I campi e le officine

I campi e le officine I campi e le officine (Nostra corrispondenza particolare) à, i i à i e a o , a n e a o a a n l , i i e mme e o e a i o i l a e a e, , l a a tao , o si a i n i a i ee, :, aa hi . , aa oa a, eneae lo o e a, ao, vi na; :; go, uea; i; odi ni:jn md. almPARIGI, agosto. Tra la Brie cnè finisce, la Beauce che comincia ed il Gatinais che lo costeggia, il vasto altipiano s'estende con, nel centro, un villaggio dalle case bianche, lambite dal sole di luglio. Tutto intorno la cainpugna sfavilla come in uno splendore. I santi di ghiaccio Thanno risparmiata I fiori dei meli non han sofferto. 11 suolo è tutto verde. La gala, il grano, l'avena sembrano offrire, aèia carezza mite della brezza, le tenere chiome. C'erano, nel villaggio, cinquecento abitanti. La guerra ne ha portati via duecentosettanta: e quelli che restano sono divenuti seri, gravi, persino i bimbil Si rideva tanto ad Ury, due anni fa. Quasi a mostrar la gioia degli animi pei doni dell'altipiano copioso, ogni casetta aveva a maggio, innanzi alla porta, le sue alatole fiorite: ora vi son meno fiori, e non vi son più donne sulle soglie, nè quasi più bimbi sullla via Non frullano più canzoni, non Saigon più chiacchierìi di vecchi, sotto il cielo di Ury : i bimbi, le donne, i vecchi sono nei campi, al posto degli altri, partiti lontani. » Quando s'è trattato di seminar l'altipiano, la donna ha piegato la schiena sull'aratro, il bimbo, trotterellando accanto a lei, ha eccitato con la voelna acuta, gli enormi, pacifici buoi, ed il vecchio, dietro, ha rinnovato il gesto augusto del seminatore Così il grano, l'avena, la segala, son venuti su, e quando, tra due mesi, chiederanno la falce, i bimbi, i vecchi e le donne basteranno anch'essi, come l'altr'anno, ad assiburare il mangime alle bestie, ed agli uomini il paneCosi, quasi da per tutto: durante 24 mesi, s'è compiuto in Francia un fatto altrettanto mirabile quanto quello della resistenza armata : ovunque delle braccia son rimaste, la terra è stata coltivata: le spighe son salite alte.sin dietro le trincee, come se mai il soffio del cannone, ma il sole, il vento, la pioggia, soltanto le avessero sfiorate. Le zolle stesse che circondan le case che l'artiglieria tedesca continua a stritolare, sono state coltivate: il grano ha cancellato le tombe- La vita torna ancora ad uscire, col suo ritmo perenne, dalla morte alanddapprltmgccstbdsUflurcvsqctalmvIl prodigio dei campi s'è rinnovato meUe officine. Il vigore della razza che, priva dei suoi uomini, sul suolo scosso, martoriato dall'invasione s'è ripiegata ad infondere nella terra la sua energia, si è provato, allo stesso modo, e con egual successo nell'am bito dell'attività industriale. La guerra ha privato, nei primi mesi della campagna, l'industria dei suoi mezzi di trasporti, dei suoi rifornimenti di materie prime, di una moltitudine infinita di lavoratori tecnici, allenati : un terzo del perso naie impiegato neh commercio francese, alla fine d'agosto del 1914, era mobilizzato. Due milioni di ettari, coperti da officine, che uti lizzavano un terzo della forza motrice, di cui dispone l'industria francese, e che possedevano un terzo, anche, della potenza di produzione della metallurgia nazionale, e rane già, neil primo trimestre, preda dell'invasore. Innanzi al pericolo, con lo spirito bellico anche lo spirito d'iniziativa della massa insorse: insorse con un tale ardore, una tale tensione di ftiuscoli. che le differenti forme d'industria han persistito, ed .il grado che la Francia aveva nella gerarchia delle na zioni industriali, le è rimasto intero. La prima, esperienza si è svolta nelle in dustrie connesse all'agricoltura. Una delle fonti- principali della ricchezza francese, tut ti lo sanno, consisteva nella trasformazione dei prodotti del suolo. Ora i vecchi mulini dalle grandi ali, mosse dal vento, e gli altri, lavoranti sotto l'acqua o agitati dalla forza meccanica, non hanno avuto, dal principio della guerra, posa, E tutte le fabbriche, nelle quali la farina altrice subisce, le sue metamorfosi secolari, si sono moltiplicate. Ho qui, sotto gli occhi, una statistica, quella delle fabbriche di biscotti e di paste alimentari. Ce n'erano, prima della guerra, a Parigi, a Digione, a Rennes, a Bordeaux, a Mf>rsiella-, oggi ne son sorte in venti altri luoghi..Il segreto di questo sviluppo? I prigionieri lontani. Per le vittime più tristi della guerra, sopravvissute al furore delle battaglie, lo spirito inventivo s'è acuito in i un campo, nel quale sembrava avesse ce* sato d'operare. Accanto agli antichi tipi di prodotti alimentari, mille altri, capaci di restare, sotto altri cieli, inalterati, sono apparsi- Una massa degli esuli dalle regioni invase ha trovato lavoro nei pastifici e nelle fabbriche di pane pei prigionieri, sorte di pianta tra Marsi'eflia e Tolosa. 1 profughi belgi han dato braccia, in buon numero, alle raffinerie. La Ti-ande industria dello zucchero, che l'invasione di tanta parte dei campi del nord, riservati alla cultura della ! ! barbabietola, sembrar;-) dovesse rovinare, ive come prima^Ponhe i^ belgi non basta-j'vano, carovane di lavoratori arabi e sna unuoli son venuti a colmare i vuoti, lasciati dai francesi; ed al «deficit» di zucchero indigeno, l'importazione di quello esotico ha provveduto. Il turbine, che ha travolto tante, cose, ha tolto alle, grandi fabbriche di cinreolatto di Francia i foclietti argentati, destinati a-vestire le tavolette, a "■arantirle, ad aggiungervi un'indispensabile attrattiva: i foglietti d'argento «alias» di zinco venivano dalla Germania E i cioccolattieri francesi si son sentiti, davvero, ad un certo momento (i profani rideranno) nell'imbarazzo. Non per molto però: l'alluminio, invece dello zinco, è venuto a salvate oprni cosa... A seguirei nei rapporti ufficiali del ministero del Lavoro, le cifre che indicano la prosperità di tanti rami dell'industria alimentare si sarebbe tentati di credere, che. sotto lo schianito della lotta orribile, lo stomaco dei mortali si sia dilatato. Pantnirruel è re! Fablliriche di formnt»D;i nell'est, conserve di pesce, di legumi, di carne a Nantes, ad Arcachon. a Bordeaux, manifatture di licmorizla nel Gard ed in Normandia, di cicoria nei bacini della Meurthe e della Mosella p. sovratutto, di frutti canditi nei paesi, die sono dietro il fronte inglese... Davvero, le ansie della guerra si son tradotte in un incremento d'attività per le mascelle e pel palato umano! Cresciuta sicuramente è la sete: l'ugola arde sotto il fuoco... La soppressione dell'assenzio verde dalla lista degli «aperitifs» autorizzati ha. determinato il moltiplicarsi, nei Pirenei orientali e nel bacino dell'Ande, della produzione di vini aromatici. Ma le distillerie d'alcool reetano, in gran parte, attive pei bisogni dell'industria chimica, principalmente- La bionda cervogia scorre a flotti, come prima della guerra: il nùmero delle birrerie del nord non invaso, come quelle dell'est e del mezzogiorno, adoperano quasi tanti operai quanti ne avevano prima della mobilitazione. I telai battono tutti... La cronaca ha registrato, l'altro mese, un episodio. Un mercoledì, sotto il sole di mezzogiorno, in una città fiamminga, là dietro le linee di fuoco, sei filatrici andavano insieme al 'Lavoro. I telai ricominciavano a muoversi all'una; bisognava quindi affrettarsi. Le ragazze andavan svelte. Degli obici cadevano sulla strada. Ma esse continuavano, rapide, lungo U cammino abituale. A trecento metri dalla fabbrica, un proiettile cade sul gruppo. Valentina Vandenbussche — ventiduenne — è uccisa. Due delle sue compagne sono ferite. Le altre si piegano sulle vittime a soccorrerle, a raccoglierle. Alla ripresa del lavoro, nella fabbrica, centocinquanta donne su centocinqttantasei sono innanzi ai telai... I telai di Francia han continuato, dunque, a battere, anche sotto il fuoco. Sovraccariche del lavoro, che quelle distrutte dal tedeschi o paralizzate nelle Provincie invase avewan dovuto abbandonare, le fabbriche di filati del centro e dell'est e gli opifìci della Normandia son divenuti più febbrili. La valanga dei rocchetti di filo, che scaturiva prima dalle regioni invase, viene ora dalle altre La canapa è scarsa, ma il cotone ed il lino sono abbondanti. E gli opifici, divenuti silenziosi per mancanza di materia prima, tra le valiate dei Vosgi o sulle collino tra la Meurthe e la Mosella, si riaprono con una moltitudine muliebre, perenne* niente giovane, perennemente canora Quelle, che lavorano altrove, ad Elbeuf, a manifatturarc panno o velluti riera.ti, ed a Tolosa, d'onde vengono le stoffe modeste che imitan la seta, hanno accettato un orario massimo, non praticato prima : dodici ore. Gli alveari della colonia operaia di Chazelles-sur-Lyon, nella vallata del Rodano, e gli altri analoghi dell'est, han ricominciato a fabbricare e ad esportar cappelli. Gli eredi dei Canuti fiorentini (quei primi tintori di Francia vennero da Firenze), impacciati, in sulle prime, dalla mancanza di materie coloranti, si son rimessi inn-an zi alle tine gigantesche, ora che la Repubblica ha trovato modo di assicurare loro le materie coloranti, derivate dall'anilina, già monopolio germanico, II cuoio è cresciuto terribilmente di prezzo... Non importa! L'industria delle scarpe è in ~ran fiore. Quando il costo della lana era ribassato, qualche anno fa, ile pa risine ridussero il perimetro delle loro telette, e vestirono le « robes collantes ». Ora che il cuoilo ò rincarato, le gonne son divenute corte e le scarpe alte, come non furono mai. E le altre, quelle che non possono o non «inno piegarsi ai capricci della moda, vestono scarpe di feltro. Le manifattu re dei bassi' Pirenei e dei sobborghi di Bordeaux, ne fabbricano in numero di molto superiore a quello di prima. La storia degli sforzi, fatti in certi rami dell'industria, per assicurar loro il ritorno all'attività antica,- è ricca di elementi pittoreschi. Non sempre il successo è venuto. Pel vetro, per esempio, la chiamata degli operai tecnici sotto le armi, e l'impossibilità di piegare alle durissime esigenze del mestiere 'la fibra femminile, costrinsero la maggior parte delle vetrerie di Francia a cessare, sin dall'agosto del 1914, ogni produzione. Poi un gruppo di padroni tento di riaccenderle i fornii, ma le difficoltà, determinate dalla mancanza di carbone e di mano d'opera specializzata restavano insù perabili. Infine i vetrai si son decisi a far venire dall'America del sud, a caro prezzo, centinaia di operai. E per la prossima vendemmia Bordeaux, Marsiglia, Digione, i Be^uVais, "Nàn^Tpotrànn'o' fornirete'cop- ne per raccogliere il succo spumante di Champagne o quello fragrante delle vigne di Borgogna e della Guascogna. Un altro prodotto i vetrai son riusciti, cosi, ad assicurare nelle proporzioni antiche: la fabbrica delle perle false: è l'illusione che sopravvive alla realtà, che muore. Sulle ruine delle case, delle scuole, degli asili e dei municipi; si ricostruisce già. Le fabbriche di cemento, di prodotti ceramici, tutte le altre, sussidiarie delle industrie edilizie, sono incapaci di soddisfare, in modo deguatn, le domande. Anche qui la diffi- jcqltà principale sta nell'impossibilità di so 'stituire. le donne agli uomini partiti. La crissi detóia carta ha avuto un effetto disastroso per le fabbriche di cartn di lusso. E tuttavia, poiché mai l'epistolografìa fu cosi ricca come in questi ventini mesi, le manifatture di foglietti correnti nplla Chare.nte, nell'Ardèche, nei dintorni di .Parigi han lavorato o lavorano senza tregua : le donne ed i fanciulli han preso il posto decrli uomini partiti. Dalile terre d'Africa o da quelle d'America, il caucciù è "iunto abbondante. Allora, tutte le manifatture di abiti, o multiformi che lo adoperano come materia prima, han visto il loro personale moltiplicarsi. A Limoges, soltanto, una fabbrica di abiti e scarpe impermeabili, che impiegava prima della guerra, 979 operai, ne avevi-! alla line di deoembro ultimo, 2574. Cosi, malgrado la prova dura e forse ancora lunga, l'industria francese, lungi dall'essere indebolita dalla guerra, sembra averne ricevuto un impulso nuovo. La' guerra, lungi dal diminuire l'iniziativa produttrice, ha preparato forze fresche •ì'e^oansinne. Essa ha sottratto, è vero, alla produzione nazionale l'immensa ricchezza lei bacini carboniferi del nord e l'ultra dei giacimenti di minerale di Briey, che le braccia di quarantacinque mila italiani squarciavano senz-a tregua. Ha paralizzato, sin dal primo mese, l'industria siderurgica del Nord e dell'Est... Ma d'altro canto, quale viluppo di trasformazioni, e di moltiplicazioni ..sita nelle industrie interessanti la difesa del paese, sia negli altri rami della sua attività produttrice. Qualche cifra è necessario citare. La Francia .aveva, prima della guerra, per la sua popolazione di 39.600.000 abitanti, un'estensione di suolo produttivo di- cinquanta milioni di ettari, mentre la Germania non disponeva che di cinquantun milioni di ettari produttivi per fi7.800.000 abitanti. Anche se la guerra dovesse risolversi in un ritorno allo «statu quo», il popolo di Francia troverebbe sempre sul suo stesso suolo le risorse sufficienti per alimentarsi. Lo stato economico di certe regioni, nel momento attuale è fatto per confermare le previsioni ottimiste. Il caso della Camera di commercio di Mazanet che nell'agosto del 1914 aveva fissato un fondo di soccorso per gli operai della regione, senza che sia stata costretta, finora, a versar loro un centesimo^, non è isolato. La prosperità s'è mantenuta, è cresciuta anzi, in molti luoghi, con uno slancio nuovo della massa verso il lavoro. « La più grande virtù della guerra, ha. scritto un agitatore sindacalista, Pierre Ham.p, sta nel fare amare il lavoro ». Il fermento che si ti aduceva prima del conflitto immane, nelle abitazioni tumultuose, spesso sanguinose del proletariato sulle piazze, derivava dall'insófferenza degli spiriti pél regime chiuso ' dell'officina L'esperienza della trincea avrà compiiuto una rivoluzione benefica. La trincea ha. dato all'operaio la nostalgia della macchina, come al giovane docente di Friburgo, caduto l'altro mese innanzi a Verdun, aveva dato la nostalgia dello scrittoio. La guerra ha circondato di nuovo il lavoro di un'attrattiva che noi non eravamo più capaci di sentire. La ricostruzione industriale dei paesi desolati sarà quel che sarà, ma già oggi l'operaio, rimasto alla fabbrica, può ripetere la sentenza del contadino fiammingo: «Lorsque les blés sont nauts, ou entend moins, qu'on se tue». DOMENICO RUSSO. noia. o nuovo tratto di trineea tedesea guadagnato dagli inglesi ' Londra, 21, oro 1,7. Un comunicato del generale kaig, in data di ieri sera dice; , Oggi verso mezzogiorno il n-emico ha lanciato un forte attacco contro la nuova linea che abbiamo stabilito sul fronte a circa mezzo miglio dall'angolo ovest del Bosco di Fon. reaux. Il nemico è riuscito a raggiungere questa Unea su alcuni punti, ma è stalo di nuovo espulso dalla nostra fanteria, la quale ha subito rioccupato la trincea. Gli attacchi nemici susseguenti sono stali infranti dal fuoco dell'artiglieria. A nord di Bazentin-le Petit abbiamo guadagnato oggi un nuovo tratto di trincea nemica. Il nemico ha boni bardato violentemente vari punti del nostro fronte c specialmente al Bosco di Foureanx, a Ilumei ed a Maulhj. Ovunque, altrove, niente di importante da segnalare.. Malgrado la nebbia i nostri velivoli hanno fallo ièri un buon lavoro rimanendo in comunicazione con la fanteria che si avanzava. Uno di essi, abbassandosi molto, ha mitraglialo con ottimi risultati la fanteria nemica nelle sue trincee della prima linea e i rinforzi nemici che arrivavano dalle trincee di comunicazione. Intensi attacchi tedeschi respinti a Flcury e a Thiaumont Parigi, 21, sera. Il comunicato ufficiale delle ore 15 dice; A nord della Somme, oltre l'importante materiale già annunziato, i francesi si impadronirono di 6 cannoni da 77 nel bosco tra Maurepas e Guillemont. Durante la notte vive azioni di artiglieria sul fronte della Somme. Sulla destra della Mosa i tedeschi pronunciarono alla fine mia giornata un forte attacco accompagnato da getti di liquidi infiammati contro il villaggio di Flcury. 7 nostri tiri di sbarramento li arrestarono di netto, infliggendo loro gravi perdite. La consueta nota ufficiosa dice-, té ultime ventiquattro ore sono passate calme su tutto il fronte della Somme. Dopo aver riportato alla vigilia un importante successo impadronendosi delle allure di Thiepval e di Pozières, che permettono di dominare tutte le posizioni nemiche verso Bapaume, e dopo aver fatto prigionieri 800 uomini, gli inglesi si sono limitati a consolidare i loro guadagni. Nel settore francese non " segnato, che un'operazione di detta glio, la quale, ci ha procurato la conquista di un piccolo bosco potentemente fortificato tra Guillemont e Maurepas. Tutto l'interesse della giornata si è concentrato dinanzi a Verdun, ove ì tedeschi lanciarono la scorsa notte una serie di potenti contrattacchi preceduti da intensa preparazione dell'artiglieria durata parecchie ore. Una parte dei loro sfarzi, che raggiunsero qualche volta una. estrema violenza, fu diretta contro Fleury, ma essi fallirono e il villaggio rimase in nostro potere Qualunque cosa dicano i bollettini nemici, i tedeschi dovettero ritornare alle loro posizioni, abbandonando Sul \errrna numerosi morti, e. feriti e lasciandoci prigionieri. Verso la stessa ora ì tedeschi attaccarono sulla linea delie nostre trincee il margine dell'opera di Thiaumont, ma non riuscirono a prendervi piede e il tentativo procurò loro nuove e gravi perdite, (Ag. Stefani). I tedeschi ammettono il successo francese di Fleury Basilea, 20, notte. Si ha da Berlino questo comunicalo ufficiale sulle operazioni sul fronte occidentale ; A nord della Somme l'attività delle alterazioni, è diminuita, a poco a poco d'intensità. Presso Ovillers i corpo a corpo sono continuati ancora fino alla sera. Attacchi isolati inglesi sono stati respinti a nord-ovest iti Pozières e ai due lati del bosco di Foureanx. Sulla riva destra della Mosa il nemico ha rinnovato ieri sera gli attacchi contro il settore Thianmonl-Fleury. Esso è penetrato di nuovo nel villaggio di Fleury, ma negli altri punti e stato respinto. A nord-ovest dell'opera di Thiaumont e nel bosco del Chapitre gli attacchi nemici a colpi di granate non sono riusciti. Pattuglie inglesi sono state respìnte presso Fromelles e. a nordovest di Licvin.