c'è la maledizionn del clima, un clima insopportabile. In estate n termometro sale fino a W °d vi iG gradi: d'inverno si hanno fino n dodici gradi sotto lo zero. Di primavera la pianura 6 sommersa dalle inondazioni. Non c'è che una stagione favorevole alle, operazioni: l'autunno. Per questo si segnala dalia Mesopotamia una ripresa dell'azione. A^sai nudato le cosa sarebbero per «li inglesi quando raggiungessero Bagdad. Qui ricominciano i terreni solidi e secchi, le. steppe dèi Bjèzirelì e poco olire sono le ricche pianure della Siria. Ma bisogna giungere a Bagdad, c l'impresa (ripetiamo che gli inglesi stessi non ss lo nascondono) traversò una, contrada mal fida. ora. patitile ora deserto, infestata da 1 redoni, con una linea sola di vettovagliamento e di avanzata, e contrastata da un nemico torte e ben comandato, questa impresa è punto co moda e facile. Non campi coltivati, non strade, non uomini, salvo cito tonde ili briganti : tale 6 il paese clic fu già, un tempo, uno dei paradisi della terra. " Fa, caldo come se ci fossero bràcéii dappertutto», ricordo un viaggiatore. « Si soffoca, si è orsi della sete-.. Nemmeno a mezzanotte si ha qualche refrigerio... Ci si senle perduti in un caos di pietre abbaglianti... L'aria i>. piena di febbre, e per l'uomo "L'i nostri climi irrespirabile... Ci opprime ì ,iu calore di stufa... L'Arabia vicina ci invia tormente di sabbia calda.. In mezzo ad tira a e a e o goni dagli aspetti apocalittici abbiamo sofferto lunghi giorni, accasciati dall'afa, molestati da tafani e eia-mosche maligne ed immonde... ». Uno degli aspetti della Mesopotamia è il deserto, l'altro la palude. Verso Bassorah gli stagni sono piantati di datteri, ma nel trlàn. gnlo fra. Amara. Kurna e Nasiriyeh, il paese 'altro non è. che un khor. vale a dire una specie di lacuna, poco profonda, rivestita di canneti e popolata di ibis, di cinghiali e. o'i leoni. Il suola i> uguale coni-» un mare: solo qua e là si scorgono lineo rialzate, e sono le rovino delle dighe che accompagnavano gli antichi canali ora. sepolti tra le sabbie. Questo paese die ha vi=to. fra giardini favolosi, il nascere dell'umanità, e che Bibbia o Conino mettono alle soglie del cielo, oggi non k che una desolata solitudine, soffocata da un'atmosfera di miasmi e. di morie- L'orizzonte, a volte, è giallo dalla poive.ro d'argilla che vi addensano i venti del sud-òvest, terrore dei vecchi caldei, e la distesa delle paludi ha il lividore delle putredini. Non un fusto d'albero riempie !a monotonia dei piani. Vi immaginate la triste guerra in questo td'ste quadro? Più del Tieni' coi uccide il clima. Quando ii sole non fulmina, con la sua saetia implacabile, il diluvio tutto metto a rovina, ed avvolge. Le pioggie percotono. flagellano «• sommergono. Ho ,.ott'ecchio il rapporto dei generale Lake. « Le tempeste cito a mano ;i mano che scorro le terribili lineo) hanno lutto allagato... 11 nostro ponte sul W.itii * stato portato via... Rifatto, fu nuovamente distrutto... La violenza della bufera ci ha impedito la costruzione di un aliiu punte, sul Tigri... Le pioggle continuano dirotte od ininterrotte... Le alluvioni ci bloccano e ci rendono impossibile qualsiasi mossa... J.-c comunicazioni per t.eiplono ^ono difficili ed incerte, in più punti affatto troncate. . .-;iamo sommersi in un mare di fango... Non abbinino più nessun mezzo per soccorrerò i posti-i feriti od i nostri maiali. I veicoli affondano nella melma... Bivacchiamo contendendo all'acqua ogni palmo di snolo... I turchi hanno .lune le dighe ed hanno allagata l'intera pianura. • La piena del Tigri ci ha costretto a sgombrare le nostre posizioni avanzale. Per un intero niese non potemmo far altro che lottare contro ';■? inondazioni. Tutti gli uomini abili furono occupati a. costruire dighe... Abbiamo dovuto elevare argini sotto il fuoco intenso del nemico... I nostri cannoni furino isolati dalle acque irrompenti e ci trovammo in criticissime condizioni... Abbiamo guadagnato posizioni, ma durammo incredibili tanche n difenderle tini flutti... Le comunicazioni fra i varii gruppi d! truppe, isolati dalle Inondazioni, sono pericolosissime. .Strado non esistono più. Dove passiamo, ci serviamo di zattere 0 gittiamo ponti in legno». Ma, a malgrado dell'inclemenza del cielo e del suolo, a dispetto di ostacoli formidabili, gli inglesi arditamente continuano la. loro partita. Alle insufficienze ed alle debolezze della loro organizzazione militate fìi riparato e si sta riparando, 'ili errori commessi, e apertamente confessati i e riccffioòcìuli, servono ìli lezione. E già qualche ' risultato di questa fermezza, di questa o?tinazione a vincere — ed otiifno risultato — si are timida. Edmund Cundler telegrafa al Times : «La supremazia tedesca nel Golfo Persico è vinta... Non c'è più su questa costa nè una rave tfdesco, ne tipa Ditta tedesca, nfe un no. me. tedesco ■ . I.a Juri?a. paziente, intrigante trama gu'manica, ordita con tanto ambizioni e con Muto illusioni, anche qui sta per essere, ed inimetbabi!mento. Incerata- fin mesto RAGAZZONI

Persone citate: Bibbia, Edmund Cundler, Townshend