Il titolo, ovvero....

Il titolo, ovvero.... Il titolo, ovvero.... Ln ricerca di un titolò è una delle 'fatiche più ponderose dell'uomo che vuol dare una fede di nascita alla sua creatura intellettuale. Talvolta le si dà un nome ancora prima di essera certi che nascerà: è veramente un atto di fedo. Talvolta si' è ancora incerti nella denominazione, che già la creatura è nata e guagnisce : è un atto di pudore. Certo, quello di 'battezzare un parto letterario rappresenta uno sforzo mentale che non è mal rivelato, nemmeno in minima parte, dalla parola o dalle poche parole di cui un titolo si compone. Eppure quella parola è una gemma, quelle parole sono un pre foioso monile. Costituiscono il .frutto di una sezione tormentosa, sono la quintessenza della spremuta, il nettare del paragone, l'araba fenice del vocabolario. Se questo avviene in_ letteratura schietta, immaginate in cinematografìa, dove bene spesso il titolo è tutto, e più di una volta anche qualche cosa di più. Perchè se l'articolo e il libro sono generalmente veduti nella ristretta cerchia dell'occhio paesano, la film- è sempre guardata con occhi mondiali. La1 osservano i popoli. Il cinematografo ha lievemente modificata la formula'imperiale panem et circenses, in quest'altra: panem. et cinenses. Si potrà anzi stare senza pane, tanto più se lcappa, ma senza cine chi'saprebbe resistere? Diogene, oggi, cercherebbe l'uomo che non ha Vnai messo piede in un cinematografo. E non ilo troverebbe. Dtfmque il titolo, in cinematografia, ha una Smpqrtanza fondamentale, è uno-dei proble^ mi df più difficile soluzione. VoA domani vedete annunciato, per esempio, Amore « colpa... e vi sembra una cosa moltqj comune. Nossignori! Voi non pensate nemmeno lontanamente attraverso quali setacci ..aneli titolo è passato prima di levigarsi cosi. Come fu vagliato, crivellato, pesato! In ongine era Amore colpevole! col punto «sclamWvo. Scomparve l'esclamativo e, vennero i puntini sospensivi. Poi gli misero in testa tip articolo e un apostrofo. Fu letto così: t'\tmore colpevole... Fu sillabato per gustarne» l'effetto. Ma sillabandolo l'autore ebbe un Igrdido di spavento. E se un capriccioso erobre di stampa me lo facesse uscire, in un manifesto, così : L'amore col pevole? venendo a stabilire che ci sono due specie di amori, uno col pèvole e l'altro senza il pèvole? Che orrore! Cataclisma, crogiuolo, titolo rinnovato: Amore e colpa. Auff! «bcìughiamoci il sudore. Vi par poco? . Una volta un giovane filmofìlo assisteva •alla messa in scena di un suo soggetto. Il titolo non era ancóra trovato. La prima donna era bellina, ma interpretava che era nn disastro. Impacciata, non sapeva muoversi, non sapeva fare un gesto, e guardava 'disperatamente rop.erij.tore, alternando jgli «guardi di smarrimento agli occhi di triglia, ^"autore sudava freddo, ma non osava dir ìn'ulla perchè Fattrice era l'amica del gerente della Società cinematografica. Anzi, coricava di illudersi che essa agisse benissimo, con un gesto piuttosto misurato. La guardava di sottecchi e la incitava mentalmente (i Ma muovili un pochino! ». E intanto mulinava una serie di titoli. Improvvisamente, .per associazione di idee, il titolo sgorgò. Era la sua illusione che prendeva il sopravvento. tàppur. si muove! La film ebbe un grande successo. Su un copione dato a leggere perchè vestisse suggerito un titolo, venne invece sentito solamente il giudizio: «Brutte caso», ti L'autor e, tranquillo, lesse e intitolò: « Bruto te Cassio ». Il libro sulla Fortuna delle parole attende il suo pendant-.. La fortuna dei titoli. C'è l'autore che chiede ile sue ispirazioni ralla botanica. Egli non intitolerà che: La \quercia, Come l'edera, Fior di verbena... Dej,ve dare il nome a un capitano di ventura? iLo chiama Rovere di Slavonia! Gli domandafno un titolo comico? Corbezzoli! Uno aristo•cratko? I quattro melagrani. Uno tragico? '/ tre semprevivi. L'indirizzo di casa? 1 due pini! Per i titoli coi nomi femminili è necessario un latto speciale. Chi è quell'asino che penserebbe di intitolare una film-. Eufemìa, Calmiera, o anche solamente Eitslorgia o Veneranda? Sentite invece come suona bene Angina Pectoris ovvero La Vergine della ■Mc::vyolamìa. Poi ci sono i titoli a lungo metraggio. ■ila l'amor mio e sempre in convalescenza...; Come il tacchino quando fa la ruota...; Se 'mie l'avessero detto quando ero ragazza! • [Sono còse che, a pensarci, viene il mal di mare... E via dicendo. Qui le Case hanno il vantaggio' di incomincialo a misurare la lunghezza della pellicol 'un mezzo chilometro prima. E l'autore che iha di queste trovate è subito tenuto in grande considerazione. In un'arte in cui la lunigbozza 6 uno degli elementi fondamentali del •successo finanziario, come non apprezzare ichi scrive i titoli con le scarpe delle sette 'leghe? Prolissa, ovvero La Jìarba del Profeta, dorrebbe essere un titolo perfetto. In verità noi scherzàmno, rua ci sono di quelli che sui titoli di filmi si fabbricano dei titoli di rendita» =

Persone citate: Cassio, Diogene, Fior, Profeta, Veneranda