Una squadriglia di "Caproni" vola su Lubiana e getta bombe

Una squadriglia di "Caproni" vola su Lubiana e getta bombe Una squadriglia di "Caproni" vola su Lubiana e getta bombe Chiamata alle armi della terza categoria delle classi 1884 e 85 L'audace incursione (Bollettino N. 269) Comando Supremo, 19 febbraio 1916. Lungo la fronte combattimenti vari di artiglieria con tiri di rappresaglia sugli abitati. In risposta alle molteplici violazioni del diritto delle genti con iniqua insistenza perpetrate dal nemico fin dall'inizio della guerra, ieri mattina una nostra squadriglia di Caproni compieva una incursione su Lubiana. Fatti segno lungo tutto il percorso al fuoco di numerose batterie antiaeree e aggrediti da stormi di velivoli nemici, gli arditi aviatori riuscivano a raggiungere l'obiettivo. Abbassatisi sulla città tra squarci di nuvole, vi lanciavano ab cune diecine di granate-mina e di bombe. Uno dei Caproni, assalito e circondato da € velivoli austriaci, fu costretto ad atterrare in territorio nemico: gli altri ritornarono felicemente nelle nostre linee. Firmato: CADORNA. Lubiana Un tedesco Laybach, in islavo Lubiana, in dialetto sloveno Lubiana) fe la città capitale della Carnlola. al di là delle Alpi Giulie. E' costruita sul fiume omonimo, affluente della Sava. Ouesto fiume si chiama Poilt nel suo corso superiore e passa per la jtrotta di Adelsbeig: ricompare sotto il nome •di Unz e, dopo un lungo giro, rientra nelle viscere della terra. La città, bombardata ieri efficacemente dai nostri audaci « impavidi avlatori, è un centro militare di grande impor tanza anche In tempo -di pace ed è abitata da circa 40.000 borghesi. : Città antichissima — la latina Emona — è sede di importanti uffici civili. Presa a tenuta dal francesi dal 1797 al 1S09, dal 1809 al 18W In capoluogo del Governo illirico e nel 1814 divenne la capitale dell'èflmero Regno d'Hliria. ■Nel 1820-21 fu sede del Congresso delle Nazióni, essendo stato trasportalo da Troppa u perchè 'si credette necessaria la presenza del Re dello Due Sicilie. Nel gennaio del 1821 gU imperatori d'Austria e di Russia, il Re delle due Sicilie e il duca di Modena vi convennero per discutere insieme quali provvedimenti fossero da prendersi contro il carbonarismo che minacciava, allora, di sconvolgerò l'Italia. Al Congiesso presero parte il ministro austriaco MeUernich, i delegati russi Kapodistria, Nesselrode. Pozzo 'di. Borgo, i ministri'pi-ussiani Hardenberg e 'Bernstorf, i ministri francesi marchese De Cu raman. visconte De Ferronoyas c marchesi i)e Blacas, l'Inviato iueleso lord Stewart, i 'plenipotenziari del Re di Sardegna marchese 'di San Marzano e conte d'Aglio, quello dal •Papa Cardinal 'Spina e quello del Re di Sicilia. Ruffo-Scilla. Il Congresso — durato fiso lai mese di maggio — diede importanza storica Julia città, essendosi in esso prese importanti •deliberazioni, ritardate soltanto dalla rivoluzione in Piemonte e dai fatti d'Ypsilanti. li Congresso si occupò prima delle cose napoletane e poi degli avvenimenti del Piemonte. it'Austrla, la Russia, la Prussia/ fecero ammettere, coinè massima del diritto Internazionale 'europeo, l'intervento armato di uno Stato nelle dissenzloni di uno Stato vicino. Ristabilita l'in" terna pace a Napoli e in Piemonte, i due Sovrani il 12 maggio 1821 pubblicarono, Armata dai loro ministri e dall'inviato prussiano Krucemark, una dichiarazione in cui stabilivano ■che mai si sarebbero scostati dai principi sta'biliti nelle conferenze di Lubiana. La Francia ^aderl alle prese deliberazioni, senza pero cooinérare alla loro esecuzione. All'incontro la Gran Bretagna le respinse in una circolare di Lord Caitlereagh colla data del 1» gen- " fcuHana è una città ricca di edifizl storici # aroirticl di notevole importai!*». Beo* di ve¬ scovarlo, la città possiede un liceo con una preziosa biblioteca, un giardino botanico e un istituto d'agronomia, un ginnasio, un seminario, un museo nazionale ricchissimo nello storico palazzo di Aursberg. un teatro e nu_ merose società scientifiche e culturali. La cattedrale di San Nicola contiene importanti o grandiosi affreschi del Ouatìia, e il palazzo del Comune è costrutto nelIfantico stile tedesco. Il dialetto del popolo è il vindo. un idioma slavo commisto di vocaboli tedeschi e italiani. I dintorni, ridenti per vigneti e r»er ben coltivate campagne, per ville signorili e per orti sono notevoli per molte caserme e per gli edilizi militari costrutti recentemente e che furono certo bersaglio delle bombe lanciate dal nostri valorosi aviatori -V fatto cf'l ■ • J. ita";:-.. VI? fe""3 SIP.Ltó^Lcfitó >n...l. V\ ' .. Ci / 0 gl'iati» '"ÌX -, J--»~">y*\. . ! f"~~2>>. ■ te»»*»» ,„,,„ ?*arifcwa 'ÌMr.n ftorhflflnttc VISI/IO ~s_y°»iUanOW c&wno ' a: —-rX

Persone citate: Cadorna, Papa Cardinal, Ruffo-scilla, Ypsilanti