Logorio d'uomini e resistenza morale

Logorio d'uomini e resistenza moraleLogorio d'uomini e resistenza morale di Verdun, il Feyler uota : Un articolo di Feyier su Verdun ■Servizio speclnle ddla Stampa) Parigi, 27, sera. Tra gii scrittori militari che più assiduamente si occupano delbt battaglia di Verdun, e il colonnello Feyler, il quale pubblica articoli sul Journal di'. Genève e sul Journal di Parigi. Su quest'ultimo, lo scrittore svizzeri! noto che i tedeschi si sono impegnati cosi ;i fondo do avere perduto, per così dire, la libertà della rinuncia. E considerando l'eientuaiità della caduta « Sarebbe certo uno scacco morale, ma scacco doc'Sivò uo, se il morale dei vinti è superiore allo scacco stesso. La pace da imporre non dipende dulia caduta di una tortezza, dipende dalla scomparsa degli eserciti o almeno dalla depressione dei cuori. I tedeschi hanno esperimontato ciò dieci volte in questa guerra. Ed & precisaniente, ciò, più ancora dell'eroismo degli assalti e dell'ecatombe dei combattenti, che rende tragico lo spettacolo di Verdun Tedeschi c francesi si logorano nella lotta, poiché la lotta stanca sempre i lottatori ; ina i tedeschi si consumano per un resultato parziale, per un successo che dovrà essere confermato da nuove ecatombi, per una breccia davanti a cui si drizzerà un aliro muro ai piedi del quale altre diecine di migliaia dsi loro uomini dovranno es:-ere sacrificati », E il Feyler conclude perciò che ancora una vnlta si pone il problema dell'ultima riserva, c «nello, più alto, dell'ultima resistenza moralo: « E' assurdo pensare che la lotta finisca pe:- mancanza di combattènti: quando mai una nazione ha spinto il suo .eroismo fiii'i al massacro completo dei suoi? Quando i più bravi, quelli della resistenìzn più. tenace, sono caduti, e poi quelli d'u jna seconda c forse di unti terza e di una [quarta categoria, i meno energici cedono. E' il momento delia volontà del vinto spezzato e della pace imposta dal vincitore. Si tratta, insomma, non tanto del numero assoluto delle perdile, quando del «per cento » che la nazione può sopportare senza cedere al dolore ». Ora il Feyler mostra di pensare che la maggiore resistenza inorale è dalla parie degli alleati e che tinche uua vittoria tedesca a Verdun lasciérebbe la Germania con fragili speranze per l'avvenire.

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