Commenti francesi ai rapporti italo-germanici

Commenti francesi ai rapporti italo-germaniciCommenti francesi ai rapporti italo-germanici Un vecchio ansdJato su Gagnolino II iServiiio speciale delUi Sttimpa). Parigi, 5, notte, L'Italia e gli italiani occupano gli spiriti tesi verso prossime novità. L'« Oeuvre » uscita stamfftlina, reca a caratteri lapidari un annuncio stroncato : « Urite, d'azione su u nità di fronte. Gli italiani sono... ». Il resto manca. Altri giornali, come la. «Lìbertè» e l'« Evencnient » commentano, rallegrandosene, la conferma della notizia circa la denuncia del Trattato di commercio italo-te desco. «La diplomazia italiana non ci abituò ai colpi di teatro. Essa ama progre dire lentamente verso lo scopo assegnatosi » — scrive il redattore diplomatico del primo giornale. Quello del «Temps» collega la rottura commerciale col siluramento del « Letimbro » nel M'edHerrn'nco. « Nuova prova — egli scrive — dello spirito crini i naie che amihia tutta la massa militaresca austro-tedesca ». Particolarmente rileva il cannoneggiamento contro i superstiti delln nave italiana pervenuti a prendere posto nelle imbarcazioni di salvataggio. « 11 delitto — soggiunge — è cosi flagrante come quello dei massacri in massa del «Lusita ni.a», dell'« Ancona », del «Petrollte» e del «Susscx», che sollevarono l'indignazione del mondo civile e motivarono le Note di Wilson ». Emifte Fabre, redattore dei «Debats» viaggiava nel dicembre 1912 sulla Costa Azzurra, quando la principessa di SassoniaMeinihgen, sorella di Guglielmo II, seguita dal gentiluomo d'onore, irruppe nel suo stesso vagone. La conversazione che il giornalista ebbe allora con la viaggiatrice, e che pubblica solo oggi, può servire di con tributo agli studi della psicologia compie.? sa del Kaiser. « Interrompendo un diseor so sulle cernirmene, la principessr mi chie se a bruciapelo: E' amato mio fratello in Francia?». L'interlocutore fu sorpreso dal l'inattesa interrogazione. La principessa accortosi del suo imbarazzo, senza ntten dere risposta, proseguì lentamente sennden do le parole: «Sì, lo so, si attribuiscono a m«o fratello intenzioni bellicose; gli r!m provernno idee di conquista e di egemonia che ma.) esistettero nitro che nella fantasir delle folle. Si tenta di presentarlo come un vero orco. Intanto egli è uomo pacifico, d cuore ecee3:lente. La Francia?? Egli l'ama con tutta l'anima e non lo dissimula: il suo maggiore desiderio è di andare liberamente a Parigi ed a Cannes. Quando il mairi monto del Kronprinz con la principessa Cecilia fu ufficialmente deciso, mio nipote nel corso deliTinverno 1901-05 chiese l'auto rizznzione di andare a vedere la fidanzata Gli venne accordata la sera stessa, nu l'indomani mattina, dopo essersi ravveduto l'Imperatore chiamò suo figlio e gli disse Ho riflettuto, non andrai a Cannes, non voglio che il figlio .vada in Francia prima dell padre ». La principessa aveva compra to poco prima una v'M.a a Cannes. Lei stessa, alludendovi, concluse: «Sarei felice ora se mio fratello venisse a vedermi colà. Pur troppo altri vigilano, lo trattengono, lo raffrenano e governano il suo destino. Temo che non abbia la forza nè il coraggio di reagirò». D. R

Persone citate: Fabre, Guglielmo Ii, Kaiser

Luoghi citati: Ancona, Cannes, Francia, Italia, Parigi