L'on. Salandra spiega e conferma le sue dichiarazioni

L'on. Salandra spiega e conferma le sue dichiarazioni L'on. Salandra spiega e conferma le sue dichiarazioni pgTarati difende il gruppo socialista .« I «tapi degli altri gruppi, eoo riserve sulla questione di principio, sorreggono il {Ministero * Uà mozione Vigna viene respinta dalla Camera * Prossima discussione dei problemi economici. L'improvviso arrivo del Re dalla asona di guerra a Roma ^ j,. marni, 7, sera. La fine tumultuosi della seduta di Ieri e le voci spare* dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio, hanno latto accorrere a Montecitorio la tolta delle grandi occasioni. Le tribune sono affollatissime. All'esterno di Montecitorio staziona la solita folla, che assiste all'ingresso dei deputati. Viceversa, nel,% l'aula regna sufficiente calma. I deputati non sono numerosi e la seduta si apre in mezzo a perfetta calma. Al banco dei Governo sono, é W ■ •• La seduta incomincia alle ore 14. | ALTOBELLl manda un saluto alla città di Milano, che ha sottoscrìtto un miliardo per Si Prestito della vittoria, ed altri dieoi milioni per le opere di assistenza civile (Applausi). > Il PRESIDENTE e DE CAPITANI ringraziano. t II PRESIDENTE comunica che gli Uffici sono convocati alle ore 11 di giovedì, 9 marzo. VISOCCHI, sottosegretario ai lavori pubblici, all'on. Bondani dichiara che il sussidio poncesso al Comune di Soprana Bielleso, por pa costruzione di una strada,, è stato regolarmente pagato. Ora il Comune, che è addivenuto ad una transazione colllmpresa oppal■(attrice dei lavori, potrà, presentare la domali ih 'da per un supplemento di sussidio: domanda ' che il Ministero esaminerà, colla maggiore be: nevolenza. 'I RONDAiNI prende atto di queste dichiarazio - - : ni, assicurando che la concessione del sup iplemehto 'di sussidio è indispensabile per la ;-. ; sistemazione della etremata finanza di auel $ .piccolo Comune. ; CELKStAi, sottosegretari» aurlì interni', dichiara all'on. Rondani che la nomina dell'utBelale sanitario di Masserano Bielle» può. al lo stato degli atti, ritenersi regolare. ' RONDAMI è di contrario avviso, e lamenta che siasi ricorso al detto decreto per troncare tuia questione che da tempo era dibattuta in • 'fluel Comune, e che non si doveva pregiudicare togliendo la possibilità di ricorrere contro la Avvenuta nomina. CELBSIA non crede che la Questione di diHttp possa considerarsi pregiudicata. \ Le elezioni di Acefra e Novi Ligure jo .Y. convalidate il I; La Giunta propone la oonvalldazione della■ lezione del Collegio di Acerra in persona del.. U'ott. Gennaro Marciano. La Camera approva. ■ i La Giunta propone che 6ia convalidata l'eleii alone di Novi Ligure nella persona dell'ono. revole Francesco Delle Piane. La Camera ap.. prova. _ , •• 'A Si riprende la discussione sul bilancio del :•' r.'Mihistero della. P. I. e si paesa alla discussione «lei capitoli. V i P»r l'Insegnamento della lingua francese <}-, noi passi di confine fi I Sui capitoli 46 e 49 l'on. FACTA raccomanda 'vivamente che non vengano diminuiti gli stau•:'.- Izlamentl riguardanti l'insegnamento delila lin Y gua francese nella valle d'Aosta, nel Pmero «lese ed a Sùsa. Esamina 1 contatti frequenti Whe i mercati e l'emigrazione temporanea hanno creato c che si vanno ogni giorno sviiuppando fra le valli predetto c le regioni ''.' • francesi. Ricorda che da pochi esercizi gli ■ fctanziamwntl sono stati aumentati per cui saj^ebbe irrazionale modificarli nuovamente. Pre- '-. (vede che i rapporti fra le valli dal Piemonte .-'--Se la Francia andranno sempre piti consoli -. ^dandosi, sicché appare più che mai inopporamia unta diminuzione. ci RATTÒNE : — Ho chiesto di parlare per■ promuovere dall'onorevole ministro della P. 1 8 «ina dichiarazione ad fuluram memorlam, la • iemale valga a cancellare la penosa impres- ieione e il danno economico e morale prove (nienti dal fatto, oramai notorio, che nel pros ' Islrno esercizio sarà falcidiato lo stanziamento ' par l'insegnamento della lingua francese, lo f 'vai permetto di chiedere all'onorevole ministro -"della P. I. so egli eroda consentito dallo -vi:' igeili norm».', cho ebbero costante applicazione ~'-'}e che riscossero. il patrocinio del più autorevoli parlamentari r rii un autorevolissimo membro dall'attuale Governo, mi permetto ci Chiedere se ritenga che si possa apportare v' ima modificazione a una legge organica dello ■'■ Lstato in un disegno di legge di stato di pre ' [visione della spesa di un Ministero. Non è mestieri che io ricordi alla Camera e al ministro | • le peculiari condizioni della valle d'Aosta in Lrapporto alle lingue italiana e francese. La "*- .condizione fu sinietizzata in una geniale frase r ' -dall'on. Guido Baccelli, quando il compianto g uomo era ministro della P. I. Egli disse: «io valle 'd'Aosta ha un dovere verso la lingua ita ."• liana., un diritto verso la francese »■. Orbene ■ 'il dovere è assolto in un modo che non si imporrebbe desiderare migliore, perchè da noi .tutti conoscono l'italiano ed ò scomparsa la piaga .dell'analfabetismo. Il diritto è' sancito yiall'iniJdterrotta tradizione dei secoli, da una :eerie di decreti sovrani e dalla magna diaria ':, dia all'an't. 08 dà facoltà a me di parlare franjeese in questa Camera e di avere in franceao . Ila risposta. Ma, al disopra del dorino consue[ ludinario, sopra il diritto statutario, imperaSregge il diritto naturale. Natura vuole che le ose che 'più ci stanno a cuore siano pensate ed espresse nella lingua primieramente ap.-■ Ipnesa, nella lingua materna. 1 valdostani apprendono il francese coi baci della madre, in• «francese apprendono ad esprimere ì loro afJtfetti, i loro desideri, a trattare i loro interessi• per mezzo della lingua francese risolvono in ■ ''«erra straniera quel problema della vita, chejnon è loro possibile risolvere nella terra elio dio. Jtìe toro i natali. Pertanto, la lingua francese eiper noi, un fattore economico. Vi ha inoltre .-'una questione di opoprtunità politica. Io -ferii-£gc se sl.a atto di savia politica proporre . • juna riduzione dello stanziamento dèi fondSer la lingua francese proprio ora che con iubilo. abbiamo appreso che la Francia intende rendere obbligatorio l'insegnamento della aUigua italiana in tutte le scuole. Dobbiamo '; tóBpondere con un atto di grettezza all'atto "' (nobile e generoso della nazione arnica e alI ' JeataT Dobbiamo noi dimenticare che, in que- ist'aula, risuona l'eco dei telegrammi in fransi ^ese che noi abbiamo accolto come se a] vincolo delle armi andasse congiunto il vincolo ; (del linguaggio? Spero che l'onorevoli? mini«tro vorrà proferire una risposta cho suonRispetto alla lenlitè, che riesca di conforto -^::isGa. valle d'Aosta, -l'.v la lingua francese è ': '(oòcslderata come un aviio retaggio, r;ome un ~8trimonio intano e intangibile die si vuoettese ai figli, a quei figli valorosi fra a a e n a a a i i - e r 1 a s- s o o o ie eo e o e eo n a e o o a e si oi a o a a no ea e e ppn fi, n e o. e, re Io re di n na o o lennlo ini to è n ol i er valorosi soldati d'Italia eh* combattono e muoiono par i diritti della patria solo chiedendo che la patria non conculchi 11 loro diilto 'di combattere e morire per lei gridando in francese: Viva l'ItaliaI (Vivissime approvazioni, molte congratulazióni). BOUVIER si associa, nell'intereeee parttootere diegli abitanti della valle di Susa. GRIPPO, ministro dell'istruzione, conviene nei criteri esposti dai precedenti' oratori assicurando che ad essi si inspira il Goverao. MANGO, relatore, fa osservale che il presente bilancio non presenta alcuna diminuzione negli stanziamenti per l'insegnamento del francese nelle valli di confine. Sono approvati tutti i capitoli, lo stanziamento complessivo e l'articolo unico del disegno di legge. Si approva senza discussione il disegno di legge: <i Modificazioni all'avanzamento degli ufficiali della Regia Marina », approvato dal Senato. Sono le 17 quando con una Camera imponente il Presidente MAR COR \ annunzia il risultato delle votazioni a scrutinio segreto sul bilancio della Pubblica Istruzione. Le tribune, che durante la diacussioine dei capitoli del Bilancio deTt'lstruzione avevano perduto un po' del loro pubblico, sono nuovamente affollate come nei giorni di grande interesse parlamentaie. Anche la tribuna dei senatori è 'affollala. Nell'aula, «ino più di 350 deputata. Al banco del Governo sono tutti i ministri, meno il ministro della Guerra, generale Zupelli. 0 Sulla mozione Vigna Il PRESIDENTE (segni di attenzione) avverte che ora la Camera deve votare sulla proposta doll'ou. Presidente del Consiglio per il rinvio à sei mesi dolio svolgimento della mozione del deputati Vigna ed altri. L'on. Turati Primo a prendere la parola per dichiarazione di voto ò l'on. TURATI, il quale parla a. nome dei sooiallsti ufficiali. Fra la più grande attenzione della Camera, dice: « A nome dei miei colleglli debbo fare urna breve oidi tarazione. Debbo sopratutto preoccuparmi di sventare un equivoco, ohe si tenta di generare e accreditaro contro di noi. In fondo anche coloro i quali riconoscono che nei non abbiamo tort > chiedendo insistentemente la disciiav sione dei problemi più interessatiti per l'economia pubblica e la finanza in rapporto alla guerra, anche coloro che stampano che cosi non si va avanti e che occorre ohe il Governo si decida ad accettare, su questo terreno, una discussione ampia e.completa, non nascondono un certo sdegno por la nastra tattica, per la inopportunità — cosi essi dicono — delle nostre mosse parlamentari. Vorrebbero che si trovasse qualche altro mozzo, vorrebbero che ei operasse in altro modo;. Noi non possiamo elio ringraziarli di questo isolamento, che, se non è splendido, mette in chiara luco il nostro -atteggiamento, ma non possiamo accreditare una leggenda ai nostri danni che costituisce il capovolgimento della verità. Si insinua che noi avremmo presentato la mozione Vigna e avremmo richiesto- l'appello nominala per fare ima schermaglia par.Hnnoniar.e. por colpire a colpi di spillo il Ministero, o. Peggio, per sabotar* la guerra. Questo disse il mio amico Bissol'aii, questo ribadì decotti, qu'-slo confermò il presidente dei Consiglio ieri quando minacciò con espressione, non córto felice, di far mettere la Camera in castigo dal Re se lo cose non mutavano. Noi dobbiamo respingere questo genero di accuse, che non possono «ssere accettala da noi. Se noi ci preoccupassimo elei piccolo giuoco .parlamentare, dolla schermaglia ai danni ' del Governo faremmo una cosa idiota e so questa ncstra opera fosse intesa contro la guerra, sarebbe opera idiota e nefanda. Per quanto riguarda il Ministero noi siamo perfettamente indifferenti che rimanga o se ne vada. Qualunque rimaneggiamento, d'altra parte, porterebbe sempre ad una orienta/.ione politica, tendente all'allargamento della nostra guerra, molto contraria ai nostri propositi. Noi, anzi, in questo caso, dovremmo cesere disposti a di fendere con la nostra farza, per quanto piccola la famosa automobile blindala dei Gabinetto Salandra. SALANDRA (interrompendo): — Ed allora altro che corda dell'appiccato ('rumori, ilarità) TURATI: — La blindatura presenta ormai tante crepe che non possiamo non esserne preoccupati anche noi, Quanto alla guerra — prosc-gue l'on. Turati — nessuno deve accusarci di mala fede Non mancheremo di collaborare a qualunque tentativo di pace onorata ogni volta che se ne affacci l'occasione, da qualunque parte venga. Se non lo facessimo per amor patrio, lo faremmo per ragioni volgari. Altrimenti venderemmo quella famosa primogenitura, che abbiamo In materia e che Esaù vendette per un piatto di lenticchie, per qualche cosa meno per un piatto di ghiande fradicie. Il Governo non vuole si discutano i problemi dell'oggi Quella dei sussidi è una questione grave che può anche diventare più grossa. Non si de vono discutere tutte le altre questioni economiche e finanziarie riflettenti la guerra? Eppure, ogni giorno Che passa la situazione si compromette di più. Si parla di un allarga mento della guerra, colla dichiarazione di guerra alla Gormanin, L'on. Uissolati manda un saluto all'esercito francese, il presidente accetta ---'-ito di farsi interprete di questi sen amenti verso il Parlamento francese. Non basta. U Governo, si dice, andrà a Parigi pei' prendere con quel Governo nuovi accordi in merito alla guerra, forse per fondare (juefllo « zollverein » della Quadruplice tanto auspicato e che inizerebbe una guerra più funesta di quella che si combatte coi cannoni. Vi sotto molto cose compromesse e aàtr< che possono compromettersi. La guerra con si. vince nello trincee, si combatte anche iti Parlamento collo studio di quei provvedimenti opportuni richiesti dal paese in momenti cos: tragici. 'Noi poniamo qui l'eco dei bisogni del paese. iNon facciamo, ne siamo sicuri, un'opera deleteria. Coloro, che parlano nei corridoi criticandovi e vi sorreggono poi qui det.tro con i loro voti fanno opera più deleteria della nostro fondata sulla, libera discussione, sulle pt*^"'-- Rpsrle, Ed allora perché, onorevole Salendrn. invece di esserci grato, gridale il o dice male di Garibaldi». Noi fac-|dClamo cosi opera di piena collaborazione con J voi. Rispondendo a quanto diceste ieri, vi dirò- Badato a voi. Elevatevi voi al disopra delle piccola gare dell'aula e dei corridoi. Quelìii, che vi pine schermaglia, è l'opera più onesta .e patriottica Che Si possi fare. Voi non ci farei', desistere, qualunque cosa minacciale. -Dall'Estrema Sinistra si applaude:, si approva su qualche alt-ro banco. n! Le no pvire ha c- i»- '..'lettno un contenuto politico che non possiamo quere l'azto vosapppreconmeecoincin compiùspeCoziodendi siaeviLè suba~c—ce,alle siogranolonchqustosonguCaunminevariodenoprstol'otenCerolitCoadsasutracol'ii gudategdabaavosi tamgrididelisdemdesiautaqufrachdecovgbfebmncdriCleS—DaBsddincqzpuvpnsePdPaSInsiuGei pL'on, Fantanc Sempre fra ;I silenzio e l'attenzione generale della Camera prende la parola l'on. PANTANO a uomo dei radicali: — I Minzione —- agli dice — che si. è creata al ritmo alternato di contìnui appelli nominali in questa Camera, è singolare. Lealmente parlò l'on. Turati. Le mosso dei nostri colleghi soi-iaiiM; ufficiali -n za o tto, ugg « 'odiV: trascurare. Quale fi la posizione fatiti a noi dalia mozione dell'on. Vipnai' La proposta Vigna .considerata iti se stessa, si presta a tali osservazioni che la viziano perchè significherebbe un'enórme estensione- finanziaria di alcuni provvedimenti, estensione non consentita se non entro certi limiti. Contemporaneamente è viziata, dalle origini di questo ritmo con cui da questa p'arle della Camera viene messo il Governo ogni giorno in condizione o «JJ rifiutalo la discussione che gli - si propone, o di fari* quando non può. o La'nostra posizione è anche più dolorosa, n quanto l'on, Salando* pronunciò Ieri par CNic,. * <T deTessero <x***o '«rese nel loroVn-o (A jf^rew>wo leastatiTO partanoteli. »oi, ale, sarebbero evtdwitemente gmvt e of irebbero le i; ve c^j-jamentan. Noi fÉK m 3§Q issasse** aaKtófe? seililvdnrivcdduvpdsimtes'Ctrqicmpu•vsedsS— e e e o e r o e i i a e ' n a n i l a , -|dei richiamati n J i a . ù n . a o questo Governo, siamo ben lontani dal pensa' re cho esso possa o voglia veramente isolar* l'azione sua dallo cooperaziono del Parlamento (Approvazioni). A parte questo scatto nervoso dell'ón. Salandra, di dove vengono gii appelli dell'Estrema socialista? Da questo: il prestabilito' Ordine dei lavori parlamentari non consente la discussione completa degli argomenti attinenti alle questioni finanziarie ed economiche del Paese. Non vogliamo creare incidenti e non possiamo mettere il Governo in posizione difficile. Auguriamoci cheauosto complesso di questioni economiche venga ai più presto sul tappeto parlamentare, senza a» spettare i] lontano bilancio dell'agricoltura.Con questo augurio noi votiamo contro la mozione Vigna, sicuri che la minaccia d'él presidente dèi. Consiglio non può avere per fine di impedir» la discussione che si invooa, e che, siamo convinti, il Governo non ha volontà di evitare ». L'on. Bissatati La Une della dichiarazione dell'on. Pantano è accòlta dagli applausi dei radicali: Segue subito l'on. BISSOLATI, ohe parla a nome dei a~ciolisti riformisti. L'on. Bissolati dice: — La mia dichiarazione sarà molto semplice, tanto più che non possiamo che aderire alle i.ose detto chiaramente dall'on. Pantano, e ieri dall'in. Ciccotti, venendo alla conclusione dell'astensione. Chi ha il senso della grande visione della lotta ohe «i combatte sul nostro fronte, è preso istintivamente dalla volontà di uscire da quest'aula (Applausi). Anche quest'aula ha la sua ragione d'essere. Ih quest'aula l'astensione non è possibile in questo momento. Noi voteremo per il Governo. Vi sono duo presupposti da. esporre a questo riguardo: Lo che il Governo, avendo aperto la Camera, non può escludere la possibilità, «i una discussione ampia sul problemi economici e finanziari; S.o che sulla stessa questione sollevata dalla mozione Vigna deve risollevarsi un'altra discussione Intorno alle oonai-. rioni delle masse lavoratrici travolto dal fato della guerra. Sarti inevitabile — prosegue l'onorevole Bissolati — un'ampia discussione sul problemi economici e finanziari. Noi non prendiamo sul serio l'interpretastone data alle parole pronunciate ieri dall'on. Salar.dra. Non a colpi di vto-leasa si può tenero testa ad altro violenza (Approvazioni). Certe situazioni non si vincerebbero colla proroga del Parlamento o con altri mezzi di politica reazionaria- Credo che il presidente del Consiglio stesso non desideri di meglio che addivenire ad un'ampia discussione non solo sai problemi economici e finanziari, ma anche su quelli diplomatici, per discutere in contradditorio con coloro che si sono accampati contro la guerra. L'on. Turali si lagna dell'insinuazione — come egli la definisce — che i socialisti abbiano intenzione di sabotare la guerra. Non credo che questa sia l'Intenzione dall'or.. Turati, ma vi è un dissidio fra il contegno dei socialisti alla Camera e il contegno dai socialisti nel ;naeso (Approvazioni. Sui banchi dei socialisti si fanno cenni di deoe: azione). Ma — prosegue l'on. Bissolati — il vostro partito espelle dal suo seno coloro che si rendono colpevoli di appartenere ai Comi tati di soccorso (Approvazioni ed applausi su molti banchi. Dalla. Destra a dal Centro si grida verso i socialisti ufficiali: — Ricordatevi di Bachi che 'avete espulso a Torino (proteste dei socialisti ufficiali) BISSOLATI: — Sembra reato dì leso socialismo prestare la propria opera per il soccorso dei malati e dei feriti. Voi interpretate malamente l'interesse della nazione e quelli stessi del socialismo. Noi voteremo, per questo oònsiderazioni, contro la mozione dell'on. Vigila augurando che si faccia Ogni sforzo peir «vi? tare il prolungarsi di una situazione oomé questa- Ieri il. prenirtent'i i^.iglio, con frase un po' infelice, ha potuto far credere che possa essere sua intenzione fare a ■ meno della collaborazione del Parlamento.- Noi continua l'on. Bissolati — siamo s'atl e siamo vostri sostenitori, ma pensato che irà chi e? guarda o ci giudica vi-sono delle ■ persone di buona a di «»i>'n fede. Se regnasse la*, buona fede, non dovremmo preoccuparci,.- ma dobbiamo lottare colla mala fede, quindi guardiamoci dal dare, anche solo ,la parvenza di nuove armi ai nostri-nemiciI Le dichiarazioni dell'on. Bissolati sono accolte dagli applausi socialisti riformisti e dà unanimi approvazioni sui banchi ministeriali. li Presidente del Consiglio Alle lo prende la parola il presidente del Consiglio on. Salandra. Si fa .un grande silenzio. L'aula ha un aspetto imponente. L'on. SALANDRA, servendosi di alcuni appunti, dice: — L'on Turati con forma molto te-rnparate, di D'i! lo ringrazio, ha fatto oggi dichiarazioni aile quali ha immediatamente risposto l'on. Bissolati. Potrei, quindi, dispensarmi dal rispondere. Voglio rilevare un punto delle sue dichiarazioni. « L'on. Turati ha inteso difendere l'azione del gruppo socialista in Parlamento. Voglio intónto osservare che l'opera del partito socialista ufficiale noi Paese è ben diversa da quella che l'on. Turati ha sostenuto essere l'azione dei socialisti ufficiali in Parlamento, Il partito socialista ninnale ha, tenuto in Paese un contegno che ritengo altamente deplorevole. TRFiVES: — Dalla minaccia al Parlamento passate alla minaccia alle masse socialiste. SAI ANDRA (senna raccogliere l'interruzione): — Nella campagna del socialisti nel Paese vi è il concetto fondamentale di porre il Paese contro la guerra. Orbene, il Governo dove insorgere conno questo ioato contro la Patria (approvazioni ed applausi alla Destra e al Centro). TRBVlì'S, rivolto ni bnn-.o del Governo: — Siate sincero, chiudete addirittura la Camera. Voci a Destra: — Clic c'entra ducsto? SAIANDRA: — I socialisti ufficiali hanno Intrapreso una comoda propaganda, Essa consiste nel chiedere molto, onde il Paese subisca una delusione per gli inevitabili rifiuti del Governo. Vi sono delle cniestloni che devono essere trattate con molta delicatezza. Oliando i socialisti ufficiali e anche deputali di altro parti della Camera vengono ti domandare co e O i i è e i i i ela te ui l udi a, o i, f i fe? se gradite alla popolazione, mentre sanno che il Governo non può concederle, essi sfruttano il malcontento del Paese per le ripulse del novcitjO. Vediamo IT caso dell'on. Vigna. Egli Inette sia aumentato il sussidio olle famiglie chiede alano facilitate le condizioni dei piccoli commercianti-. Orbene, chi non acconsentirebbe, se fosse possibile, alle richieste dell'on. Vigna? Poiché il Governo deve respingerò queste domande, nome deve recingere, per ragioni d'ordine superiore, altre domande ner l'esonero temporaneo dei contadini dal servizio militare, che cesa avviene?.Avviene una depressione degli animi, avviene una avversione della popolazione alla guèrra (Approvazioni vivissime). ! deputati devono .niindi pensarci '-bène prima di portare ceri? discussioni ali;» Camera. E* per questa- ragione che ieri feci la proposte di rinvio a-sei mesi delta, mozióne Vigila. Vengo ora ad^gii altro punto tela situazione. (ìli onorevoli Pantano t; Kissólati i3i sono oggi trattenuti a parlare ii- min 'raso ieri da me pronunciala nel rispetti della Camera. Tenero ad affermare che quella rraso trulla aveva ..che non fosse 'assolutamente «or retto rispetto ai Parlamento, nulla vi era iti quella frase che fosse contrario allo Statuto ilei Regno. Accennai soltanto alla possibilità chu in date-eventualità, le quali spero ferinamente non abbiano a verificarsi. Il Otoverhd potrebbe- propórre ,i|t« Corona l'esercizio di un diritto statutario (Commenti), il diritto sta• tnario. al gitalo io accennavo, nulli! hu n die vedére colle guarentigie parlamentari (Impressioni; commenti; rumori). Quando li Govèrno. e la Corona sono nella legge, non vi è tuillii da ridire,:;.." . IL'n momento di nvantSo agitjtz'.onc Questa finse suscita una prima Interruzione' sui banchi dei radicali « dei .socialisti, i duali gridano: — Ma cosa volete? -Volete in torca?Siete un rivolurionario I — lì. presidente invita al silenzio. L'on. SALANORA prosegue : — 3feifiSK& KHìIhm »*> sààs*tì sug¬ gsodsuddslLdaSivgi—SiaRtoa nqstè trmqmccvTscvndladTs—dCbcdnatcnuaSmlmmosgmsrmt&e-'sIto■.t e o a l e — a l o o o e o e e e a, to n a o i o à d i ae so. ii e' i ?n : g¬ gerito là frese che mi fu rimproverata. Oissi soltanto di'hon^etér'"aeòònsehtìrt'- A-^he, i\ diritti della :t2oronaJMetigBno obliterarti-; ' . „ Queste parole dei presidente, del; Consiglio suscitano una nuova interruzione sui bancnl dell'Estrema. I socialisti ufficiali e una parte dei radicali gridano: — £tote un reazionario, sleti un forcaiolo, siete peggio di Pellouxl L'on. Salandra rimane per un istante.scosso dalla tempesta e dalle invettive deirEst^ma Sinistra e torse anche pia dall'agitazione, che vede manifestarsi su molti banchi della maggioranza. La tempesta continua. Gli si.grida: —. Vi siete mascherato da liberale e, non ci Siete riuscito. — SALANDRA, acoeso in volto, appare sdegnato dalle apostrofi dell'Estrema. Rimane per un momento immobile, poi, battona ò il pugno sul banco dei ministri, esclama a voce aspra; — Insomma, io non. modifico nulla di ciò che ho detto ieri, mantengo tutto quello che'ho detto. — L'impressione per questa affermazione del presidente del Consiglio è straordinaria. Alla Camera Beffibra ohe, mentre la parte precedente del discorso aveva rimediato agli inconvenienti della frase di ieri, questa nuova insistenza nell'afférmazione lamentata distrugga tutti gli effetti conciliativi cho l'on. Salandra si proponeva dalle sue» dichiarozioni. La sorpresa è su tutti i banchi vivissima. L'agitazione è straordinaria. L'on. TEl-'ESCO dal buo banco di Sinistra grida sdegnato: — Nemmeno «Ila Ouma si parla cosi) — I deputali di Sinistra approvano vivamente- Su tutti i banchi di Sinistra si manifesta una grande agitazione. I deputati radicar, o socialisti sono in piedi. Èssi gestico lano vivamente protestando contro la frase dell'on Salandra. Graztadei, Brunelli, Treves, Turati scagliano frasi roventi contro il presidente del Consiglio. Si odono queste grida: — Siamo forse in Russia? E' questa la liberta di cui parlate^ Vogliamo paragonarlo a Cavour! L'on. Salandra, sempre acceso in viso, e obbligato a sospendere il «lo discorso. 11 baccano e la confusione soao teli che il president.-- della Camera, dopo aver molto scampanellato per ricondurre la calma, è obbligato ad inviare i) questore Oi Bugnano e il segretario Guglielmi sui banchi dell'Estrania per calman' i deputati più sdegnati. La calma non ritorna. Intorno all'on. Treves si forma un gruppo di deputati gesticolanti e urlanti. I deputati radicali si raggruppano intorno all'on. Pantano aaeh'egli vivamente eccitato. Sui banchi di Sinistra l'on. Tedesco è egualmente circondato da deputati che commentano la frase dell'on. Salandra. L'on. Tedesco do manda la parola. Il presidente invita nuovamente alla calma. Dopo cinque minuti di bac oano l'on. Salandra può riprendere il suo discorso. Salandra riprende il discorso, Egli dice: — Rivolgo viva preghiera ai colleglli di voler essere calmi. A'orrei particolarmenterivolgere questa preghiera alTon. Tedesco. (Tedesco: « lo sono tranquillo »). Io vorrei ricordare all'on. Tedesco una scena corist mito a quella che egli vorrebbe provocare oontro di me. Allora le parti erano invertite. Egli & trovava a cfuesto posto, al banco dei ministri e dai banchi della Camera si insorgeva coriUro di lui. U socialisti urlano contro questo ri cordo dell'on. Salandra. Qualcuno grida ; « Sono piccinerie, sono miserie.! ». Tedesco alza le braccia in atto dì stupore come per dire: « Che cosa mi tocca sentire! ». t.'on. Salandra, tralasciando la questione por-'soùe-ta, viene à guasto punto à promettere la prónta discussione sulle questioni economiche Il presidente del Consìglio dico: — L'on, Pan tono é l'ori. Bissolati hanno accennato alla necessità èho-tutte le questioni più gravi riguair■danti l'economìa nazionale siano discusse. Il Governo dichiara che non vuole sfuggire alla discussione, che nc-n vuole evitarla.' {Treves: i Sino a tori avete detto il contrario »). Il Governo non può accettare imposizioni. Ma dichiaro invece cho, interpretando il pensiero del .Ministro, dell'agricoltura, acconsento alla discussione delle interpellanze riguardanti il Ministero di agricoltura c che riflettono le questioni più gravi e più interessanti. Vuol dire elio si troverà la formula onde stabilire questa discussione (vive approvazioni a Destra e al Centro, commenti ironici del socialisti ufficiali che gridano : a Perchè non lo avete detto prima? »). .Sono sempre disposto ad acconsentire a questa discussione. (Foci a Destra: « Meglio tardi che mai »). Quanto alle questioni di politica estera, l'on. Sonnino è pronto a faro le dichiarazioni che gli saranno acconsentite in quel momento in cui la situazione Internazionale lo permetleirà. Naturalmente io non posso prendere impegno circa il momento In cui questa discussione potrà avvenire. (Covu menti ironici dei socialisti). Premesse queste dichiarazioni non ho che da conformare la min proposta per il rinvio della mozione Vigna_a se! mesi. (Approvazioni a Destra e al Centro; ■rumori del socialisti ufficiali).. Il ministro d'agricoltura Sorge quindi a parlare il ministro tìeU'à> gricollura. L'on. CAVASOLA dice-: -»- Veterano disciplinato, sono qui al mio posto, a disposizione1 della Camera. Comprendo perfettamente il bisogno del Parlamento di conoscere l'operato del Governo sulle maggiori questioni economiche. Io sento il bisogno di dire quali siano stati gli intendimenti del Governo su tali questioni (Una voce dai banchi dei socialisti ufficiali : « Bolle intenzioni! b) Mi permetto di faro una preghiera alia Camera. Io considero il bilancio come un atto amministrativo. Perciò pregherei di trattare le questioni, economiche non in. sede di bilauoio, ma separatamente, prima del bilancio stesso. : Se la Camera mi conforterà del suo voto, rimarrò ni mio posto. Se no, so quale sarà il "mio dovere, ci cederò il mio posto Od uh altro, che sapri almeno quali sono slati gli errori .commessi e potrà evitarne -la rlpeuzlono. Non lio altro da dire (Approvazioni olla .Destra e al Centro; commenti dei socialisti ufficiali). GRAZ1ADEI: —■ Perchè non avete fatto questo dichiarazioni a suo tempo? . . PRESIDENTE: — La parola è all'on. Tedesco. ' . „ •' -, TEDESCO: — Rinunziò alla parola. : ALgitaticmcoSaodatrtepopeE a insochfada.gr1 stvi1 mnMBgvsleShgCRaPPqddAttldddhL'on. Schanzer '. Parla l'on. SCHANZER, ii quale dice':' — Poche parole, Ispirate ulla massima serenità e obiettività. Nel grave momento attuale il bisogno di calma è grande. Consento pertanto nella invocazióne alla ialina faitta dall'on vSalandra. Dichiaro di non poter consentire nelle teorie costituzionali svolte--'dai presi'dente del CoitòigUo, il quale ha dichiarato di essersi mantenuto, celle parole "ieri pronunciate noi limili delle attribuzioni elio lo Statuto affida alla Camera, Nessuno è più di nifi rispettoso delle prerogative rupie. Ma io ricordo che. oltre alla legge.; vi sono,'n>r, diritto rostititóbonale, le consuetudini parlamentari, che hanno ..'^héftontoiftmpai'tahza,à.e tra «uestè eohsiietuolnl'-vi '8 l'ossèquio sA Portamento, '•i "cui non-si possono laudare inimicete come ouMJe pronunciate ieri. Sarei slato lieto che 11 presidente del Consiglio avesse de.Ho oggi uiift parola che potesse confortale: la'.' Camera. Ma l'on Salandra Ila più che inai oggi- affer: inalo di' non aver mancato alle 'ccmsuetudmt ì parlamentali Dopo avere soddisfatto. 1» mia ■coscienza esprimendo la mia opinione.. circa lo paro!., pronunciate ieri dal ptfstóÀnte del 'Consiglio, dichiaro die, al disopra, -delle- porseno e del partiti.' non e che tifi*sBlS-Tseotl* mento- ir sentimento d«Ua Patria».; per- rui ciascuno curii soltanto" di veder* ...ssilvagutfh data la posizione • dell'Italia nel iftoh'ddT... . • Data quindi:.la pravità del mnn.vjirtv .io■ e {• miti ainici non'Intendiamo ili lanciativi ivaViW-e ila ni' iirornentò «fi ifrltaScionfche'-creitiatno ohe .-i debba mutare la situazione.-parlsuiieiitare Por questo- voteremo, •coslrg la mozione Vigna-» (vivissime approvazioni, molte congratulazioni dai deputati 'di, Sinistra. Dui banolii dei socialisti ufftciail una vóce grida: « Questa è :■■» iw-tì* che regge l'épgiKAlQt (Uaritó^j L'on. Alessio : ti vice-presidente della Camera, on. GIULIO ALESSIO, domanda la parola por dire le .ragioni del suo vóto, o confida cosi di Interpretare anche il sentimento dei suoi amici politici. Anch'agli sente .profonda la gravità del momento né credè che gli incidenti possano costituire materia pei-una crisi. Vi sono state Sarole pronunziate ieri dal presidente del onsigllo, che non. possono essere accettate da tutti, ma vì.a uh"terreno su cui si può trovare d'accordò, e'cioè Che nessuno contende il potere della Corona ; ma esso è un potere organico perse, e non può essere adoperato come minaccia (applausi all'Estrema). E perciò ■ rileva che il Governo ha concesso a lui ed.ai suoi amici di.liborarsl del disagio, in cui versavano, perchè ha promesso una sollecita discussione delle questioni economiche più importanti'. Per questo egli voterà a favore del Governo, senza rompere la profonda armonia che ha sempre regnato fra il .gruppo paiilaimèntare radicale ed il Governo per 1 supremi interessi d'ttalfa (rive approvazioni), L'appello nominale 11 'PRESIDENTE .annuncia ohe sulla proposta dèi presidente, del Consiglio per il rinvio a sei mesi della mozione presentata dal1 on. Vigna è stata ' chiesta la votazione nominale dai deputali Dugoni, Cugnolto, Bernardini, Sdorati Savio, Graziadèl, Rondani, Merloni, Ferri Enrico, Treves, Prampolini, Brunelli, Vigna, Casalini, Mlglioli, Turati, La votazione dà il seguente risultato: Presenti 307. Votanti 306. Astenuti uno. Maggioranza 154.' Hanno risposto SI': 291. Hanno rispoeto NO: 28, La GaIP*i'a approva la proposta dell'onorevole presidente del Consiglio. , Dopo le votazioni dei progetti approvati, la seduta è tolta alle ore 19. Domani seduta alle 14, ool Bilancio del Lavori- pubblici. Il R R