Verso Dubno...

Verso Dubno... Verso Dubno... Belle previsioni del "Times,, Londra, 10, notte. La forma concreta che la grande vittoria russa assume è rappresentata, secondo il corrispondente del «Times» da Pietrogrado, dalla rottura del fronte nemico sopra un'estensione di cento miglia, da Luzk a Tarnopol. Fu intorno a Luzk che l'avanziate russa si pronunciò maggiormente. Essa si teli-zio contro le posizioni di Olyka alle quali entrambi i belligeranti attribuivano eccezionale importanza e, superatele, spingevasi alla cattura di. Luzk coprendo ventiquattro miglia in due giorni e mezzo. Difese di .enorme potenza furono successivamente abbattute e il risultato del gran balzo fu che il triangolo Olyka-Kolki-Luzk cadde in mano del russi, che in 'tal modo divennero padroni di tutte le strade recanti verso Koval e Sokal. «Gli eserciti di Bothmer e di Bohm Ermolli — prosegue il corrispondente — sono pel momento spa.rpaglia.ti e privati di connessione. I legami tra le varie unità furono spezzati agili inizi delle operazioni e i di^ sperati- «forai del nemico non riuscirono a riagganciarli. I reggimenti cosi isolati, privi di punti di contatto e incapacitati a sostenersi .a. vicenda, offersero una resistenza assai relativa e si arresero in massa alile trionfanti legioni ti! Brusiloff. Non meno soddisfacente che intorno a Luzk fu il successo dei russi oltre il confine galiziano, dove lungo il basso corso dello Strypa vennero espugnate potenti fortificazioni sopra un settore di. sette miglia fra Trybukhovce presso Bu'czacz e Jazlowiec. Questo settore costituiva una importante Jinea difensiva anziché una pura linea di avamposti come gli austriaci pretenderebbero »• Tra i critici russi il colonnello Shunsky pensa che in seguito alila vittoria di Luzk l'ala sinistra austriaca ha perduto il contatto ccxll'ala destra germanica in località leggermente al sud del punto di congiunzione, talché dopo lo sfondamento della linea austriaca parte dell'esercito delirarci duca Giuseppe Ferdinando venne a trovarsi unita alla estremità della linea germanica e staccata dal resto delle forze connazionali. La vittoria russa in tal maniera minaiCeia di avvolgimento tanto l'ala destra dei tedeschi in direzione di Brest-Li towsk, quanto l'ala sinistra degli austriaci in direzione di Leopoli, le due zone dove il nemico ha concentrato tutte le riserve disponibili. Mentre le comunicazioni in queste retrovie diventano cosi piuttosto precarie, devesi anche notare che nella regione della rottura i trasporti ferroviari sono inadeguati per dar modo agli austriaci di rinforzare i punti più critici. Shunsky quindi giudica ben poco incoraggiante la posizione degli austriaci i quali non tossono aspettarsi aiuti efficaci dai tedeschi cosi impegnati a Verdun e devono provvedere da soli alla seconda difesa della Galizia. Egli prevede addirittura una ulteriore ritirata austriaca sopra Sokoi, Rawarusska e Leopoli. « E' interessante — termina il corrispondente — paragonare la prima offensiva russa in Galizia col movimento attuale. Allora occorsero sei settimane per convertire in vittoria i successi iniziali mentre stavolta quattro giorni di combattimento in Volinia e in Galizia hanno culminato in una l'ottura del fronte nemico. Nel frattempo nessun prodromo di grandi mosse ausiliarie emerge da parte di Iliiidenburg-, al nord. Risulta solo che tutte le riserve usufruibili vengono lanciate contro la breccia da Leopoli a Brest. Tra questi rinforzi quelli provenienti da Brest sono gei-manici, e, infatti, un certo numero di prigionieri tedeschi furono già catturati dai russi. Le operazioni1, pel momento, anziché trincerate, sono manovrate, e le possibilità sembrano tali che il corrispondente della Morning Post' dichiara : « Le cose cominciano a prospettarsi gravi per l'intera linea nemica in Russia ». Da parte sua, il Times editorialmente, mettendo in risalto l'bnportanza del successo russo, prevede la cattura di Dubno, dopo quella di Luzk, e quindi, una ritirata generale austriaca che dovrebbe esercitare un considerevole effetto sulle posizioni gei-maniche al nord. « Tuttavia — soggiunge il giornale — questa guerra ha prodotto troppi disappunti per giustificare premature predizioni o esagerati rallegramenti ». E' però indubbio, secondo lui, che gli austriaci, davanti all'avanzata russa, hanno motivo di pentirsi della loro nuova avventura nel Trentino. Non si poteva pensare che essi l'abbandonassero di punto in bianco e non l'hanno, infatti, abbandonata; ma il «Times» crede che forse non hanno ancora potuto sentire tutte le inevitabili conseguenze della loro disfatta in VcMnia e in Galizia. Comunque il «Times» ritiene immensamente migliorata la situazione, tanto sul fronte russo che su quello italiano, da quindici giorni in qua, e in tutti gli eventi travede la riprova della crescente coordinazione degli sforzi degli alleati. Di questa è felice esempio, oggi, anche la presenza di Joffre a Londra, insieme con Briand ed altri ministri di Francia. <:La nostra coordinazione coi francesi — scrive il giornale — resta inalterata. La più completa unità esiste tra le due forze alleate e dobbiamo restar contenti di questa nozione, senza tentare di, fare supposizioni, intorno alle segrete conferenze degli alleati ». Anche il « Daily News » interpreta cosi la visita di Joffre e di Briand a Londra; e aggiunge che aveva identico carattere coordinativo la missione di Kltchener a Pietrogrado. Le conferenze di Joffre e delle altre autorità francesi col Governo e le autorità militari inglesi sono proseguite, e.pare terminate quest'oggi. Dovunque Joffre fu riconosciuto per le strade, raccolse ovazioni. Egli fu ricevuto coi suoi compagni dal Re M. P. U

Persone citate: Bohm Ermolli, Briand, Galizia, Giuseppe Ferdinando, Koval, Sokal, Volinia