Le brutte gesta del procuratore di un banchiere milanese

Le brutte gesta del procuratore di un banchiere milanese Le brutte gesta del procuratore di un banchiere milanese , Milano, il. sera. E stata, presenta:» al questore una lunga circostanziata e gravissima denunzia dal noissimo banchiere rag. cav. Carlo RedaeJli con studio In via Tommaso Grossi, 2, contro l suo procuratore Pietro Cavalluzzi di. Giuseppe, d'anni 41. Il signor Re.daelli, consigliera provinciale ili Como ed ex-consigliere comunale di Milano, venti anni sono assumeva al suo servizio In Qualità di fattorino di ban.:u. l Cavallazzi, ohe contava allora" solo 15 auni o aveva sempre lavorato nel modesto labbra- ' orlo di falegname del padre. Il modesto fatorino in pochi anni si accaparrò la compieta, iducia del suo principale cosi da dlven.rs da fattorino l'impiegato di fiducia, e In ultimo procuratore genetrnle dell'importante Umico, 1 modesto garzone falegname era ccnsi'jarafo dal cav. Redaelli i] suo braccio destro. Nella famiglia del banchiere figurava ronm un affezionato congiunto. Il Cavollozzl da una vita pili che modesta, si trovò In possesso di una posizione delle più invidiabili, sia per 'onorario che percepiva sia per le .don izi vii che il cav. Redaelli sovente gli offriva icr. 1 suoi segnalati servizi. Di questa posizione egli non si appagò a si diede, a spese pazze. Mentri: il cav- Redaelli viveva sempre senza apprensioni il suo s< alro procuratore, per mascherare la sua vita) narrò un giorno al.principale che, mercè una mprovvisa eredità ed alcune economie paerne, aveva potuto mettere un capitale h» una grande fabbrica di reticelle a gas o ne ricavava guadagni non comuni; e, per pr.* vare la veridicità del suo asserto, ìeir>:itò nella Banca del cav. Redaelli 100 mila r.re Otto mesi or sono il Cavallazzi in una li* dente posizione a Villa Albese si fece c<> struiro una magnifica villa circondata da un giaivjino e munita di tutto il confort, moderino. Quando inaugurò la villa ebbe ''impudenza di invitare, oltre a numerosi ami.", anche il cav- Redaelli e l'intera farei viia di ui. Il Cavallazzi dopo la villa .t'ciuistò una casa a Milano, che fere rimodern irò spendendovi parecchio e dove andò ad abitare in seguito con la famiglia. Nel frattempo »frtn;e relazione con una avvenente signorina ('he colmò di doni. Uno dei figli del banchiere, il signor Fedele Redaelli. d'anni 2"', l.i scersi novembre scopri che il procuratore ni sun padre era un ladro ,lo colse sul falli, ma nm\ rivelò per il momento la. cosa, volendo raccoglierò altre prove più schiaccianti Cominciò allora ima lotta sorda tra il figlio tlel derubato e il ladro. Quest'ultimo principiò a cedevo il conto corrente delle suo 100 mila lire depositate alla Banca Redaelli, vendette cavalli e automobili, distrusse registri e docuinenti compromettenti o iniziò febbrilmente t preparativi per la fuga, ma il plano venne scoperto.. II banchiere, informato minutamente di ogni cosa, dovette alla fine lasciarsi togliere la benda dagli ocelli. Il Cavallazzi si decise a confessare prima 'debolmente all'avv. Renzo Garbagni legalo da fraterna amicizia con il Redaelli, poi qualche giorno dopo in circostanze drammatiche allo stesso derubato banchiere presente pure l'avv, fìarbaghi; e confessò elio gli ammanchi erano gravi, cho e truffe c le appropriazioni si iniziarono tredici anni or sono c continuarono fino al gioitilo della scoperta- La denunzia afferma che gli ammanchi sorpassano il mpzzo milione di lire. 11 Caval-i lazzi dovette restituire la casn e la lilla, so non che, abbandonata la Bnni'a, trovò modo di far scomparire dalla villa, così dice la denunzia, con il concorso di noti complici, biancheria .mobili Ani, ecc. Per quanto parie delie somma rubato il cav. Redaelli le. abbia ricuperato con la restituzione dei due stabili, l Cavallazzi deve rispondere sempre dì appropriazione indebita per altra non indifferente somme, circa 200 mila lino. Il Cavallazzi ha già trovato un posto abbastanza rimunerativo presso una delle pili importanti case metallurgiche, di .precisione della nostra città ove 6 entrato in qualità di capo magazziniere.

Luoghi citati: Como, Milano