Briand in campidoglio, a Villa medici e a Palazzo Farnese

Briand in campidoglio, a Villa medici e a Palazzo Farnese Briand in campidoglio, a Villa medici e a Palazzo Farnese I colloqui alla Consalta e al ministero della Guerra * Il ricevimento dei giornalisti - I brindisi del Presidente del Consiglio francese e dell'on. Salandra. (Per telefono alla «STAMPA») Roma, 11, notte. Giornata laboriosissima è stala quella d'oggi per i! pirmo ministro Briand e per gli altri personaggi del suo seguito. Il presidente del Consiglio francese si è alzato presto e fino aile 9,30 ha sbrigato la sua corrispondenza telegrafica con, Parigi. Poi ha letto.i giornali Idei mattino. Il colloquio Briand-Sonnino Alle 10, circa, il Presidente del Consiglio francese on. Briand è uscito dal Grand Hotel e solo, in automobile, è andato alla Consulta dove è stato ricevuto dall'on. Sonnino. Il colloquio è durato oltre un'ora. Poscia l'on. Briand è tornalo al Grand Hi>tel. Questa mattina alle 8,45 il generale Pelle, accompagnato dal suo ufficiale d'ordinanza >• dal colonnella Aldovrandi dello Stato Maggio re italiano, si è recalo dal Guanjj Hotel al Mi nistcrc della guerra. Mentre avveniva il colloquio Briand-Sonnim.. il sottosegretario di Stato Thomas con i generali che l'accompagnano si è recato al Ministero della guerra trattenendosi lungamente a collcquio col ministro on. Zupelli, col sottosegretario di Stato per le munizioni generale Dallolio e col sottosegretario alla guerra generale Elia. Al colloquio, che si è protralo fin oltre mezzogiorno, assistevano anche i membri delle missioni militari, i generali Clavanno dell'Ispettorato delle costruzioni e De Luca direttore generale delle artiglierie. Alle 12,30 Alberto Thomas ed i generali hanno fatto ritorno all'albergo. Thomas portava sotto il braccio una grossa busta di cuoio nero. Egli ha ritirato la codrispondenza ed è salito nel suo appartamento. Il Ministro Bourgeois stamane non è uscito dal Grand Hotel. Stamane all'albergo 6 stani ordinata la colazione privata per ciascuno desìi ospiti francesi nei proprij appartamenti. Durante il breve asciolvere e un po' di riposo parecchi uomini politici si sono recati ai Grand Hotel. Molti hanno lasciato la* loro can.i da • visita al presidente del Consiglio francese. A Villa Medici Alle 14,30. Aristide Briand, colla Missione francese, accompagnato dall'ambasciatore Barrare, si è recato, in automobile, a. Villa Medici, ove fu ricevuto dal direttore dell'Accademia di Francia, il rittore iBesnard, dalla signora Resnard e da monsignor Duchesne, direttore dell'Istituto di Francia e accademico immortale. Il ricevimento si è svolto nel grande salone. Besnard salutò Briand e la Missione, e presentò Ioto i pensionati del premio di Roma. Quindi Briand e la Missione visitarono lt= sale dell'Accademia francese e fecero un giro nei meravigliosi giardini. Il signor Briand, che è uno squisito cultore di Belle Arti e un colto conoscitore dei tesori artistici della Bretagna, si è pòi trattenuto nello studio personale di Besnard, dove ha ammirato le opere dell'illustre maestro. Si è compiaciuto anche colla signora Besnard, per le sue opere di scultura, e ha rievocato, con parola delicatissima, la morte gloriosa di un loro figlio sul campo della gloria. Dinanzi a Villa Medici e lungo il tragitto dal Pinolo al Campidoglio, la popolazione ha assistito al passaggio del corteo c residenziale, composto di sei vetture automobili, scortate da agenti ciclisti. Il ricevimento in Campidoglio Alle 18 preci» ha avuto luogo in Campidoglio il ricevimento offerto dal Municipio d Boma a Briand e agli altri membri del Governo francese.'vertuti a Roma. 11 ricevimento, malgrado il tempo minaccioso, è riuscito magnifico, degno delle tradizioni di ospitalità del Comune di Roma. Le vie adiacenti al Campidoglio erano tenute sgombre dagli agenti municipali, dal carabinieri e guardie. Discreta lolla si pigiava dietro i cordoni. Nella piazzi; del Campidoglio era stato eretto un grande baldacchino di velluto cremisi a frange d'oro destinato ad accogliere gli invitati, che hanno gi ri el no za ali o el ta ld e, >• o i m.. ei a ole elo i aDe li rio è o ni eiti ro io ne rci, ia ra re ra e olt= ro re ri to ha è er on un al se, da od ro, ael piuta i; de o cominciato a giungere jjoco prima dello 1G. Rendevano gii onori reparti del Corpo armato municipale e i valletti del Comune, nella storica divisa. Fin dalle 15,30 hanno cominciato a giungere i ministri, le Autorità comunali e gli invitati. Sono intervenuti i ministri Sonnino. Martini. Daneo, Carcano, Zupelli, Corsi, Grippo, Ciuffelli, Cavasola, Riccio e Barzilai; i sottosegretari di Stato Celesia, Borsarelli. -Mosca, Chimienti, Da Como, Dallolio, Battaglieri e Cottafavi; il vice-presidente del Senato senatore Pa.fino, i senatori Todaro. Teofilo Rossi, Soulier, Valle, Astengo, Tommaslni, Raratieri, Anarratone, Wollemborg; il vice-presidente della Camera on. Rava; i deputati Luzzatti. Amici Giovanili. i>> vili. Aulici Veirccslao. Bernini. Canepa, Schanzer, Zegretti, Gallini, Credaro. Pais-Serra, Sanarelli, Artom, Medici del Vascello, Mazzoiani. Sandrini, Leonardi, Sederini. Pantano, Bevione: Gli ambasciatori di Inghilterra, Russia. Stati Uniti, Giappone; il prefetto di Roma, comra. Aphel; il rettore dell'Università, prof. Tonelli; l'ex-ambasciatore di Bussia n Roma, signor Krupenski; niois. Du'.iiesne: numerosi generali, il colonnello Peppino Garibaldi, ufficiali francesi e inglesi, naglstroti. rappresentanti dei Consiglio doila Imputazione provinciale, del Consiglio comu naie ed altre Autorità. L'on. Briand è giunlo alle ore 16,10, in automobile, accompagnato dall'ambasciatore francese, Barrère. In altre automobili giunsero il sottosegretario alle munizioni, Thomas, il generate Pelle, e gli altri membri comp^iemi la -Missione militare francese. Quando Briand «rese dall'automo'bile. il concerto municipale suonò la Marsigliese, o i presenti gridarono: «Evviva la Francia!». Briand ringraziò, scoprendosi, il Presidente del Consiglio di Francia era atteso nel salone dai, sindaco di Roma, dall'on. Sonnino e da tutti gli altri ministri, meno l'on. Salandra. indisposto, e dai sottosegretari. Il sindaco di Roma diede il benvenuto all'on. Briand, e io accompagnò quindi nel giro delle altre sale del magnifico appartamento dei Conservatoli, dove erano riuniti soi■ento invitati, ripartiti in Quattordici gruppi, e cioè i seguenti: N. 1, Giunta municipale; N. 2, cavalieri dell'Ordine Sur/remo della SS. Annunziata, presidenti del Senato e della Camera, ministri o sottosegretari di Stato; .V. 3, Consiglio comunale; N'. i, Corpo diplomatico; N. 5, ministri di Stato, generali d'esercito; N. C, presidenti del Consiglio di Stato, della Corte di Cassazione, della Corte dei Conti, procuratore generale della Corte eli Cassazione, generali comandanti d'armata in guerra; N. 7. Cortes. Magistero e Ordine Maurizinno; N. 8. deputati e senatori; N. 9, comandante il Corpo d'armata, capo dello Stato Maggiore della Marina, viceimmiragli comandanti Dipartimenti, presidente •lei Consiglio sup. della Marina, generalo comandante l'arma dei reali carabinieri, tenentigenerali del genio navale, ispettori generali di artiglieria, genio e cavalleria, presidente de! Tribunale Supremo di Guerra e -Marina, viceammiragli, tenenti-generali; N. 10, presidente e procuratore generale della Corte d'Appello, avvocato generale erariale, presidenti di Sezione del Consiglio di Stato, della Cassazione e elella Corte dei Conti, presidente ttei Consìglio superiore dei lavori pubblici: N. 11, prefetto, presidenti del Consiglio e della Deputazione provinciale. Consiglio provinciale. Giunta amministrativa: N. 12, maggiori-generali, contrammiragli e comandanti di Corpi; N. 13, capi di gabinetto dei ministri e sottosegretari di Stato, e rappresentanze diverse; N. 11. stampa. II saluto del Sindaco Le magnìfiche sale del Campidoglio, adorno di capolavori diarte antica, sfolgoranti di lucè o decorate di fiori, presentavano uno splendido colpo d'occhio. Mancavano, per ragioni <ii opportunità, le signore, ma lo^ sfolgorio delle iniforiui di moltissimi ufficiali italiani, frali cesi, inglesi e serbi presenti rendevano eguai mente animato il quadro. L'on. Briand si mo< strò ammirato del magnifico speltacolo. Egli venno fatto sostare nella sala dei Capitani, mentre il concerto municipale eseguiva un no scelto programma, il sindaco di Roma, invi tati Ma a sedere l'on. Briattl ed i ministri, pronunciato le seguenti parole di saluto: « Signor presidente, signori. Ho l'onore, di presentarvi i miei colleghi del Consiglio municipale di Roma e di augurare a voi come agli altri membri del Governo in loro nome ed in nome ,dei miei cittadini il beni venuto fra noi su questo storico colle chet durante tanti secoli, ha veduto passare le più spaventose tempeste e celebrare i più splendidi trionfi. La vostra presenza ci è* in particolar modo gradita in questa orsi cosi grave della nostra storia. Essa ci porta ì sentiménti dei nostri fratelli di Francia che lottano, come noi, per la causa del diritto e della giustizia. Vogliate, signor pre* udente, esprimere ai vostri concittadini i nostri voti sinceri, la nostra fede nell'avvenire delle razze latine, la fiducia assoluta che nutriamo che dalla nostra unione atti rantc la .lotta, nascerà la più perfetta armonia dopo l'immancabile vittoria». Parla Briand Un mormorio di approvazioni accompagna le parole del sindaco. Ad esse risponde l'onorevole Briand: Signor Sindaco, le parole di benvenuto^ che ci rivolgete in nome del Consiglio municipale e dei cittadini, di Roma, commuo-, vnno profondamente i miei colleghi e meiCi è particolarmente, gradito-dì sentirle pronunciare dal discendente bell'illustre famiglia, il cui nome è così intimamente legato alla stòria della vostra gloriosa città. Le parole, che noi scambiamo in que* sto luogo consacrato dalla più antica tradizione alle ritendicasionì della libertà* avranno un'eco che si ripercuoterà in tutte, le frazioni della famiglia latina. Nelle ore] solenni, che attraversiamo, esse andranno diritto al cuore del popolo di Parigi, fiero come il popolo di Roma delle sue franchigie municipali e così profondamente, com4, " esso, compreso dei suoi doveri verso la patria. Siate persuasi che in questa lottaà nella quale le nostre bandiere sono spiega* le, nella quale i nostri eroici soldati veri sano il loro sangue per la stessa causa, la nostra fede nella vittoria è uguale alla'va* stra; essa ci appare già come il sicuro co* ronamento dei nostri sforzi solidali e lat consacrazione definitiva dell'armonica u-, nione delle nostre due patrie». ' Nella sala dei fasti consolari Subito dono incominciano le presentazioni* H gruppo degli alti personaggi si sofferma, nelle varie sale e l'on. Briand scambia cortesi pa--! iole con quasi tutti i presenti. Quindi sotta la guida sapiente del senatore Laudani consigliere comunale di Roma, gli ospiti illustra visitano i musei soffermandosi dinanzi ai ca» oolavori più insigni. Ad un certo momento* mentre l'òn. •Briand stringe la mano alle persone che gli sono presentate, -i suol occhi si Jìs-i sano sui mirabili affreschi. Egli fa una sòsta e. preso da un sentimento di ammirazione, volgendosi a Leone Bourgeois. dice con sincero, entusiasmo; » Ouanto sono belli! * Briand si fermò a lungo nella sala ordì», nata da Michelangelo e Gentile Delfino e are mirò quindi le collezioni. di sculture trovata: nel giardini di Mecenate dal Lancianl, fra I quali la Venere e li busto di Commodo, Briand si soffermò quindi a esaminare le forma urbis lloniae. ; Il prof. Li ariani richiamò l'attenzione di Briand e i componenti la missione francese sul sarcofago della fanciulla morta alla vigilia! ' delie nozze, che fu sepolta colle vesti, colla ■orcna e coll'anello nuziale, ma anche cotta bambolo: e i ricordi della fanciullezza. Il principa Colonna, avendo scorto il sian. Tortelli lo presenta all'on. Briand. Il primo ministro si tramena :>revemenfe con lui parlando delle magnUUMbze archeologiche italiane. deèl'airtusiaaHia gic~