In Val d'Astico continua con successo l'accerchiamento di Monte Cimone

In Val d'Astico continua con successo l'accerchiamento di Monte Cimone In Val d'Astico continua con successo l'accerchiamento di Monte Cimone Il nemico respinto con gravi perdite sull'altopiano dei Sette Comuni — Conquista di Muove posizioni tra Cismon e Avisio Il Comunicato DOMANDO SUPREMO, 24. Dallo Stelvio a Valle Lagarina vive azioni delle artiglierie. Nella zona dell*Attico proseguono con -buon successo i nostri attacchi accerchiatiti contro la posizione di monte Cintone. Nella giornata di ieri fu espugnato un trincerone di poco sottostante alla vetta, del monte. Sull'Altopiano dei Sette Comuni, l'avversario lanciò due attacchi contro i trinceramenti da noi conquistati il giorno 22 sulle pendici di Mónte Zebio. Fu respinto con perdite gravi. Tra Cismon e Avisio, i nostri completarono il possesso delle alte valli di Travignolo e di San Pellegrino, occupando Cima Stradone, a nord del Colbricon e nuove posizioni sulle pendici settentrionali di Cima di Bocche. Continuarono ieri i tiri delle artiglierie nemiche su Cortinad'Ampezzo e delle nostre sugli abitati di valle Orava. Nell'alto Fella e nella zona del . Mantenevo l'artiglieria nemica rivelò particolare attività. 0 ADORNA. Come si Sfolge la losira offeosiva tra le Valli dell'Adige e del Brenta Importante strada dell'alto Oordevole in nostro possesso — 400 prigionieri, 2 cannoni e mitragliatriei e ricco bottino di armi. Roma. 84, sera. Mentre continua necessariamente lenta ma incessante la nostra azione contro l'offensiva in tutta la regione trentina compresa Ira le valli dell'Adige c del Brenta) le nostre truppe favorite dalla buona stagione, hanno sviluppato nell'aspra zona tra le alte valli dell'Avisio, del Cismon. e del Cordelle, una serie di importanti operazioni offensive coronate da brillanti successi. Tra le valli anzidette si erge la '.una dell'alpe di Fassa e di Lagorai foggiata a catena, dalla cresta rocciosa ed elevatissima, incisa da passi e forcelle di altitudine superiore ai 2000 metri, fatta eccezione dei passi di Bolle e di Colbricon di poco superiori ai 1900 metri. Il versante settentrionale è breve e rapido, a falde e dirupi in alto, boscoso in basso, solcato da vallette che scendono rapide all'Avisio. Sul versante meridianole invece si aprono tra i granitici gruppi della zona di Cima d'Assa, 'le importanti vallate del Maso, del Fauci e del Cismon che irrigano le amene conche di Fiera di Primiero, Canale San Bovo e Tette Trigno. » tè tre vallate sono risalite da strade che per il passo di Bolle, per le forcelle di Sodale e di valle Sorda, scendono in vaile Avi•lo; ivi ette si allacciano a quella importante rotabile delle Dolomiti che l'Austria costruì tra Lapis in valle Adige e Carponino (Schluderbach) in valle Bient, allo scopo di congiungere io scacchiere trentino a quello cadorino e per facilitare gli spostamenti di (ruppe lungo quel tratto di frontiera, loie rotabile i ora in nostro possesso da Podettaruo all'alto oordevole. E' noto che all'inizio delta nostra guerra, le nostre truppe con rapide e brillanti offensive conquistarono le vallate del Maso, di Vanoi e di Cismon per quasi tutta la loro 'estensione, redimendone i numerosi paesi che vi si. trovano.. Tuttavia le testate di tali valli restavano aperte al nemico, padrone dei nu nierosi passi che incidono la zona Fassana e dì Logorai. Di essi i più importanti sono quelli di Bolle c di Colbricon che conducono in Valle Travignolo, nella zona di Paneveg .gio. L'importanza di questa zona deriva dal ■fatto che da essa si minacciano per i Passi di flollc e di Valle*, le Conche di Fonzaso, in Valle Cismon, e di Agordo in Valle Corde volc. Da essa inoltre, più o meno diretta.mente, si irradiano: la strada dell'Avisio che ."scende a Lavis in Valle Adige; quella di San .Lugano che conduce a Egna, parimenti in Valle Adige; la strada del Passo di Costaiiinga che scende, a Bolzano; quella dei Passi di Prodoi e di Cainpolungo che mena in ralle fiienz. E' dunque evidente l'alto valore offensivo c difensivo di questa zona che fu .perciò potentemente fortificata dall'Austria. Il mattino del 20 corr., unii nostra colonna scindeva in Valle Pellegrino c vi occupava le pendici meridionali d*l Monte Allochet c le settentrionali di Cima Boccli, mentre altre colonne sboccale dal Passo di Valle e. risalenti l'alto Cismon, concorrevano verso la fortissima posizióne della Cavallazza, chiave del possesso dei due Passi di Bolle e di Colbricon. Il nemico, disorientato per l'inaspettato attacco su posizioni che, fortissime per natu. ra, aveva formidabilmente preparato a difesa, oppose qualche resistenza che non ci impedì il successivo giorno 22 di espugnare la Cavallazza e il monte di Colbricon coi due vicini Passi di Bolle e di Colbricon. Caddero nelle nostre mani più di 400 prigionieri, 2 cannoni, mitragliatrici, lanciabombe e ricco bollino di armi e munizioni. Le nostre truppe furono conte sempre ammirevoli per resistenza alle aspre fatiche e per slancio e valore negli attacchi. (Ag. Stefani). 7%r^ "T "»'Leopoli^-<r~ n. V V

Persone citate: Assa, Fassa, Fella, Valle Pellegrino, Vanoi