Conquista di nuove fortissime posizioni sul Carso

Conquista di nuove fortissime posizioni sul Carso Conquista di nuove fortissime posizioni sul Carso Il Vallone oltrepassato in tutta la sna lunghezza - La nostra occupazione spinta ad un chilometrò oltre Oppacchiasella - Altri 2098 prigionieri Il proclama del Re al vittoriosi soldati d'Italia Il Comunicato COMANDO SUPREMO, 13. Sul basto Isonzo le instancabili nostre truppe riportarono ieri nuovi brillanti saccessi. Nel settore di Monfalcone, dopo due giorni di accanito combattimento, conquistarono le alture di quota 121 e del Debeli. Più a nord, oltrepassarono il Vallone in tutta la sua lunghezza, spinsero l'occupazione sino ad un chilo* metro ad est di OppaccniàsèHa. Sul margine settentrionale'del Carso la fortissima posizione del Nàd Logem (quota 212), difesa dal nemico con estremo vi* gore, fu espugnata dalle fanterie delta 23a Divisione che presero 1S6S prigionieri, dei quali 57 ufficiali, due cannoni di medio calibro e alcune mitragliatrici. Nella zona collinosa ad est di Gorizia fu conquistata l'altura di quota 174, a nord di Tivoli, prendendovi 533 prigionieri ed alcune mitragliatrici. Sulla rimanente fronte consuete azioni dimostrative dell'avversario ovunque respinte. Nel complesso delle operazioni dal 6 agosto in poi furono\ finora accertati 15.393 prigionieri, dei quali 330 ufficiali. Il bottino di guerra comprende 16 cannoni, numerose mitragliatrici e materiali da guerra di ogni specie rinvenuti sul campo di battaglia e nei depositi di Gorizia. > Velivoli nemici lanciarono nella passata notte numerose bombe\ su Grado e Compatto ferendo tre marinai. Un nostro piccolo dirigibile fu incendiato. Si ebbero danni a case private. CADORNA. Il proclama del Re ZONA DI GUERRA. 13. . Sua Maestà il Re ha inviato il seguente ordine del giorno all'esercito : «Soldati d'Italia! . « Breve tempo è trascorso da quando, con valore e tenacia più ohe ammirevoli, sapeste opporre insuperata barriera a poderose forze che dal Trentino tentavano di sboccare nelle ubertose pianure d'Italia. Oggi, con rinnovato ardimento e con più salda fede, avete brillantemente conquistato possenti baluardi dal nemico tanto a lungo contesi. <( Mercé vostra la Patria festante accoglie al suo seno Gorizia; mercè vostra un nuovo e grande passo è stato fatto sull'arduo è glorioso oammino che ci condurrà al compimento delle nostre sante aspirazioni. «Soldati d'Italia! « La vittoria già si mostra all'orizzonte; • voi saprete certamente raggiungerla. Vi sia incitamento la memoria dei fratelli tanto gloriosamente caduti; vi 'siano costante esempio gli eroi del Risorgimento nazionale, che, con ardore e con entusiasmo pari al vostro, lottarono in passato contro lo stesso secolare nemico. Fiero di essere il vostro capo, vi ringrazio in nome della Patria che vi guarda con f ammirazione, con amore, con riconoscenza. «Dal Comando supremo, 10 agosto 1010. «VITTORIO EMANUELE ». Le felicitazioni al He di Giorgio d'Inghilterra JLq risposta a Poincaré Londra, 13. Re Giorgio ha inviato il seguente telegramma a re Vittorio Emanuele III; « felicita nel modo più cordiale Vostra Maestà e le *H* valorose truppe per il grande successo riportato con la presa di Gorizia. Essa avrà una delle più profonde ripercussioni e rinsalderà ancor più negli Alleali la fiducia nella certezza della vittoria. r « Firmato-. GIORGIO, Ree Imperatore-». Il Re d'Italia ha risposto col seguente telegramma : « Ringrazio Vostra Maestà per le mie parole cosi cordiali. La presa di Gorizia è una nuova prova che l'Esercito ed il. popolo d'Italia sono uniti nell'incrollabile risoluzione ili continuare, questa tjuerra dì concerto con qli eserciti degli Alleati fino alla gloriosa vittoria. uVirmàlo: VITTORIO EMANUELE » >àrlgi, 13. 11 presidente della Repubblica, Poincaré, ha ricevuto dal Re d'Italia il seguente telegramma, in risposta al dispaccio inviato a 8. M. in occasione della presa di Gorizia: «A. S. E. Raymond Poincaré — Parigi. 16 calorose parole, di V. E. mi furono particolarmente gradile. Esse riaffermano la fra. teliamo dei nostri Eserciti, che combattono insieme per la liberazione dei territori irridenti. :\el giorno della conquista di Gorizia, (■i-ime. nei penosi giorni della lunga attesa, la nostra liducia non fu mai più. grande nel sud citiso tinàie dille. armi alleate. " ' ^ . «-firmato: VITTORIO EMANUELE ». Lcc — ,feag«^.- Linea odierna ole/ Fronte /taf/ano.

Persone citate: Cadorna, Poincaré, Raymond Poincaré, Re Giorgio, Vittorio Emanuele, Vittorio Emanuele Iii