Nuovi nostri progressi sulle pendici del Colbricon

Nuovi nostri progressi sulle pendici del Colbricon Nuovi nostri progressi sulle pendici del Colbricon La vittoriosa avanzata dei Russi in Galizia Il Comunicato 00MAND0 SUPREMO, 29. In Voile Àttico, la notte tal 28, il nemico rinnovò il tentativo di sorprendere <f* nottra occupazione tal Mottte Cimane; fa prontamente respinto. Nella<e>iornata di ieri attività *tWfe artiglierie nemiche contro gli abitati della conca di Atiago e contro la linea Spera-Strigno, in Valle Sugano: gualche incendio. In Valle Travignolo, nonottante il maltempo, le nottre truppe coni pirone nuovi progretti tulle pendici del Colbricon verto la valletta di Ceramana, retpingendo due contrattacchi dell'avvertorio. Sull'Itonzo duelli di artiglierie: quella nemica lanciò alcune granate tugli abitati ad ovett di Gorizia. Sul Corto una nottra squadri glia di aerei bombardò accampamenti e parchi nella zona di Oppacchiatella. Velivoli nemici intervenuti nell'azione furono assaliti e fugati: uno di etti pre cipitò al molo incendiandoti. È tegnalato l'uto tempre più etteto di proiettili etplodenti da parte del nemico. CADORNA. Vallarsa alla vedova di Battici Milano. 29, sera. Si ha dalla Zona di Guerra, 28: Il camini sfario della Vallarsa, la zona ove Cesare Battisti cadde ferito e prigioniero ha inviato alla, vedova dell'Eroe la seguente nobile lettera: « Raossi di Yallatsa, 16 luglio 1916. Gentile signora. Da queste zolle irrorate di tanto sangue gentile; da queste roccic aculeate ed incandescenti come iibatiuesche fiaccole votive, Le. giunga di contorto, Signora, l'assicurazione che suo marito ha lasciato fra noi tutti quanto di più Biande e di migliore aveva in sè stesso: la sua anima imnioi tale. Essa aleggia ovunque, qui e fuori di qui Essa incita maggiormente ogni italiano alle battaglie che ,si faranno sempre più gagliarde e ci addurranno ad immancabili vittorie. Cesi, nei tempi, si rinnovano j fati, per i quali l'avvenire dei popoli e delle nazioni non si schiude che attraverso gli eroismi ed il martirio. Il sacrificio, sublime di Cesare Baltisti, facilita, spiana all'Italia la sua màrcia luminosa. E da questa terra di Vallarsa — ormai sacra ■a tutti — da. questo immep^o cimitero, par che si elevi, nel murmurc dei boschi e nello scroscio delle acque,, un cantico solenne: sorso i nostri morti (the parlano. Sono i nostri morti che. dall'ai* piano deil Paiiuesan, sembrano nei loro atteggiamenti macabri, nelle loro uni• formi flosclate. genuflessi, davanti al tragico, magnifico obelisco dolomitico di Monte Corno. Innanzi a questo nuovo altare si celebra oggi il ti io della patria. Lo celebrano oggi i nostri morii e gli eroi che pugnano ancora. E domani la mia gente, ' orni, lontana, e poscia l'Italia, la latinità tutta, ijui abbasserà le sue bandiere nella visione i(ì-3n!e di Cesare, ni cospetto della scena più belhi di nostra redenzione. E dove s'abbassano le bandiere — Signora — s'innàlz'mo i cuori. S'Innalzano oltre le miserie della nostra carne, olire la vita! Il Commlss. di Vallarsa: Alda Vassena. Il ministro Bianchi la in zona di guerra Roma, 29. notte. Stasera, alle ore 21, è partito per l'Alta Italia, accompagnato dal suo capo gabinetto 11 ministro Leonardo Bianchi, il quale si fermerà a Milano per rendersi conto della capacità industriale dell'istituto di protesi per i mutilati, che, come è noto, rappresenta uno dei maggiori problemi, tra quelli compresi nell'importante disegno di legge, che trovasi ctì' nanzi al Parlamento per la protezione e l'assistenza degli invalidi di guerra, n ministro, trovandosi a Milano, visiterà gii ospedali e le cllniche di Pavia, dai cui direttori ha già ricevuto in questi giorni formale invito. In seguito l'on. Bianchi si recherà in zona di guerra, ove si tjatlerrà vari giorni, per esaminare il funzionarnento del servizio sanitario dell'esercito in considerazione specialmente degli appunti fatti sulla materia nelle recenti discussioni parlamentari. (Stefani).

Persone citate: Alda Vassena, Cadorna, Cesare Battisti, Cesi, Leonardo Bianchi, Signora