Le gravi perdite degli austriaci nella battaglia del Carso

Le gravi perdite degli austriaci nella battaglia del Carso Le gravi perdite degli austriaci nella battaglia del Carso nella battaglia del Carso Rinuncia del Comando nemico a ritorni offensivi -- 25.000 uomini fuori combattimento Roma, 7, notte. Sul Carso, mentre le nostre fanterie rafforzano le importanti posizioni conquistae, la lotta delle artiglierie continua, pur urbala da un nuovo periodo di intemperie. Intanto si hanno sempre nuove prove delia gravità delle perdite sofferte dal nemico nella recente nostra offensiva. Benché l Comando austriaco usi concedere premi n danaro per ogni cadavere dei suoi soldati che venga portalo via, tanto dalla prima linea come dal terreno retrostante, l'enorme numero dei morii rinvenuti nelle posi-Juni conquistate dalle nostre truppe è un ndice assai eloquente della sanguinosa distruzione sofferta dalle forze axtstriache. Di questa-si ha anche prova indiretta nell'accorrere di rtrìforzi su vasta scala nel settore minaccialo. Il loro sopraggiungere' venne accertato dalla eccezionale intensità del movimento ferroviario sulla linea da Trieste a Opcina, come rilevava il bollettino di guerra del 6 novembre. Inoltre, contrariamente a quanto aveva sinora sempre usalo dopo ogni nostra offensiva, questa volta il Comando austriaco non ha ancora potuto sferrare, contro le posizioni tfa noi conquistale i consueti contrattacchi, in massa. Sinora 'unico sèrio ritorno offensivo da esso tentato è stato quello diretto contro le nostre vecchie posizioni di quota 208 sud, il giorno 3 novembre, e che servi soltanto ad accrescere l'entità delle perdite avversarie. Poiché e difficile supporre che il Comando austriaco si sia passivamente rassegnalo alla perdita di posizioni cosi importanti come quelle che gli furono strappate, è da ritenera che i vuoti prodotti dalla nostra offensiva nelle file della sua armata del Carso l'abbiamo forzato, almeno sino a oggi, a rinunziare ad ogni tentativo di riconquista. Basandosi sul numero di 9000 prigionieri circa da noi presi dal l.o di novembre, e nella ipotesi, confermala dalla esperienza di questa guerra, che il numero dei morti e feriti corrisponda approssimativamente al doppio di quello dei prigionieri, si può ritenere che la recente nostra offensiva, oltre alla perdila di posizioni di decisiva importanza, abbia costato al nemico quella di venticinqucm.i'.a uomini almeno. Velie condizioni di fona dell'esercito austriaco ciò rappresenta un danno assai grave. Evidentemente tenere la nostra fronte colle sole forze austro-ungariche, diventa, per il Comando nemico, un problema di soluzione sempre più difficile. (Ag. Stefani).

Luoghi citati: Carso, Opcina, Roma, Trieste