Nuovi impianti per l'illuminazione pubblica

Nuovi impianti per l'illuminazione pubblica Nuovi impianti per l'illuminazione pubblica La Giunta municipale proporrà, al Consiglio comunale l'esecuzione di nuovi impianti per i'Uluminazione pubblica elettrica, con una spesa di 330,006 lire. La relazione dell'assessore Gobbi osserva in proposito: « D, progetto di nuovi impianti di ìlluminaeione pubblica elettrica, può, per quanto riguarda ia sua esecuzione, essere cosi riassun *o: lo studio generale approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 12 gennaio 1914 comprendeva: a) l'impianto di 1044 lampade ad arco nelle vie. piazze e corsi principali, comprese in esse le 391 lampade della Società Piemontese; b) l'Impianto di 392 lampade ad incandescenza sotto i portici in sostituzione delle 114 lampade della Società Piemontese, ai 45 becchi, a gas tripli e 192 becchi a gas semplici; c) l'impianto di 252 lampade ad incandescenza con deviazione dai cixcu'ti della cinta daziaria per l'illuminazione delia strade periferiche; d) la sistemazione de-, impianto sul corso Massimo d'Azeglio, « Questo programma è stato eseguito sola mente in parte: si esegui cioè la sistemazione dell'impianto sul corso Massimo d'Azeglio, in occasione di riparazioni urgenti che compromettevano la sicurezza dell'esercizio, e la illuminaci ciie delle grandi strade periferiche Nell'agosto 1914 la Dlv. IV del Servizio tecnico dei lavori pubblici presentava le proposte por l'esecuzione del progètto generale, ma la Giunta, con deliberazione 12 stesso mese, riteneva opportuno sospendere ogni provvedimento, perette sarebbe stato impossibile e assai oneroso procurarsi le forniture che avrebbero dovuto esser fatte all'estero. Io seguito la Giunta in seduta 24 marzo 1915 deliberava di presentare al Consiglio comunale le proposte per l'illuminazione generale dei portici, ma le stesse considerazioni sovra indicate, indussero a sospen darne la presentazione al Consiglio comunale. In fine della seduta del Consiglio comunale del 3 marzo corrente veniva approvata l'esecuzione di un impianto di carattere provvisorio per aostituitre i fanali a gas sotto i portici con lampade ad incandescenza. « D. contratto con la Società Piemontese di Elettricità che avrebbe dovuto essere risolto col l.o luglio 1914 fu di conseguenza successivaróe-ate prorogato di sei mesi in -sei mesi; e l'ultima proroga deliberata dal Consiglio comunale scadrà col 31 dicembre prossimo. « Già in occasione dell'ultima proroga concessa la Società fece presente la necessità in cui si trovava di sostituire lampade ad incandescenza a quelle ad arco,, per la difficoltà di procurarsi i carboni di ricambio, e affacciò condizioni ispirate allo sole considerazioni del la necessità in cui si trovava il Municipio di affidarle la continuazione del servizio di illuminazione pubblica, servizio che d'altronde non procede più con quella regolarità che un servizio pubblico richiede- « Alla Società Piemontese vengono corrispo ste L. 188.160 annue per il servizio delle 505 lampade ad arco. Le condizioni del servizio la spesa inerente indussero ad esaminare la convenienza di sostituire senz'altro l'alimentazione dei circuiti con energia fornita dall'Azienda Elettrica Municipale, cessando cosi rapporti contrattuali còlla Società assuntrice del servizio. « E' da premettere tosto che il carico che viene cosi impegnato sull'impianto municipale non reca un onere effettivo all'Azienda, ancorché questa non abbia per ora grandi quan titatlvi disponibili, perchè, fatta eccezione per circa 100 giorni invernali e per una media di tre ore giornaliere, il carico dell'illuminazione pubblica grava sul servizio di produzione nelle ore in cui cessano altre forniture, specialmente quelle industriali. E quindi vi è la maggior convenienza ad utilizzare il carico delle centrali idriche nelle ore serali e notturne. i Nello studio e progetto del Servizio tecnologico sono specificati i criteri seguiti per la sostituzione dei circuiti già della Società Piemontese, passati in proprietà del Municipio, colla utilizzazione delle condutture elettriche sotterranee, collegando queste con nuove cabine di alimentazione. - « La rete dei cavi della Società Piemontese venne riconosciute idonea per la continuazione del servizio, cosicché non rimane a provvedere, per quanto riguarda le condutture, che ai loro collegamenti, u II sistema adottato di lampade ad incan Bcscenza. in serie rende necessaria l'installazione di dieci cabine di trasformazione, con trasformatori a corrente costante, del tipo di quelli adertati per l'illuminazione della cinta daziaria. « Le lampade ad incandescenza 1/2 watt, dramai di uso comune, sostituiscono vantaggiosamente le lampade ad arco, perchè se è lie\ veniente, più alto- il consumo di energia elettriJ ca, a parità di intensità luminosa, minori sono le spese di impianto e quelle di esercizio per il ricambio carboni e per la manutenzione. « Prove comparative eseguite repentemente In Roma hanno messo in evidenz^iÈné la lampada 1/2 watt sostiene vantaggiósamente la concorrenza delle lampade ad arco. '« Altre indicazioni non occorrono sul progetto ampiamente sviluppato nell'annessa relazione tecnica e nel preventivo di spesa. « Questa ammonta a L. 330.000, e la spesa d'esercizio a-L. 130.000, con una minor spesa Idi L. 52.000,-* in confronto alla spesa annua pagata alla Società Piemontese, oltre al vantaggio già accennato di usufruire nelle ore fuori picco dell'energia dell'Azienda. * Se anche l'esecuzione del progetto nel periodo attuale importerà una maggior spesa per li'maggior prezzo dei materiali, un ulteriore ritardo si tradurrà tuttavia in una maggiore perdita, perchè il canone da pagarsi alla- Società supera di L. 50.000 le spese d'esercizio, compresi interessi ed ammortamenti, smza tener conto delle riduzioni di tartiTa che po tranno essere concordate coll'Azienda Elettrica per la fornitura dell'energia, i. <> L'impianto proposto costituisce una prima parte importante del progetto generale di illu minazione pubblica elettrica, che in tempi normali potrà avere rapida esecuzione ». Iva questione del gas La Dilezione d-ella Consumatori Gas La indirizzato *1 sindaco la seguente .lettera — elle pubblichiamo a titolo di imparzialità nella cronaca — a propos lo dell'annuncio dalla causa che sarà intentata alla Società stessa: « n Consiglio di amministrazione di questa Società In sua seduta odierna ha presi visione, della dei!berazionn di codesta Giunta intesa a domandare l'autorizzazione occorrente per evocane Questa So cietà In giudizio, onde ottenere da es'.a 1 asalta os 68rvunzri della concedono o del suo statuto. Questo Consiglio per quanto ritenga deplorevole l'azione che si vo.nvbue iniziare contro questa Società, dichiara che la Società stéssa affronterà con animo sereno e tranquillo 11 «indizio, sicura di avere sem pre, ed in modo particolari; nella presente circo, stanza, latto a lavoro d-lla cittadinanza tutto quanto le fu possibile, comò lo dimostra l'attuale prezzo fli vendita del gas eli-, e inferiore a quello prati cito In quasi tutte le altre città d'Italia, forte al. tresì del suo diritto, ormai stabilito d:i sentenza passata In giudicato e da pacifica osservanza da parte di codesto Municipio. 11 Consiglio stesso deve però Dn d'ora far salva ogni ragione di danno che dalla deliberazione di codesta Oiuiit.n abbia a de rivare a questa Società. Con osservanza Firmato: P. la Socleià Consumatori Gas Il direttore: liag. G. Berta », Per la sistemazione del mattatalo In questi giorni scorsi 11 Circolo Esercenti Macella, t la Società Salsamente ri hanno presemata al Sindaco Una relazione per la sistemazione dell'attuale Matta tolo, lormulando ti voto che le domande In essa .*po ste alano accolte benevolmente dall'Autorità munì cipal* .La Commissione che presento la relazione corredata da apposito progetto, era stata accompa enata dal consigliere comunale Tabacchi e dal lireBidente della Lesa fra Esercenti, Commercianti e in. dustrialf, ca». Guglielmi. dLaeMlafafinstcCudsrsaddcdrccogzfcddvdsL

Persone citate: Guglielmi

Luoghi citati: Italia, Roma