Il Governo greco chiede spiegazione

Il Governo greco chiede spiegazione Il Governo greco chiede spiegazione sulle restrizioni marittime Atena, 1S, notte. Sculudis ha incaricato i ministri di Greciti all'estero di conferire, coi ministri degli i-ffari esteri sulle restrizioni marittime e informarsi delle toro intenzioni. (A. Stefani). iLa Grecia non ha intenzione di cedere? (Servizio speciale della Stampa). Londra, 19. notte. L'intensificarsi delle restrizioni commer- citili contro la Grecia viene confermato dalj corrispondente ateniese del Times, il quale dichiara che fino a ieri i ministri dell'Intesa continuavano a evitare qualsiasi contatto col Governo greco. Una lleuter però preannunziava iersera che i ministri stessi avrebbero comunicato oggi le loro domande spe cifiche alla Grecia. La Francia *— telegrafaJ'il corrispondente ateniese del Uaily i.hro r.'cle — ò decisamente in favore di energiche misure coercitive, ma il silenzio mantei tito sinora dalle Potenze dell'Intesa ò stato interpretato ad Atene come segno di debole;/.a o di divergenza di vedute. Il Daily Mail ha ricevuto sotto la Anna del suo in\iuto ad Atene il telegramma seguente: « Rallis ministro delle comunicazioni mi « autorizza a trasmettervi questa dichiarali zione: Il Governo greco, forte della fiducia «mostratagli dal Re e dalla Camera, che « mppresenta il popolo, non ha intenzione « ai cedere alle pressioni esercitate dalle Pu« tenze alleate, pressioni per giunta il cui « scopo non è mai staio spiegato al Governo « stesso». Il modo con cui il telegramma fu trasmesso lascia sospettare sia apocrifo e il Daily Mail l'ha pubblicato con questa riserva. M. P. Un dispaccio Stefani da Londra dice: I giornali hanno da Atene, 18: «La situazione diplomatica rimane stazionaria. La continuazione delle misure prese dagli Alleati comincia a cagionare ansietà ed ap-: prensione. Si teme che le riserve di grano del paese siano esaurite prima che si trovi una soluzione alla situazione. Gli armatori del Pireo si sono riuniti stamane ed hanno approvato due mozioni, una indirizzata all'Intesa e l'altra al Governo greco. Nella prima dichiarano che come privati cittadini è ingiusto che essi siamo sottoposti a una coercizione qualunque in seguito ad una truestiohe tra l'Intesa ed il Governo greco a proposito di una politica alla quale sono perfettamente estranei. L'altra mozione richiama l'attenzione del Governo sulla situazione che risulta dall'azione degli AKleoti, la quale, di mano m mano che si estende; trae seco la rovina del commercio marittimo greco e dedle classi operaie che ne dipendono ». I capisaldi dell'azione dell'Intesa Mostro servizio varticolare) Parigi, 19, sera Relativamente alle misure che gli Alleati adotteranno ad Atene, il «Journal'» scrive: «Alcuni giorni passeranno ancora prima che i rappresentanti dell'Intesa compiano ili passo che deve condurre a una definitiva liquidazione dell'equivoco ellenico. Gip che si può affermare, scrive il giornale, è che l'azione è decisa, che i suoi mezzi ed il suo scopo sono chiaramente fissati e cho gli Alleati sono perfettamente d'accordo sui-, la necessità di condurre l'affare con tuttiu l'energia necessaria onde fatilo riuscire. Gli Alleati reclameranno che la smobilitazione totale dell'esercito greco divenga effettiva; esigeranno la soppressiono assoluta delle officine di polizia segreta che sono un centro di agitazione occulta contro l'Intesa, e ireclameranno Umilmente garanzie di correi- tezza costituzionale ». D. R. Per la presenza dell'Italia neiG' azione verso Ba Grada Róma, 19, notte. La Tribuna richiama l'attenzione del Go- 'eino italiano sulla situazione greca e rilevando l'energico contegno dell'Intesa scrivo: « L'Italia non sia assento dal problema di j Kavala. La rinuncia greca al possesso di Kavala non può aver luogo se non contro compenso dalla Germania garantito al cognato imperiale nell'Epiro. Ora, noi abbiamo in Epiro vitali interessi e diritti da difendere e diritti consacrati in un atto internazionale come la conferenza eli Londra Jle cui deliberazioni furono, tra l'altro, ri 'conosciute, sebbene colla solita graeca fides; .'al Governo greco. Che di più perchè l'Italia possa e debba prendere parte diplomat.'catnente e attivamente nelle misure contro h; Grecia? E' vero che essa non appartiene di gruppo delle Potenze protettrici e garanti della libertà e integrità ellenica; ma è. anche vero che l'ultimo intrigo combinato tra Re Costantino, il capo dello Stato Maggioro Dragoumis e il barone Schenk" colla Bulgaria e la Germania è senza nessun dubbio diretto contro l'Italia. II compenso, che la Grecia dovrebbe ricevere per la cessione ;'i Kavala alla Bulgaria, è niente altro, ripetiamo, che l'Epiro e ci sono vitali ragioni' politiche e strategiche fondamentali perchè l'Italia non possa mai permettere alla Gre'ia di occupare l'altra riva elei canale di Corfù. Queste ragioni immanenti valgono bone i diritti di uh trattato, per cui noi speriamo che l'Italia — conclude la Triòtwia—. non sarà in nessun modo assente nell'azior.e diplomatica o militare che le Potenze alleate stanno svolgendo verso Re Costantino e il suo paese ». <» e e -: o a a o o , ; i . , La costa e i campi bulgari di Dedeagatch bomba rdati Parigi, 19, notte.' 7/ Daily Mail ha da Atene che il 18 giugno la squadra degli alleati bombardò la costa bulgara di Dedeagatch ed ì campi bulgari che furono sconvolti e subirono perdite considerenoli. (A. Stefani). Le operazioni in Asia Minore <k Londra, 19, mattino. Ir War Office pubblica un rapporto dei generalo Lake annunciarne cha nella notte del 16 il nemico tentò, %iza successo, di impadro-, nirsi di nostre trincee sul fronte di Sannaiyat. 11 comunicato turco del 17 menziona un teifc tativo di sbarco inglese sulla riva sinistra dell'Eufrate. Trattasi di fatto puramente immaginario, oppure versione" travisata dalla punizione inflitta agli arabi da^ una noatta colonna volante che fu menzionata .• nel- - co» inimicato inglese del 16. ''-, .•'•>

Persone citate: A. Stefani, D. R., Re Costantino, Schenk