BUG, L' UOMO D'ARGILLA

BUG, L' UOMO D'ARGILLA UT* CAPOLAVORO £ BUG, L' UOMO D'ARGILLA ha avuto ieri al CINEMA SPLENDOR di Torino un magnifico successo, nella nuovissima edizione stampata da una grande Casa di Roma. Da oggi si iniziano le repliche di questo che fu proclamato da artisti " un capolavoro autentico dell'arte cinematografica,,. Il tesoro del Rabbino Mago Al tempo della guerra di Polonia, che passò, nella storia col nome della guerra dei trent'anni ■ ed alla quale poso fine Sigismondo Wasa creando l'inizio della potenza Piaissiana scompariva un t'orno d'Argilla di proprietà, di ini Habbino Mago. Questo uomo di pietra prendeva vita od era schiavo obbediente di chi sapeva vivificarlo. Per dare vita alla strana creatura era necessario apporle sul petto un talismano, a forma di 6tella, nel cavo del quale si doveva racchiudere una formula magica. Ma, come si disse, durante la feroce guerra che devastò ed insanguinò la infelice Polonia il portento scomparve e di esso non rimase che un ricordo. Cercando nei campi una vena acquosa, un maestro fontaniere provocava una interessante scoperto,. Il piccone degli openai, anziché battere sulla soda lena apriva un foro di accesso ad una specie di grotta, ad una cantina nella quale il maestro fontaniere, tosto disceso, trovò, tra vari oggetti, una strana statua mirabilmente conssrvata. « Ecco qualche cosa d'interessante per il vecchio Saiar ». 11 vecchio Xncor viveva in una bizzarra sua casetta assieme alla bellissima figlia Klelna e per lei accumulava ricchezze col commercio delie coso antiche. Il vecchio Yficor tulto comperava purché, fosse interessant.". artistico. A lui si rivolse perciò il maestro fontaniere, e l'antiquario, avendo trovalo di suo gradimento gli oggetti scoperti nella cantina li compero lutti, compresa la statua. Lo Scienziato Affamalo, privo dei necessario, in una sollilla, gioco delie intemperie <• dei venti, viveva un curioso tipo di scienziato intento a rievocare, da vecchi libri polverosi, le sturi»! delie magia medioevalo. Ma un giorno che la fame battè più che mai imperiosa al suo stomaco decise di sacrificare due dei suoi cari libii di scienza per un tozzo di pane. La straiut mercanzia non- poteva avere die un acquirènte: il rigattiere Nacor. Infatti da lui si recò, ma invano si rivolse supplice all'antiquario perchè avesse, sia pure per pochi centesimi, ad acquistare l'oggetto offertogli. « Che farmene di questi libri?.. » disse l'antiquario. Ma sfogliando distrattamente il libro, Nacor intravide su una pagina di esso una figura, quella della statua acquistata da| fontaniere. Intuì che il libro gli avrebbe svelato un. mistero e nascondendo !a viva commozione che l'aveva colto comperò il volume offertogli dall'affamato scienziato. L'Argilla si risveglia alla vita Rimasto solo, l'antiquario lesse avidamente il libro che gli svelò il mistero di Bug, l'Uomo d'Argilla. La magia, nera e la cabala non avevano segreti per lui. L'Uomo d'Argilla ora di proprietà del Rabbino Mago ed ora suo schiavo iierchè il vecchio possedeva la formula magica per impedirgli in vita. Questa formula Sacor trovò sul libro vendutogli dallo scienziato e subito si accinse a provare se la leggenda rispondesse a verità. Cerca affannosamente il talismano nel quale la formula terribile deve essera rinchiusa ixircbè il miracólo sj avveri. Lo trova ed in esso colloca un nastro di carta sul quale sono impresso le parole misteriose. La stallia d'argilla, appena il talismano le è. messo sul petto, ha strani scuotimenti. Essa sì desta dal sonno centenario. Brividi passano per il corpo del gigante fatato. Gli occhi, che per tanti anni rimasero chiusi, hanno battiti, ia bocca rigida si contorce: nella creta entra la vita. SMcor si spaventa per il miracolo che egli stesso ha provocato ma subito si rammenta che l'Uomo d'Argilla sarà, e dovrà essere il suo «schiavo cieco, obbediente. E gli impone subito la sua volontà. « Voglio vedere se tu sili forte. Spezza questa, alabarda ». Ed il gigantesco schiavo spezza la alabarda come fosse un virgulto. « Seguimi » dice allo schiavo, e lo conduce nel sotterraneo dove Sacor ha nascosto il suo tesoro. Dà allTomo di Argilla un muglio e gli ordina di piegare Hjia grossa spranga di ferro. Ma cosi forte è il braccio dell'uomo fatato che d'un colpo spezza l'incudine sulla quale la spranga era posta « Dà aria ai forni » gli ordina il padrone, e lo schiavo obbedisce sollevando vanipale di fuoco che ammira estasiato poiché è la prima volta che vede divampare la bellezza rosseggiante di una fiamma. Nacor fi raggiante per l'acquisto fatto ed nWUomo di Argilla grida: « Ricordati che tu sei il mio schiavo ». Il Conte Casimiro Radzivil La bellezza suggestiva, strana di Klcino, ha affascinato il giqvane conte Casimiro Rodzi>:il e all'amore del giovane, la fanciulla seducentissima corrisnxinde. Ma contro questo amore sta sospettosa la vigilanza di Nacor. Per parlare alla giovinetta, dal sorriso ammaliante e dalle movenze molli di pantera, il conte entra neila casa dell'antiquario col pretesto di comperare alcuni oggetti. E mentre crede che il negoziante non lo osservi fa sgusciare nelle mani della giovinetta un biglietto, iVucor vede tutto ma fìnge di non accorgersene. Ma appena il conte se ne è andato si scaglia sullo figlia e le impone di consegnargli te. lettera: Non ho nulla », risponde Kleina, « nulla il conte mi ha dato! ». « Tu vuoi ingannarmi, tu sei come tua madre; come lei sei volubile. Ma ti darò un custode dal quale non potrai fuggire. » La donna e la creta E trascina Kleina nel sotterraneo dove Bug sta ancora, alimentando, con terribili fiammate, i) forno. Trema spaventata la fanciulla alla vista del gigante, si commuove l'Uomo d'Argilla, all'apparizione della bella e soave giovanetti!. Kli'ina invoca disperatamente pietà, prega, sùpplica turche il padre la sottragga alla custodia paurosa di Bug ; ma Nacor è inflessibile. Tu la custodirai — impone allo schiavo — e bada, che non varchi la soglia di questa camera ». La goffa e strana molò dell'uomo magico si inchina assicurando che l'ordine sarà eseguito. Persuaso d'averla affidata ad una custodia terribile, sicura; invincibile, il vecchio antiquario prende la sua bissacela e lascia la casa per correre il paese ed attèndere al suo commercili. Nessuna paura è in lui per la figlia. La fanciulla ,'. sotto buona guardia, è assicurando cosi sè stesso si allontana. Kleina, rimasta sola, passalo lo spuveut" liei- il suo strami, sovrumano custòde, legge la lettera che jl conte le ha dato: Adorala! con ansia che attendo l'istante d'aberli tra le. braccia, per poterti dire da solo a sola tutto il gran bene che li loglio. Un mio servo ti recherà un abita per tra cesti iti. Ti aspetto questa sera alla festa, mascherata nella mia villa. Ti prego, ti supplico di non mancare Sempre tuo Casimiro Un servo infatti entra nella casa dell'antiquario, ma contro lui si avventa lo schiavo, terribile di furore. Nell7/omo d'Argilla si desta un sentimento nuovo, spasmodico; Ut gelosia. La donna egli custodisce non solo per imposizione del padrone ma per suo stesso volere, per suo desiderio. 11 servo spaventato fugge, rifugiandosi su di un'altissima scala nei mentre Kleiuu, rinchiusa nella sua stanza, si traveste con l'abito che l'amante le ha inviato. Bug però subito la ricerca, la ritrova, l'afferra per i capelli e la trascina nella stanza dove il padrone gli ha imposto di custodire la fanciulla. Il sangue contro l'Argilla Ed ecco si delinea una lòtta tra il mostro, l'uomo che spezza le incudini, l'uomo fatato e la donna. Lotta terribile poiché l'arma che la donna usa è la più potente: la seduzione. Commuoverà esso.'l'Uomo d'Argilla?-Piegherà essa, con la forza del suo sorriso con la dolezza dei suoi baci, con la vellutata grazia delle sue carezze l'uomo creato da. un. mago, l'uomo vivificato da un potere di magia? La bellezza femminile compie il portento, l'Uomo d'Argilla trema al vibrare della fanciulla, al contatti) della beila ciwitura. 1 suoi occhi si fanno dolci, la sua bocca ha spasimi, le sue mani corrono sul Imi corpo della dolina iti sussulto. Kleina compie l'oliera di irresistibile seduzione offrendo le sue labbra ai bacio dell'automa. Bug sembra acquisii un'anima nuova: l'amore gli dà i brividi, gli dà sensazioni che nella, vita centenaria mai non conobbe, « oli la fragrante dolcezza di un incio femminile! L'Uomo d'Argilla, si onimuove. è vinto, Si curva, sulla donna e vorrebbe di nuovo coprirla dj baci, tónto dolce, tonto bello fu l'attimo di un bacio. Ma la fanciulla ora si ribella. Teme d'aver osato troppo., nenia per la sua sorte. Cerea di allontanare Bau. ma questi l'afferra in uh impelo di folle desiderio. E disperatamente difendedosi la fanciulla sfrappa — inconsapevolmente — dal [ietto dell'uomo soprannaturale la. Spilla magica, la spilla che a il motivo dulia sua vita. Cosi l'Uomo d'Argilla stramazza al suolo, tornato quale era : argilla. Lo Scienziato non ricorda Nella povera stanzetta lo scienziato contìnua nel lavoro. Ma ad un tratto si accorge che gli manca un appunto interessante, necessario all'opera sua. Che il vento, scherzando tra lo sue carte, glielo abbia soffiato via? Si guarda attorno, cerca sul tetto ma inutilmente. « Avessj ancora il mio libro, il libro che ho venduto a Nacor! Ma non potrei andare a chiedergli il favore di lasciarmelo consultare, per un momento, un attimo solo? », Ed eccolo alla casa dell'antiquario. Bussa alla porla, fa squillare la campana, ma inutilmente. Nacor e fuori e Kleina ha abbandonato tei .--.usa per i'ecarsi alla festa dell'amante. Lo scienziato apre l'uscio-spia della casa, e stes'i al suolo vede la statua, l'uomo d'Argilla, il Bug attorno al quale ha ianto studiato, e del quale conosce il mistero? Entra senz'altro nella itfsa dell'antiquario, cerca la capsula stellata, e conio ia trova la. collaca sul petto dell'Uomo d'Argilla che cosi riprende nuova vita. « Tu sarai mio schiavo ». gli impone lo scienziato che, pur sapendo tutto, ignorava però che il vecchio Nacor già aveva compiuto il.miracolo e che Bug gli era già schiavo. Perciò l'Uomo d'Argilla non obbedisce allo- scienziato, e con un terribile colpo lo manda a ruzzolare giù per le scale, fino nel sotterraneo. La marcia notturna dell'Uomo d'Argilla Ripresa la vita, spinto dal dovere di schiavo e dalla gelosia che lo rode, l'Uomo d'Argilla Si mette alla ricerca della fanciulla fuggita. Ecco la sua strana .imponente figura muovere lenti, dondolanti passi attraverso la città. Il fiulo, l'istinto, lo guidano per le strade cha Kleina ha percorso. Per la prima volta egli vedo il mondo e ne animila le bellezze. Si curva su un cespuglio di rose, no odora la flagranza e si inebbria di esse. Un panorama suggestivo, in un contorno imponente di verdura, lo trattiene un istante, ma non può. non dove formarsi. Il suo dovere ed il suo amore lo spingono avanti.' Giunge alle rive di un lago e nelle acque di osso si tuffa. Lontano, in mezzo ai fiori, bella corno una fata, una figura di donna passa lieve. Bug la riconosce : è Kleina. L'Uomo d'Argilla, al auale una formula magica ha da lo la vita, al quale una donna ha dato le dolcezze e gli spasimi dell'amore non può chiamarla! Nessuno gli ha dato la voce. Annaspa disperatamente 'e braccia sollevando spruzzi d'acqua, tenta con sforzi di farsi vedere, ma la figura di donna scompare, svanisce lontano, tra i dori. Salvatevi tutti, un demone si avanza! La fanciulla è giunta alla ricca villa del conte Casimiro Radzivil. Folleggiano in leggiadre danze, in gt^ic baraonde le coppie mascherate che il giovne conte ha convocato nella; sua villa. Passano gaie ondate di risate, l'amore sboccia e trionfa in una pioggia di baci. Casimiro e Kleina, su una grande terrazza, si dicono il loro grande affetto e le bocche avvicinate si susurrano parole dolci ed inebrianti. Ma ad un tratto Kleina ha un sussulto spasmodico, spaventoso. Tra un cespuglio di pini una terribile faccia appare-, quella dell'Uomo d'Argilla. « Fuggiamo — invoca la fanciulla — fuggiamo altrimenti ti.ucciderà». L'Uomo d'Argilla si avanza, risolutamente. Ha visto la sua preda. Non se la lascerà sfug 2iro. Raclzicil corre in mezzo ni suoi ospiti urlando: « Salvatevi tutti, un demone si avanza! ». Ma è tardi, Sfondate le porte, abbattendo quanto ha trovato sulla sua strada, Bua '■ entrato nella sala. Invano Casimiro gli sferra contro tutti i colpi della sua rivoltella; invano un cameriere gli pianta nel petto un coltellaccio da cucina. Col ferro nello stomaco, iiupeiturbato, l'Uomo d'Argilla muove verso Kleina e tenta di afferrarla, ila so egli t* forte è però lardo e la fanciulla e l'amante riescono a fuggirlo. Nel frattempo a casa è loriinm Nacor o. più non trova né lo schiavo nò la figlia. Rinviene però la lettera di Casimiro e da ossi, apprende dove. la. fanciulla si -è recata. Con l'angoscia nel cuore, pieno di paurosi presentimenti il vecchio antiquario si niotle alla sua ricerca. E giunge nella villa di Radzivil quando i due amanti hanno creduto di trovare sicuro rifugio su' di un'alta torre. Kssi già vedono scomparso il pericolò e sul terrore rinasce l'amore. Ma la botola si apre e l'Uomo d'Argilla. appare. 11 suo viso è spaventoso d'ira. L'occhio ha lampi biechi. SI getta sul conte, lo afferra, lo squassa, lo spinge verso l'orlo dolln torre

Persone citate: Conte Casimiro

Luoghi citati: Polonia, Torino, Villa Del Conte