L'Austria in Balcania e la sua influenza sulle tribù albanesi

L'Austria in Balcania e la sua influenza sulle tribù albanesiL'Austria in Balcania e la sua influenza sulle tribù albanesi (Nottra corrispondenza particolare). Novi Ligure, 24. Sulla palpitante questione, che di tanto in tanto sellacela sui giornali, dell'influenza Che l'Ausilia esercita sulle tribù albanesi, divise fra loro dal danaro profuso a larghe inani dal Governo austriaco più che da ragioni di etica e di religione, ho voluto oggi interrogare il prof. Francesco Chinigò, che fu per rnolti anni in lineile regioni e nelle quali ha potuto conoscere uomini e cose che operano fn questo oscuro teatro del tragico dramma balcanico. Il prof. Chinigò ha ceduto volentieri alle mie insistenze e mi ha fornito importanti argomenti, che valgono a prospettare nella loro vera luce l'influenza dell'Austria in Baleania è certi personaggi che cola altro non sono se non fantocci autentici al soldo ed ai volevi della nostra secolare nemica, nonché a tran, minuzzare il pubblico italiano, che crede più del necessario alla importanza morale e religiosa di alcune tribù mercenarie c cattoliche a scartamento ridotto. La stampa ha riportato qualche giorno fa che l'avanguardia dell'esercito di Koevess, costituita da montanari albanesi, ha avuto un primo scontro cogli avamposti sorbi tigli ordini di Essad Pascià. Il fatto non ha grande importanza militare ed eccone il perchè. Su- Dito dopo il trattato di Berlino del 1878. 1 Au- stria ha intrapreso, e tenacemente perseguito. nell'Alta Albania o Ghegheria. una propagan da «sui generis», servendosi sopraiulto dol clero cattòlico, il quale, dopo il Trattati di Carlowiiz, è stato non solo potente, ma ultra-potente in quella regione. Monsignor Areive-.PuTtirWsiitrlòn] irò'p^icu," niioli.'Vùka, "lilneià. Nerfundinas, Kthelln, Bnlgri, Alessio. Crosci, scovo Guerrini, un "croato mangia italiani, monsignor Arcivescovo Miedja. monsignor Arcivescovo Sereggi (ora arcivescovo di solitari), monsignor Abbate Don Primo Pochi di Crosci, monsignor vescovo Marconi, monsignor vescovo Bumci, monsignor vescovo KOlezi, sono fetati ' sempre » al servizio dell'Austria, anche quando qualcuno di essi si è servito dell'Italia per conseguire le alte cariche, cui aspirava. Naturalmente, tutti i satelliti minori, vale a dire i parroci delle tribù cattoliche di Hotii. Grada, Castrati, Kelnienti, Pl;relli Sciosrl Zaelrima e Nnnshati, grazie all'oro austriaco, profuso a piene mani nelle loro lasche ed in quelle dei capi tribù e bairaktars, hanno sempre fatto apertamente od occultamente un'attiva propaganda nel loro monti e nella loro pianura. Questa propaganda è stata poi ratforzata, raffinata e perfezionata dal padri ge-suiti e dai frati Minóri Osservanti, con sede a Scutari. sempre in odio all'Italia, che c-ssi de- testano Naturalmente, tutti questi morisignò; ri e questi frati, hanno semprei insegnatola] pulpito e nelle scuole a dir male dell Italia in lingua Italiana ed a <Hf.ingp.re il nostro Paese-co™e uri covo di malfattori, i quali sono col pevoli di tener prigioniero il Papa « in odio alla religione: » Non la meraviglia dunque clic alcune tribù del nord d'Albania, tribù povere, lacere, ignoranti e forse gli stessi mlrditj di Bib Doda, in odio ad Essad l'ascia, che li ha sempre pestati e schiacciati, come si schiacciano i rettili, i fedifraghi ed i mercenari all'Incanto, si sono fatti in quattro per razziare, incendiare e rubare i territori poveri di Ishmi e di Kroia, che cadono sotto la sfora d'influenza di Essad Pascià, tanto più che, chi virtualmente li comanda, èi il famigerato Doli Cacoiorri. l'ànlm na si possa supporre. Como già ho accennato, capo dei Mirditi è il Pascià Bib Doda. il quale, durante la sua vita, lia latto tulle le parti dell'arlecchino, burlando un po' tutti e ridendo con gusto sotto i suoi folti baffi, a Egli ha fatto l'italiano quando non ha potuto fare il montenegrino, l'austriaco, il turco ». ! SS anni trascorsi in csilio nell'Asia Minore hanno resi, l'anima sua troppo mussulmana e nessuno ( mai stato capace di trovarlo uguale a sì stesso, mentre nessuno più di lui avrebbe il'dovere di essere attaccato all'Italia e! alla causa degli italianispecialmente dopo tutte lo proteste di fedeltàfatte alla nostra Patria quando di essa aveva bisogno. Ma Essad Pascla, fortunatamente, ha l'elemento mussulmano doi duo terzi d'Alba nia dalla sua ed i suoi partigiani non soim né meno numerosi, meno vendicativi, nè meno fieri, nè meno inviperiti dei malissori che oggi tradiscono ignomijùosamente la Pa trial Le forze di Essad sono poche, numericamente, di fronte alla grande mas:a deglaustriaci; ma sono molte" se si tiene calcolo che sono tutte conoscitrici delle insidie della montagna albanese e delle sìra:!:- che si insinuano attraverso la pianura paludosa che si stende da Slinza a Durazzo e da Elbassnn a Tirana (che gli austriaci avrebbero occupato! a Pechini, a Cavala ed a Sinck Ora ^c ni soldati di Essad Pascià si unisce il grosso dei serbi organizzati r-d i contingenti Italian(che agiscono di pieno accordo), si avrà un numero snffic<'nt*= di truppe atte a difendere non solo Durazzo. ma tutta là regione limitrofa. E poiché da Alessio a Durazzo intercedono non meno di fio chilometri e vi sj accede tanto dalla parto di Zad.rina-KalmettiBuIgri-SKiirai Delhinisti-Kroia quanto dalla parte di Alessio-Tale-Mil i(i-Ishmi-Busncci fin scoli, convien accennare al fatto eh- se laprima e montuosa aspra e quindi facile alladifesa la seconda è pantanosa ed esposta àbombardamenti dalla parte del mare e dallfalture di Kroja. ammesso che le schiere dEssad Pascla, rafforzate dai serbi oreanizzatBi trovassero alla difesa di 'mei monti Anch1 -nostri avamposti potrebbero incrociare tiri dello loro grosse artiglierie se come sritiene. esci hanno occiir.nlr- Ir- colline che sstendono da Sc.i Ink n Rashnb e le alture elDurazzo. verso Porta Romana. . Presumibilmente gli austriaci non arriveramo fin sotto Durazzo se non a prezzo dgravi sacriPci di uomini e materiale: e siccomlo contrade nulla offrono per approvigionarile truppe, cosi ritengo clic il Kuevess. 'primaancora di muoversi da Alessio, attenda che hti ibi'', albanesi ostili ad Essud Pascià ;l assumane il compito di propiziargli la via. Ma vorranno le tribù dei Mirditi di Kthella.di Luna e di Breg-inatb cimentarsi contrEssaci Pascià, che sanno sostenuto dalie nostre truppe. E Marita Gjon e Noi Gjon ed Bey di Mutui, vorranno mostrarsi tanto - au slriacanti u quando in momenti difficili rieor revuno alla protezione dell'Italia per salvarrHJ;:^ gione delle tribù insorte che mal compresei a quali insidie e pericoli }t esponevano i lor eccitstori. e nulle pianure di Durazzo le s:itruppe, malgrado gli effimeri successi deXoe» ess. daranno quell'amara lezione ohe lorde austiinche, ubbriacate dalla facile conquista ti»! Montenegro si saranno ben mertate, a la Incombente tragedia baie-mica no vera quella solu ione . da molti anni jiv lultabumeute, (ai ; attende n. a. r

Persone citate: Abbate, Arcivescovo Miedja, Arcivescovo Sereggi, Doda, Francesco Chinigò, Guerrini, Marconi