Come le fanterie italiane diedero la scalata al torrione del Pasubio

Come le fanterie italiane diedero la scalata al torrione del Pasubio Come le fanterie italiane diedero la scalata al torrione del Pasubio Roma, 18, notte. ,L« ripresa dell'offensiva italiana sul Posy-bio, dopo una pausa di necessaria preparaxione, che veramente i contrattacchi nemici «avevano cercato di disorganizzare, è riuscita ieri a raggiungere l'obbiettivo che s\ proponeva. L'espugnazione della formidabile ridotta del dente del Pasubia, annunciata dal bollettino di g-uerra del 18 ottobre, priva l'avversario di uno dei più importanti capisaldi della sua difesa in questa zona e completa l'azione da noi iniziala colà sin dal 9 ottobre. Il dente è un. rocciouc ergentesi a 2200 metri di altitudine, alquanto] a nord della cima principale del Pasubio eche da una parte cade a picco su quelle che erano sino a ieri le posizioni italiane più avanzate, mentre dall'altra degrado, a 'spalto verso il terreno posseduto dal nemico. La posizione è terminala in cima da uno spiazzo, ehe gli austriaci avevano coronato don una grande ridotta, i lati della quale seguivano gli ordini della roccia, cosi che il dante appariva a noi come un formidabile torrione irto da, mitragliatrici. Anche te trincee, che lo fiancheggiavano, erano state costruite dal nemico con singolare accuratezza e si sviluppavano a linea spezzata di cui i salienti costituivano altrettante piccole-ridotte. Sin dalla giornata del 9 ottobre, allorché ebbe luogo la vittoriosa nostra offensiva nella zona di Cosmagnon, alcuni nuclei di alpini erano riuscì'., ad aggrapparsi per mezzo di scale e di corde, all'orlo meridionale del dente e tenacemente vi si mantennero nei giorni successivi no. nottante che fossero incessantemente bersagliati dal fuoco di numerose mitraglia,triei appostate in caverne. Ieri, alle ore 16, le nostre artiglierie aprivano un fuoco di distruzione sulla ridotta e sulle sue difese laterali oltreché sugli appostamenti d^lc numerate mitragliatrici nascoste. Vattacco delle fanterie che, scalando il torrione, riuscirono ai irrompere nelle trincee sconvolte, completava felicemente l'ardita operazione. I tre violenti, quanto vani, contraiiàechi che il nemico sferrava a distanza di poche ore contro la nostra nuova conquista, sono la prova della importanza che esso attribuiva al possesso del. dente àei Pasubw, sul quale ora si rafforzano le nostre truppe. (Stefani). Un giornale austriaco paria della "valanga italiana avanzante,, {Servizio speciale della Stampa). Zurigo, :s, notte. I giornali viennesi parlano ancora della recente azione italiana sul Carso. La «Neuè Fveie Presso», rilevando la violenza della nostra offensiva, scrive che la lotta più poderosa si combatta presso Nova Vas .(Nova Villa) e — come ammette d. giornale austriaco — gli italiani penetrarono nelle nostre posizioni. Il giornale continua : <> Oggi il nostro fronte forma quivi'un gomito che incomincia .presso la quota 20b e corre \erso il nord; sicché Nova Vas (Nova Villa") ed Òppacchiaseria «ono innanzi al nostro fronte». Tuttavia il giornale afferma che gli austriaci non si trovano veramente in nuove posizioni presso Nuova Villa. » Secondo Ja nuova tattica — scrive il giornale — ogni posizione è costituita di parecchie linee. Noi ci ritirammo solo dalle linee avanzate aìlor- Coderagrla tasecotridiaslenle vafuL'amprsoricipdifa■stanadepoinadfoSoa niestadideLaerdicrriomnoso(1 i lozisedecuSsRorl'oovlimle(ata■ribu; poSucoGli italiani agivano con masse enormi che | affluivano di continuo. All'improvviso gli j italiani «•iunsea-o alla destra di questi soldati | e poco dopo altri soldati tergo. Si inizio- ì rono violenti corpo a corpo mentre un altro i reparto austriaco proveniente dalle spalle j poteva farsi strada a colpi di baionetta e di I granate. Ma altri soldati italiani giunsero e contra'tta.ccarono. Dopo quattro'or.? ili lotta Nuova Villa rimase nelle mani degli italiani ». Come una brigata resìstette alle insidie della palude Roma, iti, notte ; 11 Giornale t'ilalia pubblica una corrtspon- liupVtolabsto*?^ia'^-an'e^v'^dl-6 "•n'8}" w[,^"'^fae« «ommetsione di una intera br.gaia. L'epI- ssodio è avvenuto prima del combattimento ael rScber. I nosiri soldati si trovavano in quel .a zona da parecchi giorni, sprofondali nel fango viscido, .giallo, eoe! diverso dai colore ce) fango sanguigno do! Carso, ma cosi ugualmente molesto. I soldati delia brigala, a cui si deve la conquieta del Sober, di quota 05 e di quoia 102, avevano resistito per tanto tempo a! di qua ed a! di i« dMln Verto-.bizza eroicamente. L'inondazione della Venoibzza 'i aveva sorcresi nella mota. Sulla paluiue, eha la pioggia .Torrenziale aveva distes-i ira j cespugli, l'acqua ><lè! fiume si era. rovesciata, anon andò i camminamenti già tramutati in rigagnoli, stemperando ia terra dei ripari In un grande mare ribollente. Scendevano già dalla collina, dove j a*'d austriaci stavano ai riparo n Ile grotte bea munite ed ascàiti*. torrentelli gialii dio trascinavano verso i n-jstri .mniouoi/tc e putredine(ielle trincee avversarie. .La piana ria tutta allagata.. L'acqua nelle orincee c nei carimi.na• menti aveva rasglumo un metro v.ni di altezza. La brigata era sott'acqua, ma la brigata tenne duro Qualcuno annegò. Un capcrale sorpreso dalia inmidaz.one a! suo nosto, dietro una mitiagliatrice che .guardava un varco pericoloso, non si mesee. L'acqua «dì, lo raggiunse, ilo ricoperse. 11 caporale non si mosse. L'indomani, quando l'acquo decrebbe, il caporale fu trovalo ancora 11! sue posto, «ella bocea Piena di fango, cogli occhi sbarrati, rollo mani abbrancale all'amia, r. una suprema affermazione- disperata di minaccio p di fermezza- Un sottotenente, compreso del bisogno di rinforzale la sponda sinistra del fiume, ai gettò a nuoto, recando a braccia usiti mitra? gliatrice. Tre volle la corrent? vorticosa lo raspinse : due volte l'arma gli sfuggì il mano. Rgli si tuffò, riacciuttò l'ordigno piez"òso, utfj'ntò la via infida e giunse. C'era stao un momento in cui l'acqua, salendo ancora s no qua* alla nocca 'de: soldaii, parve che t ! miti tie'.ia resistenza umana fusero, non 'he raggiunti, superati. -Si sentiva che essi avi bbio sopportato ancora un po', poi M sa-c-Mi ..•> 'fisciati Andare nell'annientamento spaventoso di 'tutte le forze, impotenti a lottar* contro le tremende awewìtò della natura. Allora vide im uomo corpulento, un vecchio uffic!a!e ria: ■capelli bianchi, abbandonare lentamente i- ricovero, scendere alia trincea, tuffarsi né .-che -tu' chuvlnpdicltvrs«mlcvero, scendere: anu. wn.c.-->a, tonarsi nc-i jS-1?9"'nSti li r nigc,'f?' ,!,J --T-v,'.1 ™fate^cosl rlfeM Bisogna ■■HoVàrè.' mi lir» -ni ■ 1 '.alare qui ! Ed i ragazzi guardarono por tutta la notte 'attst c*K-ia bianchi ch« luocicavano sul fango, Come i tedeschi riconoscono i progressi francesi a Saiily Basilea, 16, notte. Il comunicato ufficiale tedesco dice-. Pronto occidentale (Gruppo degli, eserciti del prìncipe ereditario Ruprecht di Baviera) ; il duello d'artiglieria raggiarne una grande intensità principalmente a nord della Somme, su larghi, settori. Gli inglesi attaccarono fra Le Sars e Pointecourt ed, a sera i francesi da Lesboeufs fino a Grancourt, Il nostro fuoco di distruzione sulle trincee ài attacco del ?iemico, ai due lati di Eaucourl e L'Abaye non fece riuscire gli assalti. Presso Pointecourt vi furono violenti corpo a corpu ed abbiamo mantenuto le nosh-e posizioni. I francesi, che avanzavano dalla regione di Morva! e Rancourt, furono respinti dopo violenti corpo a corpo. L'avversario penetrò a Saiily ove il combat, amento continua. Ai lati delle posizioni principali d'attacco, gli assalti nemici presso Thiepval, Courcclelte e lìouchavesncs non riuscirono. (Gruppo degli eserciti del Principe Ereditario di Germania) : Viva attività di fuoco sulla riva orientale della Mosa. L'importanza dei guadagni fatti dagli Inglesi sulla Somme Londra, 18. notte. ■Descrivendo il nuovo campo di battaglia, che sta dinanzi agli inglesi in Francia, un personaggio l>eno informato ha detto: u I guadagni degli inglesi suda Somme sono mclio più mportanti di Ciò che la loro estensione sembra indicare. Una cresta di circa 13 chilometri è adesso interamente nelle nostro mani, ed essa forma la principal? linea spartiacque tra Ja Somme e la pianura chi- s: estende da Lens a Cambrai- Di tutto le altre cr&te puialiele, niessuna è tanto alta e tanto ripida ••ome questa e nessuna si adatta tanto naturalmente alia difesa. E' stato ciò che nel 191 ì ha indotto i tedeschi a fissare il loro fronte su questo punto. La stessa posizione e le sue caratteristiche erano particolarmente utni ai lede.-chì, poiché distro fli essa »i trovavano le arterie e gli incroci più importatiti dd loro s stema ferroviario in Francia. I tedeschi hanno incessantemonto dichiarato,che il loro fronte di Piccardia noti, era stato spezzato. Topograneaimente, non solo esso è stato spezzato, ma non css e più. (1 loro esercito e stato battuto sulla linea che i suoi comand.'iati ritenevano la migliore-, o la loro scelta era stata certamente molto giudiziosa. Adesso essi devono tentare di vincere, se lo potranno, sopra una linea essenzialmente dekola, che non hanno potuto scegliere. L'occupazione da parte, dei francesi dì Saiily SsiUisel ha eguale importanza »• gtdgqdRtraptpcatdlsmpaidzg«natrsmlpbctiOimsLstcsrcstpd

Persone citate: Nova Vas, Nova Villa, Nuova Villa