Il Governo greco accoglie tutte le nuove domande dell'Intesa

Il Governo greco accoglie tutte le nuove domande dell'Intesa Il Governo greco accoglie tutte le nuove domande dell'Intesa Lo scioglimento delle " Leghe di riservisti „ - Il movimento rivoluzionario in Macedonia - I marinai di guardia alla Legazione di Francia. ATENE, il, notte, Il Governo greoo ha accettato tutte le do- mantfe dell'intesa. La Polizia procedette .ano acconto de„0 Leghe dei riserva.Venticinque marinai francesi sbarcati dal « Cruix » montano la guardia alla Legazione di Franoia. OH stahilimeonfi francesi esposero la bandiera nazionale, '(Stefani). li movimento rivoluzionarlo di Salonicco si estende (Servtzio spedale della Stampa),, Satonlseo, 11, notte. Un movimento rivoluzionario analogo a quello di Salonicco è scoppialo ieri l'altro a Verta sotto la direzione del capitano Bartzoeas. Recatosi al quartiere del geneiule Cordonnier, Bartzocas espresse a questo la intenzione di lottare a fianco dell'Intesa. Frattanto egli costituì subito un Comitato di difesa nazionale. Il colonnello Orfano, comandante un battaglione di pontonicri, :ha diretto ugualmente un telegramma al Comitato di Salonicco per annunciare che il suo battaglione partecipava al movimento, mettendo a disposizione degli organizzatori uomini e materiale. II. colonnello a venuto a Salonicco per intendersi e per rendere pratica la sua partecipazione. L'incidente di Atene Rlrelazieni sol rigato di Venizelos agii Imperi Centrala IS e r v i : '■ o succiale della Stampa) Parigi, il, notte. Gli scettici, che l'altra» settimana, in occasione del centesimo annunzio dell'armonia instabilità tra la Grecita e l'Intesa, scotevano il c,apo. trionfano. L'incidente, avvenuto ieri ad Atene dimostra non solo che vi persiste, ma anche- che si inasprisce uno stato di spirito pericoloso il barone S"!ierick, che partendo assicurava che l'organizzazione tedesca ad Atene sopravviveva alia sua eclissi.' non esagerava. Il plenipotenziario segreto del Kaiser ha lasciato dietro di se più animose che mai quelle Leghe di r.servisti costituitesi subito dopo là smobilitazione della Grecia come Leghe di ami cizia tra soldati di ritorno dalle loro cast ma in realtà fomiti di reazione, fucine di ! sviolenze contro gli alleati. Dalle ultime di- dmosirazioni navali e dal congedo del ge- cnerale Dusmanis, .capo d«Uo Stato Mag- s■giorc. sembra che le Leghe abbiano pi-1 dgliato molto più seriamente di prima laicloro funzione. «Le vie di Atene, teJegra-1tfava. ieri un corrispondente, sono piene di j mmfeatptcdeipzsvggcsMnsppoliziotti diileftan,,: che si sono assunto il compito di stuzzicare gli abitanti pacifici e di -eccitarli e minacciarli denunciandoli, assalendoli talora. E' aria di guerra civile. nlimeDÀa.ta dall'opera dei membri delle Eeghe tra i riservisti». Il partilo gunotista passava conile loro protettore. L'ultimo gesto delte Leghe è, raccontato cosi dal corrispondente del « Temps » ad Atene. « Le dimostrazioni tollerate fin qui tlr'le Leghe dei mEestrczsZriservisti furono segnalate sabato sera rta-jtuè gravissimo incidente che è ca-ur-a della apiù viva «mozióne. Verso le 19,30, una, i Dtrentina di individui irruppero, vincendo lai cresistenza del custode, nel giardino della loLegazione di Francia. A quell'ora i rap presentanti dell'Intesa erano riuniti in conferenza col ministro cU Francia, GuilTernin. I dimostranti avanzarono fin sotto le finestre della Legazione gridando «Viva il Re! Abbasso la, Francia! Abbasso l'Inghilterra! » tirando parecchi colpi di rivoltella in aria, poi si diedero atta fuga. Il picchetto di guardia al Ministero della guerra xhe si trova in vicinanza- della Legazione ed una pattuglia di gendarmi .a cavallo a^nrwrc col prefetto di pol'zin e parecchi funzionari del Ministero della guerra, ma i dimostranti erano lontani. Zaiinis. presidente del Consiglio, «l recò subito «alla Legazione di Francia ed espresse il suo profondo rammarico per l'incidente ti nome suo ed ,i quello del Governo assicurando che provvedimenti .immediati sarebbero stAi presi per impedire il rinnovarsi rii sirtpii incidenti e per assicurare 51 castigò dei colpevoli. Vari arresti hanno avuto luogo. Tra gli altri, se s; crede ad iun distpaccip df.:!'« Agenzia Radiò», sono stati arrestati tre sottotenenti greci .al momento in cui si preparavano ad Imbarcarsi per Salonicco. 1 gioj>^àli greci di stamattina, seguendo senza dùbbio la parola d'ordir.';; ministeriale, annunciavano che LsntlgrlnipssnidpfctvBvismu rincidènte poteva rite- Gnersi chiuso ». E aggiungevano che « Guilìemji aveva fatto dichiarazioni ui questo senso a Zaimis»- il coirispondcnte dèlia ;« Podio» assi-cura invece che il ministro ha smentito- farinai-mente questa asserzione, dichiarando che solo il Governo dtlla repubblica era in grado di esaurire l'incidente, dopo avere ottenuto le soddisfazioni necessarie. E' dubbio che queste si limitino alla richiesta del semplice scioglimento delle Leghe di riservisti. Intanto tiri distaccamento di marinai delia corazzata francese «Bruix», sbarcato e giunto alla Legazione, ne assicura la protezione. Il ministro di Francia ha ta'V.o immediatamente issare la bandiera' nazionale sull'edificio. L'apparizione dei marinai francesi Ita prodotto una grande sensazione nr-.'.la popolazione. I comment' dei giornali di Atene sono interessanti. Quelli antivenire!'sti hanno ti cv«uo inqualificabile l'aggressione e la spiegurione inattesa. L'«Èmbros» e lo «Nea limerà» lasciano capire che i partigiani d: Venizelos hanno potuto benissimo organizzare la manifestazione per provocare l'intervento di forze straniere, fi « Patrie», v.eiiÌ7>ii!ist-a, scrive che il fatto che,malgrado la presenza pelle .vicinanze della guerdii dell'antico Palazzo Reale e della residenza ri»! princip Nicola, i colpevoli non "ai" stati arrestati, prova che questi appartengono ai vi.-r partiti e alle Leghe dei i-ism isti. L'attacco contro la Legazione h un 1 crimine. Le responsabilità inco: itono al gruppo dei gunaristi e ai lori: emici. 3tdo amili che si ^bierano a tìanco nmGrsalvmaptrscsd dei bulgari sono capaci di u.n aggressione ?omro k l*r;}nc\n- S«w gente indegna di far parte della famiglia greca. Il «Kins« rileva ohe la Grecia si abbassa e decade, ^^J^j'StSl&^t. sita il carattere intollerabile. La politica di Alone ò sempre pili in contraddizione col contegno che. richiedono gli elementi sani delia popolazione», e conclude chiedendosi se il dovére delle Potenze protcttrjr ci non sia forse di concorrere a far rispet tare la volontà del popolo elleno, chiara o manifesta. «La pazienza degli alleati l'organo veniz* lista aggiunge : « E' confortante che vi siano greci coscienti del loro dovere verso la difesa nazionale. Dal risultato della lotta fra partigiani della decomposizione della Grecia e quelli della sua ricostituzione dipende la sorte del nostro paese ». Da tutto quello che si sa da altre fonti risulta chiaro che l'incidente è frutto anche della ripresa del duello tra Venizelos e il Re. Gli ultimi giorni sono sitati ricchi di rivelazioni dovute ad un uomo di Stato greco contro il re Costantino. L'altro giorno il suo organo, 1*« Eleutheros Typos», pubblicava la relazione d'un uomo politico, Antonopulo, incaricato nel mese di. settembre del 1915, di portare a Venizelos, da parte del Re, proposte che tendevano a favorire la vittori* tedesca in modo ndubbio. T bulgari si preparavano ad attaccare la Serbia. Si trattava di legare definitivamente, la Grecia e vietarle di creare imbarazzi al Governo di Sofia per l'opera che stava per compiere. La Germania credette che la migliore combinazione fosse di conservare a Vieaa'zelos la direzione del Governo facendogli firmare con la canceleria imperiale accordi assicuranti la Grecia che in cambio della sua stretta neutraità delle sue frontiere, oltre ai vantaggi terri.for.iaII in Albania ed in Serbia, purché gli alleati serbi fossero abbandonati in balìa di Ferdinando di Coburgo; si prometteva ugualmente a Venizelos, col "favore del re Costantino e di quello del Kaiser, la presidenza del Consiiglio a vita. Venizelos respinse il mercato vergognoso. Il suo i-i tinto ebbe del resto la. conseguenza che il Re gli ritirò il potere. Nel « Kiris », Venizelos stesso aveva qualche giorno prima pubblicato dispacci e lettere"scambiate fra lui e il re CostanK.no al momento in evi egli negoziava a Bucarest, nel luglio e agosto del 1913, il trattato di pace dopo le t'ue sanguinose guerre balcaniche. DaU'epss'olario risultava chiaro che ro Costanino era accanito contro Venizelo-. per la concessione che. quesiti credeva ragionevole di consentire alla Bulgaria. I biasimi reali erano giunti ad un punto che Venizelos n un suo dispaccio telegrafie-amenti' aveva pregati il Re di dispensarlo dalle ?ue funz r-r< I giornali parigini hanno commenti scarsi, ma in compenso vibrati. «Il Re — scrive il Tcmps — chiude la sua porta ai-delegati del partito liberale rappresentanti la grande maggioranza del paese e invece ricevo c si congratula con gli ufficiali, limasti fedeli alla polilicn del vecchio Stato Maggiore, il quale abbandona il territorio nazionale al nemico ereditario piuttosto ohe scontentare la Germania e alimenta nel paese, per mezzo delle leghe di riservisti, agitazione-di cui l'attentato di ioti dirne-: messa, a dura p:<ova — pensa la Libate. Essi sono stanchi della resistenza di gente elio cede pubblicamente c poi riprende a stufamente le concessioni a cui fu costretta. La squadra. dell'Intesa è ancora al Pireo ed a Salammo. La sua presenza non costituisce forse un linguaggio abbastanza chiaro e si vuole rendere necessarie misure più energiche ». 11 giornale chiede che Zaimis, troppo debole, si decida a dimettei'si, so incontra resistenze insormontabili a compiere il suo dovere. Il Journal des Dcbats assicura che il Governo francese ha chiesto sanzioni severe contro i colpevoli o contro i funzionali di polizia che non eppero impedire questo ed altri incidenti. La sedo della lega dei riservisti di Atene sarebbe già stata - chiusa. Romane*, ministro di Grecia ai Parigi,, recatosi stamattina al Quai d'Orsay, ha rinnovato a Briand l'espressione del dispiacerò del Governo greco. E' certo che posdomani alla Camera Briaud farà esaurienti dichiarazioni sullo stato delle cose ih Oriente. 0. R. più largo sunto dell'articolo pubbli•leuììicros Typos da M. N. Anto- Ecco un )j cato nàU'Cle_ . nopulo. ciie riferisce in uuali condizioni tu incaricato Si 24 settembre 1915 di sondare ti pensiero di Venizelos, allora presidente del Con sigilo, per supere- ,se questi sarebbe stato disposto ad intendersi con gb Imperi centrali. Antonopulo assisteva ad un pranzo a cui erano suit nviati anchv; quattro ex-ministri, un aiutante di campo d: Ro Costantino ed un ufficiale superiore. Verso la fine dei pranzo Antonopulo u pregato ili comunicare a Venizelos tutto ciò che ''fa stato detto in sua presenza e che porebbe riassumersi rosi: « L'emozione che prò voce in Grecia !;> mobilitazione parziale della Bubraria '■ il bisogno in cui potrà trovarsi ventualmenie la Grecia d". prendere provvedincliti analoghi, avranno fatalmente come consegpenza spiegazioni diplomatiche. Se la Ger di " muoia garantisce l'integrità territoriale della Grècia, là sua estensióne (ino à Durazzo, l'ani nessione di Doiran e di Guevgueii e il mani mmento deirequillbrio fra la Bulgaria e la Grecia,"seguiranno conversazioni che dovranno restare assolùlaiinent segrete, sa Venizelos ras sewia le sue dimissioni il paese si esporrebbe ad essere considerato corno praticante una poitica germunotila.. Venizelos scic potrebbe iuta volare simili trattative, e concludere eventualmente un accordo senza che la Grecia abbia ari urtarsi con l'Intesa. In cambio la Grecia prometterebbe di osservare la più stretta neu trai uà e Venizelos divenuto il Ministro favo rito di Re Costantino c persona gratti a! Kaise si sarebbe per curi dire crealo a perpetuità li carica di presidente del Consiglio Antonopul si recò l'indomani da Venizelos e gli fece parte della sua missione. « lo non posso essere l'artefice di ima poi tica che condanno — rispose il grande uomo di Stato. — I favori dei Re e degli Imperatori mi lasciano indifferente ed io non tengo affa tu al mio portafoglio di ministro, Ma d.r i,em pré ai .signori che vi haiuio pregato di venti mi a trovare che nessuno t.tne ohe i tedesch ••.",ssano riuscire vincitori in questa lotta. V ho già «eposte le ra;,'iorii che motivano ia in " nvin.ii'.n'.' che voi, d'altronde, condividine. M". ammettiamo che ossi siano ì vincitori ■ in- mantengano le loro promesse. Se un iatiimile avvenisse vorrebbe significare la findelia Gri.-'ii'. L'estensione della noslra frontle i i (Ino a Durazzo costituìn-bb? un grande in debolimento per il Paese, poiché le Greci lomprenderebb . allora, regioni popolate n ilbaneei ptiro sai .ni.» che si possonc calcolar iù ti! -'»00 mila e che riuniti ai 200 mi! albanesi dell'Epiro liberato, ih cui il nosti elemento ft in grari.de maggioranza, formerebb n:i popolazione poco -icv.iu che i nòstri in mbssmCildppMncmsqtgssde'mici ,-. ■..».,<>-.,: fai Unenti utilizzare contro di noi alla ..ruoti occasione. La cessione di I Gusvgueli e di Doiran non è certamente un serio compenso. Questi dipartimenti non hanno più di 35 mila abitanti <■ la loro superftcie non sorpassa i 1200 chilometri quadrati. Che dire, allora, dell'equilibrio balcanico In caso di vittoria tedesca? La Bulgaria si estenderebbe almeno fino a Nisch e Pirot ; cioè essa comprenderebbe due milioni di greci. In tale modo la sua, popolazione sarebbe costituita da sette milioni di abitanti, mentre la nostra ammonterebbe scio a cinque milioni e mezzo, comprendendo anche i fiOO mila albanesi a noi ostili. Se noj Consideriamo che la Bulgaria composta per la maggior parte di contadini, ha una superiorità di 80 mila nascite per anno rispetto a noi, è possibile intravede!» il momento in cui saremo ridotti a tremare davanti ad essa ed a subire umiliazioni, pressioni ed incursioni di camita gl sino al giorno in cui i bulgari faranno una passeggiata militare fino all'Aliacmon, senza pcter essere in grado ne. numericamente, nò finanziariamente, di poter apporrò una seria resistenza. In queste condizioni invece di celebrare nel 1921 il centenario bell'indipendenza greca, noa ci resterebbe che piangere la nostra perduta indipendenza. Dichiarate da parte mia che mai sarò complice di una simile politica». Antonopulo aggiunge che grande fu lo sconcerto dalle persone che lo avevano incaricato di questa bizzarra missione e termina il suo rticolo con queste parole- -t Ciò che ho scritto non può essere nò smentito ne rettificato. E' a pura verità •.

Persone citate: Briand, Greci, Kaiser, Orfano, Re Costantino