Diciotto battaglioni austriaci attaccano invano sull'altopiano di Asiago

Diciotto battaglioni austriaci attaccano invano sull'altopiano di AsiagoDiciotto battaglioni austriaci attaccano invano sull'altopiano di Asiago 254 austriaci prigionieri - Il nemico volto in fuga a Coni Zugna e a Serravalle Il Comunicato DOMANDO SUPREMO, 16. !' Tra l'Adige e il Brenta nella giornata di ieri l'avversario tentò ancora vani, sanguinosi sforzi '•per infrangere la nostra resistenza, ormai saldamente afteramatasi lungo tutta la fronte. In Valle Logorino, la notte sul 1S, ingenti forze nemiche attaccarono, di sorpresa, le nostre posizioni di Serravalle e di Coni "Zugna. Dopo tre ore di mischia accanita, all'alba, le colonne ne nuche furono volte in fuga ed inseguite dal fuoco preciso delle nostre artiglierie. ; Sul fronte Posino'Astica, dopo un tentativo di attacco notturno netta zona di Campiglio, il ne mico si limitò ieri ad intenso bombardamento, cui risposero le nostre batterie. Sull'altopiano di Asiago, dopo violenta preparazione delle artiglierie, masse nemiche, valutate a 18 battaglioni, attaccarono più volte la nostra fronte da Monte J*aà a Monte Lemerle, con azione dimostrativa alle ali, decisiva al 'centro. Gli impetuosi assalti delle fanterie nemiche, preceduti e \protetti da cortine di fuoco delle 'artiglierie, s'infransero ogni volta contro le nostre linee, dinanzi alle quali l'avversario lasciò mucchi di cadaveri. Un nostro ria scito contrattacco da Monte Le'merle ci procurò prigionieri e una mitragliatrice. Nel complesso di questa azione prendemmo al nemico 2S4 prigionieri. Lungo la rimanente fronte, sino al mare, nessun avvenù mento importante. CADORNA. Come gli austriaci vanno logorando io loro forze La nostra controffensiva Roma, IO, notte. ! I vostri boUellini dulìe operazioni, dal 10 tornano in poi, segnalano attacchi nemici \contro più traili della nostra fronte tra Aditile a Brenta. Si tratta di azioni ora semplice.mente, dimostrative e condotte con pache 'iforze, ora violentemente decisive c sviluppaIle da indenti masse, talvolta eseguite, di [sorpresa da soli nuclei di fanteria scelti, tal 'Mitra invece precedute ed accompagnale da Untensa preparazione dell'artiglierìa. Tulli\via la sporadicità di tali attacchi, la diversità fi la. lontananza degli obbiettivi contro i 'quali, si dirigono, la stessa improvvisa e Ujuasì disperata violenza, di talune azioni, jeui susseguono periodi di stasi in corrispondenza del medesimo tratto di. fronte, rilevano chiaramente rome a queste residue, inavifestazioni deli'attività offensiva nemica non (presieda più un concetto organico r complessivo di 'manovra. L'avversario, impressionato dai primi atti controffensivi iniziati dalle nostre truppe, informalo dalle esplora'.zioni. aeree degli spostamenti di nostre riserve^ lenta avvalersi delle poche unità intbaltc tuttora disponibili, e sopra tutto del {grande numero di artiglierie e di munizioni, di cui è dotato, per far credere ad. una per'sisleule sua condotta offensiva, con lo scopo di impressionarci e paralizzare la te.mv.ta nostra controffesa: ma il gioco evidente. nort •può ingannare ; nostri comandi, nè turbare \lc nostre truppe. La valida resistenza da 'queste, spiegata nel corso di cinque settimane ha permesso ili logorare l'avversario, nonostante la preponderanza, delle sue artiglierie, c di fare ordinatamente affluire le nostre riserve là dove il Comando ne ritiene utile l'impiego. Con ciò l'iniziativa delle, operazioni passa nettamente, dal nemico « noi ed ogni, suo vano tentativo per riprenderla ■/ioli può servire che ad aggravare il logorio delle sue forze e, mercè il costanti; buon successo delta, nostra difesa, lo slancio c l'ardimento d':!!* nostre talora ■se truppe. (Stefani). amfctzsI caduti per la Pafisria CASALE MONI'.. 10. — E giunta n Miziu uf, ficiale che, in seguilo a ferite riportate, in combattimento, in un ospedaletto uà campo è deceduto il soldato degli alpini MórtineUgo Giacomo di Carlo, nativo di Rocchetta d'Asti. Sili monte Sabotino, per ferite gravissime e caduto il soldato Pozzo tiiuseppe; pure ptr ferite è morto al fronte il soldato Salascò Francesco, da Sun Damiano d'Asti. Per terno gravi aha testa, al Fai Piccolo è caduto ù «soldato degli alpini Pastrano Francesco, nativo di'pòrtacomaro d'Asti; e su! campo è caduto 'il.soldato di fanteria Damesso Giuseppe, di San Damiano d'Asti.' FIRENZE, 16. — Giunge notizia che in un -ospedaletto da campo è morto, in sesruito a ferito riportate combattendo, omo Barsotn, sottotenente degli alpini «d insegnante nelle scuole del nostro Comune. Giunge pure notizia che è morto in guerra il conte Attilio Bernetti, seitidenent* dai granatieri ■ Sardegna ». na accrescere

Persone citate: Attilio Bernetti, Cadorna, Pastrano Francesco, Sili, Sun Damiano D'asti, Tulli

Luoghi citati: Asiago, Brenta, Campiglio, Firenze, Roma, San Damiano D'asti, Sardegna, Serravalle