La commemorazione di Bettòlo alla Camera dei Deputati

La commemorazione di Bettòlo alla Camera dei Deputati La commemorazione di Bettòlo alla Camera dei Deputati Le mozioni per un'inchiesta sulle gestioni delle Mostre di Roma e Torino rinviate Roma. 8, sera. i Presidenza del Presidente Marcora. La seduta comincia alle H.5. Oli Impiegati dell'Istituto Internazionale I di agricoltura '. CAPPELLI, sul nrocesso verbale: — Poiché l'on. Ruspo li accenna ai provvedimenti adottati dall'istituto Internazionale d'Agricoltui i, di cui l'oratore è presidente, per gli impiegali richiamati Sotto le armi, premette che, se l'on. interrogante e l'on.,sottosegretario di Stato per l'Agricoltura avessero assunte notizie in prò posito presso l'Istituto medesimo, o diretta mente o per il tramite del Ministro degli Affari Esteri, si sarebbero astenuti dagli apprezzamenti latti. Ricorda che l'Istituto di Agricoltura ha carattere internazionale e che ancne il suo personale è internazionale. Essendo 11 personale assunto con impegno semestrale, fin dal novembre 1914, fu stabilito che gli impiegati richiamati sotto le armi, a qualunque na: zio ne appartenessero, godessero di sei mesi di intero stipendio e fu stabilito ii oltre che si assegnasse loro per quattro mesi la metà dello stipendio Fu infine stabilito che qualora dopo fi servizio militare chiedano di essere riassunti la ufficio, le loro domande Garanno prese in • considerazione con particolare riguardo. Si augura che con affrettati ed -ne ustiflcati apprezzamenti non si voglia indebolire un enle. vantò dall'Italia e del suo augusto Sovrano, che ne fu l'iniziatore, e che è chiamato a rendere segnalati servizi al nostro paese e aim civiltà (vivissime approvazioni). . RUSPOLI: - Si compiace ohe la condizione "degli impiegati richiamati sotto le armi sia presa in particolare considerazione del Gomitato permanente dell'Istituto Internazionale (villi commenti). Commemorazione di Bettola I PRESUMENTE : - Onorevoli Colleglli I ieri 'una notizia Inattesa, fulminea, gettò nella pia 'profonda tristezza gli animi nostri ed ha pervaso di dolore l'Italia tutta: quella della morte di Giovanni Rettolo. Soltanto pochi giorni or sono la sua energia simpatica figura era tra noi, garanzia vivente di nastra sicura fortuna anche nel mare. La sua carriera di soldato di cittadino, di deputato, di ministro e tutta avvolta di fulgida luce, e rievocandola 'a voi, più che con largo epicedio, come egu ben meriterebbe, con fugaci cenni, come la «rande commozione dell'animo permette, sento di poter affermare che solo da chi possedeva-altezza d'Ingegno, saldezza di carattere e di volere, poteva essere percorsa. Nato a. Genova settantanni or sono, il 25 maggio 1846, Giovanni Rettolo ebbe dal padre profugo di quella terra trentina, alla quale guardano t nostri occhi con fede ormai incrollabile,- edu: cazione altamente 'patriottica (.approvazioni). 'A 17 anini '1 suo spirito vivace e libero fu at' trattò e conquistato da] fascino della vita marinaresca e il gran giovarle, valentissimo allievo dell'Accademia navale, rivelò ben. presto t segni dello splendido avvenire che lo aspettava. Guardia marina nel 1865, nell'anno successivo egli fu combattente a Lissa sulla « Formidabile », accanto a Simone di Saint Bon. Egli in quella triste giornata ebbe la visione della assoluta necessità per l'Italia di provvedere con risolutezza e con larghezza di mezzi alla sua difesa sul mare, forse fino da allora meditando il monito che molti anni Diti tardi, ministro, rivolgeva al paese, fra l'unanime plauso della Camera « Vivere non nece.sse, navigate nccesse». TI éonisien&o e l'ammirazione dei coiieghi e il reverente affetto dei subordinati lo accompagnarono poi sempre nella successiva sua carriera, e ffU episodi della sua grande genialità, delle sue ardite iniziative, non vi e uomo di mare che non ricordi con legittimo orgoglio. A lui sono dovuti esperimenti di manovre quasi audaci e che solo un occhio espèrto e sicuro 'conte H suo poteva concepire e superare, meinorabile fra tutti quello che, comandante • della nostra corazzata Umberto I, condusse 'nell'Inaugurazione del nuovo canale di Kiel e rese illustre il di lui nome per tutte le marine del mondo. « Ancne la vita politica ebbe per Giovanni !Bettplo un grande fascino. Entrò alla Camelia nella 17.a legislatura, come rappresentante Il Collegio di Genova I. Passò poi a quello di Genova II o a auello della fedele Recco, che tanto lo amava e lo volle, con rinnovate * espressioni di affetto, suo deputato fino al3'ultim'ora. Anche nella Camera non poteva mancare ai suo ingegno eletto ed al suo fermo volere, la maggiore fortuna, col sussidio di una parola fac-Ue. convincente e sicura, Giovanni Bettolo seppe ben presto emergere Ira noi «> conquistare te estimazioni e la generale simpatia dei collegni. Componente dapprima di importanti commissioni, nel 1899 fu ministro della marina nel Gabinetto Pelloux, ritornando all'altìssimo ufficio, accompagnato sempre dalla fiducia del Pai-lamento e del Paese, nel 1903 nel Gabinetto Zanardeill e nel 1909 nel Gabinetto Sonnino. La sua opera di deputato e di ministro fu rivolta principalmente all'incremento della nostra armata e ben può affermarsi che egli fu preparatore di quella risurrezione materiale e morale delia medesima, alla quale intese un altro grande scomparso, Carlo Mlrabello, refndenidóin ir:orbllabiCe presidio dei nostri niai'i pronta ei maggiori cimenti, e ardita, serena, invocatrice delle battaglie alle quali il nemico, con premeditata prudenza, cerca di sfuggire; ina la sua singolare straordinaria azione si svolse altresì ampia, complessa e KenialUsima nella propaganda tenacemente da lui proseguila, si può dire fino all'ultima ora per lo sviluppo della marma mercantile in conformità dei bisogni e della tradizione della nazione, e in ogni altro campo della nostra vita politica. Consentitemi, on. Colleglli, che lo chiuda 1 mio dire ricordando le ultime parole che Giovanni Bettolo pronunciò in quest'aula, e con le quali conchiudeva il suo discorso il 19 marzo scorso: sante parole che costituiscono fl suo testamento politico, che sono la sintesi delli sua vita ■<> delle suo costanti aspirazioni. Eccole: «Alla formidabile provo a!la quale siamo impegnati assicuriamo capneità di azione sempre più vigorosa, resistenza spuiprs più salda; una sia la mèta cui tendere con propositi animati dalla virtù del sacrificio. Nessuna stanchezza, nessun disagio scuota la serenila dello. spirito, la fede che deve essere sempre ferma, sempre viva, uno il pensiero che tutti ci infiammi: la vittoria per la gloria o la grandezza d'Italia (vivissime approvazioni). .Mia memoria di Giovanni Bettolo, circonfusa di luce., vaila, insieme al manto, la gratitudine della patria (vivissimi applausi). «Ieri, appena avuta noiip.'a della morte dellon. Rettolo, internret*. del ="i:thnnnti della Camera, inviai vive condoglianze alla falalella di lui. j.a Camera vorrà oggi. n.-- sono certo, autorizzarmi a partecipate i sensi del mdGnpmBstndFsqdetmmvPcpttemiaddCdaMrGdanMdnMdlddnl a 1 n 9 o a i e e l r e l i e o l mio profondo cordoglio non solo ai congiunti dell'illustro estinto, ma anche alle città di Genova e di Recco (vive approvazioni). CORSI, ministro della marina, si associa in nome della Marina all'omaggio che l'illustre presidente della Camera ha rivolto alla memoria di Giovanni Rettolo. Ricorda Giovanni Bettòio prode combattente a Lissa, ammirato scrittore di cose nautiche e militari, collaboratore di Benedetto Brin nel rinnovamento della nostra armata, valoroso comandante della squadra, capo dello Stato Maggiore della Marina. Forse, nel momento In cui rese l'estremo respiro, un solo rammarico ebbe li suo cuore: quello di non poter salutare il giorno auspicato dell'immancabile vittoria; vittoria della quale egli fu tra i più benemeriti e efficaci preparatori (vivissimo approvazioni, vivi applausi). SALANDRA, in nome del Governo, saluta la memoria di Giovanni Bettòio, che. sommo ammiraglio e parlamentare insigne, fu simbolo vivente del legame di affetto che avvince il Parlamento alia nostra Marina. Rievoca anch'egli l'ultimo discorso da lui recentemente pronunziato in questa Camera; mirabile patriottico discorso, con cui l'estinto seppe incitare Parlamento e Paese ai più gagliardi sforzi ed alla più forte perseveranza per il conseguimento di quella vittoria cui intendevano tutti i palpiti della nobilissima anima sua (vivissimi applausi). Parlano ancora, facendo l'elogio deUPilIuetre defunto e dell'opera sua data alla Marina, i deputati Pantano, Cavegnari, Arlotta, Reggio, Chiesa e Bruno. Il PRESIDENTE pone a partito le proposte di condoglianze ohe sono approvate. Avverte che i funerali avranno luogo domani alle ore 16. Verifica di poteri Mali vacante - A Fano convalidato Mariotti Sospeso per oggi lo svolgimento alle interrogazioni si passa alla verificazione dei poteri. Il PRESIDENTE legge le conclusioni della Giunta delle elezioni sulla elezione contestata dei collegio di Mem. La Giunta delle elezioni ad unanimità di voti, meno 4 astenuti, propone che 6ia annullata l'elezione del collegio di Melfi se ne mandino gli atti all'Autorità giudiziaria. Pone a partito queste conclusioni (sono approvate). Dichiara vacante il colleàio di Melfi. Legge quindi le conclusioni della Giunta delle elezioni sulla elezione contestata del collegio di Fano. La Giunta con voti dieci contro dieci propone la convalidazione delle elezioni dell'on. Ruggero Mariotti per il collegio di Fano. ALTOBELLI dichiara che, in seguito alla lettera pubblicata sui giornali dall'on. Ciraolo, rendendo omaggio ai senitimenti nobilissimi che l'hanno dettata, rinuncia a parlare (applausi a Sinistra). MONTI GUARNIER1, compif.cendosi egli pure dell'afio compiuto dall'on. Ciraolo, rinuncia a pai lare (approvazioni!. Il PRESIDENTE pone ti partito le oonclusiond della maggioranza della Giunta (sono approvate). Dichiara convalidata la elezione dell'onorevole Rugeero Mariotti a deputato di. Fano (1). Il Bilancio di agricoltura Si riprende la discussione sul bilancio di agricoltura. Svolgono gli ordini del giorno relativi a diversi problemi — le raccolte idriche in Sardegna, i bacini montani, la utilizzazione della energia idrica, la pesca, ecc. — gli onorevoli Pala, Patrizi, Battelli, Nunziante, Cavaliere, Le-enani. Il PRENDENTE comunica H risultamento dello seguenti votazióni: per la nomina di Ire commissari di vigilanza sugli istituii di emissione e suUa. circolazione di Stilo e. bancaria : votanti 321. riportarono voti Fumarola 113, Beilotti 92. Nunziante 83 (eletti). Ebbero pei voti Graziadei 52, Canovari 34, Compans 26. Balzano 7, Chiesa 6, Sntta 6. voti dispensi 20. nulli 3, schede bianche 48. Per la nomina di due commissari del Consiglio superiore di assistenza e beneficenza-, votanti 320. Riportarono voti Vaccaro 180. Caporali 114 (eletti). Ebbero poi voti Danieli 110, Maffi 56, Simonoelli 49 Amgioltni 9 voti dispersi 9. schede bianche 20. Per la nomina di due commixsari del C"n. tgVo Superiare della P. I.: votanti 321. Riportarono voti: Finocchiaro Aprile 168, Capaldo 139 (eletti) ; ebbero poi voti Indri 88, Treves 57, Pozzi 19, voti dispersi 25. nulli 4. schede bianche 19. 1 conti delle Esposizioni Due mozioni In fine di seduta il segretario dà lettura di due mozioni pervenute alla presidenza dalla Camera. Tutte due si riferiscono alle spese per le feste ed Esposizioni del 1911. La prima b così concepita: « La Camera, di fronte al progetto di legge « N. 567. col quaia si chiede un ulteriore saeri« tlcio di lire 16.75o.o00 per liquidare le ge« stioni di passate feste commemorative e di « esposizioni, allo scopo : A) di ben precisare « le cause dell'imponente deficit denunziato; « B) di possedere tutti glj elementi necessari « per un ponderato giudizio sopra la domanda j di crediti che le è sottoposta in lin inomen«to in cui tanti altri ingenti sacrifici pesano «sul paese; C) di accertare le eventuali re« sponsabilltà che si fossero verificate; delibera « la nomina di una Commissione d'inchiesta « parlamentare coi più ampi poteri sulle geli stioni e sulle feste commemorative e delie « Esposizioni, di cui è oggetto il citato dise- (1) La lettera, a cui si allude nel resoconto della Camera, è indirizzata al Comitato direttivo del gruppo parlamentare radicale. In essa, dopo aver ricordate le varie fasi della controversia il Ciraolo cosi conclude: « Ma nella vigilia di una discussione parlamentare che per la gagliardia e l'impeto degli oratori dell'Estrema Sinistra che oggi si sono inscritti a sostenere il nostro diritto si può prevedere accesa e tale da dividere rudemente su uno del più, aspri temi dì dissenso In due frazioni quasi eguali la Camera, 10 chiedo più che mai u me stesso ed a voi se al disagio politico che può produrre nell'assemblen l'urto dello parti fra loro e proporzionalo il risultato, so pure sia per essere a noi propizio. Iniziata la guerra liberatrice, la democrazìa bandi la necessità della concordia nazionale. Ebbene, se alla inesorabile logica di questa nostra dimostrazione può servire la soppressione di una giornata di acri recriminazioni elettorali a di aspre discussioni, dite, vi prego, agli autorevoli amici che hanno già impegnata la propria eloquenza per la battaglia che, affermato già come ò 11 diritto della democrazia verso il principio, io li invito a rinunciare alla discussione per ulteriori rivendicazioni ». « gdegr« « « li «li «mMglosivCfogrqbpungdpdlepcddplacCtsS11emdrnillrqssGat1slgtelcfanlisgza«ssbniI lII'Ì a e e ; i a o a a - o n a o i o e , i e , e i e a ò o, r « gno di legge >. Questa mozione reca le firme dell'on. Brunelli e di altri £5 deputati del gruppo parlamentare socialista. L'altra mozione è del seguente tenore: « La Camera, convinta della necessità di una « serie di investigazioni sulle cause e sulle « responsabilità anche morali o politiche del« l'enorme deficit delle esposizioni a cui doli vrebbe sopperire lo Stato col disegno dì leg«ge N. 567, delibera di affidare tali investili gazioni ad una Commissione parlamintare «d'inchiesta». Questa seconda mozione è firmata dagli on. Federzoni, Grabau, Medici, Miari. Longinotti, Brandolln, Stoppato, Arrigoni degli Occhi, Indri. Padulli. To6l Scialoia. Montresor « Manzoni. Dichiarazione di Salandra PRESIDENTE: — La parola è all'on. presidente del Consiglio per dichiarare se il Governo accetta o no le mozioni presentate. La Camera, che era andata spopolandosi, si riaffolla rapidamente. L'on. SALANDRA tra il pia grande silenzio dice: — Queste due mozioni riguardano un disegno di legge dell'esame del quale è stata investita la Giunta generale del bilancio, lo non intendo con quale procedura parlamentare si possa entrare nell esame di un disegno di legge In corso dì discussione normale, con un'inchiesta sul disegno dì legge stesso. Lasciamo che la Giunta generale del bilancio compia la sua istruttoria e ci porti le sue conclusioni ed allora i proponenti delle- due mozioni, di cui ora è stata data lettura alla Camera, potranno fare tutte le proposte che vogliono. Concludo perciò dicendo che non è adesso il caso di discutere le due mozioni. AGUGLIA (presidente della Giunta generale del bilancio: — Le mozioni che sono state presentate non riguardano — -comprendo ¥la Giunta generale del bilancio, ma tuttavia credo doveroso fornire alcune spiegazioni alla Camera. Intendo solo dire alla Camera lo stato in cui si trova questa pratica sulle esposizioni del 1911 dinanzi alla Giunta generale. Seguendo il turno delle iscrizioni, presentai 11 progetto alla Giunta generale del bilancio e la Giunta decise che quel progetto fosse esaminato dalle due sottogiunte delle finanze e dei lavori pubblici. Le sottogiunte nominar rono un relatore nella persona dell'on. Corniani. Allora le sottogiunte avevano decìso il richiamo della relazione Gattini, della quale si faceva parola nella relazione ministeriale che pr?cedeva 11 progetto e si stabili che questi decumenti dovevano rimanere a disposizione dì lutti 1 membri della Giunta. Io chiesi al ministro la presentazione dell'Inchiesta Gattini. L'on. Carcano rispose gentilmente accordandola e soggiungendo che i documenti allegati alla relazione Gattini, se la Giunta 10 avesse desiderato, sarebbero stati posti a sua disposizione. L'on. Corniani, prosegue l.on. Aguglia, tornato a Roma da soli pochi giorni, non solo ha studiato la relazione Gattini ma si ò recato al Ministero del Tesoro per esaminare tutti i documenti, allegati alla relazione slessa. Questa valanga di documenti, come egli stpsso l'ha definita, non può venire facilmente alla Giunta genorale de] bilancio anche perche, per una giusta consuetudine, non si trasportano mai documenti ufficiali dal luogo dove si trovano. Ora l'on. Condoni ha iniziato 1 esame di questi documenti. E questo e lo stato della questione per quanto rigo£»1£j?.9ltìnt<l oneralo del bilancio. wkunllli : — Noi possiamo ritirare la mozione qualora il Governo si impogni a mettere a disposizione della Camera tutti i documenti «gjjwnll dalla Giunta geremie del bilancio MARCORA: « Mn. on. Brunelli. qui si tra'ta solo di parlare dello mozioni. 11 Governo crede di non dover fissare il giorno della discussione. Il presidente della Giunta generale4 del bilancio ha dato degli schiarimenti, che fanno creuere che la relazione della Ciunta sarà pronta tra breve. Quindi lei deve dire se nsisto nel propórre la discussione a data fissa della mozione, o no; non può rare altre proposte ,>. Voci all'Estrema: «Non accettiamol » (Rumori). RRUVETJLI: «Noi non possiamo adenre alla richiesta di rinvio ^ella mozione se 11 Governo non ci dà gli affidamenti richiestigli « (Rumori e commenti sui banchi della Maggioranza). FEiDERZONT : « Io non ho nessuna difficoltà per aderire all'invito del presidente del Consiglio, ma mi riservo di presentare un'analoga domanda d'Inchiesta parlamentare qualora i risultati dell'esame della Giunta del bilancio non «ano tali da affidarci completam°nte. La nostra domanda non costituisce affatto una diminuzione dell'opera della Giunta del bilancio e del suo relatore, ma è ispirata solo da! desiderio di fare su molti punti oscuri la luce più completa». AGUGLIA : .Sarà fatta » (Approvazioni). MARCORA : «Allora, lei. onorevole Brunelli. che cosa decido?". BRUNELLI: «Propnnco che la fliscussione. della mozione sia fissata a lune» prossimo ». CASALINI : » Domando ij*. paroin pur appoggiare la pronnsta dell'on. Brunelli, per una sollecita discussione della mozione- presentala da! oollechi del gruppo soeialista- La mozione presentata non intende affatto 'ntralc'are lo svolgimento regolare dei lavori nella Giunta generale rie! bi'nncio. Da quanto e! è stato rietto, abbiamo rilevato che alla Giunta del bilancio è stato cnrniinici.to so'ta.nto un sunto dèlto relnz'one Gattini, ma i documenti allegati alla relazione Gattini non possono va'ere per riverire lutti i dubbi sollevati dalla stampa e dalla discussioni avvenute nei nubblicl consessi. ,.e indagini fatte dal Gattini sono di natura escilisivament* contabile. Quindi se non vogl'amo fare un lavoro inutile, dobbiamo sin da oggi fare un'inchiesta parlamentare. Iti onesto modo si potranno avere tutti r/ll elementi per decidere (Approvazioni all'Estrema; commenti r.pgli altri banchi). Non dobbiamo dimTfrnT' che ner la prima volta si presenta dinanzi iailn Camera questa situazione: m tratta di Comitati i quali ebbero sovvenzioni dallo .Slato I nonché da cittadini, che spesero somme di cran lunga superiori alla potenzialità finanziarla di cui disponevano. Ora lo stato si trova nella dolorosa condizione di dover rifondere 1 denari spesi in più dai Comitati. Non bisogn? dimenticare che sono srate mosse gravl accuse non soltanto alle -oli"'tirità dei o> lmitriti, ma ad alcune personalità ,'ei Comitali Icinesi. Questa quindi è una. messone che ìnleressa "non soltanto la Camera, ma il Paese intero. T Comitati ineolnati devono dimostrare come siano assolutamente 'ngitisMfteati 1 s .- I «tifiti corsi a loro carico Ma la luce è necessaria, tanto nifi in questo momento ne' niui'e. ' u motivo dcl'n guerra, il Governo chiede . ! ÌPupsp saeriflz1 ingeniti, nolehè s; ?ratia di una imoresa che non sj può abbandonare E* ernindl Inecessario che \] Pae=e sia rassicuralo. p.*r queste' rasrion! noi insistiamo ner ch'edere lo ! Fvolcrimento per lunedi della mozione. Ciaseu- I no deve assumere la propria resnonsihili'à (Amvrovàztnnl vivissime dei vDcialls'i ufficiali) ' PRESIDENTE a Casnlini: «Loro sono in errore. A tenore del regolamento, potrebbero chiedere che si discuta se si deve fare un'ln- lalasitei tezigidgizBleqè pdtagnql'pqlaesnpmcstvmlepvzpvrrl'dnpptasdnlanrtcnpcdmtmaSLBtpmn a a a o a chiesta, ma non possono proporre una mozione cosi come l'hanno proposta ! Rumori e commenti). E' qui che li voglio (Ilarità vivissima.). Perchè, secondo il regolamento, ia proposta non può avere corso osi modo in cui loro ia hanno formulata ». Prende quindi la parola l'on. EUGENIO CHIESA. Egli dice: «Io credo che la mozione dei socialisti debba eessra portata in discussione, oiide deliberare sull'Inchiesta. Vi sono elementi .di responsabilità politica, vi sono elementi di sciupìi, che hanno dato mogo ad accuse a carico di personalità jolitlcho. Lasciare la questione nelle mani della Giunta d«l bilancio non è possibile. Non si potrebbe avere la luce completa. Infatti, come ro'rebbe ti presidente della Giunta del bilancio Interrogare testimoni ed ottenere deposizioni? Egli non ha i poteri necessari. Perciò noi repubblicani riteniamo opportuno che sia discussa la mozione dei socialisti, e ciò anche per una ragione: vi sono altre Esposizioni, fhe invece di deficit, hanno dato degli avanzi. Ora non è giusto che tutti 1 Comitati delle varie Esposizióni siano trattati nella medesima misura. Bisogna inoltre ricordare che dal progetto 1i legge sono Contemplate Esposizióni, come quella di Buenos Aires, per 'a quale lo Statò è debitore di centinaia di migliaia di lire a privati, che le hanno atvHòipatiB. Questa llfluldazìone verso tali privati deve essere affrettata, non ritardata. Nuova dichiarazione di Salandra SALANDRA (attenzion* vivissima): -» Ringrazio l'on. Federzoni per non avere insistito nella sua proposta riservandeei di proporre, quando lo crederà, una inchiesta. Quanto all'on. Casalini, devo premettere che nessuno può pensare essere possibile che tanto 11 Governo quanto la Giunta del bilancio non desiderino la più ampia ' luce su questa faccenda delle esposizioni, ma io non posso à mano di insistere sulle ragioni regolamantari per. 1* quali non è possibile al Govènì© dà accettare la proposta degli onorevoli Brunelli e Casalini, Veramente, la mia prima idea,, era quella di dichiarare che la mozione presentata aai>£oci4dsti doveva essere respinta perchè essa costituiva un mezzo ingegnoso per eludere il regolamento della Camera. A tenore del regolamento j le proposte di inchiesta parlamentare devono prima essere svolte alla Camera Voi venite invece a domandare senz'altro colla vostra mozione l'inchiesta parlamentare. Qtiesta era la prima risposta che io volevo dare. Ma si poteva supporre che io mi nascondessi dietro il regolamento della Camera. Per ciò vi darò una rieposia più dettagliata. Voi dite — aggiunge l'on. Calandra rivolto ai socinlisU — che mediante la Giunta del bilanciò non si può .ottenere la luce, lò dico, Invece, ohe l'inchiesta parlamentare proposta viene ad intralciare la procedura attualmente im corso presso la Giunta del Bilancio per il progetto di legge presentalo dal Governo. Si è dettò che la Giunta del Bilancio non potrà interrogare testimoni e non potrà, quindi, far luce. E' verissimo che la Giunta, non può interrogare testimóni: ciò non esclude, però, ohe dò possa farei quando risultasse insufficiente la relazione che la Giiunta del bilancio presenterà; 6i vedrà cioè, dopo che la relazione sarà presentata; e la Camera, non sulla baso di quello che dicono i giornali, potrà ottenere altre indagini, se lo crederà necessario. Se la Camera seguirà il vostro ordine di idee sì farà l'inchiesta, ma tarla oggi mentre della questione è impossessata la Giunta del bilancio significa impedire il funzionamento della Giunta del bilancio (approvazioni a destra ed al centro, rumori dei sccdallstl). MARANGONI: — La morale è questa: lo Stato paga 17 milioni e poi 6i discuterà ! — SALANDRA : — Non sarà pagato, un soldo. — BRUNELLI: — Sta gi* pagando la Banca d'Italia! — SALANDRA: — Ripeto che non si pacherà senza l'autorizzazione della Camera, lina voce dal banchi socialisti: — Cinque milioni sono già stati pagati. SALANDRA : — Dichiaro ancora una volta che. non, un soldo sarà pagato senza l'autorizzazione della Camera, e per le ragioni già dette non posso aderire alla proposta Brunelli-Casalinì. MARCORA: — Insiste l'on. Brunelli nella sua proposta? BRUNELLI: — .Dopo gli schiarimenti dati dall'on. Casalini, che spiegano come l'inchiesta sia il solo mezzo per ottenere la luce, insistiamo nella nostra proposta e he chiediamo la discussione a lunedi.. MARCORA: — Sta bene. Si voterà per alzata e seduta. Coloro i quali approvano la proposta Brunelli, respinta dal Governo, si alzino in piedi- Sj alzano tutti i socialisti ufficiali presenti, cioè una trentina, nonché alcuni radicali, tra cui gli on. Vicini, Scalori e Credaro. Tutto lì resto della Camera, compresi 1 deputati dell'ex-maggioranza, rimane seduta. Si fa la contro-prova 6 si nota che un certo numero di radicali, all'infuori del tre deputati citali, Dòn si alzano per respingere la proposta Brunelli. Essi hanno dunque tenuto 11 contegno degli astenuti. La proposta Brunelli è quindi respinta. Si rinviano alcune interpellanze e interrogazioni, e la seduta è levata alle ore 20.80. Lunedi seduta. mPdsadecPslert