Colpi di fioretto

Colpi di fioretto Colpi di fioretto Oome si svolse l'assalto ad Hau ino ut Li'isolato pessimismo di Hervé, (Servizio sveciale PARIGI, 23 ore 19,20. cMalgrado l'ultima azione all'ala estrema ddel fronte di Verdun, le linee francesi re- te o e e , - a stano immutate. Ma l'allocco tedesco di ieri ad Avon fu trascurabile. La giornata era attesa con una certa impazienza. Da lunedi i tedeschi bombardavano senza interruzione la zona tra Avocourt e Malancourt. Il bombardamento preparava mosse di fanteria sulla importanza delle quali il Comando francese era informato. Tutte le disposizioni erano state prese per resistere all'urto dei reggimenti tedeschi. Le mitragliatrici, di cui la fanteria francese è fornita ora in gran numero, erano state dissimulate nei punti opportuni. La battaglia si impegnò all'alba di mercoledì e durò sino a sera, con un grado di violenza e di accanimento pari a quello dei combattimenti di Vaux e Douaumont. Gli effettivi tedeschi consistevano in tre Divisioni lanciate una dopo l'altra contro la linea di resistenza francese. L'unico vantaggio fu la occupazione della groppa di una piccola altura di Haucourt, -posta a'un chilometro circa a sud-ovest di Malancourt. La posizione, su cui durante 36 ore è stato diretto un fuoco intensissimo, era difficilmente sostenibile. Essa forma l'angolo nord-est del Bosco di Malancourt e il prolungamento nord del Bosco di Avoccntrt, occupato già dai tedeschi. Il versante meridionale dell'altura fronteggia a una distanza di tre chilometri la quota 30i, saldamente munita. L'attacco culminante si produsse al principio del pomeriggio di ieri, quando una divisione bavarese, sorretta da frazioni importanti del secondo Corpo vurtemburghese, mosse all'assalto in direzione della quota 304. Nessun dubbio che questa fosse lo scopo proposto dagli assalitori: un ordine trovato addosso ad un ufficiale prigioniero lo prova. Come nel precedente attacco, i fanti tedeschi, preceduti da soldati del genio portanti apparecchi speciali, proiettavano liquidi infiammati. Ma quasi tutti questi pionieri incendiari furono uccisi, prima di poter fare uso dei loro ordigni. I cannoni da settantacinque li falciarono. La fanteria tedesca si mostrò meno audace che nelle passate settimane: L'artiglieria francese le tagliò facilmente la via. Un'ultima recrudescenza dell'attività, all'annottare, ebbe il risultalo suaccennatovi. I francesi occupano sempre i versanti orientale e meridionale dell'altura stessa di Haucourt. Secondo la Liberto le osservazioni degli aviatori, le -dichiarazioni dei combattenti e le confessioni dei prigionieri sono concordi nell'affermare che le perdite delle divisioni tedesche, ieri, sono calcolabili al quaranta o al cinquanta per cento. 1 critici la pensano tutti, come il colonnello lìousset, che stasera scrive : « E' un fatti senza importanza. L'intermezzo nuovo che ne è seguito, mostra del resto che i tedeschi sono ancora, troppo spossati, senza di che non avrebbero bisogjio di arrestarsi dopo ogni singolo sforzo. Questa" tattica a colpi di fioretto saltuari, interrotti sempre, indica l'incontestabile affievolirsi o di volontà o di mezzi ». La sola voce discordante è quella di Hervé. L'avanzata dei tedeschi negli ultimi due giorni all'angolo orientale del bosco di Avocourt gli sembra una prova che la loro potenza offensiva non è ancora spezzata. « Questa avanzata minaccia Mort-Homme al lato sxidovesl — scrt'tie. — Il nemico si trova solo a dieci chilometri dalla grande linea ParigiVerdun, la sola ferrovia a scartamento normale che possediamo nella regione. E' riuscito, grazie all'impiego dei gas asfissianti, a guadagnare un buon pezzo di terreno ». Un antidoto a questa voce piuttosto pessimista, è dato dalle riflessioni del critico dei Débats. «Sarebbe un mostrarsi ignoranti dei nostri avversari e dette leggi stesse della guerra — osserva — V'immaginare che i tedeschi attendano la decisione da un'avantata passo a passo, procedendo come il colono rapace arrotondante il suo podere. Essi vogliono costringerci ad abbandonare la collina 304 e MortrHomme, ma allora verrebbero ad urtare sul fronte della nuova linea di difesa più, difficile, ossia quella che passa per la foresta di Hessc, le colline di Moni ZéVlle, Bois Bourrus e H Forte di Marre». Più naturale ««mira l'ipotesi di un altro dVviLfnetlmddr detta Stampa). critico che, dopo i magri risaltati ottenuti dall'offensiva ad occidente della Mosa, la bai taglia ripigli al punto ove l'obbiettivo di Ver- dun è più vicino, il settore cioè DouaumOnlVau.r. Il cannone tedesco, scrosciante più violentemente da ieri, sembra annunciare infati luna ripresa prossima da quel lato. D. R. Le due quote di Mort-Homme . e i bollettini tedeschi Parigi, 23, sera. 7 giornali tedeschi, dopo aver adoperato formule oscure relativamente alla posizione di Mort-Homme e confuso le quote 265 e 295, pretendono oggi di annunziare che i tedeschi posseggono tutte e due queste allure. Tale nuova affermazione è assolutamente contraria a verità. La realtà è che durante l'attacco respinto il 14 su un fronte di oltre quattro chilometri, i tedeschi poterono installarsi in un elemento di trincea di prima linea sulla quota 265, ma da allora le truppe francesi non cessarono di tenere le contropendici della quota 265. Quanto alla quota 295 le truppe tedesche non. vi arrivarono in nessun, momento del combattimento, e i tedeschi forrtirono essi stessi la prova che non vi erano arrivati facendo all'indomani, 15, un grande sforzo per prendere la posizione di Mori Homme sulla collina 295. Il loro attacco essendo completamente fallito, essi si contentarono di dire nei loro dispacci che furono i francesi che attaccarono, (Stefani). t^^m^WmmSm,.... > ^vÒcÓorti^^^^^^K oi rjjm £ Km. ' F."ots5ÀSrÉOES

Persone citate: Bois Bourrus, D. R., Moni Zévlle

Luoghi citati: Avon, Parigi, Verdun