"La nostra offensiva va come un orologio,,

"La nostra offensiva va come un orologio,, "La nostra offensiva va come un orologio,, gCommenti tedeschi a Verdun ■Servizio speciale della Stampa) Zurigo, i, sera. La Gazzetta di Francoforte pubblica questo commento alla situazione di Verdun: «Non sono due eserciti che si battono davanti a Verdun; la Francia difende questa fortezza con tutte le forze di cui dispone; non sono le migliaia di cannoni che da più di quattro settimane vomitano il fuoco e la-morte, non è il valore tedesco ne la resistenza francese che fanno tremare il suolo di Francia sulle alture della Mosa: no, si tratta qui dell'onore delle armi e ciò per ragioni politiche. La Francia è decisa a non lasciar cadere Verdun. Le migliori truppe vi sono state chiamate; i generali comandanti sono 6tatA allontanati e sostituiti da altri; centinaia di migliaia d'uomini sono stati ammassati in fretta e con vettovagliamento e munizioni. Una sola cosa è chiara per essi: Verdun è gravemente minacciata, ma Verdun non deve cadere. La fortezza rigurgita di soldati, che a centinaia di migliaia ne custodiscono le brecce. Dovunque essi costruiscono nuovi ostacoli, ma il punto capitale di questa 'difesa sta nella massa, nel numero, che deve salvare la fortezza- La Francia ha essa dunque tanta abbondanza d'uomini? Anche ultimamente si leggeva nei giornali neutri, e il Governo francese non ha smentito, che la Francia aveva perduto due milioni di uomini fra morti, Invalidi e prigionieri. Di più la cifra della popolazione francese decresceva già in tempo dt pace. Ora ecco una terribile cavata di sangue. Nonostante ciò si vede la Francia inaugurare la tattica russa davanti a Verdun ». E lo stesso giornale osserva inoltre: « Quando l'altura 304 sarà presa, saremo ancora lontani dalla mèta, ma si vede già la via che vi conduce, e la convinzione diviene ogni giorno più forte che i francesi non hanno nulla da opporre di equivalente a questa direzione delle operazioni che prevede tutto. Ano al minimo dettaglio, che procede con una calma sovrana, alla nostra artiglieria eccellente e alla bravura delle nostre truppe ' d'assalto. Un bel giorno la posizione diverrà insostenibile per i francesi senza che occorra nemmeno sfondare le loro lineo con nn attacco frontale. Il cammino da percorrere è tango e difficoltoso, ma la forza non ci manca. Attendiamo! >. Sulle Neuste Munchener Nachrkhten il gnerale von Blumo scrìve: «L'attacco di Verdun non progredisce cosi lesto coma ci si aspettava, dopo il brillante inizio. CI si accorge sempre più distintamente che l'attacco alla fortezza di Verdun differisce completamente da tutti gli altri attacchi a fortezze. Durante questa guerra, tra un attacco e l'altro, vi *nnn fiei tempi d'arresto durante cui si compiono preparazioni di artiglieria per aprire la strada agli attacchi di fanteria. Per ben comprendere gli avvenimenti che si svolgono a Verdun, bisogna riflettere che lo Stato Maggiore tedesco ha due obbiettivi: anzitutto prendere la fortezza con la guarnigione, in secondo luogo respingere l'esercito che la circonda e che contribuisce particolarmente * difenderla. La conquista di Verdun migliorerebbe molto la nostra posizione difensiva. e produrrebbe una grande Impressione. E' per questo che 1 nemici faranno tutto il loro possibile per (rifondere la citta». Per il Berliner Tageblatt, sono i successi riportati l'anno scorso in Russia che hanno guastato l'opinione in Germania: i combattimenti per il possesso, o per lo meno per mettere fuori causa Verdun, sono assai pnì rudi di quelli sul frónte orientale, ma lo Stato Maggiore tedesco intende applicare rigorosamente il suo nuovo metodo : un'alternativa voluta d'offensive tattiche isolate. Del resto, un comunicato dell'Agenzia Wolff precisa che non si cercano progressi fulminei e sensazionali, ma che ci si contenta di aver tolto al nemico ogni possibilità di offensiva, e di avere realizzato dei guadagni, « di cui l'avvenire soltanto farà' vedere la portata, sotto forma di una situazione militare d'insieme totalmente modificata». La Gazzetta dei Vosgi riconosce che il più grande ostacolo sul fronte occidentale è costituito dall'energica artiglieria francese e inglese, dal tiro preciso, ma aggiunge : <« Si avanza passo a passo; l'essenziale è che si avanzi ». Dal canto suo, la Gazzetta di Colonia scrive che coloro i quali lamentano la lentezza delle operazioni sono degli scervellati e degli incompetenti. «L'offensiva tedesca — dice il giornale ufficioso — va come un orologio ». E la Gazzetta della Croce afferma senz'altro « che i tedeschi finiranno per avere Verdun, e che già essi possono vantarsi di aver distrutta un'armata francese ». " • ~*. Inane l'officiosa rivista Esercito e politica scrive: « Lasciamo che i nostri avversari si ingannino sul nostro preteso indebolimento. Le pause tra un'avanzata e l'altra non sono previste meno delle avanzate stesse. I nostri brillanti successi sono dovuti tanto alia intermittenza tra gli attacchi quanto agli attacchi stessi ».

Persone citate: Verdun