Un problema ospitaliero di guerra al Consiglio Comunale di Torino

Un problema ospitaliero di guerra al Consiglio Comunale di Torino Un problema ospitaliero di guerra al Consiglio Comunale di Torino (Seduta del giorno 27 marzo 1916) .IjU SINDACO, che presiede, dichiara aperta la seduta alle ore 16- Le tribune pubbliche sono poco affollate. Mancano ancora parecchi con- siglleri. Bono e Geisser scusarono la loro as- senza. | Lo sgombero dell'Ospizio di Carità e b e e , a » " a 11 SINDACO dà subilo la parola all'assessore per l'igiene. PIO FOA", onde risponda alle tre interrogazioni riguardanti il minacciato sgombrò dell'Ospizio di Carità. L'assessore risponde che il prefetto annuncio tempo fa all'Autorità municipale cho Torino potrebbe essere prossimamente dichiarata centro di primo sgombro. L'Autorità militare avrebbe voluto far costruire una nuova tettoia presso la stazione del Vallino pei' le disinfezioni. Le Ferrovie dimostrarono la poca praticità della cosa ed i suoi pericoli, onde si pensò a creare un ospedale contumaciale che si potesse collegare direttamente con la ferrovia. L'oratore spiega la differenza che esisto fra -l'ospedale contumaciale e l'ospedale per le malattie contagiose e fa notare che il primo costituisce un ottimo provvedimento contro il diffondersi delle malattie. Il Municipio cercò dovo si sarebbe potuto faro un ospedale contumaciale e nou trovò che due sedi possibib: -la caserma Lamarmora, in piazza d'Armi, e l'Ospizio di Carità, Par varie ragioni, si dovette scartare la prima ipotesi ed ammettere la seconda. Rileva sulìito che non si disturberebbe l'Ospedale Regina Margherita. Ammette che sarebbe cosa poco gradita il far sgombrare il ricovero di tanti vecchi, quantunque non man chino esempi nell'Atta Italia. 11 prefeto non si nasconde te -difficoltà, e gli inconvenienti della &a!u'ione « sia ancora studiando seriamente il problema. Foà spiega poi come dal lato igieuioo l'essere un ospedale cpntuuiaiaa.le piuttosto a poni che a sud della città dqco importi. Le correnti d'aria poco contano. C piuttosto da. guardarsi se vi ha, o non la fognatura. Ora l'Ospizio di Carità f. già. colìewato alla'fognatura della città : e se per diserà zi a si avessero a ver-flcarc cast di colera si sterilizzeranno le tMterin pericolose al letto del malato prima, c poi in una cisterna apposita, prima che le sostanze nere abbiano ad estere immerse nel Po. La cittadinanza può aubadi essere in ogni caso assolutamente tranauil'a. Cita l'esempio di Parma, dove si craò nella sede del Colleciò Nuzionale un ospedale contumaciale di 5òo Ietti-, che funziono sia tutta l'estate scorsa senza dare luoco al o-fi piccolo inconveniente. Con tutta coscienza può dichiarare che dal lato igienico un osj<ed.ale contumaciale c, oc correndo un nadiclione per malattie infettive all'Ospedale di Carità, non costltubebbe il più piccolo pericolo per la cittadinanza-, e anzi sarebbe per essa la migliore preservazione. Ad oimi modo, ripete. l'Autorità militare non diede ancora al Municipio una rispo sta precisa in senso affermativo o negativo riguardo alla rentiisizione dell'Ospizio di Ca riti'i. requisizióne dei resto che finché dura la guerra può sempre siungere da un momento all'altro, c-oirtutìmazione di far sgombrare iu due o tre uiorai la sedo scelta per l'ospedali? contumaciale. CHEVALLEY replica che, se ò soddisfatto delle assicurazioni dell'assessore per ciò che riguarda la difesa igienica generale della città, inni può dichiararsi soddisfatto come amministratore dell'Ospizio di Carità. Rileva che dei vecchi ricoverati 835 sono sani. 300 sono malati ed hanno bisogno di cura medica assidua, e 200 sono paralitici. Sole 14 famiglio di tutte quelle interpellate risposero di essere disposte a ritirare i vecchi loro appartenenti mediante un tenue rimborso. Annuncia che il primo provvedimento adottato dall'Amministrazione dell'Ospizio fu quello di sospendere tutte le noceti azioni di nuovi ricoverati. Enumera poi ì lavori che si potrebbero provvisoriamente fare all'Ospizio stesso per aumentare la potenziali ti'i dell'Ospedale-Resina. Margherita. Crede che si potrebbero, invece dei locali dell'Ospizio dei vecchi, costruire quelle baracche d'isolamento che si adottarono già in altr# guerre e di cui lo stesso assessore Foà altra volta riconosceva la praticità. Termina esprimendo la fiducia che, prima di addivenire ad un provvedimento che sospenderebbe l'azione cosi benefica e secolare dell'Ospizio di Carità, si potrà escogitare qualche rimedio ugualmente accettàbile anche dall'Autorità militare. Replica anche VIC\RJ, soddisfatto delle spiegazioni dell'assessore Foà, le quali varranno certamente a sgombrare dall'animo della cittadinanza ogni timore che possa essere pericoloso quell'ospedale contumaciale che verrebbe a crearsi qui, qualora la città avesse ad es<^w dichiarata zona di primo sgombro. SACERDOTE vorrebbe che si studiasse la convenienza di costrurre baraccamenti di disinfezione e d'isolamento in qualche terreno a notte della citta. Riconosce pure giusto qualunque sacrificio si possa, anzi si debba fare peo- alleviare le conseguenze della guerra, ma non ammette che questo sacrifìcio abbiano a sopportarlo proprio i vecchi più derelitti. GAR1ZIO vorrebbe saliere ciò che farebbe la Giunta per \ poveri vecchi, aualora arrivasse improvvisamente la dichiarazione ere zona di primo ssomhro con ii conseguente ssfWnbro dell'Ospizio di Carità. A parer suo è doveroso, è pratico, è necessario pensare fin acri ad assicurare un ricovero a quei disgraziati vecchi, la maggior parie df-'i quali non può trovar più posto nelle loro famigbe. Tra auei vecchi vi sono ancora dei reduci delle guerre del nostro Risorgimento, e privarb del loro ricovero proprio ossi che si combatte par far completa la Patria, non e certo tate cosa da incoraggiar» chi sta battendosi por allargalo i confini A parer suo l'osservazione tu: soldati reduci dal fronte, che si vorrebbe fare In un luoac unico, cioè all'Ospizio di Carità, si potrebbe faro benissimo nei singoi! ospedali ;ria esistenti, Raccomanda ad og.u modo alla. Giunta di provvedere fin d'ora al ricovero dei vecchi in vista dell'eventuale, m' Panciata evacuazione, PIO l'O.V risponde che ciò più che al Municipio spetta alla prefettura, la anale del rèsto sta già attivamente studiando il probtema dell'eventuale ricovero dei vecchi. Assicura clic ad ogni modo non- si aprirà l'Ospedale di Carità ai soldati reduci, se prima non I :i saiamio allogati tutti i vecchi che ora ospi| ta. a Sacerdote spiega che non si tratta solo ' tli esaminare c disinfettare i soldati reduci dal fronte, ma bensì di tenerli almeno sei giorni in osservazione sotto eli sguardi vigili e continui dei sani-torli; Spiega pure come non bastano trii o.-pedait contumaciali già creati ad Udine ed in altre città più vicine agli eserciti combattenti. Dimostra le difficoltà che presenta la .ostruzione dei baraccamenti, data amiie la scarsità, e il caro prezzo dei legnami della ferramenta. * il lungo tempo che la costruzione importerebbe, CHEYALLEV a proposito di aucste difficoltà ricorda che gii Inglesi in Sicilia costruirono iti pochi giorni per i loro soldati feriti e malati amplissimi baraecamenti.i. •PAC-UANI e il SINDACO: — li fecero venire belle e fatti dall'Inghilterra! • C1IEVAI LEY si preocupa anche, del pericolo di infezioni per i poveri vecchi quando ritorneranno al loro ospizio. EOA', energicamente -. — Ma una buona vera disinfezione distrugg<e i gflfrmi anche della iki.'i tenibile peste bubbonica. 11 SINDACO dichiara che. per quanto ciò spetti. essenzialmente all'Autorità prefettizia, la Giunti fa e farà lutto il possibile per assicurare ini ritiro ai poveri vecchi. Il Municipio ha fatto tutte il possibili? perchè 'forino non venisse dichiarata zona di primo sgombro, ma si trovò ili fronte la volontà irreducibile dell'Autorità milita e. Un sacrificio lo debbiar mo fare anche noi: l'hanno faito a'.-tre città prima di noi. Enumera i varii locali che evenlualuienttì potrebbero essere adibiti al ricovero dei vecchi dell'Ospizio. elì prezzo del pane E finalmente te interrogazioni sull'Ospizio di Cai-ita sono esaurite, e vieue in discussione auest'allra : « I sottoscritti domandano al signor Sindaco perchè a Torino non siano an còni i.tmi adottati i provvedimenti circa ìl prezzo del pane sanciti dajìli ultimi decreti luogotenenziali. — A. Coni, G Maschio, G. Zaccone. C. Olivieri Di Vernlcr. Grlbaudl, Invrea. Fino, Marconctni •>. Ti SINDACO avveri» eh» il Prefetto solo sa jato ha **^p«™^SJSS^S comunale del calmleje o dopodomani la Giuifr ia prenderà le deliberazioni necessarie, La Commissione del bollettino e del ca> miere crede di Doter Proporre «mesti prezzi per il pane: 0.55 por aitello ,di forma groisa, e e e e i o a e e a a e a a e u l n i a i a à o o a a ò , o , e r à o e 0,60 per quello di torma piccola. CORàl ringrazia e raccomanda anche che u pane cosldetto municipale ste. meeeo. m vendita non già alle U del mattino. cPme avviene ora. ma rtn dalle orano ore del mattino, quando cioè le famiglie degli operai possono far gii acaufflti delle loro derrate alimentari. . S5 entra auindt nella ^discussione degli arj somenti inscritti all'ordine del giorno. Le tribune pubbliche si sono amiate a poco a poco affollando ed ora sono aurói gremite. Le proo«te della Giunta per te emissione del prestato del Comune In obbligazioni a approvata senza discussione all'unanimito.. meno un astenuto. Il Consiglio procede poi alia, votazione per l'elezione del Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di &'an Giovanni. La votazione dà'nuestt risultati: Votanti .44: il dottor comm- Eellosta Franoeecò rportò 28 voti- senatore Frola 6: schede bianche 10. Non avendo nessuno riportato i 41 voti necessarn prescritti dalla legge, la votazione doym ripetersi. FROLA prega i 6 colteghi che volarono il suo nomo a non voler più .pensare a lux.. SINCERO : — E se crescessero 1 FROLA : — ... pecche anche sto eletto, te.miB occupazioni nou mi permetterenbero <U accetr tare tale, incarico. ' ' • L'impianto idro-elett.rico Il Consiglio passa anindi-,a discutere fl progetto e i capitolati per l'aìrnplamenso dello impianto idro-elettrico munictpate. Parlano: VICARI, iJ quale pur facenti alcune riservo sulle previsioni finanziarie approva ]© proposto della Giunta ; BACHI, il quale riconosce, l'urgenza dei lavori proposti per Chicmonte" the servono a correggere le deficienze dell'attuale impianto c prevede un completo collocamento di tutte Vene.rgia che può dare l'impianto municipale, tanto chR.v.or.^bbe che, anoena finita la atterra, si iwzitnp anche.', lavori per il salto di Susat FIORIO il quale c-ede che W progetto oggi presentato dalla Giunta viene attualmente a. costare troppo, onde vorrebbe che Ja maggior parte dei lavori, che egli -tuttavia approva, fpsse »nyM,ta a dòpo la cessazione, dellla «ìerra: ^HEVAi-LEY, il quale fa pure osservazioni sui prezzi di! alcuni materiali considerati nei capitolati, raccomandando di tener conto della loro va¬ riabilità. •Vneh'egli nota clin talune spese preventivate sono addirittura il donViio e anche più di quelle che si sarebbero avu>te in tempi ordinarli. Credo però che lc quote di ammortamento siano state fatte con molta abbondanza. Ha piena fiducia nel pianto collocamento di tutta l'energia elettrica'- Replica ancora VICARI sulla necessità dt far il minimo uso delle riserve termiche. SINCERO crede che nessuno passa prevedere oggi in un senso o nell'altro quali saranno le condizioni industriali della nostra città fra qualche mese, e teme assai che tutti i fornitori possano dare al Municipio a tempo debito tutte te forniture che loro si richiedono. Raccomanda perciò alla Gtiunta di far tutto il possibile perchè ciò non avvenga e di assicurarsi che tutte te forniture.arrivino a tempo debito. Voterà le proposte della Giunta anche per la fiducia che ha nell'assessore proponente del progetto e nella sicurezza che esso non prenderà nessun impegno* senza essere certo che non si invncheranm* poi casi di forza maggiore. Presenta il seauente ordine del giorno: «Il Consiglio, confidando che la Giunta non assumerà impegni definitivi prima di essere ben sicura, che tutte lo forniture possano giungere in tempo, ne approvarle proposte »-. FROLA approva senza esitazione l'ampliamento dell'Impianto idro-elettrico perche, risponde a concetti sani di amministrazione, e perchè risponde ad una vera necessità- di cose. Si associa alla raccomandazione di Sincero che e certe sarà dall'amministrazione &CC61 i. ii t ci Si alza quindi a rispondere ai vari oratori l'assessore GOVOWE- Egli assicura che il progetto e stato, studiato a fondo in tutti i particolari, crede quindi che il Consiglio possa approvarlo senza titubanza. Annunzia-che so. no già quasi ultimati a neh" tìi sludi per il salto di Susa per portare alla massima-efficienza l'impianto idro-elettrico cosi fortunatamente escogitato ed attuato dal Comune di Torino. Certo che se i lavori oggi in discussione si fossero potuti compiere prima della guerra, si sarebbe risparmiata una Ingente somma; ma purtroppo oggi non possiamo che inchinarci alla necessità. Ad ogni modo la Giunta si impegna a far esetruire i varii lavori nel momento più opportuno. L'approva zione di massima del progetto da. parte ilei Consiglio è però urgente perchè ci vorranno dei mesi prima che di esso possa iniziarsi la esecuzione. L'assessore dà quindi ai singoli oratori spiegazioni di carattere tecnico. Accetta senza riserva, come raccomandazione, l'ordine del giorno di Sincero. Le deliberazioni della Giunta sono approvate all'unanimità "er l'illuminazione Viene quindi in discussici!» raggiudilcaziona delle forniture oer la sostituzione degli'impiantì per l'illuminazione pubblica elettrica, già d'ella Società piemontese, d'i elettricità. Partano: BACHI, in favore del progetto e GUIDO GRASSI che dà spiegazioni tecniche sul funzionamento delle reti per illuminazione e sulla convenienza de! progetto sia pure narz-iale tatto compilare dalla Giunta: VICARI i.7 «pialla, invece-, è contrarlo allo proposte della Giunta c vorrebbe che essa accentasse l'ultima profferta della Società, .piemontese, risparmiando cosi 300 mila l'ite o l'eneirslavare il contartto -- già rinnovato -diverse voirebbe sapere perchè non si voglia più' l'innovare il contratto —■ già rinnovato ^i,vesre voi- fjfenteta o e l i . te e anche recentemente -•• con già Piemontese proprio auando la So,"^;' chiara pronta ad una non lieve i canone. -. I/assessore GOBBI jisponde ai V. dando specialmente sp-iecazionev Su tive corse per le proroghe con ItuSq, montese c dimostrando .come m^oiròi tuali della Giunte, rappresentano...in » io deUle utirne proposte della Sòeie\ solo un buon affare aniniin-istrativamen'landò, ma anche im. migli or servizio i co, più normale e più regolare., Approvate lc proposte della Giunte i gendó le 19.5 il seguito della discùssi rinviato a mercoledì p. v. La gestione annonaria del Comune eli Mila» Milano, 27.. no L'affare Crosti richiama l'attenzione su , lo gestione annonaria comunale alla attività il Crosti ò stalo per lungo te strettamente legato. Ouali effettj ha avuto,,. &■ pera del Crosti sull'andamento della gestione annonaria e sugli interessi del Comune/r In quali condizioni si svolge, la gestione aiiBOjnaria e con quali risultati? ■ 11 pubblico .oert.ameute si e fatto tali domande -: ha detto' l'assessore Verafti —- ed esso furono discusso ampiamente dalla Giunta e venne deliberato di profittare, del fatto ch.n il Consiglio si tlovià riunire per l'affare Crosti per dare ampio coniò al'Consiglio stesso di tutto l'andamenti" della gestione annonaria. L'assessore Giani farti iii proposito una dettagliata relazione, corredandola di cifre e di indicazioni necessarie, e.-t il Consiglio avrà cosi notizie esaurienti^ e potrà convincersi che l'attività annonaria-' svolta dall'amministrazione non solo fu larga di benefici alla parte meno agiata della cittadinanza per la funzione di calmiere esercitata, ma fu anche origine di pi'ohtti diretti Per .il Comune. Noi certamente non temiamo la luce od intendiamo comunque sottrarre una natte dell'attività nostra nonché al controllo di legge a quello dell'apinione imbbSiea, e quando il Consiglio avrà preso conoscenza dell'inchiesta svolta dai nostri compagni si convincerà facilmente che te indagini fatte non po tetano essere pia diligenti, più coscienziose n più severe- Fra tre o quattro giorni si potrà distribuire la relazione. La maggioranza consigliare è convocata per il 4 aprile. La. riunione del Consiglio seguirà subito .dopo- probai» il inerito U V dtl pToasmio mem'