L'aspro dissidio nel partito socialista francese

L'aspro dissidio nel partito socialista franceseL'aspro dissidio nel partito socialista francese unoneonsgonazonaeconeegatrappresentanti 3000 organizzazioni - Forte dibattito! tra maggioranza e minoranza circa la ripresa dei rapporti socialisti internazionali -Una prima votazione. (Servizio tveciale della Stampa). Parigi, 7, mattino. Sulla riunione di ieri del Consiglio nazionale del partito socialista francese — della quale già aveste notizia — si conoscono stamane questi particolari: Secondo i canoni del partito il Consiglio nazionale si riunisce ogni tre mesi. I membri che vi partecipano sono eletti in' ogni dipartimento dall'assemblea delle federazioni locali. Il Consiglio è così una specie di Congresso ridotto, i cui membri rappresentano le Federazioni di tutto il paese. L'ultima riunione fu tenuta il 19 aprile scorso e aveva messo in luce l'aggravarsi del dissidio in seno al partito tra le due correnti professanti concezioni opposte sui problemi della guerra e della pace. Il loro valore numerico era quasi eguale, soltanto i voti dei delegati delle Provincie invase dettero nelle votazioni una .lieve prevalenza ai socialisti ministeriali, contrari, è inutile dirlo, a qualunque ripresa di rapporti coi socialisti tedeschi prima della vittoria degli alleati. Ora, il Consiglio si è ritrovato nelle stesse condizioni. Il terreno della discussione resta quello delle precedenti assemblee; ma la minoranza spera di avere conquistato aderenti nuovi. Il suo leader più in vista è Jean Longuet, deputato, figlio di una figlia di Carlo Marx. Egli 6 incaricato di sostenere la proposta di convocare una riunione di tutti i partiti socialisti dell'Intesa per precisare le idee comuni sulla pace ed esporle quindi in un convegno più largo cui sarebbero invitati i socialisti tedeschi, austriaci, bulgari e ottomani. La maggioranza resta, ferma, invece, nell'idea che la situazione resta suole era nell'agosto del 19M e che la prevalenza dei doveri della difesa nazionale impone di rimettere a più tardi lo studio delle condizioni nelle quali i rapporti socialisti tra i paesi nemici potranno essere ripresi. La battaglia intorno a questo tema è cominciata soltanto nel pomeriggio ed è stata preceduta da. una scaramuccia nella seduta antimeridiana Sono presenti duecento delegati, rappresen tanti tremila organi ;zazioni socialiste. Tra i militanti illustri sono i ministri Guesde e Sembat, il sottosegretario Albert Thomas e la maggior parte dei membri del gruppo socialista parlamentare. Innanzi al vesti, bolo alcuni giovanetti socialisti distribuiscono manifesti di propaganda, in cui è fatta l'apologia delle riunioni di Zimmerwald e di Kienthnl. Uno di essi si avvicina a Jules Guesde, al suo passaggio, per offrirgliene. (i Cittadino ministro, permettete... ». « Che c'è — risponde il ministro in tono burbero. « Un manifesto socialista, ma dei vostri avversari... ». » Non ho avversari ! Quelli che chi amale così pretendono d'ingannarmi, ma credo che siano essi ad ingannarsi... ». Guesde si rassegna tuttavia a prendere il foglietto. La seduta si apre sotto la presidenza di Minstram, deputato del Mezzogiorno, uno dei più attivi redattori del Populaire, organo di recente fondazione della minoranza. La prima questione è se i rappresentanti della stampa debbano essere ammessi ad assistere alla discussione. La maggioranza è contraria, la minoranza è favorevole alla pubblicità dei dibattiti. II direttore dell'Humamté, deputato Renaudel, finisco per far prevalere il suo parere: un resoconto ufficiale sarà redatto e comunicato alla stampa. Quindi il segretario del Consiglio nazionale legge il rapporto sull'attività del partito. La minoranza spedisce tre oratori alla tribuna per lamentare l'ostracismo di cui sono vittime i suoi rappresentanti nella organizzazione per tutte le iniziative di propaganda e di organizzazione del partito. Un altro lamento: tutti i comunicati della minoranza spediti all'organo centrale del partito vengono cestinati. La discussione fu vivacissima. Ne giungono fuori echi di applausi e di clamori. Viene quindi presentata dalla maggioranza una mozione, che propone di rimandare la discussione sugli argomenti minori dopo la soluzione dei problemi più ardui interessanti l'orientamento del partito nelle circostanze attuali. Essa raccoglie 1800 voti, contro poco più di mille. Dopo una sospensione eli tre ore, i delegati si ritrovano e la battaglia più aspra comincia intorno al tema principale. La discussione non potè essere esaurita nella serata, e viene ripresa stamane. La seduta notturna Parigi, 7, sera. H Congresso del Consiglio nazionale dei socialisti francesi continuerà anche oggi. La discussione, impegnata ieri sera intornoiail'òVientamsnto del partito-, si è_sviluppata -traboccando oltre tutti i limiti. Due tendenze si sono trovate subito- di fronte in un dibàttito aspro, violento, -appassionato. Trenta oratori erano iscritti. L'assembleaspaventata dulìa eloquenza dei primi, venne prudentemente alla decisione di limitare il numero dei restanti a dodici: metà per tendenza. La tesi della maggioranza calorosamente- fu difesa da Braci;e ellenistaoriginario di Lilla, divenuto deputato dParigi e redattore dell'» Humanitè », seguito da Lebas, sindaco di Roubaix e da Mar cei Cachin,promotore ideiparlamentino del ntesa che avete VJsto in Malia. La tesi è J 1I,LC' ' .-n-. •«.**- " i Fiandra francese di cui egli è figlio. Il qua diro- delle lotte, che egli stesso dovette so■ stanane come sindaco'di Roubaix contro i ..tn„ 0] tra cotante sprezzante tutto le - vinG?tq'-1 ?. -/? , ™ì ' f »4„™a „"i , - leggi 'lei diritto deìie genti, strappo applaudi-e commosse l'assemblea 1 comune a quella annunci-atavi ieri. Nessun fatto nuovo permiette di modificare la politica del partito. Bisogna quindi restare fermi nel rifiuto di ripigliare i rapporti cocorreligionari dei paesi nemici. Particolarmente eloquente nel sostenere questa tesi fu il Lebas, il quale evocò le sofferenze eli e tedeschi impongono allo popolazoiiH dellaUn membro della minoranza ad un certo momento interruppe gridando: «E' il militarismo colpevole di tali sozzure? ». «Sì, (rispose Lehas ma io non mi trovai in faccia a militari. Ricevetti un giorno la visita di un socialista autentico, l'Auer, deputato al"Reichstag, capo dal partito socialista bavarese; veniva a domandarmi come socialista, d'aiutare il nemico a raccogliere un numero di operai necessari ai lavori che dovevano servire ad accrescere la potenza militare tedesca. «Un'infamia simile — giuda Lebas con voce rauca, tra un silenzio solenne — non la perdonerò mai ai socialisti del Kaiser. Voi deplorate la morte di migliaia di francesi. Amerei meglio morire piuttosto che vivere sotto il giogo tedesco. La coscienza delile popolazioni martiri trattato come schiavo si rivolterebbe al pensiero ohe il loro eletto di Roubaix possa consentire a condizioni di pace, diverse da quelle che sananno ottenute colla vittoria militare, coi colpì delle bombe, delle granate, dei cannoni ». L'oratore principale della minoranza, uno dei tre pellegrini di Kienthal, il maestro di villaggio Brizon, deputato del Mezzogiorno, riesce difficiHmente a domare le ostilità: gran parte dell'assemblea scoppia quando egli appare alla tribuna. « Sono dunque accusato innanzi ai giudici — comincia a chiedere urlando, e ristabilito il silenzio, soggiunge: — Non devo difendermi, vi considero incompetenti a pronunciarvi sul mio caso. Voi costituite solo la infima minoranza del partito socialista. La maggioranza è nelle trincee. Essa sola a vrebbe diritto di giudicarmi». Alla fine del suo discorso Brizon legge, a nome di una Federazione di provincia, unar mozione, affermante che i governanti capitalisti di tutti i paesi belligeranti sono colpevoli come fautori della guerra. Opportunamente una voce osserva: «Bisognava dire que&ft il 4 agosto 1914». Una dilesa particolarmente energica del contegno tenuto stinora dal partito venne pronunciata da Cachin. Questi invocò l'autorità doi maggiori socialisti dei paesi neutri, tutti incoraggianti i socialisti francesi alila resistenza contro l'invasori?. L'oratore provoca un incidente significativo a proposito di Kienthal. Cachin assicura che il testo dea manifesti adottati dalla Conferenza e pubblicati in Francia non è simile a quello pubblicato nei giornali svizzeri in lingua tedesca. Brizon protesta di non essere responsabile dei tagli fatti. « No — grida Renaudel, direttore dell'" Humanité», — voi siete in buona fede ma, tosa curio sa, i paragrafi soppressi nei giornali in lin gua^ tedesca sono quelli che apostrofano gleserciti dei due paesi. Il, (linguaggio buono per i soldati francesi non è ritenuto degno di quelli tedeschi. ». Uà altro della mino rama-, Paul Fabre, rappresentante le Or ganizzazioni rurali, accusa la maggioranza dii .esser venuta meno al suo dovere socialista e di avere paralizzata l'azione della minoranza monopolizzando la direzione dtutti gli organismi vitali del partito. Il de pillato di San Quintino. Deguise-, accolto da movimenti diversi, pretende cho ila partecipazione al Governo dei socialisti non ha dato risultati soddisfacenti. Nella seduta notturna altri oratori dell>e due parti si alternano senza dir cose di grand? interesseAd un certo punto l'elettricità si spegne t nei'l'oscnirttà i socialisti si danno convegno per oggi. Stamattina alle ore nove la '1 scussione è stata ripresa in un'assemblea più calma. Parla a lungo Renaudel, il ma giore avvocato della maggioranza. D. R.

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