L'ente autonomo dei consumi al Consiglio Comunale

L'ente autonomo dei consumi al Consiglio Comunale L'ente autonomo dei consumi al Consiglio Comunale oooreLa seduta ha inizio colla discussions dell'ogECtto « Ente autouomo dei consumi autorizzalo uon decreto luogotenenziale 2 agosto 1916 - Costituziono • Statuto - Concorso finanziario del Comune». La Giunta, com'è noto, ha proposto di approvare: l.o La costituzione dell'Ente autonomo del consumi secondo l'annesso statuto (allegato 1); 2.o La corresponsione dui Comune all'Ente della somma di L. 200.000 corno partecipazione nila formazione del capitale doUìEnte medesimo, da prelevarsi dall'art. 223 A. del hiaancio 191G; 3.o La prestazione di garanzia dal Comune ter le operazioni finanziarie che l'Ente debba compiere, sino alla concorrenza di L. 400.000, secondo lo modalità da determinarsi ulteriormente. , Prende la parola DEPANIS, il qualo afferma che la cittadinanza non deve farsi soverchie illusioni circa l'opera avvenire dell'Ente, cioè 'non devo adagiarsi nella speranza che i consumi possano diminuire di prezzo. Ciò pretoiesso, l'oratore esamina lo statuto dell'Ente facondo osservazioni su vari articoli. Secondo l'art. 13, ad esempio, il Consiglio generale dovrebbe radunarsi due volte all'anno, il che è poco, — osserva l'oratore, — a meno che non bì creda ad una assai lunga durata della guerra. GRIBAUUI. — La guerra del sette armi... TABACCHI dichiara che come ha votato contro il calmiere voterà contro l'istituzione dell'Ente dei Consumi perchè va ad offendere i« iugioni d'esistenza degli esercenti (rumorìi e del loro commercio. GRIBAUDI: — Daremo, loro un sussidio... {ilarità). COr.bl appoggia le ragioni del consigliere Depani s. MERCANDIXO è puro contrario per la con correnza «■ha l'Ente farà agii esercenti ed os serva eh© l'aumento dei prezzi non è dovuto ugli esercenti. In sostanza ti Comune farà «opera roco benemerita e che andrà a detrimento dei commercio di Torino », mentro si assumerà una grande responsabilità. CASALINI ritiene opportuno <ii fare delle di chiarazloni a nome della minoranza socialisti! dal punto di vista generale e da ciucilo particolare. Dal punto di vista generalo l'istituzione dell'Ente è il corollario dell'agitaziono della parie socialista.'. MASCHIO: — Non è vero! CASALINI continua ricordando il voto dei Comuni socialisu i quali, tempo addietro, chi* davano appunto l'intervento diretto del Governo nella questione dei consumi. Rinnova !tì sue critiche all'inerzia passata dell' Amministrazione in confronto dell'operu viva ed energica dei Comuni di Roma, Milano. Bologna, Ferrara, ecc. E' d'accordo con Depauis nel non farsi troppe illusioni sulia vastità e profondità dell'opera dell'Ente specialmente perciiè sorge in Torino troppo tardi, senza alcun periodo ireparatorio e sarà costretto quindi ad improvvisare, privo di esperienza, un gravoso servizio. A questo punto sorge un vivace incidente. Casalini si appresta a combatterò l'Ente, ma Zaccono lo rimbecca vivacemente ricordandogli che qualche giorno addietro era favore volo sino a chiedere una rappresentanza della -minoranza socialista nel Consiglio dell'Ente. ZACCONE: — Non si fa cosi! E' deplorevole tìuesta sua opposizione. CASALINI : — Mi spiegherò, ZACCONE: — E' mutilo eh» oggi faccia delle riserve! C'è di mezzo l'ordine di stamane della Commissione esecutiva de* Partito Socialista a votare contro!... (rumori, commenti). CASALINI: — Debbo formulare le mie osservazioni. Del resto non. sono di quelli che Si prestino ad ingiunzioni. L'oratore ripeie che l'Ente oggi sorge in ri. tardo, in cond-zionl sfavorevoli, dove esistono istituzioni cooperative assai potenti in suo confronto. A 'Taccone, che ha ricordato l'invito del la Sezione del partito a disinteressarsi dell'Ente, risponde che la deliberazione del «noi compagni è punita, dal concetto che essi non vollero la guerra (rumori, interruzioni). n Ma noi non partiamo da una tale diret tira. Noi riteniamo di dover pensai'© ai con stimatori e, contravvenendo per la prima volta «Ila disciplina, voteremo a favore- nella quesiioiio tli principio- Noi senti inno nel cuore fi «Invero di portare quel soccorso che nelle attuali contingenze è possibile. Sappiamo che l'Ente darà' forse poco, ma questo poco non dovremo negarlo agli umili ed ai colpiti dal3t> sventure ». SINCERO non ripeterà considerazioni gene tralt già fatte.-ma si limiterà a fliiederc: a che servirà in definitiva l'ente che si vuol costituire? A fare gli acquisti in grande per fornire i generi agli esercenti, all'Alleanza, ecc.? Ma allora, sia permesso assicurare la Commissione, cortissimamente incompetente, ed il diretto re che a priori ha molte probabilità di non poter lessero mito quel che occorre, non varranno la competenza e la somma delle espsri-enze -dei singoli esercenti e dei grandi magazzini eoo. perniivi, ecc., già esistenti i quali, del resto non chiedono proprio che altri venga a ccm Tirai' per essi. Oppure vorrà l'ente vendere c 60 stesso ai consumatori? Friggitorie munici ;pali e simili senza neanche il Guerin Meschino ;-j>er spassarsene? Ma a che prò dal momento che quei poveri paria che sono gli esercenti — ielle si vcgllono far passare come gli umori Ideila peste caro-vivere — mentre ne sono le primissime vittime; ed i 35 spacci della fomiiidabilc .Alleanza Cooperativa soggetti per di più :a quell'altro toccasana che è il calmiere, già oggi vendono ai limili che l'Autorità ha fissato noi calmieri ed anche meno? In qualunque caso l'ente sarà una superflui 'tà senza scopo. Anche per queste ragioni 6peci fiche voterà, quindi, contro. Il SINDACO dà schiarimenti sulla costiti! 'ilone dell'Ente. Nega che voglia fare una con correnza agli esercenti, perchè la sua funzione |sarà più alta. Impedirà le coalizioni cioè della speculazione è farà da grande calmiere. A queeto proposito ricorda il pericolo minacciato •tempo fa dai produttori di latte colla loro ser rata e osserva che l'Ente autonomo avrebbe Ipotuto fronteggiarla qualora si fosse verificata fi. Casalini risponde che l'Ente non arriva in ìitardo ma sorge coll'esperienza degli errori commessi dagli altri e assicura che funzionerà ■regolarmente e con soddisfazione del consumatori. Si dichiara infine lieto che la minoranza socialista non si sia dichiarata in questa occasiono insensibile al provvedimenti destinati :a lenire le miserie e le sciagure portate dalla guerra. Faccia un nuovo passo — dice .partecipi colla maggioranza ad un'altra opew 'benedetta, quella svolta dai Comitati d assistenza civile (Approvazioni; applausi dalla tri Luna pubblica). L'Ente approvato Sullo statuto tanno osservazioni DEPANIS F.MPRIN ed 1NVREA, c quindi la deliberà: zinne della Giunta è approvata. Hanno votato • favorevolmente anche i socialisti. Le nuove nomine Sì procede alla elezione di due assessori iuppìenti. Ri sultano eleni i! cav. Carlo Hait c l'ing. Chevalley con voti 43 ed 11 schedo bianche. All'Opera pia « Aiuto Materno » è nominali; l'oli. Casalini. Revisori dei conM 191G: Bonelli, Zuccone, Garizio, Mussi e Rubino. Revisori ilei conti delle Aziende municipali: Ci'i'iana, Sincero, Olivieri, Glassi G. e Bianchini. Commissione eleVorale-. Effettivi: Losaua. Simondoiti. Fornì. Scaletta, Tovo e Burrini — Supplenti: Vugliotti, Vagnone, Cuzzola e Falco. Commissióne del bilancio 1917 : Battistini, Bosio, Bosso. Corsi, Dauco, Emprln, Fiorlo, Crassi e Sacerdote. Interpellanze e mozioni CAIHZIO ha interpellato il Sindaco circa la circolazione degli automobili, motocicli, biciclette senza alcun rispetto dei regolamenti, specie da parte dei mililtirr Oltre l'intervento energico dell'Ufficio di Polizia urbana e della dadasil15 lencisve•apeonmCOsulaPLCoBodi ,-.:oloziomtitbrap19sptecevra■edo31 10 ditrcoefpofotositunochplmrideinavLseulmne11 mhapicachmroguIl untecananritiprtuNLdtaSivstpirsblimcosfassELcmidgdCleg"sdmfugCbltevdedbflQuestura vorrebbe l'intervento dell'Autorità mi- litare, la quale dovrebbe»proibire specialmente questo via-vai di ciclisti e motociclisti militari «onza alcun rispetto delia, viabilità e causa d"l rlpetersi di investimenti. L'assessore BARBERIS assicura che provederà col màssimo zelo. MUSSI, BACHI, FINO e CORPI svolgono rispettivamente- lo loro mozioni sulla tariffa delle vetture pubbliche, sui Mi'vlzt delle guardie municipali, sulle maestro4-diurniste e su (lucile d'asilo. Hispondono. BARBKWS e RINA UDO, dando affidamenti. Quella, sulle maestre d'asilo per uno stanziamento in loro favore di 15 mila lire occupa più lunga discussione, volendo CORSI e CASALINI senz'altro una decisione vincolatrice. L'assessore i'.INAUDO invece dichiara, d'accettale la proiwsta come •accomandazione, perdio un decreto-legge non permette alcuna modificazione d'organici e perone con 15 mila lire non si provvede efficacemente all'organico delle suddette maestre. CORSI insisto, ma poi ritira, protestando, la sua mozione. E con ciò l'ordine del giorno è esaurito e la sedula pubblica viene tolta. Pei' la sistemazione di Borsa La Deputazione di Borsa di Torino el il Commissario Camerale ff. di Sindacato di Borsa, d'accordo col Presidenie del cons'gl'O di Vigilanza della, locale Stanza di Comppti-sii,-.:one presso il Banco di Napoli hanno stabilitolo II deposito dei titoli per esdgere lo decurtazioni previste dai decreti di moratoria è ammesso fino a tutto il giorno 30 corrente. Detti titoli potranno essere ritirati dopo ì'it novembre p. v.; 2.0 Lo decurtazioni debbono Psscrs applicate sui prezzi di compenso di fine luglio 1914, diminuiti dei precedenti acconti; 3.0 La spunta avrà luogo il giorno di giovedì, 2ti cortenie, alle ore 1G. nei locali gentilmente concessi dal Fianco di Napoli; .4.0 Le foglie dovranno essere presentate alia Stanza, con pio ardi delle ore 1G del giorno :li venerdì. 27 cor■ente: jj.o Lo consegno dei contante e dei titoli dovranno effettuarsi entro le oro 12 del giorno 31 corrente; (!.o La sistemazione avrà 411020 10 stesso giorno 31 corrente; 7.0 Oli inteicssi di mora debbono essere computati per giorni trentuno. Torino, 23 ottobre 1910. NB. La Direzione della Stanza rivolge particolare preghiera ai signori Associati di voler effettuare la spunta colla maggior diligenza possibile a scanso di errori. Deliberazione dei proprietari-forno Riceviamo: « Gli esercenti proprietari di forno di Torino, accogliendo il monito dell'Autorità governativa alle maggiori economie possibili ; persuasi elio il monito stesso deve attuarsi di fronte alla possibilità di ogni economia laggitingibile; ritenuto che la .somma che si spende dai panettieri di Torino complessivamente ascende all'elevata cifra di oltre mezzo milione di lire ogni anno, la quale si ripercuoto sull'eisercenfe -e sul consumatore; deliberano di abolire la consuetudine finora invalsa di fornire all'acquirente la carta per avvolgere il pane che asporta dal negozio ». nnctopvgrpppssscutanssnindeTptvcas1oehSN8attataT11v1Nptr