Il trattato d'alleanza tra Germania e Turchia annunciato dal Governo turco

Il trattato d'alleanza tra Germania e Turchia annunciato dal Governo turco Il trattato d'alleanza tra Germania e Turchia annunciato dal Governo turco (Servizio svcciale della Stampa). Zyirigo, 2, notte. L'annunzio della conclusióne del trattato d'alleanza tra l'Impero tedesco o quello turco ò accolto con viva soddisfazione in Germania. La notizia fu data per là prima volta giorni sonò dal ministro ottomano degl'i esteri Halil boj in un banchetto offerto ai parlamentari germanici in visita a Costantinopoli e fu confermata da una nota della Wolff. Quali siano i puntn principali di questo accordo non si sa ancora. I giornali tedeschi pubblicano oggi il testo del discorso pronunziato da Halil bej dopo averne dato tre o quattro volte il riassunto. Si tratta di una manifestazione politica importante che non 'mancherà di essere Senza risposta nei paesi della Quadruplice. Dopo aver affibbiato la colpa della guerra odierna alllnghilterra ed alla Russia, il ministro continuò: « I nostri guai balcanici destarono in Inghilterra maggior gioiti,che in Russia, poiché l'Inghilterra riconobbe che mercé gli Stali balcanici la Germania cominciava ad essere accecrchiata anche dal mezzogiorno. Inoltre, questi fatti davano all'Inghilterra la speranza dello spegnersi del rinascimento turco. Ma il blocco balcanico, opera dell'Inghilterra, ebbe breve durata. I nostri vicini, i bulgari, si tolsero dalia trappola in cui erano caduti e aderirono alla nostra eausa. Dallo scoppio della guerra universale fino al nostro intervento furono fatte parecchie proposte al nostro Governo da parte dei due gruppi. L'Intésa offriva garanzie della nostra integrità territoriale, offrendo di farsi mallevalrice dell'integrità del nostro suolo. Ma noi sapevamo che questi sistemi creati dal trattato di Parigi non significavano altro che una insopportabile tutela. D'altra parte, lo spaventevole ricordo delie perdite territoriali patite per causa dell'Intesa vivono 7iella nostra coscienza ed eravamo pronti a non accettare nuòve vio lenze, ha Germania ci propose invece un'aì le ama con diritti uguali e a lunga durata sulla base dell'aiuto reciproco. Del res(o, cravaino persuasi della necessità di unirci alle Potenze centrati per sovvenire lo Stato e liberarlo dai pericoli che sorgevano dall'essere sballottato fra Vana e l'adira Potenza. In breve la Turchia riconquistava la sua indipendenza. La Germania, che aveva promésso il suo appoggio nel problema dell'abolizione delle Capitolazioni, Un ne fedelmente la sua promessa. Dopo di ciò furono sviluppate proposte di convenzioni per sistemare le relazioni fra le due Potenze che riguardavano le convenzioni consolari, il diritto di dominio, di cittadi nania, d'estradizione, di patrocinio giudiziario dei sudditi dei due paesi. Noi studiammo questo abbozzo e non vi scorgemmo nulla che ci ricordasse le Capitolazioni e dopo quattro mesi di negoziati oggi si può dire che l'accordo è stato raggiunto nei particolari. Il trattato sarà ratificato tra breve tra i due Sovrani c sarà pubblicato dai giornali. Non ritengo opportuno entrare nei particolari della convenzione che contiene condizioni simili a quelle che possono fare tra loro due Stati alleati come per esempio la Francia e l'Inghilterra. In due parole, due Slati messi di fronte a dei nemici egoistici si sono uniti e conclusero una convenzione che assicura le loro relazioni future da ogni falsa interpreta, zione ». 1 giornali tedeschi, nel commentare le conclusioni del trattato, dicono che esso dimostra ai nemici come la Germania tratti l'Impero ottomano da pari a pari o non come un vassallo militare, sia nel campo politico che economico. La Gazzetta di Colonia esprime la speranza che la nuova Tri plice diventi Quadruplice merco l'adesione della Bulgaria. « Possa la nuota Triplice — dice il giornale — dopo la vittoriosa fine della guerra, essere un prezioso pegno di pace mondiale. Forse dalla Triplice odierna sorgerà la Quadruplice. Con questa speranza salutiamo i fratelli d'armi bulgari! » A quel discorso turco rispose l'ambasciatore germanico conte Wolf Mettermeli, di cencio : « L'unione della Turchia alla Germania corrisponde ad una logica politica dei due paesi. L'alleanza, suggella questa l>olitica, essa ò il risultato i della volontà di due popoli. E' necessario' accentuare la reciproca fiducia tanto più che da qualche tempo i nostri nemici tendono a destare l'impressione che la Germania ò stanca della guerra e che la Turchia è desiderosa di una pace separata. Certo, si desidera la pace, ma una pace che ci assicuri l'esistenza futura. La Turchia ha fatto sforzi poderosi in questa guerra, poso tutto le suo energie per assicurare la sua indipendenza ed il suo avvenire. I tedeschi hanno dimosti'ato, contrariamente alle insinuazioni fatte, che non vogliono occupare nell'Impero ottomano posizioni in contrasto alla dignità e alla indipendenza del paese. I tedeschi vogliono una Turchia forte. I due paesi hanno deciso, non sojo di lottare insieme fino alla fine vittoriosa, rna di continuare anche in tempo di pace il lavóro comune. Ha parlato poi il eonte Westarp, che ri cordando certi accenni .dell'Intesa al militarismo tedasco, ha detto che proprio questo militarismo ha messo la Germania in condizione di resistere e occupare la posi zione che oggi occupa nel mondo.

Persone citate: Halil, Vana, Wolff