Dopo il discorso del Cancelliere

Dopo il discorso del Cancelliere Dopo il discorso del Cancelliere La stampa inglese (ServCfo «pedale della Stampai Londra, 30, notte. Piuttosto succinti e bruscamente sommari sono i commenti inglesi al discorso di Bethmann Hollweg. « Esso è stato dettato — osserva il «Daily News» — assai pm dalle esigenze deJlai situazione politica in Germania che non dagli eventi cne stagno verificandosi fuori». Questo parere è co.-:diviso da tutti gli altri giornali e al discorso viene così fatta'una prima tara svaloratrice. Le rinnovate folgori del CatnoeUiere contro 1 Inghilterra sono in parte attribuite alla ragicr ne suesposta, cioè quella' di tenere in piedi a baracca governativa contro gli attentati dei più catastrofici anglofobi ,e in parte alla rabbia che la rivelazione della potenzialità militare inglese ha suscitata in tutti tedeschi. Sono in conseguenza folgori, che non offendono ma rallegrano questa stampa. «Queste vituperazioni, come quelle napoleoniche di cento anni fa, — scrive il it Times», — noi le consideriamo come rshitanhe omaggio alla nostra grandezza ». Itn genere, quosti giornali e la franca «Morning Post» avanti tutti, riconoscono che il discorso di Bethmann Hollweg, considerando la catta che egli ha da pelare, è pieno di abilità. Nondimeno, «more solito», contiene due «gaucheries» che si risolvono n un involontario etlogio della detestata nghilterra', ed in una ammissione del fatto che la Germania principia a perdere terreno. Infatti, il Cancelliere ha dichiarato in primo luogo che l'Inghilterra sta, battendosi con urna estrinsecazione di forze senza esempio nella sua storia. Questo rilievo neutrailizza ogni vituperio concomitante e commentatori inglesi ilo pongono, in risalto con estrema soddisfazione. In secondo luogo, il Cancelliere, lanciandosi a testa bassa contro la Romania), ha dichiarato che questa è sempre stata influenzata dalla situazione militare e che non ha mai pensato se non di accodarsi alla parte vincitrice: scarsamente politica, osserva a tal proposito il « Times », questa viratl'enza contro la Romania, e piuttosto indiscreta l'accusa di correre verso i vincitori. Questa « gaffe » nei riguardi della Romania serve comunque à scoprire le intenzioni ideila Germania ed il «Times» ammonisce gli Alleati a rammen: tare «quanto sia ùrgente il loro dovere di soccorrere J. loro nuovi consoci romeni con tutti i mezzi in poter loro». Non fu forse causalo ila coincidenza della pubblicazione della intervista di Lloyd George con quella del discorso di Bethmann Hollweg ; e a due giornali, tra cui il « Daily Mail», vien naturale di scrivere che la replica al Cancelliere tedesco, là dove egli proclama che la Germania vuol vincere e sta' vincendo, è contenuta nelle dichiarazioni di lotta ad oltranza fatte dal ministro della Guerra britanm-ico. In un rilievo generale, alla fine, l'intera stampa coincide, ed è che l'ultima orazione di Bethmann Hollweg è di tenore più dimesso che le precedenti. 11 Cancelliere parlava ancora l'ultima volta1, di annessioni — almeno di annessioni territoriali in Oriente, se non più ,in occidente. — Stavolta si cerca nvano nel suo discorso ogni accenno ad annessioni, Bethmann Hollweg non parla più che di difesa inazionale, di lotta per la esistenza e denuncia i presunti appetiti- altrui quasi che la Germania non ne avesse avuto mai alcuno. Ciò significa che egli ha per le mani una" situazione alquanto deprimente, e i commentatori proseguono notando come Bethmann Hollweg non abbia aperto bocca nò su Verdun, nè su Gorizia., nè sul Caucaso, nè sulla Transilvania, e come abbia dovuto riconoscere, pur tentando di menomarlo, il successo anglo-fra.ncese sulla Somme. «Egli sa — scrive il «Daily Chronidle», — che la Germania è battuta»; in pari tempo sa bene cho molte apprensioni serpeggiano in Germania, tra l'altro, secondo la «Morning Post», « anche una paura, maledetta dei francesi ». Questi giornali non si nascondono che coirne dichiara il «Times», «la partita sarà ancora dura e lunga». A tale riguardo, dopo resumé delle campagne autunnali, che si prospettano, Repington oggi conchiude: «Dobbiamo ora energicamente preparrarci alla ripresa della campagna su larga, scala nel prossimo anno c aumentando da parte nostra le nostre forze campali e relativi .cannoni e munizioni, dobbiamo altresì metterci all'opera, insieme coi nostri alleati per provvedere la Russia di cannoni e di granate, di fucili ed aeroplani, di tutto il materiale cioè che l'anno venturo renderà invincibile la 6ua. gloriosa fanteria ». M. P. Commenti francesi Parigi, 30. notte. I giornali dicono che jl discorso del C mcelliere è del tutto diverso dai precedenti discorsi e corrisponde alla nuova situazione militare e morale della Germania; è un diccoiio di difensiva. Tutti i giornali riproducono i passi dei piecedenti discorsi e misurano il cammino percorso. Oggi, scrivono, aion vi è nulla che possa recare alla Germania una speranza ed una luce. Gli Alleati considerano che, parlando in quei termini, il Cancelliere ha riconosciuto evi. dentemente lo scacco definitivo delle sue ;;mbizioni. L'annunciata ripresa della guerra dai sottomarini appare come una ultima convulsione e non scuoterà gli alleati, mentre causerà ai nostri nemici nuove difficoltà diplomatiche. La Germania resisterà ancora qualche mese, ma si avvicina fi momento in cui fatalmente non potrà più respingere la nostra offensiva generale su tutti i fronti. Il Cancelliere ne è convinto. II Petti Parisien ha da Amsterdam: Dopo il discorso del Cancelliere, numerosi capi partito, esprimendo le loro impressioni nei corridoi del Reichstag, hanno dichiarato che il discorso è stato di una straordinaria debolezza, lasciando nell'ombra tutti i punti delicati e non pronunciandosi neppure sulla guerra dei sottomarini. Al Ministero inglese degli esteriLondra, 30, sera. Ronald Graham è stato nominato sottos°pretario di Stato aggiunto agli affari esteri al poeto di Paget nominato ministro a Copenaghen.iS tefani). AI popolo tedesco si comincia a rivelare la verità1 Un'Intervista col principe Ruprecht di Baita Londra, 30, notte. Il «Daily Ttelegraph» ha da Rotterdam.: che il principe Ruprecht di Baviera, comandante del settore della Somme, ha dichiarato in un'intervista con un corrispondente, del « Berliner Tageblatt » : ((Le nostre truppe hanno fatto tutto queMo che hanno potuto, ma il nemico era troppo forte ». Ecco quello'che confessa l'uomo che, non molto tempo fa, affermava che gii sforzi degli ai--, leali sarebbero stati inuitili e che le posizioni attualmente in potere degli Imperi oen-itrali non sarebbero mai state prese. Il principe Ruprecht confessa ora, aper-j tangente queillo che era stato già tacitamente riconosciuto dai comunicati tedeschi: cioèil nemico ha subito una grande disfatta.,. Questa dichiarazione e questi commentii della stampa tedesca, rivelano un cambia-; mento completo nel modo di presentare Ia>| situazione al popolo tedesco, con maniera; involuta è vero, ma si finisce col rivelaret la verità. Si vuole così preparale il piub-S WWco a penosi avvenimenti futuri, special-' mente ad una possibile ritirata dalla. Fran-j eia 0 dal Belgio. Il principe Ruprecht ha aggiunto che l'offensiva degli Alleati sarà ancora lunga e dura. Lnnga discussione segreta alla Commissione del Bilanoio del Rei chat a g Zurigo, 30, notte. Si ha da Berlino che ieri si è radunata la Commissione del bilancio del Reichstag presenti il Cancelliere Bethmann Hollweg, il vice-cancelliere Helferich, i segretari <fi Stato Capelle, Lisco, Roedern, Jagow, il ministro difilla guerra e moltissimi deputati. Relatore era ffl deputato Bassermann. La di* scussione è stata lunga. Il Cancelliere ha dato spiegazioni. Sulla seduta è mantenuto un assoluto segreto. (Àg. Stefani). I A Berli fio si preanmrticla ' il ritiro di Etarian e la convocazione delle Delegazioni Zurigo, 30, notte. La « Vossische Zeitung » reca che nei circoli politici di Vienna si ritiene quasi certa la convocazione delle Delegazioni. Si afferma anche che Burian si ritirerebbe e che gli succederebbe ili barone Macchio. (Ag. Stefani), Una smentita francese a Bethmann Hollweg Dichiarazioni dell'onorevole Bissolati al "Matta,, (Servalo speciale delia Stampa). Parigi, 30, sera. Nel suo discorso al Reichstag (di cui t giornali parigini sono concordi tutti nel ri-i levare il carattere cosi remtìssivo, sovratuW to in paragone di quelli da due anni echeggiati dalle stesse labbra), il Cancelliere ha! raccontato che il vecchio re Carlo di Roma-i nia è morto durante la guerra attuale «bai seguito ai tormetn.ri morali provati'vedendo' che il suo Governo tradiva gli. aBeati ».„ Hei'bette smentisce la melodrammatica ver-sione narrando due passi caratteristici del'i Sovrano. « Nella primavera del 1913 re Car-lo mandò al Kaiser un ufficiale romeno perdirgli' che la Romania si sarebbe separata dai suoi alleati austro-tedeschi se questiavessero continuato a sostenere i bulgarinella questione di Silistria. Betthmann Holl-weg trovò l'occasione di incontrarsi con l'uf«ficiale iu questione, e volle assicurarlo chela Germania avrebbe ingiunto alla Bulga-ria di cedere, come infatti fece. Più tardi,dopo il Trattato dì Bucarest, re Carlo fece1 fare dallo stesso intermediario un passoanalogo perchè l'amministrazione ungherese aveva inasprito in modo assurdo i suoli metodi di governo con i romeni della Tran-silvania. Il Kaiser fu così irritato che re-7>licò: «Porci ungheresi. Ho detto loro giàtante volte che si perderanno, ma sono sordi! ». Donde appare chiaro ohe il vecchio Re sapeva difendere gli interessi romeni sex»*temere ili rompersi-con la Germania». L'on. Bissolati ha fatto 'ad un collabora-tore straordinario del «Matta» dichiarazioni non prive di importanza. Dopo di aversconfermato ancorai una volta la solidarietài divenuta assoluta tra la Francia e l'Italia, ha affermato che la guerra alla Germaniaè incomparabilmente più popolare di quella contro l'Austria. « L'irredenflsmo era in Italia la fede di un'« élite». Abbiamo avuto bi* sogno di spiegare ai nostri combattenti la questione adriatica, la necessità di Trieste el l'impossibilità per l'Italia di vivere col cutneo del trentino austriaco. La guerra col-l'Austria ha. dovuto èssere commentata. Latguerra colla Germania, no». Più oltre, Bis< solati ha spiegato di essere venuto al poterà per servire due idee. La prima, quell'ai &t ribadire per le ricostruzioni avvenire, l'u-nione tra la Francia e l'Italia. La secondai •idea «è l'accordo col jugo-slarvi». SI temo talora all'estero, ha continuato il ministro, che noi non rispettiamo le loro aspirazioni.,La razza italiana ha troppo sofferto deMa oppressione altrui per opprimere essa. Non lasceremo creare un irredentismo contro dinoi. L'Austria ha sempre soffocato i- desiderata, paralizzato il commercio dei serbi «dei.croati e degli sloveni. Ha ottenuto dal» l'Europa che venissero loro chiusi tutti gftaccessi. Nei li apriremo loro,, li metteremo in comunicazione colla vita ocddentaSe »si potrà così creare mia specie dr unttà ino»rale ed economica dell'Europa dal jrad. Oo»corre, ha concluso Bissolati, che la! fldocl* regni tra gii slavi e noU O. R.