I colloqui e i risultati della giornata

I colloqui e i risultati della giornata I colloqui e i risultati della giornata Roma, 15, notte. Ecco la cronaca di questa giornata decisiva delle trattative dell'on. Boselli. Nella mattinata l'on. Boselli ebbe due colloqui: uno con l'on. Salandra, l'altro col sen. Aibertiiii. AU'ex-Presi dente del Consiglio l'on. Boselli rivolse l'invito di intervenire presso Sonnino per indurlo a restare alia Consulta. L'on. Salandra promise infatti d'interporre un amico comune per far recedere l'on. Sonnino dalle eccezioni che Ano a ieri egli aveva sollevato come altrettante i **o e e a e e o i l i l o se e a e dgsitscondizioni a far parte del nuovo Gabinetto. Fu in seguito a talo intervento che Sonnino aderì a l'issare un colloquio all'on. Boselli. Nel pomeriggio, infatti, il decano della Camera uscì di casa per recarsi all'abitazione del Ministro degli Esteri in via dello Tre. Cannelle. Questo colloquio è durato dalle 14,40 alle 15,50 e dicesi che sia stato improntato aliti massima cordialità, tant'è V9ro che subito dopo si sparse la notizia dell'accettazione dell'on. Sonnino. Tornato a casa sua verso le 10, l'on. Boselli ricevette successivamente l'on. Orlando e l'on. Bissoati, i quali lasciarono insieme il villino del futuro Presidente del Consiglio, alle 18,30: Orlando riporti in automobile, Bissolati in fiTam. Allo 18,45 Boselli, in redingote e cilindro, si è: recato in automobile a; Villa \da. ti conferire col Re. Il colloquio è durato 40 minuti. Alle ore 7,25 l'on. Boselli è uscito da Villa Ada e si 6 recato, a casa sua, dove ha ricevuto l'on. Colosimo, che fu Ministro delle Poste nell' ultimo Gabinetto Giolitlri L'on. Boselli, dopo cena, non è uscito di casa. Nessuna vice-presidenza Questa la cronaca dei colloqui, cronaca breve, ma succosa di resultati, a conclusio ne ilei quali è atteso da un momento all'altro l'annuncio ufficiale che l'on, Boselli ha accettato l'incarico di. costituire il Mi nistero. 11 che vale a dire che il Ministero già costituito. Ma alla cronaca dei collo qui s'aggiunse Iti cronaca dei commenti, delle impressioni, delle interpretazioni. Anzitutto è ormai escluso che l'on. Boselli pensi a creare una vice-presidenza del Consiglio dei ministri: « Per la nobiltà e la prontezza dell'ingegno — scrive a questo proposito il Giornale d'Italia —- por la conoscenza perfetti!, di tutti i meccanismi dell'amministrazione, per l'esperimérùata capacità ad intervenire prontamente nello discussioni, ed infine per la resistenza, fisica, l'illustre uomo ha ben ragione di confidare di poterà pienamente assolvere i molteplici compiti della presidenza del Consiglio ». In quanto all'adesione di .Sminili', lo stesso Giornale d'Italia la dà stasera per sicura e definitiva: «Al primo invito, alla prima affettuosa e calda esortazione ricevuta dall'oli. Boselli, l'on. Sonnino oppose talune difficoltà e anche un poco il desiderio di qualche riposo dopo il lavoro assiduo, quotidiano, pesante, di due anni ; ma tra ieri ed oggi — scrive il giornale; suddetto — sono siate eliminate con molto uccorgimento politico e con grande acume dall'onorevole Boselli tali difficoltà e l'on. Sonnino. in un lungo e cordiale colloquio con l'onorevole Boselli, ha oggi dichiarato che aderisce all'invito di rimanere alla Consulta. Cosi è dunque fissata ed ampliata solidamente la baso fondamentale del Ministero Boselli. Il trinomio Boselli-Bissolati-Orlando è divenuto il quadrinomio Boselli-Bissolati-Órlando-Sonnino ». gtnebsL'inclusione dell'on. Meda L'altro fatto che nella giornata è sopravvenuto a modificare la situazione di ieri, consiste nell'inclusione dell'on. Meda nel Ministero, inclusione che sembrava esclusa. Un autorevole deputato cattolico liti detto a questo proposito : u L'on. Meda ha avuto l'invito ed ha accettalo. Ecco tutto quello che si può dire sul faito della partecipazione cattolica al nuovo Ministero. I commenti, le Interpretazii ni, lo riservi-, le restrizioni, gli ampliamenti che si leggono e si rileggono in questi giorni non tolgono nulla né nulla, aggiungono alla cosa. Se l'on. Boselli ha crcnuio eli doversi rivolgere anche all'on. Moda, vuol dire che egli ritiene che l'opera di questo deputato per quello che l'on. Meda vale, e per il seguito che ha alla Camera e nel paese. 1 al!'Infuori di qualsiasi rappresentanza ufficiale, può tomaie utile alla patria. E se l'on. Meda a sua volta s1 6 deciso ad affrontare le responsabilità ministeriali, vuol dire clic pensa di poter dare ancìie questa volta un contributo utile al paese ». F,d un altro personaggio cattolico ha pure dichiarato: « L'inclusione del Ùcputato di Rho, onorevole Meda, nel nuovo Gabinetto non va interpretata come la partecipazione al Governo di un rappresentante del nostro partito, che, come è noto, di esso alcun rappresentante vi è nella Camera italiana. L'accettazione quindi di un qualunque portafoglio ministeriale da parte dell'on. Meda, non può non considerar* die come il risultato di un pensiero affatto personale, al quale potranno concedere, e la concederanno certamente, larga adesione, --ueglt uomini e quel gruppo politico che l'attività parlamentare dell'egregio deputato condividono e seguono. D'altra parte i ripetuti voti concessi dai cattolici che sono alla Camera al Ministero Salandra e le ripetute dichiarazioni espresse sulla necessità che la guerra sia con tinuata e condotta con arC'mento ed energia fino alla vittoria finale, non possono non consigliare ai deputati che militano nelle nostre file di avere parte diretto p viva a qualunque combinazione ministeriale che'avesse per programma il compimento della sacra impresa nazionale ». Le Potenze straniere e la crisi L'Idea Nazionale accennava ieri a ingerenze straniere nella soluzione della crisi. Ora il Giornale d'Italia reca : « Sono state pubblicate notizie, secondo le quali un ambasciatore di una grande Potenza avrebbe à ! fatto dei passi per fare restare al Ministero . , a l e a a degli esteri il barone Sonnino. Nello sincri tire tali notizie e nel dichiararle fantasti che, uri giornale annuncia che il solo fatto vero è che l'ambasciatore d'Inghilterra ha reso visita martedì scorso al Re. Se non che questa notizia è non meno dell'altra priva di qualsiasi fondamento». Le liste ***oro; Bonomi, finanze; Colosimo grazia e Roma, 15, notte. U Giornale d'Italia pubblica a semplice titolo di cronaca e colle premesse più caute la seguente lieta, che vi trasmettiamo per curiosità, avvertendo che essa è ima lista di pura induzione: Boselli, presidente del Consiglio senza portafoglio; Orlando, intemi; Bissolati, ministro senza portafoglio; Sonnino, esteri; Carcano, giustizia; Meda, lavori pubblici; Scialoja, ir slruzionc; [>e Nava, colonie; Raineri, agricoltura; Comandini, poste; Fera, g Girardini. ministri senza portafoglio. Il Corriere d'Italia pubblica nella sua ultima edizione la seguente lista cho dà comò probabile o che vi riferisco come tentativo di approssimazione al vero. {'residente: Boselli; Interni: Orlando; Esteri: Sonnino; Grazia e. Giustizia-. Colosimo o Scialoja; Finanze: Facta o Bonomi; Tesoro: Carcano; Agricoltura: Raineri o Sacchi; Lavori. Pubblici: Meda; Istruzione Pubblica: Bianchi Leonardo; Colonie: Torre o De Nava; Poste e Telegrafi: Comandini. — Ministri senza portafoglio: Bissolati, Fera), Girardini. il Giornale d'Italia pubblica nella sua. ultima edizione una seconda, lista, anch'essa, approssimativa, del nuovo Ministero : , Boselli, presidenza del Consiglio senza portafoglio; Orlando, Interni; Bissolati, ministro senza portafoglio; Sonnino, Esteri; Carcano, Tesoro ,Bonomi, Finanze ; Colosimo, Grazia e Giustizia; • Meda, Lavori Pubblici; Scialoja, Istruzione,- De Nava, Colonie ,- Raineri, Agricoltura; Comandini, Poste,- Fera o Girardini, ministri, senza portafoglio. « Uno spostamento — dice it giornale — potrebbe avvenire per l'inclusione nel Ministero di un senatore piemontese: il prof. Francesco Raffini. Rimangono i due Dicasteri militari, Guerra e Marina, per i quali si afferma che nulla sia. stato sinora deciso » e a e l e i è i a o a à i l i a e e . e e o o a e a Commenti dei giornali Rema, 15, notte. I.a Tribuna afferma che accorderà il suo aploggio al nuovo imminente Ministero Boselli ; scrive : Per la tutela degli interessi nazionali « .Nei appoggieremo in qua1- ìque modo, per quante riguarda la guerra. , Ministero che uscirà dalia presente crisi e.che costituirà, la rappresentanza dell'Italia, sia di fronte, ai nemico. ;ia nel Consiglio degli alleati per la tutela dei suoi supremi interessi. Nessun altro pensiero può essere concepito, nessun altro atteggiamento assunto da qualùnque italiano mentre la Patria è in lotta per il conseguimento delle proprie aspirazioni nazionali e per il trionfo dei propri destini nella storia. Ma, al disopra dell'adempimento di questo dovere lealmente accettato sin d'ora ila tutu', si comprende che questo appoggio, questa collaborazione nazionale all'azione del Governo shp'i tante più spontaneamente fervida e. quindi, tanto p'u efficace, quanto meglio il nuovo Ministero corrisponderà ai motivi ed a?H scopi rhc lo hvranno fatto sorgere, cioè realizzare la più intima unione, la più sincera concordia di'tutte le energie politiche nazionali. Si assumerebbero, quindi, una ben grave responsabilità quegli uomini o quel gruppi che, per incoercibile spirito settario o per infelice memoria di antichi dissensi personali o di partito, o per semplici irragionevoli antipatie, facessero opera di esclusivismo, di scomunica sia contro altri gruppi, sia contro particolari per?onaggi. Facendo ciò si tornerebbero ad .Introdurre germi malefici di politica interna, in quella che, nel momento presente, non può e non deve essere che politica nazionale, e giungerebbero cosi, sin dall'inizio, a frustrare le ragioni e gli scopi superiori della presente crisi, che — concluda la Tribuna -- non poteva e non doveva e??erc semplice crisi di persone ». Per la collaborazione di tutti i partiti Il 'Corriera d'Italia sostiene la necessità della partecipazione, dei giolittiani \\ Governo Boselli scrivendo: « Si è parlato mollo in questi giorni prò e contro la partecipazione dei giolittiani, più centro che prò : aia chi doveva riproporre e proporre dei veti a poco a poco, almeno nell'ambiente di Montecitorio, ha dovuto rendersi cento della realtà delle cose e c'oè eh--1 in un momento in cui la concordia parlameniare è garanzia di concordia del Paese non solo, ma garanzia di unione e di energie e di sforzi, non è possibile trascurare un gruppo indubbiamente cospicuo che adisce nel terreno costituzionale e elio mio èssere condotto ad una utile i-nllaborazirne solo a patto di cancellare tot'i quesospetti ingiuriosi che in tempi non lontani, a ragione n meno, non discutiamo, avevano determinato in lui uno stato di umiTanie casperazione ». Il giornale nota cho la crisi si e determinata appunto i>er raggiungere 1 uniondi tutti i partiti costituzionali, o, so rnegro svuole, patriottici, ed aggiunge: ■< Il ragionamento decrli ultra interventisti è viziato dafatto che è costituzionalmente assurdo che \= minoranze abbiano ad assumere la responsabilità di un fatto In cui è invpe-mato tutta lvita del paese. Ma onesta lesponsabilità, apunto in cui siamo, deve essere assunte solidalmente dall'unione dei unioni per stabilirun equilibrio tra le forze che agiscono neParlamento e quelle che agiscono nel Paesal fine di raggiungere te massime utilità dello sforzo delle nostre armi. L'esclusione de! giolittiani — conclude il giornale cattolico ^- sarebbe ima debolezza per il nuovo Gabinetto ed un pericolo per la compagine morale che deveattraverso la raopresentaiiza nazionale, perseguire i fini della guerra » . Sulla Commissioni di controllo Il Giornale d'Italia combatte la creazionedel resto scartata dal nuovo Ministero Boselldelle Commissioni parlamentari di controllsulla politica estera e sull'andamento dellguerra: «Si insiste negli ambienti democratici nella pretesa necessità di creare specialCommissioni parlamentari le quali seguanl'andamento dogli affari dello Stato od in certnual modo controllino o. diciamo più chiaramente, sorveglino l'azione dei ministri. Francamente ci pare una pretesa ingiustificata eanche antidemocratica. Il Comitato parlamentare per eccellenza è precisamente il Gabinettche è emanazione delle Camere legislative che assume verso il Parlamento tutte le responsabilità di governo. Ora, formare un altro Gomitalo che, senza ombra di responsabilità ed animato da prevalente tendenza alicritica, stabilisca l'alta sorveglianza sul Mnistero, inceppandogli l'azione, significa da ulato spogliare la Camera della sua maggior a a e è e e i a eee e i l = i ' e el e o od e, ee, i, o a ali o o and no e en aa in funzione e della sua più alta prerogativa e dall'altra sminuire l'autorità, la libertà, l'iniziativa e la responsabilità del Gabinetto, il cho è essenzialmente antidemocratico. Non parila pio poi dell'estrema difficoltà di comporre Commissioni dì questo genere,' specialmente in un Parlamento che, come il nostro, non e assolutamente unanime e concorde sull'esplicazione della politica nazionale in questo momento storico. 31 parla della Francia, ma presso i nostri alleati i neutralisti non esistono e quanto al socialismo esso fa parte d*!l'unlorre sacra per la difesa nazionale. E deiresto, il funzionamento delle famose Commisti ani nel Parlamento francese non è scevro di inconvenienti, sopratutto a causa dalla difficoltà di tenero il riserbo, o addirittura 11 segreto, che in tempo di guerra, sono indispensabili. E non accenniamo al danno che può recare alla ..cosa pubblica che i ministri eventualmente sì preoccupino di guadagnarsi, in un momento o nell'altro, il benestare dei Comitati parlamentari di controllo o di sorveglianza e tralasciamo di dimostrare quali complicazioni deriverebbero dal giuoco delle rivalità politiche e personali che farebbero di quei Comitati altrettanti club di congiurati contro questo o quel ministro con chissà quale delizia per il paese». Da fonte ufficiosa si dichiarano assolutamente infondato le notizie pubblicate secondo le quali un ambasciatore di una grande Potenza avrebbe fatto passi per fare restare al Ministero degli esteri il barone Sonnino. Sulla permanenza di Sonnino alla Consulta Il Giornale d'Italia pubblica: « Crediamo rhe la notizia dell'accettazione dell'on. Sonnino produrrà ovunque buonissima implosione. Essa risponde al desiderio universale che alla nostra politica estera fosse assicurato uno spirito di continuità, non solo nella sua essenza, ma anche, nella sua rappresentanza personale. In tal modo anche all'estero e presso.' i n'Ornici non vi sarà il menomo dubbio sul carattere del nuovo Governo. Chi all'estero avesse dubitato un solo momento sulla fermezza nostra sarà pienamente rassicurato. If nome di Sidney Sondino non ammette dubbi di sorta. Le speranze dei nemici e le incertezze degli alleati, seppure ni furono, si dilegueranno definitivamente. Tale condotta imponeva infatti la logica degli eventi, perchè il Ministero degli Esteri è oggi diventato — tra le altre cose — un Ministero tecnico per eccellenza Entro dc<manl il Ministero sarà formato ed annunziato e sarà un Ministero nazionale con la rappresentanza di tutti ì partiti della Camera, come richiede l'ora presente. Il Ministero non muterà più le sue linee principali, io quali sono o rimangono quelle che abbiamo segnate e che si riassumono1 in quattro nomi: Boselli, Orlando, Bissolati e Soiuilno, ognuno dei quali è una sicura garanzia ». «Il Ministero della guerra» Il Giornale d'Italia dedica al nuovo Ministero un articolo editoriale in cui'è detto: Questo è Il Ministero nato dalla guerra e per la: guerra: li precèdente Gabinetto Salandra, sorto in momenti ned .quali l... pace sembrava invi olitile in Europa, ebbe l'altissimo merito di trasformare interiormente se stesso da Governo di riforme interne in Governo di guerra o condurre l'Italia con chiaro veggenza e risolutezza per quell'unica via che richiedevano l'onore e la fortuna del paese. Gli avvenimenti succedutisi dalla meta del Ulto in poi l'hanno ampiamente dimostrato. Oggi, dalle viscere .-..esse di questa guerra, nasce il Ministero Boselli che è foggialo come strumento ili guerra. E' la fucina nella quale energie dei vari paiiitl si gettano è dilli le quale devono uscire acciaio tempi-aio alle nuovi' imprese della patria. L'eredità del precedente Gabinetto è veramente grande o gloriosa: Kriiderla ancora più augusta ed ancora più gloriosa- tale deve essere la nohils ambizióne del Ministero nazionale. Ne ha. esso i mezzi? La sua eccezionale costituzione ci affida che iteli mancheranno. Nessuno meglio del nuovo Gabinetto può dare l'organizzazione delle buone volontà, cioè può mettere in valore le capacità di tutti i cittadini secondo le attitudini di ciascuno per il raggiungimento della vittoria. Sarà il Ministero nazionale u l'auspicala dittatura collettiva » (ci si passi l'espressione) che porrà in azione l'armonia complèsa delle energie italiane? Il ]>aese — termina il giornate — pronto ad obbedire, è generoso e fidente ». drteglvodedePlosimdehdpsinitstdm« dditdcosptaP™gpdsin—sscbWsdocrrltegngtWBlAncora il giudizio di Clemenceau suH'on. Salandra 11 l'ostro corrispondente da Parigi ci ha riassunto qualche passo dell'articolo che sull'Homme eheHatnù Giorgio Clemenceau ha dedicato alla caduta dei Ministero Salandra; Per l'autorità del parlamentare francese e per l'interesse dello osservazioni che egli ha fatto sulla crisi italiana, crediamo non suporlluo riprodurre alcuni altri brani del suo articolo: « Il Oabinetto Salandra — scrive Clemenceau — viveva penosamente; questo non era un mistero iter nessuno, dalle due parti del monti Ho udito attribuire tante causo alla precarietà delia sua esistenza che preferisco rinunciali subiio, ad ogni sottigliezza di apprezzamento per indicare, con una frase la ragiono principale che salta agli occhi : la debolezza dell'azione. Si sa che l'Italia non' ha affano segreli per Charles Bcnoisi. E' d'oltr'.xlpe che gU venne la suggestione del suo famoso: « S'on c'è liocorno affatto »? Non è impossi bile. Por non aver tenuto conto di questo buon avviso, Siila udivi, può vedere ciò che gii capitato. In simili casi, generalmente, ciò che induce gU uomini pubblici, senza armatura di ■temperamento, a perseverare neUttuiorc in ,-ui iropp* tentazioni li attirarlo, è la credenza ingenua che l'abilità possa tener luogo di energia, quando la si spinge risolutamente fino ai limiti in cui ossa è esposta a mutar nome « Ho detto, dianzi, che la causa della caduta del Ministero dell'on. Salandra è di quelle chi: saltano agli occlv. Essa fu unicamente nella sua propria debolezza di concezione, di senti menti, di volontà, d'azione, ■interiore alle ma nifestazionl di carattere, in cui il popolo italia no poteva riconoscersi. Anche in ciò si è creduto che le parole sostituissero gli alti. Sono d'i quegli errori che possono aver corso in tem po di pace. La guerra non vuole cho della realtà. Salandra, come si può pensare, ha fatto appello « all'unione sempre più completa delle meniti e delle anime», che egli non poteva naturalmente concepire che sui suo nomer La Camera ha dichiarato che le condizioni, preci semente, di questa unione non erano state mantenute. Il Re ne dovrà cercare una mi gltere e più efficace realizzazione ». Marconi avrebbe scoperta un apparecchio per scongiurare le colli si ohi in mare Londra, 15, sera. Circola la voce negli ambienti marittimi che il direttore della Compagnia Marconi. Godfrey Isaacs, abbia annunziato che Guglielmo Marconi ha inventato un nuovo apparecchio destinato a diminuire i pericoli della navigazione. L'apparecchio, di semplicissima costruzione che potrà essere regolato dal ponte di coman do, ronderebbe impossibili le collisioni dovute a nebbia o ad oscurità- L'invenzione sarebbe messi quanto prima a disposizione del pub- nssscqbpdpz