La Camera inizia la discussione sul bilancio degli esteri

La Camera inizia la discussione sul bilancio degli esteri La Camera inizia la discussione sul bilancio degli esteri (Per filo diretto e ver telefono alla « Stampa »). Roma, 14, sera. I te, Oggi, due sedule. Nella seduta antimeridiana ^articoli del Bilancio d'Agricoltura. La seduta pomeridiana comincia alle 14,30. Più di cento deputati sono nell'aula fin dal principio della seduta. Al banco del Governo sono quasi tutti i sottosegretari di Stato. Le tribune sono affollatissime, in previsione dell'Inizio della discussione del bilancio degli Esteri. Nella tribuna del Corpo diplomatico sono parecchie signore ; in quella del Senato assiste alla seduta Guglielmo Marconi. Dopo brevi dichiarazioni di CAMERONI e CANEPA sul processo verbale, si procede alle Interrogazioni. I nostri aviatori DALL!OLIO, sottosegretario allo munizioni, dichiara all'on. Loero che le somme versate con tanto patriottico slancio' in ogni' parte d'-Italia con pubbliche sottoscrizioni per dare aeroplani all'Italia, hanno avuto la migliore erogazione possibile. Le somme cosi raccolte e a e e " i e , , gfelirobrdistiltiseesdnqliaehanno già servito in parte all'acquisto ' di 90 qaeroplani. Il resto. circa_un quarto, sarà impie- cgato. allo stesso scopo. Espone come sia propo sito dell'Amministrazione di ricordare con apposite targhe sui singoli aeroplani le città e gli' enti che più contribuirono al buon esito della sottoscrizione. Ricorda l'eroismo di cui hanno già in tante occasioni dato prova i nostri Valorosi aviatori (vivi applausi). LOERO ringrazia l'ori, sottosegretario di Stato per le sue risposte che valgono a dissipare qualsiasi dubbio circa l'erogazione di quei fondi. Rivolge un vivo plauso a coloro che si fecero iniziatori della sottoscrizione, volta ad accrescere è rafforzare quella nuova armata dell'aria che tanta importanza ha per la difesa del Paese, e plaude pure al patriottico slancio con cui da tutte le regioni d'Italia è stata secondata quella nobile iniziativa, augurandosi che nelle targhe degli aeroplani siano ricordate le persone, le città e Provincie che più sono state generose nel fare offerte. Conclude tributando anch'egli tutta la sua ammirazione per l prodi .aviatori che rischiano continuamente la loro vita per l'immancabile vittoria d'Italia (vive approvazioni). Per un cittadino allontanato da Messina CELESIA, sottosegretario di Stato all'interno, all'on. Marangoni, che interroga circa ì'aiiontanamento da Messina dell'ing. Domenico Piccoli, dichiara.che quella città essendo stata dichiarata in stato di resistenza, il Comando militare ha l'insindacabile diritto di far allontanare Je persone la cui condotta sia ritenuta lesiva pegll interessi della difesa. MARANGONI afferma che il provvedimento a carico dell'ingegnere Piccoli, più volte revocato ebbe poi corso soltanto per le pressioni dell'Autorità politica, ed afferma che la presenza dell'ing. Piccoli a Messina presentava tanto noco un pericolo per la difesa militare d'un Papse. che egli da Messina fu inviato a Vicenza (Rumori). CELESIA: «Sento l'obbligo di riconfermare alla Camera che il provvedimento contro il prof. Piccoli fu adottato dall'Autorità militare ('liumori all'Estrema). Dirò all'on. Marangoni che, in occasione della sua interrogazione, mi sono anche rivolto al prefetto Bugunza, ed egli mi ha confermato le buone ragioni e le necessità nelle quali si era trovata l'Autorità militare di allontanarlo da Messina». Voci aita Estrema: « Ma è forse una spia? » (Rumori proteste al Centro). Altre voci: « So è una spia, destituitelo ». CELESIA: « Il prof. Piccoli si è comportato in modo indegno per un cittadino Italiano e di un funzionario». . A queste parole dell'on. Celesia, dette con tono vibrato, e che riscuotono l'approvazione della Camera, sorge una violentissima buferi all'Estrema Sinistra. I socialisti in coro gridano rivolti ali'on- Celesia: « I motivi, i motivi. Dovete dirci i motivi», e ripetono per parecchie volte queste parole. Nel frastuono, l'onorevole CELESIA -grida: «Il Piccoli ha. fatto una laTga propaganda di idee Inconciliabili con lo stato di guerra ». TREVES, MODIGLIANI ed altri all'Estrema, gridano: «Siamo italiani anche noi» (Un/ululato altissimo sui bau chi della maggioranza accoglie questa affor inazione dei socialisti). Altri gridano: « M-t l'ha fatta prima della guerra! Era un neutralista, come tanti altri». Il tumulto e la confusione sono al colmo. Presso i banc.ni dell'Estrema si accende un litigio fra i'on. D: Cesar} ed alcuni dell'Estrema. L'on. BELTRAMI, chaJS oiù inferocito degli altri, grida all'on. Di Cesare- «Lei non lo conosce! Ma !o conosciamo noi: è un galanturomo. è un galantuomo ». Ouando il tumulto accenna a scemare di tono, l'on. CELESIA dice: «Tanti altri poveri diavoli non hanno trovato difensori come lei, on Marangoni». All'Estrema si risponde. «Parliamo per tutti; protesti ai no per tutu». CELESIA: «... Tanti poveri diavoli messi sulla falsa via della propagandala costoro...,:-. MODIGLIANI: «Tutte questetio.-io bubbole» fUrìl sui banchi della maggioranza). TREA.t.s: « Ma diiteci cosa ha fatto il Picco,! > • CELESIA. « Nei suoi riguardi, anzi, il Governo e staif. molto mite,-perchè se si fosse yo.utq rlcorreie a mezzi di rigore, il Ministero di agricoltura lo avrebbe allontanato» (Approvazioni vivissime sui banchi della maggioranza). Altre interrogazioni ROSADI sottosegretario all'Istruzione, dichiara all'on. Lombardo che il Ministero si è Preoccupato di accordare tutte le agevcj azip'hi possibili agli studenti chiamati sotto le armr non può però accordare altra sessione di esami al militari in zona di guerra clic avevano dato esami nel dicembre decorso e che non poterono, per necessità di servizio, rinresentòrsi nel febbraio ultimo poiché, permanendo gli impedimenti che non hanno ad essi consentito di fruire delle precedenti sessioni, essi non potrebbero valersene. Essi però godranno a" tempo opportuno delle facilitazioni che per le dette sessioni. furono accordate. CELESIA, sottosegretario all'Interno, rispondendo agli onorevoli Brandolini e Gasparotto dichiara che il Governo non ha mancato di fare indagini sulle vere nazionalità di tutti gli stranieri residenti in Italia ed ha organizzato nel miglior modo possibile la pre vsnzlone e la repressione dello spionaggio. Tale servizio, malgrado le difficoltà incontrate da principio, funziona ora in modo soddisfacente specie per l'encomiabile zelo dell" autorità chiamate a disimpegnarlo. Dichiara poi che il Kung, che ora si trova in stato di arresto, è sotto processo per frode. Non è un tedesco ma cittadino svizzero, appartenente a famiglia svizzera. Avverte infine che nello stabilimento di cui esso era direttore non era adibito alla fabbricazione di cannoni ma solo di quella di parti accessorie degli stessi. I! Bilancio degli esterr| Finalmente II presidente MARCORA dichiara aperta, la discussione sul « bilancio degli Affari Esteri per l'esercizio 1915-16» e dà facoltà di parlare all'on. Cavacnari (rumori dalia tribuna della stampai. PRESIDENTE : Invita le tribune a far silenzio, deplorando che persone, le quali altro non sono che ospiti dell'assemblea si facciano lecito di intromettersi disturbando nei lavori parlamentari (approvazioni). Il primo oratore CAVÀGNARI si associa alle opportune parole del Presidente. Si compiace del felice esito della partecipazione italiana all'esposizione di S. Francisco, la quale contribuì ad accrescere il prestìgio del nostro paese negli Stati Uniti, ma si associa ai giusti rilievi fatti dalla Giunta, del bilancio circa la spesa sostenuta per fornire di una conveniente sede l'ambasciata d'Italia a Washington. Riferendosi alla notizia: córsa di atti contrari al diritto delle genti compiuti in Austria a danno dei nostri connazionali, chiede al Governo se'non creda di dover ricorrere a legittime rappresaglie. Riconosce non esser ora il momento di discu- nrumassmlucvladertomstrbffcdndpqccdiacvfappctrmosredctltvvtcvveinislIddpcpFndrm tere sulla politica estera del nostro paese, ^cie dopo che,11 Partomto ^ 'i^uto. guardo. Si limita" solo, concludendo, a riaf-' fermare il sacrosanto diritto che aveva ritaglia di muover guerra all'Austria (commenti)*.; PRESIDENTE, rilevando il notevole nume»* ro degli oratori inscritti, li esorta ad esssra brevi e' trattenersi nei limiti del bilancio hi discussione (benissimo). Avverte poj essergli! stato l'atto notare l'opportunità di lasciare che? il pensiero di ciascun gruppo o partito poli-, tico sia esposto da un solo oratore in rappresentanza di tutti quelli che appartengono ad!i esso (vive approvazioni). Un ordine del giorno favorevole COTUGNO ha presentato il seguente ordina» del giorno: «La Camera, ritenuto che l'azioni ne del Governo prima e durante la guerra fir quale doveva essere nei rapporti delle idea-i litù nazionali e nell'interesse della civiltà, 1» approva e fa voti che sieno gli stessi principi e gli stessi fini proseguiti e fatti valere irr! quello che sarà il nuovo assetto sociale a pa-' ce conchiusa «. Rileva che la nostra guerra)1 . e o e è e e c e , d ò i . " a i n a o a o r| a e i poo di e i, a a aa e ri a e. - non ha scopi egoistici o di usurpazione -di diritti altrui, ma di integrazione della nostra! unità nazionale. Quanto alla condotta diplo* matica della guerra, constata che nel periodo anteriore alla guerra l'Italia, pur mostrando-si gelosa dei propri vitali interessi e dei nropr§ sacrosanti diritti, si mostrò sempre decisa*! mente desiderosa delta pace e aliena da qua-1 lunque aspirazione imperialista. E'- convinto»! che quando si conosceranno pienamente le», vicende della politica balcanica, risulterà cornati la politica italiana liei Balcani sia stata gui«i data da una chiara visione della situazione ed ispirata dal rispetto della giustizia del dt» ritto delle genti. In ciò ravvisa un nuovo titolo di benemerenza verso l'on. ministro. Stigmatizza la condotta infida dello Tzar di fluir saria che. perpetrò il. più nero tradimento contro la Potenza che aveva dato alla nazionebulgara la libertà e l'indipendenza Manda uiw fervido saluto all'eroico popolo serbo e aW ferma che la pace non dovrà farsi fino a eh» come il Belgio, così la Serbia, abbiano la sod4 disfazione che hanno diritto di avere. PeH nuovo assetto del rapporti internazionali cup darà luogo il presente conflitto l'Italia deve» prepararsi ad occupare anche economicamente! quel posto che Io spetta nel mondo. A questi concetti è informato il suo ondine del giornoJ che raccomanda alla Camera (approvazioni)*Un oratore socialista Al CABRINI ha presentato il seguente ordinai del giorno: «La Camera esprime il voto cher il Governo, nelle iniziative che si riferiscono» a trattati sul lavoro, tenga presenti i seguente criteri. Potendo un trattamento di favore risoW, versi in uno stimolo ad emigrare dalla nazion» favorita. l'Italia è interessata a spingere lai propira legislazione sociale al grado di scduin pq raggiunto dalla legislazione stessa nei paesi coi quali s'intende negoziare incardinando cosìì trattati sul principio della reciprocità di trattamento»- Sarebbe da respingere come contraria olla economia e alla dignità nazionale quaV siasi proposta di disciplina dell'emigrazione: rivolta tanto a subordinare gli interessi degM| emigranti all'esportazione o all'importazione di prodotti, quanto a mettere gli emigranti in conflitto con le norme della solidarietà internazionale delle classi lavoratrici. Xe clasail lavoratrici italiane hanno raggiunto sufficiente maturità per potere, a traverso- la loro -attività professionale, venir consultate dal Go>« verno nell'esame dei problemi 'attinenti a*! trattati di lavoro. Avverte che un prossima convegno tra la Confederazione generale del- lavoro d'Italia e quella di Francia ri affermerà tla volontà dei lavoratori delle due nazioni. dB esercitare direttamente il patrocinio dei propri) interessi di classe nella sfera d'azione nazionale e internazionale. Esso riaffermerà pure* il diritto della classe lavoratrice ad influirà sulle determinazioni dei rispettivi Governi ini lutto le questioni che interessano il lavoroj Insista perchè le condizioni dèll'emigrazlona della mano d'opera in Francia siano stabilita d'intesa colle organizzazioni- di classe. Dubitai però che il O.^orno voglia porre questo concetto -come basa fondamentale d'ogni disciì* plina statale della nostra emigrazione per la Francia come per ogni altro Stato. Si augurai nondimeno che su questo punto il Governo» dica una parola elio rassicuri le classi lavoratrici (Vive approvazioni, applausi all'Estrema Sinistra, congratulazioni). In attesa delie dichiarazioni dell'on. Sennino COLONNA DI CESARO' si compiace della! prova di moderazione e di paziente attesa, di cui dà prova il paese. Avrebbe però desiderato che questa discussione, fosso stata iniziata dalle dichiarazióni- del ministro' degli estri. Questo dichiarazioni sono atteso con 'cu pazienza cel paese ansioso di apprendere £ risultati del convegno di Parigi. Non dubita che questo convegno sarà vaiso a cementare l'accòrdo fra le Potenze della Quadruplica Intesa. I nostri alleati debbono oramai esserei convinti che l'Italia è entrata in campo senza restrizioni, senza riserve, senza esitazioni, bastando ricordare che nell'ora in cui noi smw damino la nostra spada la Russia.era in ritirata sul Carpazi. Ritiene che molti orrort siano stati commessi dalla Quadruplice lm tesa per ciò che riguarda la politica balca^ nica e crede che da questi errori non sia immune Illt.n!ia. Nota a questo proposito che '4 nostri rappresentanti nei Balcani sono qùeBll stessi elio si trovavano colà quando emvamoj ancora avvinti alla Triplice alleanza o eoa non potevamo immediatamente conciliarsi wj simpatie di quei circoli • avversi, alle PO-! tenze centrati, che avevano fino a quel giorno combattuto. Crede sarebbe stata opera sag»j già sostituire colà questi nostri rappresene tanti con altri che potessero agire nel più! stretto accordo con quelli delle altre' Potenzid alleate. Di qui avvenne che perdurarono ancora per troppo tempo i dubbi dalle. Serbia della Grecia circa le intenzioni UaUaiM a questo proposito nota che bisogna < guer e tra slavi e jugoslavi e affermare ai lamenta cho le aspirazioni panserbe non •nono estendersi Ano alla : Dalmazia Mattana Constata intanto che l'Italia ha posto a repenw taglio la sua squadra per porre in salvo r£ serctto serbo e che anche verso la Grècia diede prova, nella questione dell'Epiro, della sincerità delle proprie intenzioni. E' poi d'avviso clie un atteggiamento più risoluto della. Quadruplice verso la Serbia e la Grecia avrebbo determinato un ben diverso atteggiamento della Bulgaria. Ed anche nei rapporti? con la Bulgaria la Quadruplica si è inspirata alle grandi idealità occidentali, mentre) avrebbe dovuto porsi dal punto di vista della mentalità balcanica determinata principalmente, per non dire esclusivamente, dalla considerazione di immediati interessi. Del resto anche gli imperi centrali hanno commesso errori consimili come prova il mutalo atteggiamento della Bulgaria e della Turchia. Afferma che da parte dell'Italia e in generala della' Quadruplica si impone in Oriente una poh* tlea meno riguardosa e più risoluta. Afferma cho dobbiamo trai' partito non solo degli er-t rori, ma anche delle debolezze e delle .di-j scordio che esistono nel campo nemico.-,Cejs» lamento non attende dall'onorevole mlniste»! dogli esteri una risposta ei'rca le. questioni]' accennate. E' certo ad ogni modo ché'.deJi'irnjil portanza di esse l'on. Sondino sarà pièna-' memo persuaso e darà ppeTà.-ner' parte sua! a clic non si ripetano gli errori del passato ' Afferma la necessità peie-àla? tìnàdropitco " <É sarantlrsi contro le eventùW^bKìjiJcle' eh asi3£ razioni imperialistiche per l'avvenire, da qua. lunque parta venga la impaccia, n aoto^aa»: