Senato del Regno

Senato del Regno Senato del Regno Roma, 6, notte. Presidenza del presidente Manfredi. La seduta è aperta alle ore 15. PRESIDENTE legge un messaggio del presidente del Consiglio e ministro dell'Interno, che comunica i decreti reali con i quali sono state accettate le dimissioni da ministro della Guerra del generate Zupelli ed è stato nominato allo stesso ufficio il generale Morrone. Dopo la commemorazione del Duca d'Avarna, si riprende la discussione dello stato di previsione della spesa del ministero GG. e Culti per l'esercizio finanziario 1915.16. Prende quindi la parola il relatore senatore Scialoja, il quale fa alcuni rilievi sulle varie questioni prospettate dai precedenti oratori. Il viaggio di Parigi e II convegno di Roma SALANDRA, presidente del Consiglio, ministro delL'Interno (segni dji attenzione) : — Mi consenta il Senato di interrompere un momento questa discussione per adempiere al gradito incarico commessomi dal primo ministro inglese col seguente telegramma che mi diresse al momento di lasciare Roma. (Legge il telegramma). Ritengo che il Senato vorrà autorizzarmi a rispondere contraccambiando in suo nome il saluto all'illustre uomo che ci onorò della sua presenza (applausi). In quest'occasione reputo dovere mio manifestare* al Senato come le accoglienze che furono fatte nella capitale della Francia alla delegazione italiana alla Conferenza fra gli Alleati furono tali che per magnifica ospitalità e per entusiastica espressione di fraterna solidarietà sorpassarono di gran lunga le persone dei delegati ed assunsero il carattere di una manifestazione che deve riuscire altamente gradita al nostro paese e alle sue sovrane rappresentanze, il Senato e la Camera dei deputati Vorrà, credo, anche il Senato autorizzarmi a manifestare al capo del Governo francese il suo alto gradimento per le manifestazioni fatte ai rappresentanti del Governo e dell'esercito italiano (applausi vivissimi e prolungati). PRESIDENTE £1 afe» • ** lui Si alZOM tuiti i ministri e i senatori):' — Come il Senato aderisca ai sentimenti espressi dal presidente del Consiglio hanno dimostrato gli applausi con i quali esso ha accolte le sue parole. Siamo grati dell'augurio al capo del Governo britannico. Della sua visita come di quella dei ministri francesi rimarrà pure graditissimo il ricordo in noi. E ad esso si aggiunge la massima nostra gratitudine alla Francia per l'accoglienza che è stata fatta ai rappresentanti della nostra Nazione. I sentimenti espressi dal presidente del Consiglio sono anche i sentimenti nostri. Vada anche oggi un saluto alle nazioni alleate, un ringraziamento speciale al Governo francese per 1 accoglienza die ha fatto ai nostri rappresentanti, con i voti sempre più fervidi per la comune completa vittoria (vivissimi e prolungati applausi). FERRARIS MAGGIORINO: — MI permetta il Senato di associarmi alle nobili parole teste pronunciate dal presidente del Consiglio e dall'illustre presidente di questa assemblea. Il Senato del Regno, che aveva seguito con piacere le festose meritate accoglienze che Parigi tributava agli autorevoli rappresentanti del Governo italiano, sincoro interprete dei sentimenti di solidarietà e di lealtà, che uniscono gli Alleati nella lotta e nella vittoria, ha partecipato certamente iiif accoglienze, che ><oma festosa dedicò al primo cittadino d'Inghilterra, all'uomo onorato ed onorando, che in questi momenti difficili per la patria sua vide stringersi intorno al suo nome, dopo secolari divisioni", i rappresentanti di tutti i partiti politici della vecchia Inghilterra. L'on. SALANDRA con splendida parola evoca le grandi figiure dell'epopea nazionale che ebbero tributo di onoranze in Inghilterra; da Cavour a Mazzini e Garibaldi. Io (che nella giovinezza fui modesto alunno di una Università inglese) sentivo come la grande ombra dei loro nomi si «proiettava in forma di simpatia e di stima verso qualunque italiano visitasse allora l'Inghilterra. Vivevamo tra il rispetto e l'ammirazione di Faiizzi, che col Museo Britannico diede al mondo un vero tempio della scienza, di Rufflni, di Leone Levi che preconizzò quell'unificazione dei diritti commerciali marinimi che recentemente un oratore in Senato volle anche propone come auspicio futuro. Sono queste unioni intellettuali fra i due paesi che hanno preparato da secoli l'unione morale e Apolitica delle due Nozioni. Noi abbiamo nei giorni scorsi degnamente onorato lo Zombimi ■che col NcociOni e col Graf uni moralmente ilei faci FtuUl i duo popoli!. Milton e Dante; Spencer s l'Ariosto; Shelley e Petrarca o l'intera letteratura del periodo Elisabettiano o!-.bero influenze reciproche di pensiero 0 di solidarietà. Dove sarebbero mai le più belle, le più grandiose pagine, i più bei versi d'i Shakespeare, di Shelley e di Byron se non fossero dedicate allo spirito e al genio immollale dell'Italia ed anche di quella nuova Italia che il nostro illustre collega Marconi ha unite al mondo con correrli': ipiù antiche e più potenti delle correnti elettriche, la corrente delle invenzioni scientifiche 0 dPl genio italiano? In nome di questi sentimenti io vi prego di accogliere la mia modesta -parola di omaggio alla grande nazione britannica nella fiducia che questa intimità intelleWuaTie prepari e suggelli' per l'avvenire quella alleanza politica che dove risplendero come sola di civiltà e di libertà fra i popoli alleali (applausi vivissimi). MORRA DI LAVRIANO: — Dopo le nobili parole dM Presidente del Consiglio e del senatore Maggiorino Ferraris, certamente la mia modesta voce non avrebbe ragione di essere, ma, invocando la concordia di tutti gli alleati con i quali combattiamo insieme, mi pare che Ha parola di un vostro soldato non debba mancare per felicitarsi con la nobile nazione francese per l'eroica sua. resistenza a Verdun per le conquiste russe ed Erzerum, in tutta, l'Asia Minore e nella Galizia e per l'entusiasmo con il quale i soldati Inglesi- percorrono il mondo intero otienendo sempre maggiori vittorie co I loniali a favore della causa degli Alleati. Con I . -..~-*~ . ,» _ : i„: — 1_ i: ~ queste truppe p. coi nostri! eroici soldati che combattono invincibilmente alla frontiera, in mezzo a difficoltà inaudite e contro un avversario potente e che ogni giorno aumenta le sue forze, noi possiamo invocare facilmente la vittoria finale cho ci tosterà certamente ancora molti sacrifici ma che splenderà come vittoria Hella civiltà e della giustizila contro la -più potente organizzazione che sii sia mai veduta, del la prepotenza e, lasciatemelo dire, della barbarie. (Approvazioni vivissime). Dichiarazioni del Guardasigilli Sul bilancio di Grazia e Giustizia ORLANDO ministro di Grazia o Giustizia e dei Culti, risponde ai vari oratori. Per quanto riguarda la legislazione eccezionale di guerra deve ringraziar» il relatore delle parole cortesi cho ha vo luto rivolgergli, parole che egli tanto più ap l'on. Scialoja. Non senile orgoglio della sua opera, dati i pensieri o'te ansie cuii essa si collega. Constata però senza orgoglio che la legislazione eccezionale di' {ruerra, che ha toc cato spesso istituti esistenti o ne ha creati dei nuovi, ha avuto un'applicazione che nel suo complesso può definirsi felice. E questo felice effetto egli attribuisce alle disposizioni dello spirito pubblico che ha capito il momento eccezionale. Il ministro risponde particolarmente ai vari oratori e da ultimo ringrazia l'on. Dlena per il nobile saluto da lui inviato ai membri dell'Ordine giudiziario combattenti o caduti in guerra e ricorda che ben 700 magistrati e 700 funzionari delle cancellerie e segreterie giudiziarie sono ora sotto le armi e 1G magistrati e 14 cancellieri, nonché avvocati in gran numero, sono eroicamente caduti. Accorsi dalle serene aule giudiziarie al cimento della tremenda guerra, potrebbe sembrare che la morte in campo non dovesse essere um- loro destino, ma chi entra nella famiglia giudiziaria sa d essere esposto alle più gravi rinuncio e al più duri sacrifici. Essi- nel cadere sul campo dell'onore riiconsacrarcno il loro titolo e a loro va in nome della famiglia giudiziaria, la consacrazione del nostro ricordo « dtila nostra riconoscenza, (finissimi, generali applausi). Si approvano senza discussione i capitoli dello stato di previsione del Ministero di Grazia e Giustizia. E si toglie la seduta alle ore 17,30.