L'opera del Comitato di Preparazione per le forniture militari discussa in Consiglio Comunale di Torino

L'opera del Comitato di Preparazione per le forniture militari discussa in Consiglio Comunale di TorinoL'opera del Comitato di Preparazione per le forniture militari discussa in Consiglio Comunale di Torino (Seduta del giorno 7 giugno 1916) Il SINDACO, che presiede, apre la seduta alle ore 15.45, avvertendo che i consiglieri Bono, Prestinai! e Reyneri', richiamati sotto le armi, non possono intervenire ad alcuna delle sedute del Consiglio. Commemora poi il conte capitano Casimiro Gloria, gene»», del collésa consigliere Corsi, caduto grloricsamente noi Trentino. il SINDACO fa poi una breve relazione sul convegno tenutosi recentemente a Bologna per rattare alcune questioni riguardanti i canoni daziarti. Annunzia essergli pervenuta la seguente inerrogazione del consigliere Bachi: » Il sottoscritto, constatando il continuo rincaro delle carni suino, conseguenza della auàsi illimitata esportazione in Svizzera, interroga l'on. signor Sindetco per sapere se siasi reso interprete Ptes. so il competente Ministero del voto emesso al riguardo dallo Commissione pei prezzi dei generi alimentari o quale esito abbiano avuto le sue pratiche ». Risponde che il voto emerso dalla Commissione ft etato già comunicato al. Ministro di Agricoltura, industria o. commercio, il quale, perù non ha ancora risposto. Replica BACHI sulla necessita ohe il Governo reorima il contrabbando dei suini, perchè la carne di essi è destinata a supplire la carne bovina, che ha raggiunto dei prezzi veramente proibitivi. Il SINDACO legge poi la seguente interrogazione del consigliere Bonetto: « Il sottoscritto interroga l'onorevole signor sindaco se non ritenga inopportuno e contrastante con la tragicità dell'ora che volge o col sacrifìcio a cui debbono sottostare i cittadini, specie quelli che col loro sangue scrivono le pagine dell'attualo periodo della storia, il frequente! succedersi dì banchetti e festini uffl; ciali ad ogni passaggio per la nostra città di personali tei estero ». Crede che l'Interrogatile voglia accennare ni duo pranzi offerti alle rappresentanze francese e russa. Nel primo caso si trattò di una breve cena elici non fu se non una modestissima restituzione dei banchetti e dei ricevimenti avuti dalla rappresentanza della città di Torino a Parigi e in altre città della Francia. Nel secondo caso Torino non fece se non quanto si ora già fatto e- si feirà per la. rappresentanza' russa in Italia. Ricorda che n convegno .di Bologna si chiuse pure con un banchettò offerto dal sindaco di quella oittà, che tipipairtiene allo stesso partito elei consigliere Bonetto. Questi replica che gli pare alquanto eccessiva la tendenza, specialmente da parte delle nazioni dell'Intasa, ;l voler dimostrare con feste e beuichetti il gradimento cho si ha nel ricevere missioni o rappresentanti degli alleati. Le forniture e il Comitato di PrcpBrasione Il SINDACO risponde poi alla seguente inerrogazione del consigliere Mercandino: « Il sottoscritto interroga il signor sindaco per sapere se àia a conoscenza delle voci corse intorno al funzionamento deH'azi.enda forniture militari del Comitato di preparazione e se gli risulti che tali voci abbiano consistenza». Dichiara che. dopo una accuratissima indagine, puO affermare nel modo più assoluto che nullti di vero vi è nelle, voci corse e che e persone preposte dal Comitato di preparazione all'azienda dello forniiure militari hanno elato ad essa tutte le possibili loro euro. RUFF1NI ringrazia di queste parole del sindaco. Spiega che il Comitato eli preparazione esitò a lungo prima di accettare l'idea dell'azienda deHe forniture militari, specialmente per il pericolo di favorire uua crisi di talune industrie della città e quindi una crisi della mano d'opera a domicilio; e per il pericolo di correre gli stessi rischi che corsaro taluni industriali stessi eielle forniture. D'altra parte, eli fronte al pericolo di veder einigraro dalla nostra città ordinazioni di fornitura, il Comitato di preparazione lasciò in dispane i suoi dubbi e le sue esitanze e affrontò coraggiosamente, con l'uppoggio etol Municipio, il problema dell'azienda per le forniture. Istituì un Consiglio speciale di amministrazione., di cui è gran parte, acquistandovi le maggiori benemerenze, il collega cons. Zaccone. L'azienda ebbe par un momento paura cho le ordinazioni venissero a mancare; ma recentemente ebbe affidamenti alla capitale che il lavoro all'Azienda non verrà a mancare. Iti seguito, l'autorità militare adottò maggiore riguardo nei collaudi. Ora siccome l'Azienda ha a che fare con una maestranza speciale, in molta parto improvvisata e non Iwne orgiuiizzata, ciò provocò una specie di crisi, <: un mcfiirentaneo malinteso con gli operai eie operaiestesse. Conclude coi dichiarare che il Comitato, di preparazione tenne serripie in disparte 'i piofìtti dell'Azienda. Non li diede subito agli operai dall'Azienda., per non creare una maestrango privilegiata e disorganizzare cosi le maestranze dello industrie private. Ma assicura che i profitti saranno in forma gìoiale a vantaggio di tutta la massa operaia. (Approvazioni). ZACCONE espone alcuni dati da cui risulta che il Comitato di preparazione ha aperto quattro stabilimenti in cui lavorano tra uomini e donne, ISSO operai, e ai suoi' distributori accorrono 6686 donne per ricevervi lavoro. Per dimostrare poi come non sia vera la voce messa in giro di sfruttamento della mano d'opera, enumera tutte le paghe c t. guadagni che gli operai vengono a percepire. Dà poi spiegazioni sui collaudi e fa notare che il Comitato ha già accantonato tali somme, eia poter sopperire alle maggiori eventuali speso che possono occorrere per quelle riparazioni o nuovi lavori che i coliaudatori imponesseic. Dichiara nel modo più assoluto che il comitato non si velie punto dell'opera di jntermediarii : ma ha dato ad ogni operaia una tessera, con la quale può ritirare il lavoro da fare e non può lioeverne più di quello che possa forno in una settimana. Si è valso bensì di qualche laboratorio già esistente, ma il lavoro vi è sorvegliato come se essi fossero geriti direttamente dall'Azienda dei Comitato di preparazione, il quale, così agendo, non ha creduto punto di venir meno allo scopo cho si era prefisso, quello cioè di assicurare il lavoro ;i buone condizioni alla nostra popolazione operaia. MERCANDINO spiega come sia stato indotto a presentare la sua iriterroga.zione ■ dalle voci gravi che correvano in città. Desidera che oggi si dia la massima diffusione alle categoriche smentite, alle franche precise spiegazioni fornite dai due colleglli Rufflni e Zuccono. Finalmente si inizia la discussione siigli argomenti inscritti all'ordine del giorno. BACHI, a proposito eli una deliberazione di urgenza della Giunta, propone che si studii'no una buona volta le ragioni per cui, nelle opere pubbliche che il Municipio fa fare per conto del Governo, il Muntclpio stesso deve rimetterci del suo somme non indifferenti. Vorrebbe a questo proposito una energica inchiesta. Gli risponde il ajKDACO, dichiarando che in massima non sarebbe contrario all'inchiesta, e rilevando che il fatto rilevato dal Bachi proviene dalle liti con cui finiscono quasi Sempra le esecuzioni delle opere pubbliche. Fa notare infine, che il Municipio non rinuncia punio, anche se chiamalo in giudizio dagli appaltato, ri, ai suoi diritti verso il Governo. Altre spiegazioni dà l'assessore legale CAVA* GLIA', il quale assicura che ir Municipio eoatU cherà sul Governo tutte le liti In cui por colpa sua ò chiamato a rispondere. Dovendo il Consiglio approvare la delermk' nazione fatta alla Giunta elei prezzi delio zuc* onero nel Comune di Torino, in esecuzione del Decreto luogotenenziale 12 marzo 19<G, GARlV ZIO ricorda che, secóndo recenti sentense dal magistrato, non spetta pili alla Giunta, ma ni Prefetto il fissare il calmiere Bullo zucchero. CAVAGLIA' rileva che, qualunque sia il criterio con cui si interpreta il Decreto luogotenenziale, non vi ha alcun danno a deliberare oggi sul calmiere; anzi, sa ia sua deliberazione non sarà legale, essa servirà a so!iecl> tare una deliberazione, questa volta legale, da parte dell'autorità prefettizia. DEPANIS trova strano eiuesto criterio espresso dall'assessore legale. Crede che sarebbe più logico e più corretto interpellare il prefetto se intende valersi della facoltà, che ha, di applicare il calmiere. Replicano anche GARiZIO e CAVAGLIA'. li Sindaco mette quinai ai voti la deliberazione d'urgenza della Giunti», che ò approvarla. •E finalmente i consiglieri vengono invitati a votare per l'elezione del Presidente e di n» membro del Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di Sari Giovanni. ■ Riescono eletti rispettivamente l'aw. oom« mencìoioi-e: Giovanni Calandra e l'ing. Giusep-1 po Momo. Venendo in discussione l'autorizzazione aKii acquisti di coinbustibili per il riscaldamento degli edifìci municipali, VIOA'RJ dichiara eli) approvare la proposta, ma raccomanda cho si faccia la necessaria economia anche nei locali municipali, dove invece si è cosi usi adi abbondare nel riscaldamento. CRASSI LUIGI propone che si dia gratuitamente o a prezzo eli gr.xn favore il combùsti* bile a quegli Asili infantili che non possono provvederselo. Dopo altre brevi ìc-sservazloni di SACERDOTE, l'assessore CAUVXN dichiara di accettare là raccomandazione di Vicari e annunzia che il Municipio ha finche fatto esperimento! per sostituire nel riscaldamento il legno d'olivo al carbone. Per gli orfani dei contadini morti ir. guerra Sulla proposta della Giunta per la fondazione di dieci posti riservati al -Municipio o por il contributo del Municipio stesso per iei spese di impinto per l'assistenza dei tìgli tU'.j contadini caduti in guerra, parla NQtfLlvNGH1, il quale trovei la proposta insufficiente. CASAL1NI. tra. l'altro, fa notare che un anno di guerra ha fatto a Tonno, in tutte le classi sociali, solamente 55 orfani tra maschi e; femmine. Opportunamonie rileva poi che Torini industriale, la epialc verte una gran parte deila sua popolazione euontuta dal prendere lo armi, ha più che ogni altra città l'obbligo morale di pensare all'assistenza «egli orfani dei contadini, i quali accorrono tutti senza distinzione e senza eccezione sui campo di battaglia. Il SINDACO, rispondendo a Nortenghi, la notare che a Torino vi sono anche molti altri enti ed istituzioni che pensano agli ottani della guerra. Cita a titolo d'onore il Collegi» degli Artigianelli e dei Salesiani. Nello stesso senso parla OLIVIERI DI VERNIER e l'assessore PIO FOA' tratta la questione dell'assistenza famigliare agli orfani, della quale bisogna tener presenti sempre tutti 1 Vantiaggi. BARBERIS. presidente .dell'Istituto Bonafous, assicura Marconcini che nelle domande di accogliinsnto gli orfani della citta eli 'l'orino avranno sempre! la preferènza. DEPANIS rispondendo a Norlenglii, nota wu, se il Municipio si assumesse fin d'ora l'obbligo dell'assistenza di tutti gU orfana bisognosi, verrebbe a fax cessare qualsiasi iniziativa di altri Enti ed eventualmente di privati. Si compiace invece dell'assicurazione del Sindaco eh» il Municipio di Turino non si ritrarrà mai dai dare la sua partecipazione, ed il suo appoggio a oualsiasi istituzione che si prefieB* la necessaria assistenza "agli orfani dei caduti in guerra. Presenta questo ordine dei. giorno: .< il Consiglio Comunale, mentre approva .la proposte, prende atto dello dichiarazioni dei circostanze é lo" studio "del problema renassero opnortuni ». , .„,,,.. L'ordino del giorno è approvato insieme alle proposte della Giunta alia unanimità a-i consiglieri. ... , , „ . Sulla proposta elei riparto utili del Consorzio por la tramvia elettrica Torino-Uivoli parlano: BOLMIHA che si compiace dei buoni risulta.! dati dalia nuova tramvia e ricorda le benemerènze dei primi amministratori de! Consorzio, impianti e per i miglioramenti.venisse chiamata anche la Provincia; e VICAKJ, il qu,-.ie a sua volta fa notare che 1« 300 mila lire che si tratta di dividere tra i componenti de! Consorzio non sono propriamente gli utili dei quattro ult'mi esercizi, rna solamente la differenza attiva fra l'entrata e la sposa, non depurala cioè della quota per gli ammortamenti e dei fondi por i miglioramenti. L'assessore GOBBI dà spiegazioni sulle vani cifre esposte nella sua relazione e ricorda i« discussioni fatte sulla questione del riparta utili se cioè si doveva ammettervi anc.he Ito Provincia benché non abbia effettivamente apportato alcun capitale al* Consorzio. La <;uesttòne è oggi complicata dalla necessità di spendere, altre 150 mila lire per miglioramenti, che, secondo il criterio adottato dal Consorzio della Torino-Rivoli, vengono ad essere sborsate ùnicamente*- dai Comuni di Torino e di Rivoli. In seguito alle osservazioni eli Sincero, erede che oggi il Consiglio comunale debba sospendere ottni deliberazio.no, in attesa che il Consorzio riprenda in esame la questione del riparto degli utili. PALBERTI risponde a Bolmida che spera di poter fra poche settimane portare davanti al Consiglio i conti di tutta la trasformazione della linea."'.' crede eli poter fin d'ora annunziare che si w-,;h, risparmiate,, rispetto ;il preventivo, circo. IV) mila lire. Fa notare che la nuova spesa di J50 mila lire da fare per materiato mobile e determinata dal cresciuto traffico, quindi è dubbio so si debba calcolare come spesa" di miglioramento O spesa d'impiant'"1. Conclude dichiarando di accettare la proposta sospensiva di Sincero, accettata anche dalla Giunta. Essendo le 19,10 la ceduta pubblica è rinviata! a lunedi p. v., ma 11 Gonatctto natta aduliate In seduta sagrata.