Lo sbarco e la rivista

Lo sbarco e la rivista Lo sbarco e la rivista (Nostro servizio telegrafico particolare) PARIQI, 22 mattino. Solo stanotte è stato abolito il divieto opposto finora alla divulgazione della notizia dell'arrivo di truppe italiane a Salonicco. «ET un vero avvenimento risultante da. un notevole successo diplomatico — telegrafano al Teraps — e la prova che il Governo francese, primo a convincersi dell'importanza del fronte balcanico per Vepilogo della guerra, ha saputo far accettare il suo punto di vista all'Italia come alle altre Potenze dell'Intesa. E' anche una prova manifesta dell'unione infima realizzata tra ali Alleati, e la convintone stabilita, della solidarietà fra tutti gli elementi della battaglia che. si svolge dal mare del Nord a Biga, passando per Salonicco e VArmenia ». Dopo aver rilevalo i sentimenti dimostrati con l'accoglienza calorosa fatta dalla popòlazione di Salonicco agli italiani, il corrispondente soggiunge: « L'elemento più curioso da osservare era l'elemento greco, di cui si conoscono i sentimenti ordinari dinanzi al movimenti delle truppe italiane verso i Balcani. Certo molti greci deplorano amaramente la politica del Governo germanofobo che ha tolto al loro sventurato eaerato, spossato da una inutile mobilitasione, l'onore e U vantaggio di schierarsi tra le belle truppe sfilate l'una dopo le altre sulla via Egnatia. Ma i greci sono a Salonieco una debole minoranza di funzionari ufficiali e di uomini di affari. La popolazione è. essenzialmente israelita, e molte famiglie hanno, alia caduta del regime turco, adottato la nazionalità {Ualiaiia ; naturalmente fu in modo particolare lieta della venni? dei fratelli delValtra penìsola. Troppe francesi, inglesi, italiane, rosse e serbe « le ore 16 del giorno 11 di agosto Clonavano, quando il generale Sarrail, salilo a cavallo dinanzi alla « Torre Bianca », seguito dai suoi ufficiali d'ordinanza e da ,una scorta di dragoni^cominciò la rivista 'delle truppe disposte sul quui della Vittoria. I soldati, russi, dall'aspetto ammirevole, cnergico, maschio e. quasi tutti portami decorazioni guadagnate sul fronte austro-te* desco, presentano le anni. Più innanzi stan? no ì soldati serbi nella loro uniforme az■. zurro-chiara ; poi distaccamenti francesi e britannici. Giunto dinanzi al Quartiere Generale, Sarrail scende da. cavallo e procede alla distribuzione delle croci della l.egiun d'Onore a cinque ufficiali. A destra e a sinistra sulla via di Sala.rn.ina zuavi inglesi e marinai, italiani' sbarcati dall'incrociatore Piemonte e vestili di bianco, rendono gli onori: a Intanto i reggimenti italiani sono cominciati a sbarcare alle oi=«-sj.3,30, accolti fraternamente dai soldati alleati, i quali offrono loro caffè. Sono inebriati dalla notizia della presa di Gorizia. Si ammassano sul molo del porlo greco, poi vengono a schierarsi presso il Quartiere Generale. Da tutte 'le parti della città, disposta ad anfiteatro, su due colline si vedono scintillare gli elmétti e le baionette del. piccolo esercito disposto in schiere compatte. Echeggia la Marsigliése. U generale Sarrail, seguito dal generale Petitti di Boreto, comandante il contingente italiano, lo passa in rivista e si congratula con il comandante. Quindi, accompagnato dal generale Cordonnier. nuovo comandante dclU truppe francesi in Oriente (sbarcato alla vigilia con l'addetto militare italiano, e col console d'Italia) con alcuni ufficiali dello Stato Maggiore raggiunge-a piedi la scalinata in marmo che è in taccia alla mazza della LibertàQuesta era assiepata di folla che, dopo la chiusura precipitata delle botteghe, era accórsa ad assistere alla festa militare. Da un lato della piazza era tutta l'elite di Salonicco che si pigiava alle finestre e ai terrazzdèi Circolo Internazionale e dell'« Olgmpos Palacc». Una nimica militare francese, che suona la marcia Sambre et Meuse, apre la sfilata. Applausi scoppiano. Gli italiani, su file di sedici uomini, procedono a passo accelerato. Gli ufficiali salutano con gesto energico il generale Sarrail. Le uniformi grigio-verde portano una nota nuova nella tavolozza dei colorì di Salonicco. Si levano acclamazioni; si grida « Viva l'Italia!» Sarrail saluta scovrendosi con largo gestoE la bandiera, gloriosamente lacerata, deprimo reggimento che passa. Fiori cadono dui balconi. La sfilata, accompagnata da bande inglesi, russe, serbe, italiane, prose gue durante un'ora intera; ciclisti, telefoni tli, sezioni di mitragliatrici, pionieri. Il soldi Macedonia, che fu scoppiare ì termometr i o e o a n i s e a u i a o , l o a i e ri nelle ambulanze, offre allo spettacolo il suo splendore. Quando invece i russi giunsero lo scorso mese pioveva. La rada di Salonicco, piena di nari da guerra, e di trasporti, con l'Olimpo all'orizzonte, fanno da sfondo all'apoteosi L'effetto morale Tutta la stampa parigina, intanto, è esultante, lieta di poter dire finalmente oggi ai francesi quello che i tedeschi sapevano già da molto tempo-, gli Italiani ed i Bussi sono a Salonicco. Con queste parole, stampate a grossi caratteri nella sua testata, il, giornale L'Oeuvre annuncia lo sbarco dei contingenti italiani, evento al quale i giornali dedicano parole lusinghiere per il nostro esercito e per la felice ripercussione che la partecipazione dell'Italia alle operazioni sul fronte macedone non potrà a meno dì avere. <( La partecipazione dei contingenti delle truppe dello Czar e dèlie truppe italiane, scrive la Libre Parole, più che un effetto materiale, non, certo trascurabile, ne reca, uno morale assai più considerevole. L'intervento delle due Potenze che non avevano considerato con, occhio troppo favorevole la operazione di Salonicco, è una testimonianza irrecusabile della buona volontà degli alleati ed una prova della ferma volontà di regolare il problema orientale con un'azione vigorosa. Questo è il punto essenziale. E' inutile aggiungere che la manifestazione è direttamente connessa ad una azione diplomatica le cui ultime fasi stanno svolgendosi a Bucarest ». Gustavo Hervé, nella Victoirc, celebra con un articolo entusiastico lo sbarco delie truppe italiane che, seguendo immediatamente quello deus truppe russe, simbolizza la tal tica che Briand definì un giorno «unità di azione sull'unità del fronte ». il popolare leader si compiace che tutti ì Governi alleati abbiano finalmente compresa l'importanza del fronte balcanico, il solo che potrà permettere di rimediare all'isolamento della Bussia che e uno, grande debolezza rimasta per gli alleati dopo che essi hanno provveduto a quelle risultanti dalla impreparazione militare e dalla mancanza delle munizioni. Alcuni giornali come il Matin pubbliba.no già, in testa diella relazione, fotografìe dello sbarco che nell'Excelsior occupano addirittura tutta la prima pagina. Fervida attesa dell'intervento rumeno Ma, quale che sia il valore e l'eilemione dei successi promessi dall'azione iniziala dagli alleati, imporla notare che già uno degli scopi principali assegnati, all'offensiva di Salonicco è raggiunto. Almeno tale è l'opinione ferma, dei circoli militari politici parigini. La posta messa sul tappeto orientale, occorre ripeterlo? era ed è la Bomania. Una delle condizioni per ottenerla doveva consistere nel paralizzare i bulgari da un lato, per togliere loro la possibilità di rifare contro la Bomania, con tutte le loro-forze, il colpo, riuscito loro, contro i serbi. Ora questo scopo è definitivamente raggiunto. Il grosso dell'esercito bulgaro è immobilizzato oggi in. Macedonia. Si capisce quinti come, rotte le risente, i giornali parlino stamattina con franchezza cresciuta della imminenza dell'entrata in scena dei ru meni. Il Petit Parisien scrive che i Consigli, quali si succedono a Bucarest di ora in oro. attestano delle decisioni supreme'che vi * elaborano. La pressione estrema che le Cancellerie imperiali esercitano su Brattano non può più, al momento in cui siamo, ap parire come un fattore serio. Una nuova fa se della storia balcanica si apre. La Bomania, rileva il Journal, ha trovai il modo di giungere all'ora in cui una de<-< sione può essere presa con tutta sicurezza. Ha manovrato, ha dato pegni ora a questi, ora a quelli. Ogni aggressione degli Imperi centrali è stala così evitata durante il lungo periodo in cui la Monarchia Danubiana, sen. za aiuti, senza pr.cparazione sufficiente, sarebbe stata esposta a subire la sorte del Belgio e della Serbia. Oggi la situazione è invertita. Parole queste tutt'altro che campate in aria, ma basate su fatti sempre più luminosi. Il Petit Journal, ad esempio, conferma che le Cancellerie di Berlino e di Vienna hanno fatto chiedere dai loro rappresentanti a Bu carest spiegazioni nette al Governo rumeno sulle intenzioni sue rispetto al mantenimento della neutralità. Ed appunto per dare una risposta definitiva, Braliano ed il He moltiplicano i loro abboccaménti con gli uomini di tutti i partili. Intanto gli agenti della Germania c del pvsllpmsdspsm , a a . l'Austria a Bucarest moltiplicano le trame per abbattere Bratiano. Ma, come dice un dispaccio da Bucarest all'Information, gli slessi giornali germanafili non si illudono più. « La pace in Bomania — dice - g'à volge al termine; Braliano ha abbandonato subitamente la politica della neutralità ». Da fonte autorevole il Matin ha raccolto le prove che nei circoli, ufficiali, ungheresi l'ansia è cresciuta a dismisura. I preparativi per fronteggiare una eventualità ritenuta imminente divengono febbrili. Misure militari speciali sono stale prese su tutta la frontiera della Transìlvania. « Possiamo dichiarare ~ soggiunge a giornale — che, salvo Tisza e pochi fanatici del suo genere, tutti gli uomini politici ungheresi sono convinti della disfatta finale del blocco austro-tedesco. Il problema si riduce oggi per essi a salvare il più che sia possibile il regno ungarico dalla mina », Il primo obbiettivo di Narrai) Altri rifanno il calcolo delle forze prossime ad entrare in gioco, l giornali francesi ritengono che i nuovi soldati potranno, se gli auspici non mentono, far traboccare domani la bilancia dal lato degli Alleati. Per quanto poi riguarda, le operazioni dei varii contingenti già in linea di battaglia, ecco le incertezze svanite-, l'annuncio categorico contenuto nel comunicato ufficiale da Salonicco sull'offensiva vigorosa iniziata dagli Alleati non lascia più. adito a nessun frullo di ipotesi melanconiche. Traversato lo Slruma, i franco-inglesi sono giunti a contatto col nemico a Baratili ad otto chilometri da. Demir Hissar, ove, secondo le notizie della mattinata, una vioaJotta è impegnata per adSfpil possesso della posizione. Basterebbero alle truppe di Sarrail pochi chilometri di avanzata per ottenere un risxdtato di primo ordine. Potrebbero infatti rompere e quindi occupare la ferrovia Doiran-Drama. La linea, congiunta per un estremo a Salonicco c per l'altro a Kavala, segue un tracciato parallelo al fronte dal centro sino all'estrema ala destra degli Alleati. Attualmente passa dietro il fronte dei bulgari e forma l'arteria principale per t movimenti della loro ala sinistra. Tutti sanno l'importanza delle ferrovie parallele al fronte, le quali permettono l trasporti rapidi da un estremo all'altro delle linee del. fuoco. Con il possesso della ferrovia Drama-Doiran, i soldati di Sarrail avranno inoltre il vantaggio di disporre anche di una linea di comunicazione .nuova per mezzo del raccordo con Salonicco. Ma già con la oc cupazionc di Borakii possono cominciare a tagliarla, togliendone agli avversari l'uso ' DR«A£NICO RUSSO. S5i elogi irartcssì dei g^di f«aui di hm e m hià *• orisi, ti, sera. I giornali dicono che. le truppe italane sbarcate a Salonicco non tarderanno n far parlare di sè nelle azioni che si preparano. Jl generale Pctiiii di Koreio^ è un eroe del Frontino, ove. si è partico-ifiuiente segnalato durante la campagna. (_piì sul fron.e di Salonicco tutte le Nazioni, aliente sono rappresentate e, con una stretto;':coopcrazione, affermano una volia di più l'indissolubii ti dell'unione contro il comuue ik.iìic». il generale Sarrail, ì. pr ncipe Alessandro d, Serbia, generali Mine, ijetkti e Corlorinier stanno per intraprendere una va:ittt azione che e ora agli inizi. I giornali salutano il principo d■.•ITi<l'univa generale sul fronte d,1 Salonicco e 1 apertura di una nuova fas;- storica per la penisola balcanica, che il generale Sarrail ha ordinato dopo mesi di preparazione. La cooperaziohe intima — dicono — delle Nazione alleate tutte, rappresentate, afferma incora una volta l'indissoluble unione che 'e unisce contro il comune nemico. Libero lei suoi movimenti, raccolto d'nnnzi ad una forte baso, disponendo d'importanti reti ferroviarie, del possesso di una linea di comunicazion1 mnrittiii r non imperata, l'esercito di Salonicco nelle sue primo azioni froVa »iè lied presàgi. Lo sviluppo delle opera'. on- è atteso ènn tfvande fiducia, poiché fi generale Sarra 1 possiede ferzi suiTicientemenie imponenti per infliggere aL.a Bul<rnrin il meritato castigo.- ./. Ali S'-'J'.f- ! capi della opposizione ungherese da Francesco Giuseppe Xttr'ge i-latini'I capi dell'opposi/.iotie ungherese, tranne Karoly, hanno chiesio di ricev .' !.;i Francesco Giusepp: per a-.-rc i turi riIeri sulla situazione generalo. La loro domanda fu appagata. Andrrissy, Radowskv e Appony saranno ricevuti in udienza a Schoenbrurin. Forse parleranno anche della questione polacca.' ..wfetltB'-tT-V- r- W0A'A$II8 »» so V.