Re Costantino contro la guerra

Re Costantino contro la guerra Re Costantino contro la guerra gche era stata decisa dal Ministero dimissionario in seguito a una dichiarazione di Briand (Servizio speciale della Stampa). Londra, 6, notte. Sotto il titolo «Il tradimento della Grecia», la « Morning Post» abbassa oggi per l'ennesima volta il pugno sopra re Costantino, scrivendo che egli sta mistificando gli Alleati e che è orinai trascorso il tempo di trattare con lui perchè è irremissibilmente nelle mani del partito germanofìlo. Il giornale invoca una fermezza definitiva ed osserva che la rivol'uzione in Grecia potrebbe e dovrebbe essere sostenuta dalla intiera potenzialità 'armata dell'Intesa. Il corrispondente ateniese dello stesso ,giornale trasmette sulle aperture fatte dal defunto Gabinetto nelle capitali alleate le seguenti rivelazioni. Calogeropulos per quailche giorno bussò senza che niuno gli aprisse, poi qualcuno si fece alla porta e disse che gli alleati erano, indifferenti a qualunque decisione la Grecia volesse prendere. Allora' Calogeropulos risolse di rivolgersi a Briand pel tramite del ministro greco a Parigi, facendogli chiedere a quali condizioni, sarebbe stata accettata l'adesione militare della Grecia. «Franca e categorica fu la risposta di Briand — prosegue il corrispondente. — Egli fece notare che la situazione era interamente multata giacche la Grecia aveva perduto le simpatie che godeva nel seno dell'Intesa, .una, delle cui Potenze, cioè l'Italia, i opponeva energicamente alla sua inclusione nell'alleanza. Nondimeno, se Costantino avesse offerto personalmente l'incondizionato intervento greco e dichiarato la guerra alla Bulgaria e ordinato la mobilitazione generale, gli Alleati avrebbero promesso di .aiutare la Grecia a far la guerra e si sarebbero occupati a suo tempo degli interessi greci, a patto perù che la nuova politica venisse effettuata da.un Gabinetto di loro fiducia. La maggioranza del ministero di Calogeropulos si decise allora, di fronte a. questa risposta di Briand, per la immediata scesa in campo, ma il Re, chiamato ad approvare iale indirizzo, si rifiutò. Di iqui le dimissioni del Minstei'o ». Il corrispondente ateniese del «Times» telegrafa che re Costantino ha ora sfoderato un nuovo pretesto per mantenere la neutralità, sostenendo che prima; di entrare in azione sarebbe necessario riorganizzare l'esercito. Per questo motivo egli .si sarebbe opposto alla decisione interventista dell'ultimo Gabinetto. Ora si credo elle vena approvato dal Re un Ministero pel puro disbrigo degli affari, come ' era richiesto nella Nota degli Alleati del giugno scorso. Nuovi flutti di militari si segnalano arrivati a .Salonicco per entrare nel movimentò nazionale. Oltre a 2~'00 soldati regolari salparono dal Pireo con questo intento, nel corso di una sola 'notte. L'inviato speciale del «Times» con 'l'esercito serbo, riferisce da Salonicco che si calcola che venticinque miglia di confine siano ora aperte alle forze di Serbia e the il territorio nazionale da queste già ricuperato è di novanta miglia quadrate, inclusi sette villaggi. M. P. Gli Alleati sbarcheranno al Pireo ? Roma, 6, notte. La Tribuna, sotto il titolo: «Gli Alleati sbarcheranno al Pireo?», pubblica la seguente notizia da Atene: Scadeva oggi l'ultimatum delle Potenze alla Grecia per la espulsione definitiva dei propagandisti tedeschi. Sopravvenuta nel frattempo la crisi non ancora risolta, si ignora se le Potenze procederanno allo sbarco nuiiiaci-faio. Si provvedere al ristabilimento dell'ordino turbato dai riservisti, istituendo una polizia dell'Intesa. 11 disinteressamento,,de! popolo ateniese (Servìzio speciale della stampa). Parigi, 6, ore 10.40 L'ex-mhùstro Pichon ci intonila così stamane dello stato delle cose ad Atene: Ile Co s'aiutino è sempre inerte ed incapace di sce gliele tra gli amici ed i nemici del suo trono o del suo popolo. Egli vuole c disvuole. Si deciderebbe forse a pigliar partito contro i bulgari, ina resta ipnotizzato dai tedeschi. Mai pericolo fu più grande per i greci e per lui stesso. E' in tempo ancora per provvedere. Domani forse sarà troppo tardi. Notiz'ie particolari al Matin, attribuiscono una grande importanza al Consiglio tenuto ieri dai ministri dell'Intesa con la partecipazione dell'ummiiraglio francese Dartige Dufournet, comandante la flotta degli alleati. Le decisioni prese sono, assicura il giornale, gravissime. Re Costantino continua intanto a ricevere visite. Si è trattenuto ieri con i capi dell'opposizione. Un fatto potrebbe essere indicatore, se la logica governasse ancora le cose ad Atene, ed è il mantenimento nelle sue funzioni del prefetto di polizia della capitale, Zimbrakakis, il quale godeva la fiducia dell'Intesa ma non quella di Calogeropulos che l'altro giorno lo aveva anzi destituito. Ln soluzione della crisi non sembro davvero imminente. I dirigenti ad Atene, scrive ì'Echo de Paris, pare vogliano guadagnare ancora tempo nell'interesse della Germania. La stampa greca in generale non crede nel un prossimo nuovo orientamento. Gli ateniési si disinteressano così bene della situazione che, come informa il corrispondente del Petit Journal, j grandi avvenimenti di Atene questa settimana sono stati due soli : due grandi serate di gala organizzate nei rispettivi teatri da due attrici rivali: la Cotopuli eia Kyvely. La loro rivalità, scrive, appassiona l'opinione pubblica enormemente. D. R. Le pericolose mene dei riservisti Parigi, 6, mattino. Si ha da Atene: '11 Re non incaricò àncora alcuno della costituzione del nuovo Gabinetto, ma si considera possibile la formazione di un Ministero nazionale. Dimitracopulos dichiara ad un pubblicista inglese che rifiuterebbe di costituire un Gabinetto che non avesse, carattere politico ed insistè sulla necessità che it paese abbia piena libertà d'azione. Lo mene dei riservisti assumono proporzioni pericolose. Essi terrorizzano gli amici dell'Intesa e fanno dovunque dimostrazioni ohiassose, specialmente quando avvengono partenze per Salonicco. A Patrasso durante una rappresentazione teatrale, alcuni venizelisti sono stati malmenati ; a Volo il direttore del giornale Tessaglia, partigiano dell'Intesa, venne attaccato dai riservisti, che lo minacciarono di morte. Nessuna protesta da parte della Grecia per le occupazioni in Epiro Ciò che fa Venizelos alla Canea Roma, 6, sera. Nessuna opposizione da parte della Grecia ha incontrato l'occupazione italiana ut Kpiro. Le truppe italiane nella loro avanzata ni Litro incontrarono semplici disua-.:Jiii:ali pieci che si ritirarono nell'interno seroodo ni (lini ricevuti; Le autorità civili furono inviate 'il carica e furono date esaurienti spiegazioni siòio scopo dell'occupazione. Da pane d;'i comamianli dei distaccamenti greci non fu elevata alcuna .protesta. Secondo notizie poi-venute ai circoli preci eli noma, Venizelos conf-orisce og-ni picrno a'ia Canea con il comandante in capo dell'armata dep;li alleati e si tiene in continuo contatto con i rappresentanti dell'Intesa. I deputiti chiamati da Venizelos per la riunione della Camera alla Canea giunprono su velieri e sopra torpediaiore francesi. Le prime sedute dall'assemblea si avranno nella seconda quindicina di ottobre se gli avvenimenti lo permetteranno. Finora non è stata presa ancora alcuna decisione sulla scelta della "città ohe dovrà essere sedo ufficiale del Governo provvisorio; probabilmente tale scelta cadrà su Salonicco che, oltre ad essere un grande centro del movimento della difesa nazionale, avrà pure il vantaggio di essere grande base militare dell'intera campagna balcanica. 11 ministro degli esteri greco, dopo una conferenza con il ministro della guerra e con il Sovrano, ^avrebbe inviato una nota alla Geimania intorno all'internamento dei soldati greci di Fiorimi, noi avendo la Bulgaria risposto - <Vt prima nota greca.

Persone citate: Briand, D. R., Litro, Petit, Re Costantino, Volo