Briand in Italia

Briand in Italia Briand in Italia Il suo primo messaggio di saluto agli italiani: breve qolloquio col nostro corrispondente parigino - U attesa a Roma 1 rilievi dei giornali francesi. (Servizio speciale delle STAMPA) La partenza da Parigi Una dichiarazione al nostro corrispondente Parigi, 9, sera. Stamane, con treno speciale, è partito per Roma il Presidente del Consiglio, on. Briand, accompagnato dal Ministro di Stato Leon Bourgeois, dal Sottosegretario di Stato per le munizioni Thomas, dal generale Pellet, dai colonnello Dumesnil e da . De Margerie, direttore degli affari politici al Ministero deglf affari esteri. Si trovavano alla stazione a salutare i partenti, l'Ambasciatore d'Italia on. Tittoni, il Prefetto della Senna, il Prefetto di polizia, parecchi deputati e senatori. La partenza avvenne esattamente alle ore 8,25. Briand, giunto alla stazióne alle 8, incontrò Tittoni, venuto a salutarlo, e restò a colloquio con lui alcuni minuti. Come dissi, tutte le autorità principali della capitale si trovavano ad ossequiare i partenti, ma non vi era alcun « reporter », perchè l'ora della partenza era stata tenuta segreta. Discorrendo, prima che il treno si muovesse, Briand, ripetendosi lieto di varcare le Alpi, ricordò che già tre altre volte aveva visitato l'Italia: la prima volta quando era studente, e le altre quando era semplice deputato. Bourgeois, anch'cgli ricordava simpaticamente la prima sua venuta a Roma, al tempo del primo Ministero Sonnino. Ieri sera all'ora in cui Parigi riposa, uno dei più amabili collaboratori di Briand mi telefonò : " Il Presdente del Consiglio ha cinque minuti da darvi; se volete vederlo, venite ». Il tempo di traversare in automobile il boulevard Saint Germain. Quando giunsi al Quai d'Orsay, un ambasciatore di una Potenza della Quadruplice aveva già sorpreso Briand. Breve tregua. Bisognò rimettere l'appuntamento a stamattina. E stamattina, poco prima di partire per la stazione, mentre un fedele domestico dava l'ultima occhiata ai bagagli, il capo del Governo di Francia, che domani Roma acclamerà ospite in un'ora storica, tra le sue mura, ha consentito a farmi le dichiarazioni, che, autorizzato, vi trasmetto, e che varranno come il suo primo messaggio di saluto agli italiani: Voi sapete quanto piacere abb'a di conversare coi giornalisti. La collaborazione della stampa spesso mi fu utile. Tuttavia esito sempre a fare dichiarazioni pel tramite dei giornali. Non credo mi si possa rim proverare di parlare in un momento in cu* sopratutto è necessario agire. Tengo tutta via a dirvi quanto sono lieto di poter fare questo viaggio. Voi, che vivete a Parigi, che avete potuto seguirmi nella mia vita politica, potete meglio di altri testimoniare la sincerità dei miei sentimenti verso l'Italia, come la perseveranza dei miei sforzi per stabilire tra i nostri due paesi un'unione più intima, basata sulla realtà. E' appunto la realtà che mi decise al viaggio che intraprendo con massima fiducia. Ho la certezza di incontrare presso , vostri uomini di Stato, che han dato cosi brillanti prove di intelligenza e di saggezza, il più prezioso concorso a condurre a buon fine l'opera comune e stabilire tra gli Alleati una collaborazione più intima e feconda. Lasciate che vi soggiunga che sempre noi ammirammo l'eroismo dell'esercito italiano, che da oltre nove mesi sostiene la più dura lotta contro i nemici, contro le difficoltà del terreno, contro le ostilità degli elementi. Sarò lietissimo di tributare l'omaggio al valore dell'esercito, nella persona del suo Re a dei suoi Capi. Se ancora occorresse (ma non lo eredo) portare qui una testimonianza nuova affinchè l'opera dei vostri soldati sia stimata in Francia al suo giusto valore, mi sarà cosa oltremodo gradita, tornando, ai recarla con tutto il cuore. O. R. Il programma delle visite Roma, 9, sera. Tutto e pronto per l'arrivo di Briand, atteso per domattina,. alle 10.10. Le rappresentanze delle -associazioni popolari e democratiche di Roma interverranno in massa all'arrivo. Oltre ai ministri e alle alte cariche dello Stato si recheranno ad accogliere l'on. Briand alla stazione, i deputati presenti alla capitale, molti senatori, nonché le maggiori personalità del mondo romano. L'on. Salandra e l'on. Sonniuo accompnrrnerrmno l'on. Briand dalla stazione al «Grand Hotel »,* all'appartamento che è stato riservato al presidente del Consiglio francese. Tutto il primo' piano del «Grand Hotel», dove da stamane fervono i preparativi per gli allestimenti, è stato adibito all'on. Briand e all'on. Bourgeois ed al loro ?erruito. Gli alloggi si compongono di piccoli appartamenti con bagno, salotto, eco .11 grande salone del primo piano sarà adibito per -i ricevimenti particolari. Nel pomeriggio l'on. Briand si recherà a far la visita ufficiale agli onorevoli Salandra e Sonnino ed avverranno subito i primi colloqui. Giovedì sera l'on. Sonnino offrirà alla Consulta un pranzo diplomatico di settantacinquo coperti in onore di Briand, con l'intervento di tutti i Ministri, delle alte cariche dello Stato e degli Ambasciatori delle Nazioni Alleate. Durante il pranzo si pronuncteranno dei blindisi politici. Venerdì mattina Briand riceverà al «Grand Hotel» i Consigli direttivi delle associazioni della slampa di Roma, nonché i direttori dei giornali romani, i corrispondenti dei principali giornali e le alte personalità del clero francese. Venerdì, alle 10, Briand interverrà al ricevimento of-'er^o dal Sindaco in Campidoglio. Saranno invitati i principali uomini di Stato. Venerdì sera l'Ambasciatore francese Barrerò offrirà a Palazzo Famosa un pranzo diplomatico di una cinquantina di coperti. Cdi invitati saranno gli stessi del pranzo diplomatico ili giornli alla Consulta. . Nel pomeriggio di venerdì avverranno nuovi lunghi colliqui Sonm'no-Briand. Sabato mattina ri mezzogiorno e tre quarti il Governo offrirà una colazione a Briand nel gran saloni; riservalo del cardinale Borghese, no! palazzo del Musco di Villa Borghese. I convitati saranno una sessantina. A tutti i ricevimenti non interverranno signoro per ragioni di opportunità. Al Palazzo dei Conservatori, sul colle a a n e i i l i i o o Capitolino sono incominciati oggi e proseguono attivamente i preparativi per il solenne annunziato ricevimento alle 16 di venerdì. Si stendono grandi tappeti, si adomano gli scaloni, gli' atrii, i saloni con pianto ornamentali; i valletti presteranno servizio nei pittoreschi costumi disegnati da Michelangelo; le guardie municipali ed i vigili monteranno la guardia d'onore lun. go la scala; il concerto municipale, sotto la direzione del maestro comm. Vessella, eseguirà gli inni d'Italia e di Francia ed alcuni altri pezzi di musica, nel cortiletto in terno. Naturalmente, vi sarà un rinfresco. Ostri stesso intanto sono stati diramati gli inviti. Sabato, allo ore 20, Briand partirà da Roma con treno speciale per recarsi al Quartiere Generale ad ossequiare il Re. Accanto all'on. Briand vengono a Roma due altissime autorità militari francesi : una di esse è il generale Pellet, capo di Stato Maggiore del generalissimo Jpffrc, che sarà all'on. Briand di prezioso consiglio per la parte militare nelle conversazioni di Roma; l'altro ò il colonnello Dumesnil, il quale è collaboratore dell'on. Thomas nella preparazione delle munizioni per l'artiglieria francese. Ultimo tra i membri della missione francese è il signor De Margerie, assai noto negli ambienti politici e diplomatici di Francia. Attualmente egli occupa il posto di direttore degli affari esteri al Quai d'Orsay, dove insieme con Filippo Bertelot, capo gabinetto, coadiuva l'on. Briand nella direzione della politica estera della Francia. li saluto della stampa romana La « Tribuna » saluta con un articolo edito riale la venuta di Briand a Roma: « Per ren dorsi conto con quella relativa approssima zione di particolari, che soltanto è possibile, desìi scopi precisi della visita dell'on. Briand a Roma occorre rifarsi alla recente visita dolio stesso on. Briand a Londra, dove fu definitivamente e felicemente cementata quella • concordia di criteri e di azione fra Inghilterra e Francia, che divenne da allora fusione e unità. II momento, come si ricorderà, era uno dei più grigi. La Quadruplice pareva scontare, almeno noi Balcani, gli immediati e i mediati effetti della non. ancora fissata, praticamente attuata e perfetta fusione di una generica concordia d1 intenti già esistente negli animi : bisognava che dagli animi la fusione passasse agli organi. Briand Seppe intuire l'opportunità l'urgenza di simili provvedimenti e assumere l'iniziativa decisamente. I primi risultati della felice iniziativa già esistono e' funzionano. L'azione militare non può, nel momento che si altra versi, essere una cosa separata e distinta da quella diplomatica e politica. Per questo le proposte fatte da Briana a Londra e dal Governo inglese accolte, già concordate ed elaborate, miravano alla costituzione di un Consiglio diplomatico dell'Intesa. Compito dunque per sè complesso e delicato, le cui difficoltà, nella breve e intensa elaborazione del due Governi inglese e francese, possono già dirsi felicemente superate, non compiute tuttavia, por il fatto che il piano di tale organizzazione di fusione c di unità, già avvisato fra i due Governi dell'Intesa non può dirsi perfetto né in condizioni da funzionare con efficacia se esso non sia esteso e se non vi partecipino insieme come una sola cosa tutti i Governi della Quadruplico. A questo aspira la visita di Briand e dogli altri uomini del Governo francese a Roma. Senza aver la pretesa, sin d'ora, in modo assoluto e preciso, di definire con questo poco che abbiamo, detto, i particolari tutti di tutti gli argomenti che verranno presi in considerazione, e tanto meno di anticiparne gli eventuali risultati, possiamo tuttavia certamente, noi dare il primo cordiale benvenuto al capo del Governo francese, esprimere il sicuro pronostico che dalla sua visita o dal suo scambio di idee cogli uomini dirigenti la nostra politica e la nostra guerra deriveranno benefiche e pronte conseguenze per l'auspicato immancabile trionfo della causa comune LtemlnnrlB