Genesi e sviluppo del conflitto economico tra Svizzera e Germania

Genesi e sviluppo del conflitto economico tra Svizzera e Germania Genesi e sviluppo del conflitto economico tra Svizzera e Germania (Servizio speciale'della Stampa). Lugano, 23, notte. 1 giornali svizzeri ed italiani si sono occupati in questi giorni dell'« ultimatum » che la Germania avrebbe mandato alla Svizzera circa la questione dei compensi delle merci. Naturalmente se la situazione è difficile, non presenta alcun carattere grave ed acuto. La questione si spiega in poche parole. La Germania minaccia di non inviare più una tonnellata di carbone in Svizzera se. la Svizzera non permette l'esportazione delle derrate che il Governo tedesco ha- fatto comperare in Svizzera da lungo tempo e che il Consiglio federale ha l'atto sequestrare in seguito ad una sua ordinanza inr terdicente 1 esportazione di certi prodotti. Questi prodotti non possono però esportarsi dalla Svizzera in Germania se l'Intesa non accorda il permesso in seguite alle convenzioni internazionali stipulate con queste Potenze. .11 Governo svizzero ha inviato ora due delegati a Parigi, gli onorevoli Sctiuard e Frey, per trattare la. questione e invierà prossimamente anche l'ori. G. Ador, presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa. Probabilmente si verrà ad un'intesa. Questa è la speranza che esprimono non solo i giornali della Svizzera tedesca, ma anche quelli «li- Ginevra e di Losanna. Il « Journal de Genève», ad esempio, dopo aver ricordato ohe per la Germania non è proprio il momento di mostrarsi troppo severa, con la Svizzera, aggiunge: «1 negoziati iniziati dalla Svizzera con i due gruppi di Potenze, raggiungeranno probabilmente un risultato soddisfacente. La quantità di mercanzie, che la Germania reclama, non potrebbe provocare inquietudine nei paesi dell'Intesa. Se quattro milioni di svizzeri hanno bisogno di 130 vagoni di grano al giorno, si può giudicare quanto possono consumarne 68 milioni di tedeschi. I prodotti comprati dalla Germania, e dei quali domanda la consegna, non sono di natura tale da poter modificare la situazione 'economica dei belligeranti». La «Tribune de Genève» agoiunge: «La soluzione di questa situazione non è facile; bisogna., per vincerla, che il Governo fede rode ottenga dagli alleati, e particolarmente dalla Francia, delle autorizzazioni che non si vorrebbero dare per timore di vedere diminuita l'intensità del blocco, uno degli elementi più importanti della guerra europea. Sembra tuttavia ch'ei si tratti di quantità poco considerevole e non di natura tale da modificare lo stato economico dei rispettivi belligeranti. Il nostro piccolo1 paese, posto fra l'incudine ed il martello, che non trova ned suo suolo di che nutrirsi nè di che fare marciare le sue industrie, ha molte difficoltà per sbrogliarsi dell'intricata situazione in cui l'hanno posta i suoi vicini in guerra». Come si vede ora la questione è trattata a Parigi, e se ne avrà nei prossimi giorni il risultato. Vi sono molte probabilità che un accordo possa essere raggiunto. Sulla situazione difficile fra la Svizzera e In Germania le « Basler Nacrichten » pubblicano questa sera un interessante articolo. II giornale dice che, malgrado tutto, bisogna ritenere che la guerra, sarà ancora lunga, nuche se quest'anno si avrà l'armistizio: quindi tbisogna procedere affinchè la situazione economica non subisca danni più gravi. Bisogna rifornire, il paese di viveri e carbone, di materiale greggio e dei mezzi necessari per la difesa. Il giornale acrciunge: «Di fronte alle preteste della Germania di esportare gli acquisti fatti antecedentemente in Svizzera, sorge naturale la domanda: — perchè si lascia agli agenti tedeschi di lavorare per così lungo tempo impunemente nel '-nostro paese? •— II giornale quindi biasima In ultimatum », che* dopo aver compiuto queste operazioni sul suolo svizzero, la Germania ha inviato alla Confederazione, I) «Galler Tageblatt» scrive elio il passo l'atto dalla Germania dimostra quale sin la reale situazione economica della Germania, situazione aggravata dalla recente chiusura del confine olandese che. tagliò all'Impero tedesco l'ultima fonte di rifornimento.

Persone citate: Ador, Basler, Frey, Galler