Difese austriache sconvolte dal cannone a 3196 metri

Difese austriache sconvolte dal cannone a 3196 metri Difese austriache sconvolte dal cannone a 3196 metri Crescente attività di artiglieria nel Trentina - Scontri di fanterie sul Marmolada, a Falzarego e in conca di Pieno • Raids di aviatori La raddoppiata intensità della lotta a Verdun Il comunicato Cadorna COMANDO SUPREMO, 8. Nella zona dell'Adamello, nostre arti alteri-» waf> f?i snWflf vetta della Lobbia Alta (3196 metri) aprirono ieri il fuoco sulle difese nemiche del passo di Topete sconvolgendole. Da posizioni più arretrate nostri medi calibri bersagliarono il rovescio delle linee nemiche ed il fondo di valle Genova (Sarca). Lungo tutta la fronte del Trentino (Alto Adige), crescente attività delle opposte ^artiglierie. Sono se' guatati vivaci scontri di fanterie sulla Marmolada, al passo di Falzarego e sul Cabla (Conca di Plezzo); dovunque il nemico fu ricacciato e lasciò nelle nostre mani alcuni prl gicriieri. Davanti alle nostre posi zioni del Cukla furono raccolti un centinaio di fucili e numerose ma nizioni tolti ai nemici caduti negli ultimi attacchi. Una forte squadriglia di nostri velivoli eseguì ieri una incursione in valle Adige lanciando numerose bombe in fattarello e Cagliano, "centri di radunata delle truppe ne miche. Fatti segno a insistenti tiri di batterie contro-aeree, i velivoli ritornarono tutti incolumi. Una squa origlia avversaria vt.lò sulla pianura dal basso Isonzo dispergendo bombe senza fare vittime nò danni. CADORNA. DdPlitnSccdsgntegqecscvvLe v»site del Principe di Galles al nostro ironie Roma, g, mattino. I giornali ricevono dal fronte, 6 notte: f,n" secoli'!» giornata ,dl permanenza Jet Pria tipe di Galles in zona di guerra, fu impiegata per nuove vi:;ilo a vari settori del frónte. 1' convegno era fissato p°r Je 8 di slamane, e alla «ha parteciparono coll'ò&piio augusto :i generali' prosati, la missione militare inglese. L% automobili attraversarono, fra le ace.lajaazioni la storica città di Cividale e quindi proseguirono per le ampie strado montuose che conducono ai fronti più avanzali del Medio Isonzo'; „ . 1 soldati accolsero U Ite od ti Prwclpe d Galles colle pia festanti- manifestazioni. Nei ri torno fu toccato Dolegaàno; ove fu Voltato J'osnedaie ivi Urinilto dalla Croce Isorisa tu .tannica Duratile la «ternata il Principe Edoardo visitò 'ara vari "itti ospedali della zona di guerra, esprimendo la sua alla soddisfazione ■ • — tenuti. verso per ii modo perfetto in cui scino tenuti I! ritortici alla residenza reale si effettuò verso le cinque, frattanto erano giunti h. b. calandra, il generalissimo Cadorna e 1 ex-mm.stm della guerra Zi.pelli, che dal R^no presentati al Principe; il colloquio durò, tor malissimo, per circa un'ora. Verso !e sette, n Presidente del Consiglio ed i generali lasciarono la villa reale. , Due fabbriche di cspiosiyi réqtaiQite dallo Stato Roma, 8, notti:. Lo Stalo ha requisito duo fabbriche di e--Dlosivi Non sono dimenticati i vivaci mciaWi'cho avvennero nef assemblea degli azionisti della Società italiana del carburo di calcio perchè molti azionisti rimproveravano all'amministratore delegato cav. Fausto Morani di iivrn trasformato la (società a proprio vaait/tcgio, valendosi delle officine sociali e cicali operai per fare gli esperirnenti necessari per gli esplosivi che egli doveva fornire, al ministero della Guerra. Il oav. Morani si ora impegnato di fornire allo Stato 150.000 chilogrammi di un prodotto composto di due sostanze al prezzo di 15 lire al chiJograroma ed i cui componenti- erano forniti da due altre Società all'è quali il cav. Mni-ani era estraneo. Il signor Morani aveva impiantato due fabbriche negli Abruzzi, dove si lavorava assiduamente. La discussione degli azionisti ded carbura richiamò l'attenzione del ministero della Guerra, il quale si persuase che il ca.v. Morani in tutta questa faccenda non aveva altra funzione che quella di intermediario e vi ritraeva un ingiustificato ed altissimo guadagno- Ha perciò ordinata la requisizione delle duo fabbriche che continuano regolarmente a funzionare per conto dello Stato. L'aumento da! prezzi degli alimenti Roma, 8, sera. A quanto risulta dagli accurati calcoli compiuti dall'ufficio del lavoro prèsso il ministero di Agri-coltura,, Il prezzo del pane in Italia è aumentato del 6,3 per cento da! marzo 1915 al marzo 1916; il prezzo della farina ded 3,2; ^quello della pasta del 17,5; quello delia carne bovina del 47,1; quello del lardo del 20,8; dell'olio da mangiare del 22,5; del latte del 10,8. I prezzi quindi dei principali generi di consumo delle classi operale hanno subito nel marzo del 101G un rialzo medio generale del 19,6 sui prezzi praticati noi marzo 1915. La media è stata calcolata sui prezzi medi in 43 città fomiti da Municipi, Cooperative, Camere del lavoro, di Commercio, prendendo come base i prezzi medi calcolati per il 19J2: il livello generale dei prezzi al minuto dei generi di consumo popolare presenta un auménto de] 31 per cento rispetto al lucrlio 1914 ed un aumento del 10,4 per cento in confronto del febbraio 191*3. tdtindcha La pestiGne tisi noli Dichiarazione di Mayordes Planches ISett'tiio ipccMls delizi ,St minai Londra, 8, notte. Relativamente alla questi ine dei nòta iì deputato iiigJo.se "vVil.liamsuii, parlando ai Parlamentino di Parigi, disse che gli italiani hanno parte di colpa nel rialzo delle tariffe date le difficoltà di scarico clic la" nostra congestiono portuaria produrrebbe. Sua Eccellenza Mnynr des Planches in una chiara, categorica - lettera, al Times annunciala eh" da sei mesi in qua le difficoltà di scarico sono state olimiohte e che nessun caso di congestione si verificò più negli otto principali porti itnii'ani. Eoli cita n riguardo anche la pubblica spontanea testimonianza di un cospicuo armatore inglese. Il problema dei noli o della scarsità i tonnellaggio mercantile viene ora agitato qui anche per le sue ripercussioni sulla economia localo in base a statistiche ufficiali constatanti come il prezzo dei viveri sia salito sulla media del cinquanta per cento riducondo a circa undici scellini il valore reale effettivo dalla sterlina che avanti la guerra ne valeva venti, M. P. Le aspirazioni serba snH'Adpiatieo e gii Alleati Pietrogrado, 8, sera. I giornali pubblicano dichiarazioni di Basic il quale espresse la gioia di constatare che le aspirazioni serbe incontrarono il completo assenso delle Potenze amiche che promisero di sostenerle con tutti i mezzi. Soggiunso che la questione non esiste più da quando la Bulgaria entrò in guerra contro gli Alleati. D'ora innanzi la Serbia non potrebbe più avere rapporti sinceri di buon vicinato colla Bulgaria che la tradì tante volte. Parlando infine della necessità di uno sbocco s^rbo nel mare Adriatico, •Pasic dichiarò che tutte le Potenze alleate sono d'accordo per riconoscere >a.lla Serbia il diritto a questo sbocco. Egli soggiunse: «La Serbia non pretendo di fare la parte di Potenza navale nè possiede una flotta da guerra; essa riconosce volentieri all'Italia il dominio sull'Adriatico ». (Ag. Stefani).