L'ultima giornata di Asquith a Roma

L'ultima giornata di Asquith a Roma L'ultima giornata di Asquith a Roma (Per telefono alta Stampa). e a , i e e l . e Il inuii Roma, 2, sera. Oggi ha avuto luogo il pranzo offerto dal Presidente del Consiglio on. «Salandra in onore del Primo ministro inglese Asquith aliviibergo Excelsìor. Sedevano a destra di S. E. Salandra l'onorevole Asquith primo ministro d'Inghilterra, S. E. cav. Leonardi Cattolica, S. E. sir Rennel Rood ambasciatore d'Inghilterra, S. E. onorevole Daneo, signor 0. Beimo Acting Head of the Was departement, S. E. on. Grippo, colonnello Lamb addetto militare inglese all'ambasciata inglese, S. E. on. Barzilai, signor Mounsey primo segretario alla ambasciata inglese, S. E. onorevole Cnimienti, signor Tyrwith segretario all'ambasciata inglese, S. E. on. Cottafavi, on. Blaserna. on. Arlotta. cn. Guglielmion. De Amicis, on. Prospero Colonna, generale Peclotii. on. Maggiorino Ferraris, on. Nitti, comm. Aphel prefetto di Roma, corata Scelsi capo di Gabinetto di S. E. il ministro dell'Interno, comandante Moriondo di Maronco aiutante di campo di S. A. B. il Duca di Genova, cav. Moroni segretario di Gabinetto dì S. E. il Presidente del Consiglio. Sedevano a sinistra di S. E. l'on. Salandra, S. E. Barrère ambasciatore di Francia, S. E. cav. Boselli, conte Vandensten ministro del Belgio. S. E. on. Carcano, signor Radcìiff generale di brigata inglese, S. E. on. Ciuffelli, comandante Larking addetto navale inglese, S. E. on. Luzzatitb, lord Wellesley segretario dell'ambasciala inglese, S. E. on. Basimi, S. E. on. Battaglieri, S. E. onorevole Marcello, on. Alessio, on. barone Melodia, on, marchese Torrigiani, on. principe Fabrizio Colonna, on. marchese* di Sant'Onofrio, on. Nasi, on. Leonardo Bianchi, on. Raineri, commendatore Zammarano capo di Gabinetto di S. E. il Presidente del Consiglio, nobile comm. De /Martino, segretario generale del Ministero degli Esteri, cav. Galeazzl segretario di Gabinetto di S. E. il ministro dell'Interno. Sedevano a destra di S. E. Sonnino S. E- il barone Hayashi, ambasciatore del Giappone; S. E. l'on. Martini, il signor Leao, ministro del Portogallo, S. E. il generale Zupelli, il signor Beaumont, consigliere dell'ambasciata dell'Inghilterra, S. E. l'on. Cavasola, il signor Bonhamm Carter, segretario particolare del primo ministro britannico, S- E. Fon. marchese BorsaTelli, il signor Parr, segretario della Ambasciata inglese, S. E. il generale Elia, S. E. l'on. Rosadl, S. E. il duca Borea d'Olmo, prefetto di Palazzo di S- M.. l'on. marchese Paterno, l'on. Loero. l'on. barone Del Balzo, l'onorevole conte Canevaro, l'on. duca Castani di Sermoneta, l'on. Scialoia, l'on. ChimiiTl, l'on. Carlo Ferraris, l'on. wollemborg, l'onorevole Galimberti, il conte Aldovrandi, capo di gabinetto di £. E. il ministro degli esteri. Sedevano a sinistra dell'on. Sonnino : S. E. De Giers, ambasciatore di Russia, S. E. l'onorevole Orlando, il signor Ristich, ministro di Serbia, S. E. l'ammiraglio Corsi, il colonnello Hankoy, segretario del Comitato « Of imperiai defeneo », S- E. l'on. Riccio. 11 signorapel Cure, addetto commerciale all'Ambasciata inglese, S. E. l'on. Celesia. il signor Harris, addetto all'Ambasciata inglese, S. E. il generale Dall'Olio. S. E. Visocctoi, S. E- l'ambasciatore marchese Imperiali, l'on. Bava, l'onorevole marchese Dayala, l'on. Rubini, l'onorevole conte Bettòlo, l'on. Colosimo, l'onorevole Pantano, l'on. Credaro, l'on. Schanzer, il marchese Guiccioli, cavaliere d'onore di S- M. la Regina Madre, il comm. Contarmi, direttore generale degli affari venerali al Ministero degli esteri, il comm. De Morsier, segretario particolare di S. E. il ministro degli esteri il brindisi di Salandra o a i a o o à ee e sa ra i lne n Al levar delle mense l'on. Salandra ha pronunciato il seguente brindisi: «All'ospite illustre che ha voluto con la sua vresenza o Roma in questa ora solen». ne della storia del mondo profferirsi ambito vivente documento della solidarietà che lega all'Italia nuova il grande impero britannico, esprimo con animo grato e commosso il saluto del Parlamento e del Go terno d'Italia. Parlamento e Governo sono in Italia, come >n Inghilterra, avvinti in un'armonia che non si può infrangere sotto la suprema guarentigia di Monarchie nazionali fautrici di ogni più ardita aspirazione di civile e sociale progresso. E poiché non riuscirono i vostri nobili sforzi, ai quali — dovete rammentarlo — noi ci unimmo con ogni nostro potere, a impedire il premeditato conflitto, che da venti mesi insanguina il mondo; Parlamento e Governo in Italia, come in Inghilterra, ripetutamente affermarono la volontà loro di non deporre le armi fino a quando la giusta causa non sarà vittoriosa. Come tale proposito sia in. voi saldo e incrollabile vi dirà domani il nipote di VilCorio Emanuele il Grande, mostrandovi il tenace sforzo cotidiano del nostro popolo in armi contro gli immani ostacoli della, natura e la [orza delle difese nemiche. Noi, che umilmente ma con fermezza di cuore procediamo nell'adempimento dei nostri ardui doveri sotto la guida ideale degli immortali fautori del risorgimento, noi ricordiamo coinè a loro la patria vostra sia stata sempre larga di calde animatrici simpatie, ricordiamo associati nella pace alnr'csa della storia, Giuseppe Mazzini circondato di affettuosa veneratone, Giuseppe Garibaldi accolto da trionfatore, Camillo di Cavour onorato nella maggiore assemblea del mondo moderno con parole che non furono mai dette per un uomo di Stato straniero. Ricordiamo Gladstone, denunciatore dei Governi che ci opprimevano, e Palmerston, che volle aperle le via del mare al naviglio dei Mille Voi degnamente occupate il posto dei gran di vostri predecessori che non periranno nella memore riconoscenza degli italiani. Verso di voi si eleva dal popolo nostro un scnlim.ento di vivace fidente simpatia, della quale, come del calore del nostro sole, riporterete la benefica impressione nel vostro paese. Potrete dire ai vostri concittadini dldlentLqtafdignrmancfiVcdrtidvffcldpa.che Porlawiento e Governo di questa Italia, ■ormai libera e sicura di sè, sono orgogliosi o i e i e a o r o e o . n a o i di compiere l'ultima gesta del risorgimento legati con voi da un vincolo indissolubile di interessi, di forze, di ideali. Bevo, Eccellenza, alla vostra salute, alla grandezza nella pace e nella libertà dell'impero britannico, alla vittoria delle armi alleate». La risposta di Asquith Il signor Asquith ha cosi risposto: L'accoglienza ricevuta oggi e le cortesi eloquenti parole di V. E. mi danno la più intima soddisfazione. Vecchio parlamentare anch'io, sono lieto dell'occasione che mi si offre di ricambiare fraterni saluti ai membri del Senato e della Camera dei Deputati. Le istituzioni parlamentari ebbero origine in Inghilterra e dopo molli secoli di esperienza, nonostante tutte le loro im,perfezioni, si sono rivelate in ogni paese': libero il migliore strumento finora escogitato per interpretare ed attuare efficacemente la volontà nazionale nell'opera del Governo. Come V. E. ha ricordato, l'amicizia, vorrei meglio dire Vaffetto, tra l'Italia e H niHo paese non è di ieri. Io stesso rammento il tempo in cui V'Italìa, per contingenze storiche, era ancora divisa e gli sforzi dei grandi patrioti, di cui V. E. ha ricordato i nomi, erano rivolti al dùplice scopo di cancellare gli ultimi avanzi del dominio straniero e di unire in un solo corpo, come da tempo erano uniti di spirito, tutti gli elementi costitutivi della vostra vita nazionale. Non è esagerato affermare che in ogni fase di quella lotta i fattori dell'unità italiana furono sempre accompagnati dal costante interessamento, dalla illimitata simpatia, dalle vive speranze del popolo britannico. Invero, Eccellenza, per quanto diverse siano state, sotto molti aspetti, le vie dello sviluppo dei nostri due paesi, tuttavia la vita nazionale dei nostri popoli è in gran parte alimentata dalle stesse sorgenti ed animata dallo stesso spirito,. Odio alla tirannide, amore alla giustizia, passione per la libertà, senso della eguaglianza di lutti i cittadini davanti alla legge, libertà di pensiero e di parola: queste le idee che si sono affermate, questi i principi politici che trovano applicazione con pari fervore e convinzione nella Gran Bretagna c in Italia. Nessuna meraviglia quindi se glt anni decorsi, da quando la vostra unità venne finalmente compiuta, siano stali anni di continua amicizia tra le' due Nazioni, amicizia che nessun malinteso e nessun inciden. te hanno potuto metter^ in pericolo anche per un solo momento. Tali erano i nostri buoni rapporti prima dell» guerra; ma oggi che, oltre ad essere amici, siamo alleati, troviamo nei nostri sforzi comuni, nei nostri comuni sacrifizi, nelle nostre comuni speranze un nuovo e sempre più inlimo legame. Noi ammiriamo con pari fierezza il valore e la perizia degli eserciti e delle flotte alleate; ma non è questa una guerra che possa vincersi soltanto con l'accrescere il numero dei combattenti e accumulando munizioni e materiali. Essa richiede' l'organizzazione, il coordinamento a la giusta ponderata concentrazione di iullc le varie risorse degli Alleati; dobbiamo quindi di comune accordo lavorare non solo sui campi di battaglia e sul moire, non solo nell'aria e sotto le acque, ma anche nel campo essenzialissimo dell'industria, dei mezzi di comunicazione, della finanza. Ed infine io vìi domando-. Questi sforzi e questi sacrifici potrebbero essere inspirali da una causa più degna ? Nessuna causa è più degna di quella dell'indipendenza degli Stati piccoli e deboli, del rispetto ai trattati e al diritto delle genti, della ferma resistenza al prevalere della forza brutale, in una parola — poiché questi sonò tulli mezzi coordinati a* un fine — delia libera vita di una libera Europa. Noi resisteremo o cadremo insieme e resistendo, come facciamo, conseguiremo una vitoria decisiva e duratura non soltanto per noi stessi ma per i nostri posteri, per, l'avvenire della civiltà, per i più cari e preziosi interessi dell'umanità. La colazione ha avuto termine alle ore 15,5. Asquith in automobile, con l'ambasciatore Rennell Rood e col ministro plenipotenziario O'Beirne, è uscito a quell'ora dall'Hotel Excelsior. dirigendosi all'Ambasciata d'Inghilterra. La. folla, che attendeva all'uscita il ministro inglese, ha lungamente e vivamente applaudito, e si è gridato: < Viva la Quadruplice! ». In altre automobili sono poi usciti l'on. Salandra, l'on. Sonnino e gli altri ministri ed Autorità. Il pubblico ha pure applaudito calorosamente all'uscita dei ministri italiani. La partenza Imponente è riuscita la dimostrazione popolare indetta per questa sera in onore del primo ministro inglese Asquith ed in occasione della sua partenza, organizzata dalle Associazioni popolari. Il corteo si è formato in piazza Colonna, che alle ore 18 era gre-.mita di molte migliaia di persone. Alle 16,10 il corteo imponente si è mosso. Precedeva la musica del ricreatorio Borgo Prati, seguivano le rappresentanze di numerose Associazioni popolari, dei profughi di Dalmazia, di Rove- . reto, di Trieste, dell'Istria, le bandiere delie Associazioni costituzionali ed operaie, dei socialisti riformisti, del Circolo socialista riformista dell'Esquiltno, del Circolo repubblicano Lamberto Duranti e di numerose altre Associazioni. Il corteo percorse corso Umberto piazza Venezia, dove furono fatte numerosa acclamazioni alla guerra contro l'Austria. Quindi ha proceduto tra due Atte, ali di popolo per , Via Nazionale è l'Esedra. Sulla scatinaUr del i' palazzo della Balta Arti si addensano inolia