La settimana parlamentare e le questioni che si prospettano

La settimana parlamentare e le questioni che si prospettano La settimana parlamentare e le questioni che si prospettano (Per teletono alla Stampa). e i e l a e o o o , a Roma, 5. notte. La settimana parlamentare nella quale entriamo assume particolare interesse perchè avremo in essa la soluzione di vari non trascurabili problemi parlamentari. Anzitutto dovrà determinarsi l'attepeiamento che la Camera assumerà di fronte alla guerriglia che i socialisti ufficiali continueranno contro il Ministero. L'on. Turati e i suoi compagni non intendono neppure nello scialbo lunedì parlamentare di domani dare tregua alla lotta a colpi di spillo che hanno iniziato. Se non avviene un mutamento nelle loro decisioni, essi intendono approfittare dello svolgimento delle interpellanze degli onorevoli Vigna, Gallenga, De Capitani, Indri, sulla questione dei sussidi alle famiglie dei richiamati ed altre consimili, per tentare, mediante il fuoco di fila delle interruzioni, di trascinare il Governo a dichiarazioni sulle questioni vive che si .riferiscono alla guerra. Martedì sera poi i socialisti ufficiali riprenderanno la lotta per la modificazione dell'ardine dei lavori parlamentari a colpi di domanda di appello nominale. Nel seguito della settimana avremo poi 'episodio, non irrilevante, della nomina del vice presidente della Camera. L'°n. Bissolati, agli amici che lo lo sollecitarono ad accettare la candidatura, non ha nascosto la sua grande riluttanza a concedere il suo nome per la prossima votazione. Se la candidatura Bissolati. sulla quale potrebbero convergere i voti di tutta la Camera meno quelli dei socialisti ufficiali, vemsse meno, isorgerebbe la competizione fra le due candidature di sinistra dell'ori. Leonardo Bianchi e dell'on. Gallini e la candidatura conservatrice liberale dell'on. Enrico Arlotta. L'on. Leonardo Bianchi ha accettato di declinare la candidatura, ma non è certo che in ogni caso rinuncino ad essa gli amici dell'ex ministro della P. I. tiiovedì si avrà agli Uffici della Camera una interessante discussione sul progetto di legge presentato dall'on. Ettore Ciccotti contro gli imboscati. Gli umori di Montecitorio sono in massima favorevoli a questo progetto di legge a motivo del concetto informatore. Una terza questiono sarà risolta nelle prossime giornate: la definitiva formazione della rappresentanza dalla Camera italiana al Parlamento dell'Intesa. 11 gruppo italiano è quasi per intero composto. 1 deputati della destra e del centro hanno scelto a loro rappresentanti nel parlamentino promosso dal deputatao francese Cachin, gli onorevoli Di Scalea, Gallenga, De Nava, Maury. I riformisti designano l'on. Bissolati e l'on. Ettore Ciccotti, fino a ieri socialista indipendente, ora passato, come socialista favorevole alla guerra, nel grup po riformista. I radicali hanno scelto gli onorevoli Pantano, Alessio, Pavia. I deputati di- sinistra indicheranno nei prossimi giorni l'on. Leonardo Bianchi e qualche altro deputato. La rappresentanza italiana parteciperà pertanto ad un'altra sessione del parlamentino, sessione che sarà tenuta in marzo avanzato a Parigi. Il presidente dol Consiglio attende a ri solvere una .spinosa, questione che minaccia di sorgere nella discussione del bilancio dei LL. PP. L'on. Salandra tratta cioè colla deputazione pugliese onde evitare che, durante la discussione accennata, si sollevi la gravissima questione dell'acquedotto pugliese. I termini essenziali del problema sono noti. La deputazione pugliese chiede sia proclamata la decadenza della Società co struttrice dell'acquedotto. Il ministro dei LL. PP. vuole invece imporre una nuova convenzione alla Società, ritenuta inadempiente. Qualora il dissidio venisse sollevato nel bilancio dei lavori pubblici, la discussione assumerebbe grosse proporzioni. Un temperamento è stato immaginato: rimandare la discussione sull'acquedotto pugliese al giorno in cui si discuterà alla Camera il progetto di lesse che l'on. Ciuffelli pre sentora per la, nuova, convenzione. L'accordo sarebbe in massima raggiunto pur permanendo il dissidio sulla risoluzione fondamentale del problema. Qualche deputato pugliese, come ad esempio l'on. De Viti De Marco, non consente finora al rinvio di tale discussione ed afferma che tratterà col bilancio dei LL. PP. la questione dell'acquedotto pugliese, opera colossale di 108. milioni. Ora i socialisti ufficiali non mancherebbero di impadronirsi della questione. Di qui le 'trattative dell'on. Salandra. In conclusione, pur non presentando probabilità di complicazioni gravi, l'orizzonto parlamentare si profila solcato da una serie di ostacoli e di incidenti che renderanno movimentato il prossimo periodo parlamentare. . 8. °Jmm2mmmsdfmtefz °p m«f«! termÌn,v O ila (Camera è convinta che Ja direzione della cosa pubblica è in buono mani, e allora deve dare al Ministero l'automa e la rorza che gli occorrono per rimanere 2L£roPr]« PS!10 di combattimento; o la Camera e di altro avviso, ed allora deve assu-i mere la responsabilità dei propri convincimenti e creare un'altra situazione. Ma il si-' sterna di tenere in piedi il Gabinetto, riservandosi la libertà di punzecchiarlo o magari di ferirlo non è ammissibile in tempi grossi come questi. La manovra dei socialisti ufficiali tendeva ieri appunto a diminuire 11 prestìgio del Governo, e tutta la Camera si e lodevol-, mente opposta alla mossa dei turatiani. Talej fermo contegno della grandissima maggiorai!-1 za della Camera è necessario perduri. E' chlai" ro che i socialisti ufficiali non tralascieranno Loccasione par provocare una discussione an ti-.«patriottica, capace di «eludere la concordia nel vParlamento e nel Paese-, il loro desiderio di svolgere interpellanze su argomenti inopportuni o spinosi lo ha dimostrato. Orbene, il Governo si è ieri energicamente opposto al tentativo mefistofelico, e la Camera gli ha dato ragione, aia bisogna attendersi altri episodi del genere, e la maggioranza deve proporsi' di stare sempre pronta a ferma al suo posto. Nell'attesa che il Governo faccia le promesso dichiarazioni sulle ouestkmi sostanziali della guerra, e che possa, pertanto, avvenire il dit battito politico su quelle comunicazioni, i la* veri parlamentari devono procedere con serena tranquillità. Perche ciò avvenga, il Ministero e 11 blocco dei partiti costituzionali devono procedere risolutamente concordi, coma è avvenuto finora. (Le discussioni parlamentari devono avere una misura, un tono, un limite consoni alle eccezionali condizioni del mo-" mento, e non deve essere lecito approfittare della tribuna parlamentare, come vorrebbero i socialisti ufficiali, per sabotare la guerra' nella coscienza e nell'opinione del Paese. Altro è fare, come Si farà, un'alta discussione politica, attraverso la quale fl Parlamento de-l cida in un senso o nell'altro ciò che convenga1 al Paese, altro è fare del chiasso per il ohi esso, come desidererebbero i socialisti ufficiali, o infliggere delle punzecchiature o magari; delle piccole ferite alla compagine ministeriale, come vorrebbero alcuni tepidi amici del Governo. In questo momento i mezzi termini non sono ammissibili. Siamo dunque sicuri che il Ministero e la Camera continueranno -i, mantenersi uniti ed a respingere ogni velleità disgregatrice fino a ohe non (riungerà il momento della discussione e della decisione risolutiva». . .

Luoghi citati: Parigi, Pavia, Roma