Impressioni e commenti romani

Impressioni e commenti romani Impressioni e commenti romani Datila fi udii! e dall'" Idaa Naalenal*,, Roma, 16. notte. . Commentando il discorso del ministro degli Esteri e riferendosi alla richiesta fatta da alcuni deputati di esplicite dichiarazioni sopra tutto su quanto è stato concordato dagli Alleati nella conferenza di Parigi, la «Tribuna» scrive: Credemmo subito inopportuno, ed assurda una tale aspettazione e l'on. Sonnino, con la esposizione delle sue vedute sul valore e la porlata. del segreto diplomatico nel presente momento, ha confermate il nostro giudizio. Era ovvio ed è ovvio i un ministro degli Esteri, sopratutto in un .tomento come 1 attuale non ha solo da regolare le sue parole con In esigenza ed anche coi meriti del paese o del Parlamento cui si rivolge, ma deve, specialmente, regolarsi coti le esigenze e gli impegni di natura diplomatica e con quelli della politica di guerra che ho concordati coi Governi alleati. Né la sua paiola può essere ginn che diversa da quella ehe è stata in simili reconti occasioni la parola dei suoi colleghi di altri paesi. Con l'entrata dell'Italia alia conferenza di Parigi in maniera ' giuridicamente perfetta e con assoluto piede di parità nel consesso di guerra degli alleati, la sua azione e la sua parola si fondono necessariamente nei riguardi degli affari infernazichali, nell'azione e nella parola comune. Quello che questa azione si proponga e sotio qi.nli norme e con quali auspici si svolga, è noto; la parola ufficiale non poteva che confermare ancora una volta in maniera sempre più solenne, in quanto il ministro che oggi ha preso la parola l'ha presa per In prima vòlta dopo quella conferenza di Parigi, che la sanzionato definitivamente 1! valore europio della guerra italiana ». Il « Giornale d'Italia » scrive; « L'ori; Sonnino è veramente il <■ vir probus », e cioè il '•"••'no che deve anzi lutto dare la certezza che ciò che dice è 11 vero e che ripudia da alterurioni della verità anche se espedienti sifiaiti gli sarebbero per procacciare facili applaudi. Lo scrupolo oggi era ancora maggiore perchè parlava il "rninisiro degli Esteri d'Italia in un periodo eccezionale, quando è dtbito d'onore o ragiona di salvezza il non venire nino olla fiducia degli Alleati e il r ori prestare- arma alcuna al nemico con imprudenti rivelazioni. L'esattezza, che è la precipua d.itc- dei discorsi deil'on. Sonnino, fu evidentemente più che mai questa volta la cura del ministro degli Esteri. !.'« Idea Nazionale » "cosi commenta: «L'on. Sonnino ha Analmente parlato, ma che abbia detto amiche cosa sarebbe esagerato affermare: nulla che già non si sapesse da lutti: una st.alba e cronològica antologia di bonetti', i ini! tari e diplomatici giù edili a più ri. piese. Non potevamo attenderci da lui la rivelazioni di segreti diplomatici o dettagli con ere:; di programmi militari o politici, ma la jspi'cssione chiara ed energica della volontà del Gt'erho, di difendere, cosi nella guerra ciine nell'alleanza, i fondamentali diritti del l'Italia it: tutta la loro vitale .plenitudine. Invece nulla! Complimenti alla Russia, coro pl'.tnern; all'Inghilterra, .complimenti alla Francia, 1« narrazione degli aiuti prostati alla •Serbia, pretesta di solidarietà col Belgio, giù lifiiai.'on: a) Montenegro, cortesie alla Ro'■'alili, fi perllno. si, perfino alja Grecia, alla Grecia che viola mM interessi piti vitali della Italia m Epiro, che si gonfia, nella ridicola pietosa di rivalità unti-italiana in Oriente, hi Grecia di Sculudis e di Sokolìs: per l'I tali a nulla. Frettatilo Alessandro di Serbia ( Poste riempiono l'Europa della loro rnegalo li ama iuuo-slavii e i nostri migliori e più sinceri alleati ignorano tuttavia la storica necessita mediterranea ed adriatica che ha con Coito in guerra. l'Italia. L'on; Sonnino tace: rosi l'equivoco si perpetua e cresce uri cck culo, meoscieiite o pusillanime silenzio ufflcialc italiano fra l'ignoranza degli uni c le falsificazioni e la tracotanza dogli altri. Noi rischiamo rli trovarlo un giorno, quando do vremo raccogliere i fruiti della tragedia odier na, come un pericoloso ostacolo, non sola menti sul cammino necessario della nostra storia, ma anche tra noi e i nostri alleati di gueira. « E allora ■— termina l'è Idea Nazionale » — a quel Governo che, sia pur negativamente, avesse contribuito a creare questo ostacolo, la Nazicne italiana chiederebbe implacabilmente conto di t.vere ostinatamente trascurato o ignorato i vitali interessi che essa gli aveva affidato n in difesa dei quali gli aveva senza contaro dato il denaro e il sangue «.

Persone citate: Frettatilo Alessandro, Sonnino