Un voto politico alla Camera a proposito del Bilancio di Agricoltura

Un voto politico alla Camera a proposito del Bilancio di Agricoltura Un voto politico alla Camera a proposito del Bilancio di Agricoltura Roma. 12, eera. Presiede il vice-presidente Arlotto. La seduta comincia alle ore 14. Per due valorosi BACCELLI, rilevando che il dottor Cervelli, medico del personale subalterno della Camera, è stato Insignito della medaglia al valor militare per il coraggio dimostrato come maggiore medico delle nostre truppe combattenti, tributa un saluto di ammirazione al valoroso ufficiale. (Approvazioni) Il PRESIDENTE si associa, ed al plauso per il valoroso dottor Cervelli unisce anche quello per Luigi Franceschi, appartenente al personale subalterno della Camera, che ha pure meritato la medaglia al valor militare. (Vivissime approvazioni). ; Una protesta dell'ori. Cambarotta ' A Qtneto punto abbiamo U primo incidente. L'on. GAMBAROTTA domanda la parola sul processo verbale e, avutala, dice: Ho presentato un'interrogazione alla Camera al ministro dell'Interno per sapere quali siano le anormali condizioni della provincia di Milano che giustifichino la permanenza di un commissario civile... ARLOTTA. presidente, interrompendo : — On. Gambarotta ella non deve leggero nulla qui (rumori all'Estrema). GAMBAROTTA: — Ho nn foglio in mano solo per ricordare. Voci alVEUrema: — Censura! censura! (Ilarità). ARLOTTA all'oc. Gambarotta: — Ella ha ?Adato un'interrogazione alla Presidenza deiCamera. La Presidenza ha dichiarato di non poterla aocettare nei termini in cui era concepita. GAMBAROTTA: — Mi pare che il suo discorso mi autorizzi a leggere alla Camera n tasto della mia interrogazione acciocché la Camera possa giudicare... Voci all'Estrema : — SI, si. GAMBAROTTA: — Quali erano i termini del1 lai mlia interrogazione? In questa domando se il Governo ritenga giusto, che, dopo dieci mesi, a Milano vi sia, non il prefetto, ma un commissario civile. Ricordavo il fatto che per sìl impiegati si sono spese somme rilevanti; domando se il Governo ritenga lecito che lo sperpero avvenga per opera del commissario civneeol fatto che affolla la Prefettura di Milano 'con persone sottratte al servizio militare e accogliendo informazioni del caso da un cerio Enrico Castelletti. ARLOTTA: — Ma ella non può parlare così! GAMBAROTTA : — Ma, on. presidente mi consigli lei che cosa debbo sopprimere della mia interrogazione secondo la sua volontà. Io ho indicato, come è mio costume, dei fatti: modificherò la mia interrogazione cercando di soddisfare al regolamento della Camera; ma tenevo a far sapere che, se i fatti e le persone nel testo della mia interrogazione non compariranno, ciò non sarà, avvenuto per diminuirò la mia responsabilità. Il sussidio ai genitori di richiamati ammogliati . ALFIERI, sottosegretario alla Guerra, rispon'dwido all'on. Dello Sbarba, osserva che il sussidio si concede ai genitori di richiamati celibi, non a quelli di richiamati ammogliati Non esclude che, quando equità lo consigli, non possano adottarsi in via straordinaria opportuni provvedimenti. DELLO SBARBA trova gTave che si neghi il sussidio ai genitori di richiamati ammogliati quando questi siano l'unico loro sostegno. Nota che anche in altri casi veramente pietosi il sussidio viene ingiustamente negato. Non ammette che, di fronte al dovere di siissidiare le famiglie dei combattenti, si possano invocare Tagioni di finanza. Invoca dal Governo solle- , citi equitativi provvedimenti. Sulle nomine a sottotenente territoriale ALFIERI, sottosegretario alla Guerra, dichiara all'on. Sighieri che nelle nomine a sottotenente della milizia territoriale il Governo, mentre largheggia nell'accogliere le domande di giovani che abbiano precedenti penali di natura politica, procede invece con grande cautela verso coloro i quali abbiano precedenti penali di diverso carattere, assicura di porvi riparo (approvazioni). SIGHIERI afferma invece che in molti casi è stata negata la nomina a giovani illibati, rei soltanto di ' appartenere a quel partito repubblicano che ha dimostrato di porre l'altissima idea della Patria al di sopra di ogni divisto rio politica ' (vive approvazioni). La fornitura del formaggio ALFIERI, sottosegretario alla guerra, all'on Miglioli dichiara che la fornitura del formaggio per la forza mobilitata è stata dall'amministrazione della guerra commessa per una gran parto all'Unione dei produttori, per guisa che un grande numero di questi potè fruirne e per il rimanente a ditte di nota, serietà. Aggiunge •che i prezzi sono stati vantaggiosi e che i con tratti hanno avuto soddisfacente esecuzione. Mette in guardia contro critiche che possono anche provenire'da persone interessate (appro razioni). MIGLIOLI afferma che è etata resa possibile la formazione di un trust che ha imposto prezzi sensibilmente superiori a quelli del mercato. Si riserva di convertire l'interrogazione in interpol lonza (commenti). Per la giustizia militare ALFIERI, sottosegretario alla guerra, dichiara all'on. r.'nvmini Amici elio ai Tribunali territoriali sono addetti ufficiali inabili alle fatiche di guerra, mentre altrettanto non può farsi per i Tribunali nella zona di guerra, dóve occorre personale valido. AMICI GIOVANNI prende atto di queste dichiarazioni, affannando la necessità che il minor numero possibile di ufficiali validi e delle anni combattenti sia addetto alla giustizia militare. Le vicende dei processo pel Palazzo di Giustizia in Roma CHIMIENTl, sottosegretario alla giustizia (eegnd di attenzione), rispondendo agli onorevoli Cavagnari e Lucci, ricorda che, in se«mito a denuncia della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle spese occorse per 11' Palazzo di Giustizia in Roma, venne dall'Autorità glurtlzln^in iniziato procedimento penale contro dieci imputati. Il giudice istruttore, su conforme richiesta del Pubblico Ministero, emetteva mandato di cattura contro otto dei prevenuti, maggiormente indiziati. L'istruttoria venne assunta dalla sezione di accusa presso la Corte d'Appello di Roma, la quale, dopo di aver svolto e portato a termine nei periodo di circa un anno, le difficili investigazioni, ebbe poi ad emettere la sentenza dell'I 1 maggio 19U, dichiarando non doversi procedere nei riguardi di cinque immutati, mentre per gli altri cinque riduceva ì'i capi di imputazione ed escludeva le aggravanti del reato, rinviandoli a piede libero •al giudizio del Tribunale. Era lissato il giu,'flizio per il febbraio 1915, ma la discussione della causa si dove rinviare per legittimo im|pedimento di alci««i 1 rrnsori ed imputati. I Intanto nell'aprile del 1915 pervenne dal ministro dei lavori pubblici una denunzia per uri «uovo fatto delittuoso. Il procuratore g- orale domandò un prosieguo d'istruttoria. La sezione d'accusa respingeva tale istruttoria con pronunzia, confermata in Cassazione. Dopi eio-s veline nel febbraio dei 1916 al giudizio iimaire ni Tribunale di Roma. La sentenzi: resa da .-> collegio il 21 dello stesso mc-n mandava .-<aditi per prescrizione i ire imputali pi-meiial In quanto alla prescrizione, si e: a verificata due anni prima che la Commissione pari tare avesse fatta la denunziti all'air.- ■<■ dìziariu; e, di fronte ad una sentenza che ; a sava la cosa ii, :-.indicato, il merito ili es«a sfugge al sindacato di qualsiasi intontii Date le circostanze di fatto ricordate alla Camera, non vi fu ritardo o negligenza ne) periodo istruttorio per pane dialcuno.il procedimento era stato dapprima iniziato per un titolo di reato più grave, e cioè per corruzione Qualificata e continuata di pubblico ufficiale, punibile oon un minimo di tre anni di reclue con un massimo di dirci anni, oltre accessorie. Era quindi non solo le^ ma opportuno e doveroso assicurila giustizia le persone di coloro ohe, ;-ti a**» della •animei» c <)<iti« ima» .od* rmiinmm »i» e»aim» * -^gipr papgemtprdrrdlrizmpdrpnlvdrvidccsbsvcdcmispddplndmdgc3flgzacdculbcpsamufadvcm però le indagini si svolsero o si ampliarono, anche sotto il profilo dell'assunto difensivo, protestato dai prevenuti, e fu per tali indagini che la sezione di accusa ebbe poi ad escludere vari capi di imputazione e ad alimentare la qualifica e l'aggravante della continuazione. Quanto alla prescrizione la disputa sorse la prima volta in sezione di accusa dopo la requisitoria del procuratore generale, che, riduceva quella rubrica. Il Collegio inquirente ritenne che la prescrizione non si era avverata, ritenendo il fatto che nel dicembre 1909 uno degli imputati aveva ricevute un altro una lettera assicurata di L. 2000 quale prezzo c corrispettivo del turpe mercato, restando cosi n quell'epoca compiili'- 1 delitto di corruzione. Il Tribunale invece ritenne avverati gli estremi della prescrizione prima ancora che si fosse proceduto alla denunzia del reato da parte della Commissione parlamentare d'Inchiesta ; ritenendo che la promessa delittuosa di compenso vi sarebbe stata nel 1906, mentre la denunzia ebbe luogo soltanto nel 1913, cosi che la prescrizione, in difetto di atti istruttori si verificò nel 1911. Ripete che non si possono discutere, uè censurare le sentenze dell'Autorità giudiziaria. 11 Ministero poi potrebbe provocare provvedimenti dlBCiplinari solo quando i funzionari che ebbero porte in questo procedimento risultassero responsabili per colpa. CAVAGNARI rileva là Sinistra impressione che tutti hanno provato nel constatare che una così grave accusa cadeva per avvenuta prescrizione dell'azione penale, e trova inesplicabile che non siasi prodotto appello contro la sentenza che la prescrizione ammise, (.ipprovazioni). Segue n secondo interrogante, on. LUCCI, che dice: — Ciò che risulta chiaramente da quello che è stato detto sinora è una sola cosa: la persuasione nel pubblico del fallimento di tutto quello che può riguardare le nchiesto ordinate che vanno tutte a finire lo stesso. Di fronte al buon senso del pubblico pagante c'è il bagaglio dei sospetti sorti qui dentro e finiti in una semplice contestazione di un reato di corruzione di un funzionario per un danno arrecato allo Stato di 50 mila lire. Eppure nella stessa sentenza del Tribunale c'è tanto da mandare tutti i magistrati dinanzi alla Suprema Corte di disciplina (Rumori). Si legge nella sentenza della sezione d'accusa che non si deve omettere che in seguito ad una nota trovata presso Borelli e contenente le indicazioni per l'erogazione di 300 mila, lire sorsero gravi sospetti su altri funzionari dello Stato. E' sconfortante, dice la sentenza, che nulle siano riuscite le indagini a questo proposito in quanto le informazioni della P. S. non vennero suffragato da altri etomenti, sebbene fossero state assunte con circospezione e riservatezza in ambienti diversi (Rumori, commenti). Di modo che — continua l'on. Lucci — resta scritto che vi 6 una nota per cui si sarebbero date 300 mila lire al presidente del Consiglio dei lavori pubblici ora morto e ad un membro ancora vivo che è stato promosso e che questo non si è potuto accertare perchè lo informazioni non sono stato precìse. Chi è che non ha. trasmesso all'autorità giudiziaria — continua l'on. Lucci i nomi degli informatori'? Comesi può am mettere che non debba restare infamata più di una persona? Qui si tratta di dimostrare il fallimento della base morato di tutto due le amministrazioni dello Stato chi» si sono succo dute durante lo svolgimento del processo: la vostra on. Salandra c quella che vi ha preceduto. Non vi resta che denunziare questi magistrati alla Commissione suprema, di disciplina se non volete che si dichiari di trovarsi di fronte ad un fallimento completo- — La fine della replica dell'on. Lucci 6 accolta da vive approvazioni su parecchi banchi- CHIMWENTi, sotttosejrretiario alla Giustina, ripete che ai macristrati non può addebitarsi colpa o negligenza di sorta che li renda responsabili dell'intervenuta prescrizione. Avverte che. se alcuni gravi sospetti sorti nel corso dell'inchiesta non poterono essere accertati fu perchè le vigenti norme della Procedura. Penale non obbligano i funzionarli di Pubblica Sicurezza a fare i nomi dei loro informatori, Perciò avvenne che alcune accuse contenute nei rapporti della pubblica sicurezza, non poterono essere legalmente approvate. Ripete che nessuna responsabilità può per tutto ciò ascriversi ai funzionari dell'ordine giudiziario (commenti). Dopo breve discussione la Camera approva le domande di autorizzazione a procedere contro il dep. Tasca (ner Ingiurie e diffamazione a mezzo della stampa) e contro il deputato Toscano per lo stesso reato. Inda si riprende la discussione del bilancio di agricoltura. Dichiarazioni di Cavasola sul Bilancio d'Agricoltura CAVASOLA, ministro di agricoltura (segni di attenzione). Ringrazia il relatore del giudizio espresso sui provvedimenti di carattere eccezionale che il Ministero d'agricoltura dovette prendere per tutelare la sorte dell'industria e sopratutto del credito in momenti del panico generale. E opportuno è stato al ricordo delle gravi condizioni felicemente superate perchè fa situazione non può dirsi certamente tornata normale. Le difficoltà rimangono e non bisogna dissimularsi che esse possono ancora richiedere gravi sacrifici. Così non è il caso di pensare a riaprire le borse giacche non e a dirsi che la normalità sia ritornata o possa ritornare fra breve per quanto riguarda il negozio dei valori mobiliari. Esaminerà se facilitazioni si possano introdurre al regime attuale e per modo da consentire qualcuna delle operazioni più tranquille e sicure Torneranno ad essere oggetto di studio i provvedlmente invocati ner dare ai Comuni il mezzo di sistemare i ricorsi fatti al credito. Dichiara che ha imposto l'assicurazione presso la Cassa nazionale degli infortuni sul lavoro degli operai addetti agli siabilimenti di nuova creazione ed alle sezioni degli stablInmenti preesistenti adibite a lavori per la difesa dello Staio, e non ha. credulo di estendere tale, obbligo allo altre sezioni degli stabilimenti stessi perchè non voleva giungere per questa via al monopolio delle assicurazioni. Respinge l'accusa di non avere vegliaio alla rigida applicazione delle leggi di carattere sociale rilevando dì non avere transatto nell'osisere il rispetto così per quanto concerne il riposo settimanale o i turni di. lavoro o l'orario inteiTOtto o il -lavoro delle donne inferiori ai 18 anni o dei fanciulli Ha soltanto consentito qualche proropa di orario ma con le opportuno cautele. Dopo avere dato spiegazioni sulle questioni della demaniailzzazione del sottosuolo minerario, della pesca, e dello insegnamento ag-rario, viene a dire della produzione agraria, osserva che non a difficile ottenere in un tempo relativamente breve la intensificazione delta produzione, sopra tutto granaria. A questo tcopu hi studiera di promuovere la fabbricazione delle macchino agricole in Italia, e di incoraggiare coloro che si studiano di introdurvi possibili miglioramenti. Cosi pure continuerà a favorire la distribuzione delle sementi ed a promuovere il selezionamento per liane, delle stazioni sperimentali di granicoltura, fra le quali ricorda, a caglon d'onore quella di Rieti il cui-direttore è benemeì to de«li studi in questa materia. Cercherà ■ i diffóndere la cognizione d*ile diverse col•.i nelle regioni, ove presentemente do•:•'' a una sola coltura, iti ciò si varrà deipero dello «inedie ambulanti, i] cui ntìinii fiunifeiltcrii quando fi potili avere per••"•:■•«'. Mifliewnte. Oliatili) al solfali) di ramo, il Governo si è studialo a accogliere tin dove era-possibile : voi ii'.-,: agricoltori. Dichiara che i prezzi non si possono dire esagerati; quanto allo stabilii* un prezzo ''iniie. nota che non si pregiudicherebbero gli interessi di quegli agricoltori i-Ik ebbero l'avvedutezza di affrettarsi a fare le ordinazioni. Assicura che non mancherà la quantità •> corrente ai bisogni dell'agricoltura « che il prezzo non supererà le 150 lire (commenti;, se poi . rivenditori fa ranno prezzi esagerai; j; nzspr.nistero frenerà questo abuso e n^ii nnr i\ FOlfeto di rum* la* litiche mr .11111 ero-detti nu*u to& •£ ftfiaftiki». UUCCELLJ, interrompendo, ha gridato al ministro: — Ella dice che il solfato di rame non supererà il prezzo di 150 lire. Ebbene io rispondo che sin da ora ha già superato quel prezzo. I rivenditori ne fanno un'indegna speculazione. Essi hanno comprato il solfato a 85 e lo vendono a 160 Idre. Voi avete reso un cattivo servizio all'economia nazionale ed avifato causato danni enormi alila .viticoltura nazionale (approvazioni su alcuni banchi e commentì su altri!. CAVASOLA acrli oratori elio si sono occupati delle disposizioni del decreto luogotenenziale relativo ai contratti agrari specialmente nei rapporti della mezzadria dichiara che se sarà necessario, provvederà" i.on opportune norme interpretative. Si compiace dell'opera volenterosa spiegata da organizzazioni di proprietari e di lavoratori della terra, per risol vere di comune accordo le difficoltà cui daiianno luogo nell'esecuzione di contratti agrari le presentii straordinario circostanze. 11 ministro si occupa inoltre dei problemi della zootecnica, del rimboschimento, ecc., e risponde su di essi ai vari oratori. Concludendo il suo discorso, il ministro esprime l'augurio che con lo sforzo comune di tutti, senza distinzione di parti, superato il presento periodo il paese nostro, con rinnovata lena, sa prepari a combattere e a vincere le battaglie della produzione e del lavoro. A questo scopo conviene fin d'ora preparare non spio gii strumenti materiali, ma quello che più^importa, gli animi elementi (vivissime approvazioni e applausi). Molti deputati-si congratulano con l'on. ministro. . . Vengono ritirati. tutti gli ordini del giorno meno quelli dì Vigna e Merloni. — PRESIDENTE annunzia che sua ordine del gtorno déll'on Vigna è. stata chiesta la votazione nominale digli onorevoli Vigna Buceu.Caron, iRondani, Dello Sbarba, bichel. Delle Piane, Brizzi, Murialdl, Caroti, Toscano, Saudino, Montemartini, Giacomo Ferri, Di Miraflori, Gazelli, Cagnoni, Canepa, Schìayon e Beltrami. Annunzia pure che sull ordine dei giorno dell'onorevole Merloni è. etata chiesta la votazione nominale dagli onorevoli Bussi, Pucci, Pescetti, Soglia. Canepa, Cavallari. Casalini, Zibordi. Battelli. Graziadei, Altobelli Merloni. Lucci, Musatti, Montemartini, Cugnolio, Dello Sbarba, Marangoni, Befltrami Caroti, Cagnoni, Modigliani, Sichel, Treves, Rondani, Brunelli, De Giovanni, Prampolini, Vigna, Grosso Campana e Mara. Un voto per appello nominale SALANDRA, presidente del Consiglio, di chiara che il Governo non può accettare i due ordini del giorno, avvertendo che 1 uno e l'altro implicano una questione di Governo (commenti). — MURIALDI, dopo le dichiarazioni fatte dall'on. ministro di Agricoltura, Industria e Commercio voterà contro l'ordine del giorno Vigna. PRESIDENTE, indice la votazione nominale sul seguente ordine del giorno dell'on. Vigna: «La Camera, affermando il dovere dello Stato di intervenire con mezzi coercitivi per tutelare i consumatori contro lo sfruttamento dela speculazione; ricordando che la classe degli agricoltori dà all'esercito il 70 per cento dei suoi uomini, invita il Governo a proteggere i piccoli proprietari col censimento ed, ove occorra, la requisizione del soldfato di rame, e in ogni caso ad istituire il prezzo massimo di calmiere .». Il voto da il seguente risultato: Presenti 246; votanti 245; astenuti 1; maggioranza 123 Hanno risposto si 41. Hanno risposto no 204. (La Camera non approva l'ordine del giorno del deputato Vigna). Si rimette a. domani la votazione nominale sull'ordine del giorno dell'on. Merloni. La seduta termina alle 20,35 mmupsgzrcdvdnMtdtv

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