Trinceramenti e posizioni conquistate tra Vallarsa e il Posina

Trinceramenti e posizioni conquistate tra Vallarsa e il Posina Trinceramenti e posizioni conquistate tra Vallarsa e il Posina Magazzini militari austriaci a nord di Rovereto bombardati dalle nostre artiglierie Il Comunicato n. OOMANDO SUPREMO, Nella zona tra Vallano e la 'tentata del torrente Posina, dopo preparazione delle artiglierie, ottaealata da fitta nebbia, le nostre fanterie espugnarono un forte trinceramento in fondo valle di Leno e tra monte Spil e monte Corno completarono la conquista delle trincee rimaste al nemico dopo il combattimento del 7. Furono anche compiuti progressi sul terreno a nord della vetta del Pasubio e nell'alto Posina, sulle pendici meridionali diCorno 'del Coston. Lungo la rimanente fronte azioni delle artiglierie. La nostra [distrusse magazzini militari presso Sant'Ilario, a nord di Rovereto. Quella nemica eseguì qualche tiro contro Caprile (Valle Corde vote) e Cortina d'Ampezzo (Valle Boite ) senza farvi danni. Un velivolo nemico lanciò una 'bomba su Sondrio : ne vittime ne danni. CADORNA AnmHspsgdIl nuzi pir salvare la "Leonardo da Vinci,, Roma, 11, notte. : I mezzi concordati per salvare completamen (te la Leonardo da Vinci sembra saranno tentati successivamente, e saranno, a quanto si annunzia, i seguenti : a) aprire un foro nella chiglia, nella parte emersa, per avere la pos èibilità di chiudere i boccaporti e Je valvole che volontariamente vennero aperte. Ciò l'at- ito,, si turerebbe 1 foro e si procederebbe a ri(mettere la nave in posizione normale, per poi estrame l'acqua; 6) improntare un convenien te piano inclinato all'estremo della nave verso terra, sino alla sponda prossimo, e con potenti grue rimuovale la Leonardo da Vinci :dalla posizione attuale, lucendola strisciare ,:l!ungo il piano inclinato, sino a portarla fuori Idei limite delle acque; r.) costruire una duna 'tutt'intorno alla nave, in modo da costituire !una specie di bacino. Ciò potrebbe ottenersi [costruendo due ali frontali alla direzione della nave ed uno sbarramento oltre la nave stesila e parallelo ad essa. Tale procedimento poi (avrebbe carattere sia promissorio che definitivo, nel senso che in quest'ultimo caso si polirebbe avere un bacino di carenaggio. Nell'uno. ie nell'altro caso si tratterebbe però di lavoro lungo e delicato, per l'esecuzióne del quale ni sognerà, ricorrere ad impianti ad aria com pressa.. Le maggiori difficoltà, da superare sono inerenti alla necessità, di rimettere la Lcn nardo da Vir.fi nella posizione normale. Si hanno però buone probabilità che, con i mesti concordati ed oculati, si riuscirà certamente a salvare completamente la bella e poderosa nave, nel senso di rimetterla a galla ed affidarla ai galleggianti, che la porteranno in bacino. Quivi, dopo poche riparazioni, poiché hon è danneggiala in nessuna, parte vitale, si jpotrà rimontare tutto quanto sarà, necessario smontare in precedenza. pnectab1tendrdbsvcrsgnnmssgprvsedpllsiefIl cuore dei nostri soldati Lh.a lettera del gen. Ameglio Modena, 11, sera. E' pervenuto al Prefetto della nostra provincia, comm. Scelsi, la seguente lettera del Governatore della Libia, S. E. Tenente-Generale Ameglio; « Illustre Prefetto, sono lieto di rimetterle due vaglia dell'importo complessivo di liie ,1270 da farsi, pervenire ulta wdova del bersagliere modenese Vincenzi Giordano, di recente deceduto per malattia nell'ospedale di Tobruck. Detta somma, rimessami a mezzo del tenente-colonnello Pierozzii calvi Nicolò, comandante del 55.o Battaglione bersaglieri, e !ll risultato di una sottoscrizione fatta tra gli ufficiali e bersaglieri del suddetto reparto Tale atto filantropico è novella prova della bontà e dell'affetto che palpitano nel cuore del nostro sodato, il quale non limita j suoi generosi sentimenti alla vita della caserma, ma 11 «stende e con maggior forza, sui campi di battaglia ed alle famiglie dei camerati morti, ove occorre lenire dolori e sofferenze. La saluto distintamente. « Firmalo: 11 Governatole Amegiio ». Il prefetto Scelsi si è affrettato a rimettere alla famiglia Vincenzi la somma ricevuta, accompagnandola con. una nobilissima lettera. Sol preteso ritiro del cardinale Gasparri Roma, il. notte. Da vari giorni si parla con insistenza del : ritiro del cardinale Gasparri, segretario di Stato idei Papa. Per quanto non vi sia ancora nulla : di concreto — scrive il Giornale d'Italia — ri■ «ulta che il cardinale Gasparri accettò l'alto ! ufficio con grande riluttanza e cederebbe ; il -'posto ad altri con grande piacere, perchè si ■ante moralmente e fisicamente stanco^ ..Durante ' onesto tempo egli non ha voluto lasciare il lavoro di codificazione del Diritto canonico, or mal prossimo ad essere pubblicato, ed ha ag afltniù a questo l'altre lavoro, non facile ( non piacevole, di Secretarlo di Stato di Be' cedette- XV. Per chi conosce 11 suo temi ! mento non è tacile immaginare che egli desiIdert un lungo riposo. Altra volta, or sono tre anni, per eccesso di fatica dovette rimanersene S' orecchi mesi a Montecatini senza compiete più lieve lavoro; gli fu anzi dai medici impedito di leggere penino i giornali. In questi giorni egli si trova nei suoi possedimenti di Vié»o in alta montagna, dove non riceve alcuno e love spera di ritemprare le forze. Non è impossibile che egli abbia chiesto al Papa M essere esonerato dal suo ufficio. L'Agenzia Nazionale a questo proposito scrive che assunte notizie a fonte competente, le gel del ritiro sono state miramente sme¬ sslsc XJn nuovo appello Al Re «Al Oreola (Sentilo spretale della stampa). Salonicco, 9. Il colonnello Mazarakis, che con il colonnello Zimbrakakis fu promotore del movimento rivoluzionario militare, ha rivolto al He una lettera aperta, "scongiurandolo di salvare il paese. Eccone il testo-. « Maestà; in nome della patria che rappresentate, in nome dei diritti dell'ellenismo che vi sono stati confidati, in nome del giuramento che abbiamo prestato di difendere la patria, in nome dei diritti costitu- VlMrprimo ali ultimo dei cittadini di salvare la £nostra integrità nazionale e territoriale, vi esorto a salvare la patria allontanando tutti! coloro che vi separarono dal vostro popolo da gran parte dell'esercito. Ne è ancora tempo. Ricordatevi che i bulgari da dieci anni vogliono occupare i nòstri territori, & bulgari che scacciaste dalla Macedonia nel 1913 alla testa dei vostri eserciti. Ricordatevi quando ci chiamaste al vostro palazzo e con lagrime agli occhi diceste: La patria non dimenticherà mai i servigi che le rendeste. «Ufficialmente la patria non volle mai ricordarsene, ma voi avete il sacro dovere di non dimenticarlo mai. Pensate che abbandoniamo il nostro paese a coloro che scacciaste dalla Macedonia d'accordo coi vostri alleati. Ricordatevi che,'con un proclama denunciaste all'universo intero la ferocia e fellonia dei bulgari. Se volete conoscere i veri difensori diel vostro trono, volgetevi a coloro che non servono le personalità, ma le idee per le quali si sacrificano. Imporremo la volontà nazionale sormontando tutti gli ostacoli per grandi che siano. Temiamo solo Dio e la nostra coscienza. Non siamo stati e non siamo ben governati-. Abbuiano atteso la distruzione per gridare .ad alta voce te nostra disperazione. Corriamo là ove ci chiama il dovere. Scacceremo con Christodulos ed i no stri valorosi combattenti il nemico eterno, e daremo nuovamieote alla patria la Macedonia libera. Noi allora scompariremo». Si ignora l'impressione che la lettera ha prodotto sul Re Gli arruolamenti dei. vo lontari continuano. Le classi chiamate sotto le. armi ed i volontari sono già. completamente equipaggiati. Sul frónte macedone i turco-bulgari continuano a fortificare frettolosamente le allure in prossimità di Castoria, città sita sulla riva, sinistra dell'Alta Vistria. Forze importanti bulgare concentrate in delta regione sono state trasportate a Vodena ad est del lago di Qslrovo. prEchi della battaglia del Jutland Come il «Warrior,, fu salvato dalla "Warspite,, Londra. 10. i i a l 1 , e a o l i e ( e e e i i n a ie ¬ li nolo scrittore Alfred Noyes, narrando le suo impressioni circa una visita fatta alla squadra degli incrociatori da battaglia, dice: « Suppongo che ogni amico dei ledeschi, che legga quanto segue, mi considererà come uno sfrontato mentitore perchè, mentre fu detto che la Wnrspitc trovavasi in fondo al mare, lo ritorno dall'averla visitata e dopo aver veduto le .sue ferite rimarginate, sei settimane dopo la battaglia dello Jutland. Sin da allora la nave era nuovamente pronta per un'altra azione, li' vero che essa era stata alquanto danneggiata, poiché non meno di otto proiet fili tedeschi erano entrati nel suoi fianchi. Le condizioni di spirito del suo equipaggio furono veramente ammirevoli. Ecco come essi gettarono via tutti i lauri del loro eroismo. Nel momento del maggior accanimento della lotta, eseguirono la più straordinaria manovra. L'incrociatore Warrior stava per ricevere un colpo assai brutto, quando la IV c:r$pite, ponendosi tra l'incrociatole ed il nemico, prese per sè quanto era destinato all'altro, restituendo naturalmente quanto e più di ciò che riceveva, e poi, girando lentamente su stessa come una gran belva rhe .cerchi di svincolare la sua coda, tirando in* -pati tempo con tutti i suoi cannoni. Con tale manovra il Warrior fu salvato Ciascuno a bordo di questa nave ammise che questo nuovo e notevole metodo meritava una particolare riconoscenza; perciò una delega zione dell'equipaggio si recò subito verso la Warspite recando qualche dono in natura < cioè tabacco ed alcune buone bottiglie le quali nella maggior. parte dei casi, vengono sempre ricevute con grande entusiasmo. — Prendete ciò, camerali — dissero questi emissari riconoscenti ai loro compagni della Warspile, — Voi ci avete salvati. — Riportate via questa roba. Noi non abbiamo mai cercato di salvarvi; cercavamo di ritirare la nostra coda. Noyes "udì pure raccontare la storia di un aviatore catturino dai tedeschi : « Questi gli ordinarono di prendere un ufficiale osservatore sulla sua macchina per fare una, ricognizione al disopra delle acque inglesi. L'aviatore dap prima rifiutò, poi acconsenti. 11 tedesco era armato, ma era un uomo enorme e le cinghie che lo tenevano legato erano assai sottili. In un oerto punto del mare del Nord, malgrado la nebbia, un battello di pescatori potè osser Vare un singolare spettacolo: l'aviatore inglese faceva giravolte come per suo piacere personane e pareva che eseguisse capriole dopo ca priole come un piccione e si abbandonasse soprassalti di volo. L'aviatore fece cosi per mezz'ora, poi una palla nera cadde dalla macchina inabissandosi nel mare:, era forse il tedesco che portava una rivoltella in ambo le mani. In ogni modo l'aviatore inglese giunse sulla costa est dell'Inghilterra compiacendosi sulla sua solitudine... ». « La battaglia dello Jutland è stata qualificata come la più grande vittoria britannica dopo Trafalgar, ma invece essa è molto più importante. Perdemmo infatti a Trafalgar 450 uo mini in un combattimento che durò due giorni mentre ne abbiamo perduto più di tìOOO in tre ore nella battaglia dello Jutland, ed i tedeschi hanno subito perdite molto più gravi di quelle che si possono desumere dalle loro .perdite in navi, poiché avevano preso l'alto mare con un numero doppio del loro cannoni e dei loro equipaggi. Cosi si sono espressi coloro che sapevano ciò che dicevano, a bordo della squadra degli incrociatori da battaglia inglese». (Stefan