La Camera respinge la proposta Turati per la immediata discussione del bilancio degli Esteri

La Camera respinge la proposta Turati per la immediata discussione del bilancio degli Esteri La Camera respinge la proposta Turati per la immediata discussione del bilancio degli Esteri Roma, > 3. sera. Presidenza del vlce-presiaente Alessio. La seduta comincia alle ore 14.5. PRESIDENTE: — Ieri l'altro l'on. Bissolati propose d'inviare un saluto alla Camera ed all'Esercito francesi, e la proposta fa accolta da vivissime approvazioni. L'on. Marcora dette subito esecuzione al voto dell'Assemblea, ed il Presidente della Camera francese ha risposto col seguente nobilissimo telegramma: Il ringraziamento della Camera francese « Alla fine della preseni e seduta ho avuto l'onore di leggere alla Camera francese il dispaccio che V. E. a voluto indirizzarmi. Unanimi applausi dei miei colleglli hanno salutato la generosa manifestazione della Camera italiana, e le anime si sono riempite di fierezza dinanzi all'omaggio "che i rappresentanti della nobile Italia hanno reso all'Esercito francese. Sono interprete della Camera intiera pregandovi di trasmettere alla Camera dei deputati d'Italia l'espressione della nostra viva riconoscenza e insieme la testimonianza della nostra profonda ammirazióne per l'eroismo dell'Esercito italiano. (Vivi applausi). a Le bandiere unite delle due Nazioni sorelle ci condurranno al trionfo definitivo della civiltà e della liberta.. La Camera, che io presiedo, mi ha conferito il mandato di comunicare il dispaccio di V. E. al signor Ministro della Guerra, affinchè sia portato a conoscenza dell'Armata francese, e il Ministro della Guerra ha dichiarato, a nome dell'Armata della Repubblica che le felicitazioni della Camera, italiana andranno al cuore del nostri soldati. ° F.to Paul Des canel >. (Vivissimi e prolungati applausi. I ministri ed i deputati si alzano. Grida di » T'Irà la Francia! Viva l'Italia! »). « Credo di interpretare i .sentimenti unanimi della Camera italiana confermando il nostro saluto alla Camera francese ed al nobile Esercito di Francia. {Applausi). I due Eserciti saranno tutti uniti in un solo pensiero, nel pen siero del trionfo, della libertà e della civiltà » (Applausi vivissimi e prolungati). Commemorazione della Regina Madre di Romania SONN1NO SIDNEY ministro degli affari esteri: — Compio il triste ufficio di annunziare alla. Camera che ieri cessava di vivere s. M. la Regina Elisabetta, vedova del compianto Re Carlo di Romania e zia del Sovrano attuale. Il Governo si c affrettato ad esprimere al Governo rumeno le sue vive e sincere condoglianze, sicuro di rendersi interprete dei sentimenti del Parlamento e del paese verso l'augusto Sovrano della Romania e verso il pòpolo romeno cui ci legano antiche tradizioni e costante amicizia. S. M. la Regina Elisabetta, oltre che sul trono, ove fu degna compagna di Re Carlo, esplicò nelle più nobili forme dell'arte e della pietà doti squisite di indegno, di dottrina e di umiltà. Ricordo la sua mirabile opera organizzatrice per la cura dei feriti nella guerra, del 1877-78, ì numerosi, istituti di beneficenza e di coltura fondati o sviluppati in Romania, non ho bisogno di ricordare nel campo delle lettere, l'opera a tutti nota che circondava di fama il home di Carmen Sylva. M'Inchino alla memoria della donaia regale che lascia traccia luminosa di se nella storia della Romania ed alla aiobile nazione romena invio le attestazioni del maggiore cordoglio e rimpianto. (Vivi applausi). PRESIDENTE: — Credo di rendermi interprete dei sentimenti della Camera pregando l'on. ministro degli affari esteri di voler comunicare le nostre condoglianze a S. M. il Re di Romania e all'an. ministro degli affari esteri per la morte della compianta Regina Elisabetta. (Applausi) e e e i i i e e r a a o e. o , a a a e di i ini an. ni ieo ett. ul Il complotto terroristico di Lugano R0R5ARELLI, sottosegretario agli affari esteri. Nello scorso novembre sulla linea Milano-Torino un individuo, rimasto sconosciuto, faceva ad un suo compagno di viaggio vaghe proposte -di mettersi .a servizio di una nozione belligerante. Si sarebbe trattato, in vista di cospicui guadagni, di addivenire ad attentali terroristici atti a deprimere lo spirito della popolazione e sopratutto ad arrestare la produzione dei rifornimenti militari in Itali* Persuasosi, nel corso della conversazione, di aver trovato un complice fidato, espoueva p<scia il piano preciso di azioni criminose. L'i; dividuo scese quindi alla stazione di Santina e, come si ò detto, non potò essere Identificato- Era però rimasto inteso fra i duo che Ja persona, che appariva accettare dette prc peste, si sarebbe recata in uu giorno che ? fissò, a Lugano, presentandosi tal console della Potenza estera, di cui era questione, per ; cordarsi con lui circa l'introduzione in Ital di esplosivi per la distruzione di un pome ferroviario determinato allo, scopo di rifar dare il transito dei treni militari. La persona alla quale tali proposte si dirigevano, denunziò la cosa al preletto di Torino elio né informò il Governo. 11 Ministero degli esteri ha toste portalo questi fatti a conoscenza del Governo svi/., zero per ragioni di competenza, trattandosi di reato che si stava ordendo nel territorio delia Confederazione. L'istruttoria, all'uopo ordinata dalla competente Autorità elvetica, segue il suo corso, né si vedrebbe la ragione, il mezzo, l'opportunità, di intervenire; aggiungerò anzi, che trattandosi di un'azione da noi provocata e che si svolge regolarmente in paese estero eri amico, il massimo riserbo si impone. BEVIONE completa Iti esposizione dei fotti, aggiungendo che quella, persona era di nazione germanica, clic le nostre Autorità avverliiono la Autorità svizzere che del complotto furono trovate prove evidenti; che il complotto stesso era ordito presso un Consolato areimanicó nel on=ra di un ex-vice console germanico in Milano, il cjuaic ora è ufficialmente apgresato al Consolato germanico, di Lugano Attenderà i risultati dell'inchiesta giudiziària ma crede che possa Intanto il Governo spie gare un'energica azione politica per assieutarsi che il oossesso di credenziali diplomilicite non servano a garantire l'impunità degli attentati dinamitardi (Approvazioni). Dopo lo svolgimento di uno interrogazione di Vltoballi sul servizio tranviario di Nàpoli e la approvazione di alcune domande ti prò edere, assume la Presidenza il presidente VARCOR-V c- si riprende la disciissiOMe «lel'o -litio di previsione del ministero della P. I. per l'esercizio finanziario 191516. sul quale parlano vari oratori, mutando di vari argomenti inerenti alla cultura popolare, alla scuoia media, all'università castrense, all'amministrazione. • PRESIDENTE, annunzia che a far parte dette Giunta delle elezioni, in luogo del compianto Finoechiaro Aprile ha chiamalo l'on. Edoardo Pantano. diziprad—gia rarolavccia scdichgnsedel'apoiscafagGme tuqbdgcidcutinilchrNesdcmmqcIfmspddngTdsnppascnciQCmriitplprSull'ordine del giorno a T e. au e tà parti Bilan . ti rio. s-ouo le 18,15, quando da parecchie mentre parla anBoia l'on. Scalori sui ciò della P. L, si grida: — A domani "^L'aula si va nopolando come nelle grandi occasioni. Mentre "durava la riunione pomeri> diana del gruppo radicale, i corridoi si ciano mantenuti animatissimi per l'aspettativa della proposta di inversione dell'ordine dèi giorno che deve partire da! socialisti ufficiali. Nella attesa si sono notati nell'aula lunghi collonii) fra il Governo e la presidenza della Camera Il Governo è al completo. Tutti i ministri si nal loro posto, trautio il' ministro dell'Agricol tura on. Cavasela. Terminato il discorso dell'on. Scalori, stabilito .l'ordine del giorno per domani,- il Presidente annunzia che ha domandato di. parlare l'on. Bereffiniv Nell'aula sono più di trecento debutati. L'on BERENINI fra il silenzio generale della Ca mera dice: — Premio la parola ti nome dei miei amici di questa parte della Camera pei proporre al Governo e all'assemblea di racco oliere in un'unica giornata, da determinare! la discussione delle interpellanze e delle in terrogazloni che riguardano la politica inier aa dal Governo. La proposta non ha che ùn i randèri meno frammentaria te , e e i i a i a e a e a , i a e l n i , aro mo e o a e uli e li ò e o I. e oa mtmn. discussione sui problemi economici e finanziari che interessano 11 paese. Credo che il presidente del Consiglio non sarà contrarlo ad accettare la nostra proposta. SALANDRA, rivolto al presidente Marcora: — Se ci fossero altre proposte all'ordine del giorno, non sarebbe meglio che io rispondessi a tutte In una sola volta? La proposta di Turati MARCORA: — Ve ne è un'altra dell'on. Turati TURATI: — Posso parlare? — Avuta la parola dice: — Sebbene diversa nella sostanza, la proposta che avanzo alla Camera e al oo. vcrno c analoga nello spirito a quella enunciata testò dall'era. Berenini; mira soltanto cioè a dare più organicità e ordine alla nostra discussione. Nel proporre ciò, ho la convinzione di essere un po' 1 interprete di un sentimento che è nel cuore di tutti, di una specie di bisogno morale diffuso nell'assemblea e nel paese. Quando siamo venuti dopo la sospensione dei lavori parlamentari siamo venuti tutti con l'aspettativa per le comunicazioni che avrebbe potuto fare il Governo. Speravamo che fossero iscritte all'ordine del giorno, ma questa mancanza non toglie la possibilità al Governo di farne prima che venga discusso il bilancio degli Esteri. Non è qui il caso di discutere se il Governo nel fare ciò, abbia fatto bene o male. Certo è che si parla troppo nei corridoi e poco nell'aula, di certe questioni sulle quali tutti desideriamo maggiori delucidazioni di quelle che possediamo. Dopo la discussione del bilancio dei ministèro della P. Li è all'ordine del giorno — prosegue l'on. Turati — la grande accademia della discussione sul bilancio dei LL. PP. Nei prossimi giórni st parlerà di tutto meno che della sola cosa che ci preoccupa, il grande problema della nostra politica nazionale connesso colla politica internazionale. VI è anohe chi pensa non sia questo il momento di parlare su certi argomenti e che il Parlamento possa dimostrare la propria ragione d'essere appunto col non essere... Non credo che la tesi sia troppo giusta. Non e solo la politica interna che ci interessa, ma sopratutto la politica estera. Il doveroso spirito di riserbo, che dove imporsi, non può indur ci alla caricatura del silenzio. Vi sono diversi mezzi per raggiungere lo scopò a cui miriamo: il più comodo, il più clastico, sarebbe quello di anticipare la discussione del bilan ciò del ministero degli Esteri, che credo po Irebbe iniziarsi nel prossimo martedì. Di ciò faccio frontale istanza al Governo ed alla Camera. Dichiarazioni di Salandra Fra l'attenzione generale della Camera che si è fatta anche più numerosa, si alza a replicare l'on. SALANDRA. — L'on .Berenini dice il presidente del Consigliò, —■ domanda di raccogliere in un'unica seduta la discussio ne delie interpellanze e delle interrogazioni ri guardanti la politica interna del Governo. L'on Turati propone invece l'inversione dell'ordine del giorno, dando la precedenza alla discus. sione del bilancio degli Esteri. Mi duole di non potere accogliere nè l'una nè l'altra prò posta. Il bilancio degli Interni è troppo vicino per poter sentirò il bisogno di discutere con anticipo la politica interna del Ministero. La sode più opportuna per una tale discussione è certamente il bilancio degli Interni. BERENINI: — Ma noi vogliamo discutere non solo le questioni amministrative, ma an che quelle economiche. SALANDRA: — Si possono discutere tutto le questioni, anche quelle riflettenti la politica interna, la politica economica e via dicendo. Quanto all'on. Turati, io devo dichiarare alla Camera che, dopo aver sentito il parere del mio collega degli Affari Esteri che egli, pur ritenendo non sia da sfuggire una discussione in tale materia, ritiene che in questo momento non sia opportuno affrettare una discussione che potrebbe farsi in un momento più ouportano. In sostanza, il Governo ritiene che non si debba affrettare la discussione del b lancio degli Esteri, che nell'ordine dei lavor parlamentari sta bene dove è. Prego quindi d acconsentire che il bilancio degli esteri resti dove si trova. Se ragioni frattanto sopravvenissero di fare delle comunicazioni alla Camera, noi sentiremmo il dovere di fare tali comunicazioni amplissime, in qualunque momento (approvazioni sui bandii ministeriali, rumori dei socialisti ufficiali). locosudoannipeconorol'oràsunochterinneladiquscTspbecidenotafindidGzapcscqNdpdTL'on. Berenini rti n o. di ri> no la no la ii) a nol so no ha n a ei ei o re! n er ùn te Prendo nuovamente la parola l'on. BERENINI per replicare al presidente del Consiglio ed insistere nella sua proposta. I! deputato riformista dire.- —- Non possiamo aderirò alla soluzione che il Governo propone; perciò io insisto nella mia proposta, che è diversa dalla proposta dell'on. Turati. Chiedo cioè <f:ho in un'unica seduta si discutano lo interpellanze di politica interna. L'on. Salandra ci ha dotto che potremo discutere tali questioni quando si discuteranno i relativi bilanci. La proposta non mi sembra pratica. La politica interna è disseminata in vari bilanci specialmente in quelli dei LL. PP.. delle Finanze, ecc Seguendo il consi.ilio dell'on. Salandra, ne risulterebbe una discussione frammentaria dei vari problemi. Credevo che il presidente del Consiglio, trovasse logica la mia proposta ; invece non è così. Egli vuole che di ogni cosa si discuta, a suo tempo. Noi ci riserviamo di presentare una mozione, perchè avvenga la di. scùssionc da noi invocata. Si alza nuovamente a parlare l'on. SALANDRA, il quale dice: — E' necessario intenderci coll'on. Berenini. Egli ha chiarito ora la sua proposta; neppure adesso posso accettarla. Le interpellanze e .le Interrogazioni, che egli propone di discutere, sono circa centocinquanta: si avrebbero quindi circa centocinquanta ora tori furia di spavento della Camera) nella di scussione. Tale discussione si ridurrebbe ad una glande accademia (proteste all'estrema). SALANDRA: — E' vero che si potrebbe anche discutere se il Governo deve rimanere o andarsene: il problema può anche essere importante. Ma non credo che, anche sotto questo aspetto, si venga a un risultato concreto. Ritengo pertanto che ogni questione, possa trovare la sede opportuna nei rispettivi bilanci. La Camera potrà rosi dare un giudizio predso 0 sincero sopra ogni questione. Evitiamo, conclude l'on. Salandra, una discussione .inutile (anprovazioui. commenti!. TURATI : — Non per sollevare un pettegolezzo parlamentare, ma per il rispetto alla libertà del'a tribuna parlamentare, dobbiamo insistere nella nostra proposta.: inversione dell'ordiue del giorno. La risposta cosi recisa data dall'on. Salandra non ci può soddisfare. Discutere tutti i bilanci è impossibile; faccio notare che soltanto sul bilancio dei LL. PP. vi sono una cinquantina di iscritti. Dunque,, si dovrebbe continuare sino all'autunno per discutere tutti i bilanci. L'on. Salandra vuole la abdicazione del Parlamento. Noi non possiamo acconsentire. Ogni pariito. nei grandi avvenimenti di questo periodo, ha una responsabilità, di fronte al paese e alla propria coscienza. Se noi accettassimo la proposta del Presidente del Consiglio, saremmo ridotti alla caricatura di noi stessi, rappresenteremmo una commedia nella grande tragedia attuate, saremmo degli imboscati. Perciò insistiamo e chiediamo l'appello nominale (rumori altissimo. Voci: Ai voti: ai voti:). LABRIOLA: -- Desidero sapere dal ministro degli Esteri se accetta l'interpellanza che io ho presentato sull'orientazione della politica estera dell'Italia. PRESIDENTE : — \je. pare proprio questo il momento di fare simili domande? (ilarità vivissima. L'on. Bissolati Si alza a parlare l'on. Bissolati (vivissima utenzlonte)- Il capo del riformisti dice: «Non •rodo si possa dubitare di due cose: l.o che riformisti siano rigidi tutori dei diritti del Parlamento; 2o che i riformisti desiderino =iano agitali alla luce i problemi della guerra rn ciò i riformisti non si sentono secondi a ilcuno in questa Camera, ma essi ritengono necessario lasciare al Governo la libertà di iziotie necessaria. Per questo, a nome loro devo dichiarare che voteremo contro la prò posta dell'on. Turati 'impressioni, commenti ■umori dei socialisti ufficiati). Si, noi volere ma contro. E ne dirò le ragioni. VI sono due modi di interessarsi a che vengano discussi problemi della, guerra. U primo è quello dei socialisti ufficiali quati mirino «Ua discuaslon* per rannera 1*ddtOdzèrtldtvuMcdm—geqilrvmsapMC oro lanoie contro la guerra. Vi è poi un se ondo modo di interessarsi alta discussione ulla guerra ed è quello di coloro che inten ono cooperare con tutte le loro forze al buon ndamento della nostra guerra. Noi apparteiamo a questa seconda categoria. Voteremo erciò contro la proposta di Turati. Voteremo ontro anche perchè la risposta del Governo on è tale da lasciar supporre che il Ministeo intenda sfuggire a una discussione ; anzi on. Salandra ha dichiarato che, se occorreà, sarà il Governo stesso che provocherà colle uo dichiarazioni una discussione. Per ora. oi ci inchiniamo alla decisione del Governo, he ritiene non giovevole attualmente agli interessi del paese una discussione sulla guerra n Parlamento. S1CHEL, socialista ufficiale: — La discussioe che noi vogliamo avviene negli altri pai> amenti (rumori vivissimi). Voci: — 11 caso e iverso! — SICHEL: — 11 caso è identico. DE FELICE: — Vada al Reichstag a dire ueste cose! .„ SICHEL: — Le dico qui e me ne vanto. (Nacono vivaci battibecchi fra socialisti ufficiali riformisti. Tornata la calma l'on. BISSOLATI riprende a parlare dicendo: « Se il Governo avesse .risposto « non vi darò piegazioni », allora si comprenderebbe la riellione al Governo. (Voci dei sociali*i uffiiali: — Su per giù ha detto questo 1). Non ha detto questo. Il rinvio, che il Governo chiede, non è un rinvio sine die, è un rinvio momenaneo. Infatti non e possibile che la Camera inisca 1 suoi lavori senza che avvenga una discussione sulla questione della guerra.. (Voci dei socialisti ufficiali: — Lo dite voi!). Se ti Governo tentasse di congedare i deputati sena consentire prima una larga discussione sui problemi del momento, noi saremo con voi. o compagni del gruppo ufficiale: voi ci conoscete. DUGONI: — Tu solo saresti con noi! L'on. DE FELICE insorge vivamente contro questa affermazione e grida, rosso in volto : — Noi tutti saremmo con Bissolati, non potete dubitarne. BISSOLATI: — Per le ragioni accennate, prendo atto delle dichiarazioni del Governo e dichiaro che voteremo contro la proposta Turati. L'on. Pantano o e o . o . i a l a o , e o o a l a n e el o a I o di o ò i e e i * Chiede la parola l'on. PANTANO per una dichiarazione a nome del gruppo radicale. Da destra si grida scherzosamente: — Parli Pantano! — I socialisti ufficiali rispondono: — Ora volete che parli Pantano perchè si tratta di aiutare il Ministero. — Una grande agitazione si diffondo su tutti i banchi. Lo Camera è estremamente impaziente, i socialisti ufficiali ridono: — Abbiamo scoperto il gioco. Pantano e Bissolati debbono salvare il Ministero. Questo parole suscitano l'indignazione dell'on. De Felice che strilla: — Queste sono indegnità. — Gli onorevoli Lucci e Brunelli intervengono in difesa dei socialisti ufficiali. Avvengono vivaci battibecchi tra De Felice da una parte e Lucci e Brunelli dall'altra. L'on. Mazzoni o altri deputati intervengono per far calmare De Felice e lo fanno sedere. Intanto da molti banchi della Camera si ripete il famoso ritornello dei tempi dell'ostruzionismo: — Parli Pai\f:">- "urli Pantano! — Zibordi grida col suo vocione: — Ma si, parli Pantano e tutto sia finito. Consoliamoci! Ristabilito il silenzio, PANTANO, intorno al quale stanno i deputati radicali, dice — E' innegabile il diritto della Camera a conoscere la politica del Governo, ma il Governo non si rifiuta oggi alla discussione, e poiché il Go. verno non si rifiuta, la proposta Turati assume un significato politico, che noi non possiamo non rilevare. La proposta Turati tonde a indebolire un Governo, che noi abbiamo appoggiato e allora a noi che cosa resta a fare? Meiiire vogliamo, con le altre frazioni della Camera, che il Parlamento funzioni, crediamo di dover rinnovare a questo Governo il nostro appoggio per non indebolirlo, specialmente di fronti all'estero (approvazioni). Quindi noi daremo voto contrario alla proposta Turati, con l'augurio che il Governo sappia rispondere alla Uditela del paese (approvazioni del radicali, rumori e protosta dei socialisti ufficiali, i «uali scoppiano in grandi risate e gridano: — Pantano ha parlato a favore del Governo). L'on. Raimondo Ed eccoci all'ultima dichiarazione di vote, duella dell'on. Raimondo, entrato da ieri nel gruppo riformista. La Carnora e agitatissuna perchè vorrebbe fate a meno della dichiarazione Raimondo. Un coro formidabile d' voci : « Ai voti! ai voti ». si alza dall'aula, parecchi socialisti ufficiali crida.no al deputato di San Remo: « Ma perchè vuoi parlare se per voi altri ha siii. parlato l'on. Bissolati? ». L'onorevole Raimondo eli fa cenno di tacerà e cercando di dominare i rumori delia Camera dice: » Poiché noi... {rumori vivissimi accompagnano queste prime parole, l socialisti ufficiali gli gridano-, i Perchè dite noi? A nome eli chi parlate? »). A nome mio e di alcuni amici... J socialisti ufficiali incalzano gridando-. « Ma. chi sono questi amici. I rumori si mescolano alle risate. H baccano 6 grandissimo. Raimondo con voce altissima: — Poiché siamo nella discussione di problemi di politica interna, poiché 11 presidente del Consiglio non ha assunto preciso l'impegno di fare discutere la politica interna nè la politica, internazionale, io ed i mie amici.. Hiuovc vivissime interruzioni; risate dei so cialisll ufficiali- « Ma chi sono l vostri a mici? Ditone i nomi »';. Poiché il presidente del Consiglio non ne ha assunto il preciso Impegno, che no] riteniamo necessario, ci senitiamo nella dolorosa necessità di astenerci. intimorì altissimi a Destra ed al. Centro). Voci-, ,i E così abbiamo il partito Baimondo ». (.Vuora vivissima ilarità). L'on. Raimondo si affanna a spiegare al vicini le ragioni della ua astensione. Ldure L'odi fralitgupeintcola gurariginsiolalarasoal blsedericamgusostminalstdedimdrifrsipdinqsiL'appello nominale sono le 19.30 il presidente fa iniziare .l'appello nominate sulla proposta dell'on. Turati hiesto dai socialisti ufficiali. L'appello nominate dà il seguente risultato: Presenti 311. Votanti 308. Astenuti 3, maggioranza 155. Hanno risposto si 40 Hanno risposto no 268. La Camera non approva la proposta dell'on. Turati. Risposero si gli onorevoli : Acnitii, Albcrtelll, \ltobelll, Badaloni, Basaglia, iBeltrami, Bocconi Brunelli, Cagnoni, Caroti. Casallui Giulio. Cavallari Cavallerà, Chiaraviglto. Ctignollo. Do Giovanni Ferri Giicoiiiù, pugoni, Grazladet, Lucci, Maffi. MaffijH Marangoni Merloni, Mignoli, Modigliani, Monteninri'iii. Musatti, Prampolinl, Pucci, Quaglino, Rondanl Savio, Sdorati, Slchel. Soglia, Treves. Turati, vigna Risposero no gli onorevoli: Abruzzese, Abisso, Adinoia, Agnelli, Agufflla, Albanese, Alessio, Amato, Amlcl Giovanni, Amici Vencrslao, Ancona, At'lotta. Airigoiii, Artom, Autori neretti. Baccelli Alfredo. Barzilai, Baslini, .Battaglieri. Belotti, iBereninl, Berlarelli. Berti. Berlini. Bertolini, Eettòlo, Bevione Bianchini, inguaila, Bissolati, Bojiacos-a, Boriiceli! Bonomi Ivanoo, Bononil Paolo, Borromeo, Borsaielli B05elll, Bouvlcr, Bovottl, Bramlollni, Brezzi, Buecelli, Buonrlno, Cabrtnl, Cacclalanza, Calisso, Cailalnl. Camera, Camerini, Cameronl, Campi, Canevari. Cannavina, Cao-Pinna, Caporali, Cappa, Caputi, C-arcano, Casciani, Caso, Cassiti, Cnssuto. Cavajrnari, Ceci. Celesta, Cappi Anselmo, ciccarone. Clccottl, CloHrese. Ciriant, Cirmeni. CiutteUi, Codaccl Pisanellt, Colonna Ut Cesato. Conglu, Coinlani, Cottafavl. CotugDO. Credalo. Crespi. Cu<va. Curreno, Da Como, Dauco, De Atnlcis, De Capitani. De relice G-lutli'Ida. Degli Ocelli, Del Balzo. Dello Sbarba, De Nava Giuseppe, De Nicola, De Varaas, De Vili De Marco, De Vito, DI Bagno, DI Francia, Di Giorgio. DI (Mira fiori, Di S. Onofrio, Di Scalea. Dorè, Drago, Facchinetti, Facta, Faelll. Falcioni, Fallettl. Faustlnl, Fedei-zoni, Finocclilaro-Aprile, Foinari, Fracracreta, Ki-ailelCitto, Frisoni, Frugoni, Fumarola, Gallinl Cnrglulo, Gasparotto, Gazelli, Glacobone. Giani iilr-ti-o. Qiareaca, Giordano. GiovaneUl Alberto. Guardini. Giretti, Giuliani, Grabau, Grassi, Grecorad. Grippo, Hterschel, Indri, Joele, Landuccl, l'egna. Larizza., La Vìa. Leonardi, Leone, Loero. Lombardi, Longlnotti, Lucchini, Lucernari, Lu ciani. Macchi. Migliano Mario. Malcangl, Magllan niusepiio. Mancini, Manfredi. Mango, Minna. Man zoni, Marcello, Marchesano, Martini. Marzo»», Ma t?rl. Mazzarella. Mazzolanl. Meda. Medici del Va scello. Mlarl, Micheli, Milano, Molina. Mondello Montresor, Morando, Mortomi, Moi-ptirgo. Mose Gaetano. Mosca Tommaso, Murlaldl. Nava Cesare Nava Ottorino, NItti, Nofrl. Nuvoloni. Orlando Vittorio Emanuele. Otta.vl, Pacelli, padani, Pais Serra Pala, Palhislreltl, Pauslni. Pantano. Parodi, Pavia Peano. Pennini, Perrone, Pezzullo, Piccirilli, Pietra valle pletrlboni. Pistola, Pozzi, Raineri,' Rampoldl Ilattoce. Rar», Renio, Bellini, Renda, ReertlTO.. Riccio Vincenzo, RinSoae. Rlssetti. Rodino. Boiadl. ril'slinslaPsgptemfisrMlsrgSGfscGslsisitmszpddvusnssfctg<ifcirulr». aatomoM, Jfcradrtnl, Sanjurt. SantaUqniao. SaiteccH. Su Scalorl, Sehanzer, Schiaron, Setacea Qla*dln*._ ra, Slghierl, SimonceMt. iSlolf Lcgnant, Sipari. •««■. Sederini, Soleri. Sondati Tlburzl, Sondino, Spatrtaa, Stoppato, Suardl. Talamo, Tedesco, TeoaorL Bf; Tbsodoll, Torre, Toscano, Tosti, Vaccaro, VallfjtuUM» ValTOHorl Peroni. Venlno, Veraci, vietai. VuUj. Vi*occhi. Zaccagnlno. ' _ , SI astennero gli onorevoli: -Atei, iLabrtet*, Bairaondo. La seduta termina alle ora 19.55.