La situazione sui fronti romeno-russi

La situazione sui fronti romeno-russi La situazione sui fronti romeno-russi Parigi, 27, seta. Le notizie pessimiste diffuse sulla situazione romena non sono state ohe un « bluff » tedesco, per accreditare il quale la Germania aveva ordinato nella Dobnipria un'offensiva a corpo perduto, offensiva che nessuna ragione purnmrnte militare permetteva di comprendere; ed è allo stesso scopo ed insieme per tentare di dimostrare che essa è ancora lontana dal logorio annunciato (noi abbiamo il diritto, fortunatamente, di dire constatato) dalla Intesa, che essa fa annunciare concentrazioni di truppe sullo frontiere romene. Importa render nulla questa manovra e cliiudero la bocca ai pessimisti. Per questo basta prendere una carta e leggervi la verità, non quella dell'* Agenzia Wolff», ma quella semplicemente dei l'atti. Vi sono in 'Romania due teatri di operazioni. 11 primo, il più importante, si può aire il solo importante, è quello della Transilvania. E' là che le aspirazioni atavi, che ed i diritti storici chiamavano i romeni, ò là che essi hanno inviato le loro forze principali c non vi hanno conosciuto che la vittoria. Essi occupano già circa un terzo della Transilvania. la loro linea passa ad ovest di TopLica e dei monti Kargfcta, per raggiungere di là, per Szeclteli, Fogaras, seguire la valle dell'Oli, passare a nord di Hermannstadt, salire la cresta dei monti Garszvorn o correre sulla linea di cresta fino al passo di Vulkan, scendere infine in territorio ungherese e raggiungere il Danubio sopra Orsiva, molto a monte, delie famose Porle di Ferro. Il teatro delle operazioni del Danubio è politicamente, geograficamente e militarmente un teatro secondario di operazioni. Senza dubbio se le vittorie del bulgaro-tedeschi per ] non parlare dei loro effettivi, avessero avuto juna sufficiente estensione per permettere il tentativo di traversare il Danubio e marciale 6u Bucarest, vi sarebbe stata una possibilità di successo di ordine morale o sentiment'alc Ma era un bel sogno a cui la realtà non si è mai avvicinata. La presa di Turtukai eroicamente e a caro prezzo contrastata, la presa di SiMstria, volontariamente abbandonata, sono stati dei fatti di guerra spiacevoli mn che a vev8.no una poi-tata e uno scopo difensivo; non si trattava, quando le forze opposto ai russo romeni in Dobrugia non oltrepassavano 'i 1.12 battaglioni bulgari, quattro tedeschi e nove turchi, di superare l'ostacolo formidabile del fiume per marciare stilla capitale, non poteva trattarsi che di coprire la sinistra bulgara nella sua marcio, verso il nord, cioè verso un obbiettivo ben difficile a comprendere, militarmente parlando. Questa marcia è stata effettuata con diverse vicende fino al momento in cui essa ha raggiunto i mai-gini della strada ferrata Rout'schouck-Varna. Là essa ha urtato contro forze romene appoggiate da varie Divisioni russe • controffensiva russo-romena* ha vltio^ te respinto gli assalitori a più di venti chilometri al sud, al di là della linea Mora-BuiMannk-.-Vrabadii-Mol<arrtja-Kopadin-Ttizla. Ecco quale è, obbiettivamente, la vera, situazione sui fronti romeni. Non soltanto :;i essa non vi f; nulla che debba impensierire anzi essa permette di contare ne, progressiva aveva fatto cono Bomeniu. ma i (Ag. Stefani) La connessila col fronte romeno dei fronti russo e balcanico ì c°l fronte romeno hanno la più stretta con}^^i&fflVKtMi^"*6 balra,,lc0' Fronte russo-. Per il còlie dell'alto Maros, tri lo valli di Szamos e del Maros i russi si uniscono ai romeni e operano con loro. Gorn Battimenti accaniti hanno avuto luogo nella «'lena dei Carpazi a sud di Jobloiiitza i.iol iornapora), tra Dornavatra « il colle dei 'i'tw |,an- Risalendo a nord si vede Hallo! setto il ; cannone russo c ricreilo di Xcherbìteheff che | "£neJa( av'u obici, ed lm catturato M** totorm «800 prigionieri, per la maggior IP*»** tedeschi, i .progressi si affermano tra le i 'Zdll% £fi1^1!, e "«lucono .oro i ?.s=ohita.mente.di rafforzare lo valli transilvn i ri- m\narr\ncn ! wcclsl- d,e Spegnando dappertutto il nani superiorità suKo** dapr'ertutt0 ,a ]or0 ì »,-,."„„,. i,„i/.„„,-„„ nói ..i 10 ■ \rrS s$ Tr£V Srdl'^it« l'or?enS> ^f" rai-o o of' j Xd^^i A FI^nT rlotete^^ootobat^ (1o. fl£0s*'Stou"S^'titópìSS m -miche, ed i bulgari occupano nella regione .[dello Strania i forti greci «li Lise e Starasti, c vanno all'est, alla volta di Cavala. Il 20 le, ! truppe, passando all'offensiva, arrestano il , tentativo di avanzata bulgaro sullo Strania e ! sui prolungamenti meridionali dei mcnli Be les. All'obesi del Vardar la nostra fanteria oc ■ cispa una linea di alture presso Liumnici. Al: l'est della Cerna i serbi espugnano l'altura iti Kukuraz ed i prolungamenti «lei Kaim.ikaian, ! Banica, all'ovest del lago di Ostrovo. è oceu paia da! nemico. Dal 21 a! 26 la situazione ò 1 immutata; però i serbi riordinano il 21 l'allu | ra ijfKi (5 Km. a nord-ovest del lago di Ostvo- | vo) perduta da essi il 23, o respingono al nordovest <1ì Kukurùz, nella regione-di Ostrovo, contrattacchi bulgari assai violenti. Il 25 i bulgari occupano lai maggior parte dei forti di Cavala e parecchi luoshl a.d ovest abbaiti Ionati dai greci- Dal 57 al !W i sorbi proerodi; i scr.no verso Vetrenlke: danno combattimenti • accaniti nella regione del lago di Ostrovo. D'il \?A agosto all'11 settembre le operazioni si rallentano. I Dal 12 settembre in poi riprendiamo ] offensiva sul Vardar Jino al lago di Ostrovo. iii ; quel giorno espugnammo all'ovest «1*1 Vardar, I nella regione a nor:i di Majadag, le organizza zlonl fulgore su una profondila di oitotento metri. I serbi avanzano coti successo e rng1 giungono il U e il 13 le prime pendici -lei Ma'i Itanidze. U la gli inglesi espugnano Maltu Koró, sulla, rivn sinistra dei Vardav. All ovest di Ostrovo combattimenti impegnati m w;rni conducono ad una grande vittoria' degli AU*a! «• ''!l<- -;i inipadronisconn di Gottocovo >> «li ! E'isleu, e prendono .<& cannoni ai bulgari '11 16 i serbi varcano il fiume Rrocl. Nello stesso tempo i fianco-rassi della nastra ne stra sciiceiano i romiti ad ls da tutta la regione !e oltrepassando le alture di Malcreka, jontt I nuano a progredire vei-so I-tonna. T. 18 s.'tI tembre i serbi nei pressi del monto Veirenllta j ì,, S ^^\^^ìf^ i alta rima. Nella giornata del 18, alla nostra ala sinistt'.-i. la battaglia impegnta «Ini 1. sul mnaÌc^u!^^^^a^\epire l'entrata in guerra della \ vallJ fl(:lla Zloia-Lypa e della Najorovlsa. Dap i l*™1"» } nostri alleati Hanno -ttgórtito snei 'oc;'"- hanno cagionatogli austro- tcaesclu perdite sensibili e impediscono joro l assolutamente di rafforzare lo valli transllvaj ne. nelle quali l'offensivo, romena si fa ognor Infine le armale •.'! BrussiiOi't, Bucarest bombardata da areoplani e da uno "Zeppelin,, Parecchi morti e feriti Bucarest. 26. Un comunicato ufficiale dice: Fronte nord e nord-ovest: Scontri di pattuglie. Nella valle del Jiul lotte violente; le nostre ti-uppe hanno progredito. Fronte sud: In Dobrugia, sul fianco destro, il nemico ha attaccalo per tre volte con grandi masse, ma è stato respinto. Attacchi aerei-, una squadriglia di velivoli ha lancialo ieri nel pomeriggio bombe su Bucarest; nessun edificio 'militare r. stato colpilo, ma le' bombe hanno colpito invece un sanatorio, wi ospedale e l'asilo degli orfani. Vi sono stali sei morti e numerosi feriti; piùdi due terzi delle vittime sono donne e fanciulli in età minore dei \\ anni. Uno « Zeppelin » ha lancialo bombe su lìucarest nella notte dal 25 al 26, uccidendo 5 fanciulli. I nostri velivoli hanno lanciato bombe sugli accantonamenti nemici in Transilvania. Particolari della vittoria dei romeno-russi in Dobrugia Bucarest, 27, sera. Si hanno particolari della grande ballaglia del 19 corr. in Dobrugia, terminata con la vittoria dei romeno-russi. Il 17 corr. il Comando, informalo della presenza di un esercito nemico superiore di numero, cedette lentamente terreno infliggendo al nemico grandi perdite; poi una battaglia accanita si impegnò sul fronte dal Danubio al Mar Nero. I primi combattimenti avvennero lungo il Danubio, dove un esercito composto principalmente di tedeschi, cercava ili raggiungere il ponte di Carnaroda- Resistemmo energicamente; poi attaccammo alla baionetta costringendo il nemico ad arrestarsi. La lotta durò due giorni. Il nemico vi subì perdile considerevoli. Al centro il nemico fu ricacciato dalle 'ruppe romano-russo-serbe, che, con una spinta formidabile, sbaragliarono l'ala destra nemica. la quale fuggì in disordine lasciando mucchi di cadaveri; trovammo dinanzi al fronte di una sola Divisione oltre 5000 fucili. Il coraggio degli ufficiali c delle truppe fu ammirevole. Parecchi colonnelli romeni e serbi caddero f'Ua testa,dcne .°'0 truppe, Gli Alleali contmua^0 l'avanzata ricacciando il nemico. snituiizisiìù un arretrasisntQ davanti ai romeni Basilea, 27, mattino. Sii anslffl- S« /i«7. da Vienna questo comunicato ufficiale: Fronte orientale c fronte romeno: Dinanzi ad un movimento avvolgente esteso di forze romene importanti, i colli Vulkan e Szuduruk furono nuovamente sgombrati. Combattimenti si sviluppano presso Nagy Szcben (Ilermannsladl). Sul fronte est della Transilvania avvennero scontri locali. A sud di Szèkely Mverkely ifiderhalien) respingemmo in tenaci combattimenti parecchi attacchi di distaccamenti superiori di numero. Fronte dell'arciduca Carlo: Alla frontièra dei tre passi « sud-ovest di Dornavatra attacchi russo-romeni non. riuscirono. Nel triangolo sud-est delia. Galizia il nemico continua i suoi attacchi con violenza non diminuita. 1 suoi sforzi non riuscirono dinanzi alla resistenza delle truppe tedesche che combattono nella regione di Lvdowa. Fronte del principe Leopoldo «li Baviera: Anche ieri numerosi aitacela a nord-ovest di Perepelnkiki non riuscirono. (Ag. Stefani). [ Imlgari costretti a rìpisgars dinanzi ai serbi Basilea, 27. Il comunicalo ufficiale bulguro in data 26 dice; Fronte Macedone: Sullo Staraneralch Katlanian. verso " villaggio di Jireviitzo., una 7ioslra colon.na attaccò un battaglione nemico. Con attacco olla baionetta ci impadronimmo di trincee del nemico presso il villaggio di Orobnilc. Nella regione del villaggio Pissoderi c Armensko contrattaccammo tre battagliami nemici che. si ritirarono. Ad est di Lerine (Fiorino) respingemmo Ire attacchi consecutivi. Dopo combattimenti ininterrotti per dieci giorni, durante i quali tutta la divisione serba della lìrina pronunciò attacchi accanitissimi conlTO ja altura di Kaimachalari, oggi, all'alba le nostre truppe furono obbligate a ripiegare, ha loll-a continua ancora. Nella ralle della Mogleiàlza, duello di artiglieria. Ai due lati di Belassilza Planino, calma. Sul fronte dello Stroma, debole fuoco di artiglieria. Sulla costa del Marc Egeo crociere attive. Fronte Romeno: Sul Danubio calma. In Dobrugia nessun mutamento. Le nostre truppe si consolidano nelle posizioni raggiunte Sul litorale del Mar Nero calma. (Stefani). Numerosi prigionieri aimtmciati dai serbi C;o--lÙ, 2f. Un comunicalo uffici"'"-- dello Sialo Maggiore serbo dice-. « Nella giornata del 26 £ nostri attacchi continuarono con successo, jl. nemico portò rinforzi sul Kalrnackalan e. durante la notte dal 25 al 26 tentò di attaccare, ma fu completamente respinto. I combattimenti continuano. Facemmo un numero considerevole di prigionieri ». Parigi, 27, notte. 71 comunicalo sulle operazioni dell'esercito d'oriente dice-. Dallo Stroma al Vardar debole attività dell'artiglieria. Ad est della Czerna i bulgari attaccarono con forze imperlanti le posizioni serbe sul Kaimakchalan. Tre violenti attacchi furono successivamente infranti dai fuochi incrociati dei cannoni e delle mitragliatrici che inflissero ai bulgari perdile elevale. I serbi fecero 50 prigionieri, Ira cui un ufficiale. Alla nostra ala sinistra l'artiglieria bombardò attivarne»l;: le posizioni nemiche. Muove dichiarazioni di Brussiloff stilla, «sicura vittoria (Servizio speciale delta Stampa). Parigi, 27, sera. Paolo Erio riferisce ne! Journal, nuove dicliiarar;ioni del generale Brussiloft comandante il Corpo degli eserciti del sud, lo quali provano la fiducia assoluta del valoroso ge nonilc russo: ci Siamo giunti i.u un periodo — ha dichiarato Brussiloff — in cui i no. stri successi non possono più essere valu; lali secondo l'estensione dei territori dei quali possiamo 'impadroniirci. ma secondo la quantità di nemici che mettiamo fuori combattimento. In meno di quattro mesi ho potuto privare gli austro-tedeschi di otto centomila uomini. Ogni giorno i nenuci subiscono, per opera nostra, perdite conside revoli. Xon potranno indefinitamente ricostituirò i loro esercitii che sgretoliamo con implacabile regolarità. Quindi avanzare rapidamente non deve essere la nostra più grande preoccupazione. Quello elio occoitc è continuare con tutti! i mezzi possibili di indebolire gli avversari, decimare le truppe che ossi ci oppongono o di cui non potranno tra poco» più colmare i vuoti!. Quando •! momento propizio sarà giunto faremo nuovi sbalzi impressionanti in avanti e avremo facilmente ragione dei loro eserciti scossi. L'ora della vittoria definitiva per la quale avremo tanto lottalo, sarà allora prossima a suonare ». D. R. il comunicato russo Pietrogrado, 20, notte. Un comunicalo delle ore 11,35, del Grande Sialo Maggiore, sulle operazioni sul fronte occidentale, dice : Un aeroplano «cmieo del tipo « Ugo Mouromclz » apparve sulla stazione di Hinzèmerg, c lanciò 1? bombe di due «vidi ognuna, che causarono nessun danno. Nella regione a sud di Dvinsk un aeroplano nemico pres0 sotto il fuoco della nostra artiglieria si capovolse e cominciò n discendere. Fu notalo che durante la discesa nel;,- linee, nemiche l'aeroplano era avvallo da fumo nero. Dopo un violento bombardamento d'artiglieria il nemico, forte di due battaglioni, prese un'impetuosa offensiva contro le nostre, trincee, nella regione, a nord del lago di lioldychfvskg, mu fu respinto dal nòstro fuoco energico con grandi perdile, lasciando tra le nostre trincee e le sue molti morii e feriti. Il comunicato turco Il comunicato ufficiale turco «lice: Sul fronte di Felahie il Si- riducemmo al silenzio il fuoco di sorpresa del nemico. Sul fronte, di Porsia, con uu contrattacco, respingemmo ie truppe russo, attaccanti le nostre posizioni ti «iodici chilometri ad est «li HamadaiL All'ala sidistru respingemmo col nostro fuoco ini attacco «li sorprésa del nemico. Sul fronte del Caucaso, all'ala sinistra un' attacco di sorpresa del nemico contro le nostre trincee fu respinto con un contrattacco alla baionetta. Le nostre truppe operanti sul fronte della Dobrugia respinsero il Hi un attacco nemico. Il 25 lo nostre truppe, d'accoido cor ip truppe alleate, attaccarono il nemicc^? avanzarono Ano ad Amozatchea. (Stefani). Il perseguitato viaggio • delle Legazioni romene traverso la Germania istituto svcctalt della Stampai. Parigi, 27, notte. Il personale delle Legazioni itomene di Vienna e di Bru3i.elles è giunto a Stoccolma-, in viaggio per Bucarest. Il 28 agosto la popolazione belga ha acclamalo con entusiasmo l'incaricato di affari della Romania ovunque sul suo pussaggio. 11 viaggio attraverso da Germania fu particolarmente duro. I viaggiatori furono costretti a versare ili loro oro .n'ile autorità tedesche e. vennero frugali e privati di diversi oggetti famigliari. Furano tetti segno ad insulliti da parte del popolino. I legati romeni doviotitero inoltre subire l'inteniaiiirenlo di nove giorni in un sordido albergo. Era loro assolutamente proibito di uscire nel giardinr/ dell'albergo, se non venti minuti ogni giorno, tra due soldati. Anche le signore sono state sottoposte a «presto regime. D. R. Divieto di portare sulle navi corrispondenza non impostata Roma, 27. notte. In Gazzetta Ufficiale pubblica il seguente de ereto : lì' vietato a cliiunque di portare o di ricevere su navi di qualunque bandiera in partenza dai poni del tiegno corrispondenze, sia private che di ufficio, che non siano state impostate a terra nelle ordinarie cassette d'impostazione o non siano altrimenti passato per i regi uffici postali. Le infrazioni a questo decido saranno jninite con rammenda non inferiore a lire 100, salvo le magi il marzo 1015, contenuto dell, ori pene v <>-,'>. ùmminate dalla legge ui polesso dar luogo Liri s pendenze.

Persone citate: D. R., D. R. Divieto, Fiorino, Fronte Macedone, Galizia, Kaim, Nagy Szcben, Paolo Erio