Il Comunicato

Il Comunicato Il Comunicato Mie pelile wtit Una altura riconquistata OOMANDO SUPREMO, 25. Dallo Stelvio al Carda acambio di tiri di artiglieria e di fucileria, con maggiore intensità nella zona del Cevedale e del Tonale. In valle Lagarina, la notte sul 24, dopo intenso bombardamento contro le nostre posizioni di Coni Zugna, il nemico pronunciò due attacchi in direzione di Serravalle e del passo di Buole : fu vigorosamente respinto. Il mal tino del 24 rinnovò con truppe fresche violento ostinato attacco verso il passo di Buole. Fu ri cacciato con gravissime perdite, e incalzato dalle nostre truppe, che rioccuparono anche l'altura di Parmesan, a sud-est del passo. Durante la giornata del 24, vivo duello delle artiglierie: la nostra colpì in pieno un pezzo nemico di medio calibro trascinato ver so il Pozzacchio, rovesciandolo. Tra Vallarsa e Posino, l'avversario, dopo avere tenuto le nostre posizioni sul Pasubio sotto violento bombardamento per tutta la giornata del 23, nella notte lanciò all'attacco forti .colonne di fanteria, che, falciate dai nostri tiri, furono ributtate in disordine. Tra Posino ed Astico ieri il nemico rivelò le sue prime arti glierie lungo la linea da monte Maggio a Toraro. Furono efRca cernente ribattute dalle nostre. Nel settore di Asiago e in vai Sugano situazione invariata. Lungo la rimanente fronte si no al mare, intermittente attività delle artiglierie. La nostra provocò lo scoppio di un deposito di munizioni sul rovescio del monte San Michele. 0AD0RNA. Sobrietà necessaria Roma, £5, aera. Fin da quando ebbe inizio l'odierno periodo delle operazioni nel Trentino, il Comando Supremo italiano, rendendosi perfetto conto del legittimo desiderio del Paese di conoscere con qualche particolare le fasi del la grave lotta in corso, dispose per la pub blicazione, con qualche frequenza, di co n inimicati illustrativi delle operazioni che dessero ragguaglio dell'imponente offensiva che sta compiendo il nemico contro di noi e del compito cui adempie in questo momento il nostro esercito nel piano generale di azione degli alleati. Tuttavia, da qualche parte dell'opinione pubblica si manifesta una certa pressione per una maggiore e più sollecita conoscenza dell'andamento generale della lotta in Trentino. E' pertanto necessario richiamare il paese alla nozione del grave pericolo cui il nostro Comando andrebbe incontro fornendo intorno allo svolgimento dell'azione, ai movimenti che eseguono le nostre truppe, alle posizioni che occupiamo, dati maggiori di iuelli che vengono pubblicati dai quotidiani bollettini, concisi ma sufficienti a seguire le vicende della guerra. Nè mie il paragone con quanto fa da-qualche tempo il Comando Supremo francese illuslraiido in ogni particolare le fasi della durissima lotta valorosamente e vittoriosamente sostenuta dai nostri alleati intorno a Verdun. L'azione delle due rive della Mosa, per quanto estesa, sino ad assumere il carattere dì vera e grande battaglia, non ha però perduto il carattere di lotta di trincea su un tratto di terreno relativamente circoscritto e composto di elementi del tutto noti. Invece, quella che noi stiamo combattendo nel Trentino è una vera e propria battaglia di movimenti di masse, che si svolge di più in terreno di montagna dove la manovra, la sorpresa, assumono un valore decisivo assai maggiore certo che nei combattimenti in piano. Ciò stante, il paese non può e n°u deve attendersi dal Cornando Supremo che notizie necessariamente sobrie e commenti prudenti per quanto le une e gli altri improntati sempre alla consueta sincerità. (Stefani). I provvedimenti del Governo Roma, 25, sera. Il Messaggero annunzia che il Governo ha preso gli opportuni provvedimenti per soccorrere doverosamente le popolazioni che hanno abbandonato i paesi delle regioni di Arsiero e di Asiago, in seguito all'arretramento delle nostre linee di difesa.